Viterbo, “mancato bonus promesso dalla Regione per tutti gli operatori sanitari”: Cisl Fp e Uil Fpl pronte alla protesta

VITERBO – Pronta la protesta da parte delle sigle sindacali Cisl Fp e Uil Fpl su quello che doveva essere un bonus per tutti i lavoratori della sanità viterbese e che invece secondo la Asl sarà solo per pochi.

I sindacati lamentano una mancata chiarezza sul riconoscimento economico promesso dalla Regione Lazio a tutti gli operatori sanitari. “C’è grande confusione sul riconoscimento economico previsto dalla Regione Lazio per gli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro l’epidemia da coronavirus. – Dichiarano attraverso una nota congiunta Mario Malerba CISL FP e Lamberto Mecorio UIL FPL – A differenza di quanto sottoscritto con l’accordo dell’11 aprile scorso, – prosegue la nota – il cosiddetto
bonus per il riconoscimento del contributo determinante a vantaggio della comunità e del forte rischio a cui è sottoposto il personale delle aziende ospedaliere e sanitarie del Lazio, nella Asl di Viterbo non sarà corrisposto a tutti i lavoratori. Tutto ciò dopo che nell’incontro tenutosi ieri in videoconferenza l’Azienda sanitaria viterbese ha fornito alle Organizzazioni Sindacali un’informativa in cui mancano i
numeri e la spesa prevista, documentazione che ci doveva pervenire ieri in serata. L’unica certezza che abbiamo è che solo una minoranza dei lavoratori avrà diritto al compenso straordinario. Azzardiamo l’ipotesi che anche qualche operatore contagiato rimanga fuori. È inaccettabile! Se questo doveva essere un segno di vicinanza e riconoscimento da parte di Regione e Asl verso quelli che chiamano “eroi”, salvo poi dimenticarsene quando si tratta di passare ai fatti, sappiano che non siamo disposti ad accettare soluzioni al ribasso. Vale a dire che tutti, e sottolineiamo tutti, i lavoratori a cui abbiamo chiesto e stiamo chiedendo un sacrificio enorme e di tirarci fuori da una pandemia senza precedenti, meritano un gesto tangibile di gratitudine. Bisogna fare chiarezza anche sull’indennità di malattie infettive da cui nessuno può essere escluso. A tal proposito giova ricordare che anche la RSU della ASL di Viterbo
si è espressa unanimemente a favore. Vogliamo poi chiarezza sull’indennità per chi opera in sala operatoria, nel dipartimento emergenza accettazione, nei laboratori di diagnostica, nel servizio
immunotrasfusionale, e su come saranno individuati tutti quegli operatori, compresa attività domiciliare e attività riabilitative, che hanno reso prestazioni a pazienti Covid. Serve trasparenza e prima ancora occorre coinvolgere chi sulla linea del fronte ci sta davvero. Pretendiamo che la Regione Lazio intervenga! Gli eroi li abbiamo visti e li stiamo vedendo sul campo – conclude la nota sindacale congiunta – e siamo pronti a mettere in atto ogni azione necessaria affinché si riconosca a ciascuno l’impegno, senza condizioni e senza risparmio, che sta mettendo a vantaggio di tutti anche a rischio della propria salute e della propria vita”.