Connect with us

Redazione Lazio

VITERBO, LABORATORIO MED – PARRONCINI: “UN FILTRO AL PRONTO SOCCORSO DI BELCOLLE CHE LA STESSA POLVERINI HA CONGESTIONATO”.

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Intanto per alcuni servizi al Cup chiudono le prenotazioni

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

A.P.

“Con la riduzione del personale e il blocco del turn over ormai la coperta è talmente corta che si strappa da tutte le parti. Basti guardare agli ambulatori med, dove la Regione Lazio, oltre a buttare soldi, si è messa anche a mentire: dati come attivi da maggio, a Belcolle solo da ieri i medici possono comunicare la propria adesione”. Secondo il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, il nuovo “servizio” propaganda della Polverini, oltre a costare alla Asl di Viterbo ulteriori 180.000 euro, è solo l’ennesimo “insulto all’intelligenza a cui il direttore generale Adolfo Pipino avrebbe dovuto non aderire”.

“Ecco la panacea della Regione, la soluzione per cui è riuscita nell’impresa di trovare i soldi. Da una parte si chiudono i pronto soccorso congestionando quello di Belcolle, dall’altra arrivano gli ambulatori med, invece di investire risorse per la sostituzione del personale sanitario e garantire i servizi – dice Parroncini – soprattutto in vista dell’estate, che peggiorerà una situazione già ora insostenibile. Parlo di accorpamenti di reparti, taglio di posti letto, allungamento delle liste d’attesa e ospedali al collasso. Per le visite ortopediche e cardiologiche, per ecografie ed ecocardiogramma, ecografie pelviche e risonanze magnetiche le liste si stanno infatti allungando. Al Cup molte agende risultano perfino chiuse, come nel caso degli ecocolordoppler. E i pazienti sono costretti a rivolgersi ai privati”.

Tutta polvere che la Polverini butta sotto il tappeto con i laboratori med. “Sebbene a Belcolle il servizio non sia ancora partito – continua Parroncini – sul sito della Regione va in onda una sorta di pubblicità ingannevole che lo sponsorizza fin da maggio. Ma solo da ieri al 25 giugno i medici di medicina generale possono comunicare la propria adesione al progetto pubblicato sul portale della Asl”.

L’operazione vorrebbe servire da filtro per il pronto soccorso. “Ma il sovraffollamento di quest’ultimo a Belcolle –  conclude Parroncini – è la conseguenza della chiusura di servizi e presidi sul territorio. Ecco perché siamo di fronte a un insulto all’intelligenza, che Pipino non avrebbe dovuto accettare supinamente. Altrimenti per dire sempre sì tanto varrebbe mettere un commissario”.

tabella PRECEDENTI:


 

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

Continua a leggere

Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

Continua a leggere

Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti