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Viterbo

VITERBO: IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA RISPONDE ALLA LETTERA DEL MINISTRO DEGLI AFFARI REGIONALI

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Tempo di lettura 4 minuti Maria Carmela Lanzetta ha inviato una lettera a tutti i presidenti delle Provincie

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Redazione
Viterbo
– Il presidente della Provincia Marcello Meroi ha risposto alla missiva inviata a tutti i presidenti delle Province ancora in carica, dal Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie locali Maria Carmela Lanzetta.
Con la presente missiva, il Ministro ha invitato i presidenti delle Giunte provinciali a collaborare al processo di riordino previsto dalle legge 56/2014, continuando ad esercitare le funzioni di competenza durante la fase transitoria di attuazione della riforma, in attesa che tali funzioni vengano definitivamente trasferite all’Ente subentrante, per evitare possibili disagi ai cittadini.

Questo il testo della lettera:

“Gentile Ministro
Anche il sottoscritto, presidente della Provincia di Viterbo e nel contempo presidente dell’Upi Lazio, ha letto con sconcerto la nota da Lei inviata a tutti noi presidenti, con la quale ci invita a garantire l’erogazione dei servizi in attesa di portare a compimento la piena attuazione della legge n.56 del 2014.
Una legge che, come Lei ben sa, l’Upi ha contestato sotto vari e diversi profili, confortata in questo anche dai giudizi negativi espressi dalla Corte dei Conti, che ha messo in evidenza come, l’abolizione delle province italiane e il trasferimento di funzioni e competenze ad altri livelli, comporti un consistente aggravio di costi a carico dello Stato. Altro che il risparmio tanto sbandierato dal suo predecessore, ministro Graziano Delrio, oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio!
Sorvoliamo su questo ed entriamo nel dettaglio della Sua lettera.
In poche parole Lei ci chiede di fare “miracoli”, prerogativa questa che, fino ad oggi, eravamo convinti fosse riservata unicamente alle sfere celesti. Evidentemente ci siamo sbagliati e dovremo attrezzarci di conseguenza. Non sarà particolarmente difficile, dal momento che, in questi ultimi anni, le nostre Amministrazioni hanno dovuto compiere salti mortali per garantire servizi ai cittadini facendo quadrare i bilanci. Lei ci invita ad assicurare collaborazione al Governo nella fase transitoria di attuazione della riforma e su questo può stare tranquilla, il nostro impegno sarà totale.
Mi permetta però di evidenziare come questa collaborazione non possa in alcun modo essere a senso unico. Infatti, nelle scorse settimane il Parlamento, su invito del Suo Governo, ha approvato il disegno di legge 66 che ha comportato un ulteriore drastico taglio agli enti locali, rendendo ancora più insostenibili i vincoli del patto di stabilità per Comuni e Province. Certo, avete aumentato le buste paga di 80 euro, ma a quale prezzo? Al prezzo di costringere gli enti locali ad alzare le tasse. Un capolavoro, non c’è che dire! Con una mano lo Stato dà e con l’altra riprende, come in un perfetto gioco di prestigio.
Non si offenda signor Ministro se mi permetto di definire la Sua lettera inutile in primo luogo ed inopportuna in secondo.
Inutile, in quanto ciò che ci chiede lo garantiamo quotidianamente, con enormi difficoltà e costringendo i nostri uffici a raschiare il fondo del barile, nel tentativo di recuperare anche un solo centesimo che possa tornare utile a sistemare le strade provinciali, a mettere in sicurezza gli edifici scolastici assicurando agli studenti e agli insegnanti degli istituti superiori di svolgere le attività in condizioni dignitose, a garantire il mantenimento in servizio del personale precario, la cui presenza è diventata indispensabile nella pianta organica dell’Ente per assicurare proprio l’espletamento di detti servizi. Ci siamo ridotti a dover assicurare il minimo indispensabile, come nel caso appunto dell’edilizia scolastica visto che è per noi impossibile operare interventi straordinari, come la costruzione di nuovi edifici, di cui ci sarebbe invece urgente bisogno. Quando si è verificata un’emergenza sul nostro territorio siamo immediatamente intervenuti, nonostante il più delle volte non avessimo neanche un euro a disposizione; eppure siamo riusciti a fare miracoli, ma di miracoli non si può abusare.
Ecco perché definisco inutile la Sua lettera, nel momento in cui ci invita a fare ciò che facciamo quotidianamente.
Inutile dunque, ma anche inopportuna, perché non si può chiedere ad una persona di correre nel momento in cui le vengono amputate le gambe. Il timore di dover gestire il caos che si potrebbe venire a creare con l’attuazione della riforma, La spinge a richiedere un impegno da parte nostra, privandoci però degli strumenti necessari per operare.
Infine mi consenta un’ultima considerazione; gli eventuali disagi che potrebbero venirsi a presentare durante la fase transitoria di attuazione della riforma, non può certamente essere addebitata alle Province, ma unicamente ai governi, il vostro e quelli che vi hanno preceduto, che nel maldestro tentativo di soddisfare un’opinione pubblica legittimamente indignata per i costi eccessivi della politica, si sono accaniti sulle Province con proposte di riforma anticostituzionali, confuse, pasticciate, prive di qualsiasi criterio logico che non fosse la demagogia a buon mercato. Anche la riforma che andrete ad applicare non è priva di contraddizioni, ed è fondata su presupposti sbagliati; l’abolizione delle Province o la loro trasformazione in enti di secondo livello, a conti fatti non comporterà alcun significativo risparmio nei bilanci dello Stato ma al contrario, oltre ad aumentare i costi, priverà il territorio di un ente intermedio essenziale a garantire servizi di primaria importanza.
Gentile Ministro, in Italia purtroppo le conseguenze negative di tante scelte demagogiche compiute negli anni si sono sempre viste in seguito e, ci auguriamo, non debba accadere così anche con la riforma delle Province, sebbene già si registrino le prime avvisaglie confermate anche dalla Sua discutibilissima missiva.
Ad ogni modo, stia tranquilla, da parte nostra non mancherà l’impegno richiesto. Anche perché, chi le scrive, così come i colleghi ancora in carica, ha il privilegio e l’onore di essere stato eletto dai cittadini e di non sedere su questa poltrona per nomina, o in seguito a scelte compiute con i riti della vecchia politica”.

 

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, grande successo per il concerto di Pasqua

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Grandissima risposta della città che ha accolto l’invito a partecipare al concerto di Pasqua organizzato dall’Associazione XXI secolo. In una chiesa della Verità gremita, gentilmente accolti da don Elio, si sono accomodate centinaia di persone, tra cui l’assessore Patrizia Notaristefano e Marcello De Marchi, fratello di Rosanna, scomparsa due mesi fa, a cui era dedicato il concerto e in particolare il Requiem.
 
Tre le parti dello spettacolo pasquale: la prima con la sola orchestra sinfonica EtruriÆnsemble che, diretta dal maestro Fabrizio Bastianini ha proposto la Sinfonia n. 40 di Mozart con la consueta esecuzione impeccabile e coinvolgente; è poi venuto il momento della dedica, con l’ingresso dell’ensemble vocale Il Contrappunto, la quale, accompagnata all’organo da Fabrizio Viti e alla viola da  Nico Ciricugno, sempre diretti dal maestro Bastianini, ha pregato in note in onore dell’amica Rosanna, con il meraviglioso Requiem di Puccini, composto per ricordare il grande Giuseppe Verdi. Un’emozione palpabile che si è riflessa negli occhi dei presenti.
 
Il concerto si è chiuso con l’esecuzione straordinaria di uno Stabat Mater realizzato con l’opera di ben otto compositori, Bononcini, Dvorak, Frank, Jenkins, Kodaly, Pergolesi, Poulenc, Verdi. Un vero mosaico di note spiegato Anna Rollando, nel doppio ruolo di violista dell’orchestra e mediatrice musicale. “Lo Stabat Mater richiama come ‘stava la madre dolorosa davanti alla croce’ – ha precisato Anna -, una preghiera davanti al mistero della morte del figlio, vissuto però con la speranza della fede. L’eccezionale esecuzione odierna presenta varie composizioni, di varie epoche, che vanno a comporre la preghiera completa. Immaginate un insieme di colori che vanno a dipingere una magia, raccontando qualcosa di intimo. Si parte con Pergolesi, in una sorta di cornice che apre e chiude le esecuzioni, per poi affrontare tutti gli altri compositori, dedicate sempre a Cristo sulla croce fino ai contemporanei, che si spingono alla ricerca di Dio e al confronto dell’uomo con la morte. Tanti stili diversi che insieme creano qualcosa di migliore, come la musica può creare, davvero, un mondo migliore”.
 
Parole seguite dalla musica, che ha confermato la straordinarietà del progetto del Maestro Bastianini, un incanto per il pubblico che ha seguito e apprezzato decretando un lunghissimo applauso finale.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Economia e Finanza

Comuni e Reti d’Impresa del lago di Bolsena protagonisti alla BMT

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Un tocco di internazionalizzazione nella presentazione del lago di Bolsena alla recente Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli.

Ospiti, infatti, della Rete Destinazione Sud, il progetto Destinazione “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” e le Reti di Impresa tra operatori economici, oltre ad una vasta platea di operatori e giornalisti, è stata presentata anche ad una delegazione venezuelana, guidata dal Console Generale a Napoli, Esquìa Rubìn De Celis Nunez, e dall’Ambasciatrice Maria Elena Uzzo Giannattasio, con la quale sono stati allacciati proficui contatti per l’attuazione di scambi turistici e commerciali nell’ambito del più vasto progetto relativo al “Turismo delle radici” lanciato dal Ministero del Turismo Italiano e in fase di esecuzione.

La delegazione del Lago di Bolsena, con i Comuni di Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte e Marta e le Reti di Impresa ‘Visit Bolsena’, ‘Naturalmente Capodimonte’, ‘Visit Marta’ e ‘Montefiascone in Vetrina’, era guidata dal Sindaco di Capodimonte Mario Fanelli, il quale dopo aver portato il saluto degli altri suoi colleghi, impossibilitati ad intervenire per motivi istituzionali, ha parlato della sua città e delle iniziative che in questo 2024 il Comune e la Rete d’Impresa “Naturalmente Capodimonte” ha programmato fra le quali i festeggiamenti per ricordare i 500 anni della nascita di Giulia Farnese e una manifestazione legata alla storia de “La Bella e la Bestia”, la favola ispirata alla figura di Pedro Gonzales che visse a Capodimonte. Il Sindaco era accompagnato dal Delegato al Turismo, Angelo Scipioni, il quale si è soffermato sulle bellezze della località, caratterizzata da uno stupendo promontorio proiettato sul lago, il Monte Bisenzio e soprattutto dall’isola Bisentina recentemente riaperta al pubblico.

Per il progetto “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” è intervenuta la coordinatrice del Centro Sviluppo lago di Bolsena Patrizia Crosta la quale ha parlato delle peculiarità e degli obiettivi dell’iniziativa, nonché delle potenzialità del territorio, ricco di bellezze naturali, architettoniche, culturali ed enogastronomiche.

Roberto Basili, Assessore ai Grandi Eventi di Bolsena, dopo aver accennato alla località che dà il nome all’intero comprensorio, anche in vista del Giubileo del prossimo anno, non poteva non accennare ai trascorsi religiosi della cittadina, attraversata dalla Via Francigena ma, soprattutto, per la presenza della Basilica di Santa Cristina e di quello che ha rappresentato per l’istituzione della Festa del Corpus Domini.

Alessandra di Tommaso, Presidente della Rete d’Impresa “Montefiascone in vetrina”, ha accennato alle iniziative che l’istituzione del Comune di Montefiascone e la Rete ‘Montefiascone in Vetrina’ stanno allestendo per dare impulso alla località sotto l’aspetto turistico, commerciale ed enogastronomico e l’importanza del coordinamento tra le quattro Reti del comprensorio del lago, mentre Fabrizio Benedetti della Pro Loco ha illustrato le caratteristiche della “Fiera del Vino”, avvenimento di portata nazionale, e del suo celebre vino (l’Est, Est, Est) che l’ha ispirata.

Ha chiuso la serie degli interventi programmati Vincenzo Peparello, Presidente del CAT – Sviluppo Imprese Viterbo – che ha sottolineato l’importanza della partnership pubblico-privato per la promozione del territorio e della costituzione delle Reti d’Impresa, nate con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese, attraverso la collaborazione e la cooperazione, che rappresentano entrambe, la sola soluzione al superamento di tutte le difficoltà che si frappongono all’attuazione di ogni iniziativa imprenditoriale.
Al termine della presentazione ha fatto seguito una degustazione di prodotti e vini locali fra i quali i celebri “Est, Est, Est” di Montefiascone e il “Cannaiola” di Marta, molto apprezzati dai numerosi presenti.

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Cronaca

Roccalvecce, inaugurata la nuova lapide per i caduti di tutte le guerre

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Ieri mattina in piazza Umberto I a Roccalvecce è stata scoperta la nuova lapide, apposta dal Comune di Viterbo, in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Sono intervenuti per l’occasione la sindaca Chiara Frontini, l’assessore al decentramento Katia Scardozzi e il consigliere comunale delegato ai rapporti con le forze armate Giancarlo Martinengo insieme alle rappresentanze d’arma e combattentistiche. “Siamo andati a sostituire la vecchia lapide marmorea – ha spiegato la sindaca Chiara Frontini – collocata dai nostri predecessori ormai diversi decenni fa. Il tempo aveva reso illeggibili alcuni nomi. Era giusto provvedere alla sostituzione della lapide anche e soprattutto in segno di rispetto verso quegli uomini originari di questo territorio che hanno perso la loro vita durante le guerre”.
 
“La sostituzione della lapide marmorea che ricorda i Caduti che la frazione di Roccalvecce ha subìto durante tutte le guerre era un impegno che questa amministrazione aveva preso pochi mesi fa – ha aggiunto il consigliere Martinengo -. E un Paese senza memoria è un paese destinato a essere privo di identità. Un debito morale nei confronti dei concittadini che hanno offerto il bene più prezioso per la nostra libertà che abbiamo voluto sanare con immediatezza e con la fierezza di una amministrazione attenta”. A prendere la parola anche il generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi, il tenente Pasquale Trabucco dell’associazione 4 Novembre e il presidente della sezione UNUCI di Viterbo Luigino Chizi.
 
Da ieri Roccalvecce ha anche due nuove targhe toponomastiche, ovvero quelle posizionate all’inizio e alla fine di via Majocchi, strada di collegamento con la piazza centrale. “Abbiamo sostituito le targhe toponomastiche riportando il nome esatto della persona a cui la via è dedicata – ha affermato l’assessore Scardozzi –. Anche questo in segno di rispetto per il concittadino di Roccalvecce Domenico Majocchi, studioso che ha garantito un enorme e prezioso contributo nel settore della dermatologia. A questo proposito voglio ringraziare Marco Piazza, esperto del territorio, che ci ha chiesto di intervenire per la sostituzione delle precedenti targhe riportanti le diciture inesatte”. Alla cerimonia è intervenuto anche il parroco di Roccalvecce Don Mauro Manzoni.
 
Privo di virus.www.avast.com



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