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Viterbo

VITERBO: PRECIPITA UN ELICOTTERO DELL'AVIAZIONE DELL'ESERCITO. MUOIONO 2 UFFICIALI

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Tempo di lettura 5 minuti I militari deceduti sono il Generale di Divisione Giangiacomo Calligaris, Comandante dell'Aviazione dell'Esercito e pilota istruttore, e il Tenente Paolo Lozzi, pilota in addestramento .

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Questa mattina, durante un volo  di addestramento, un elicottero AB 206 del Centro Addestrativo dell'Aviazione dell'Esercito di Viterbo, per cause in corso di accertamento, è precipitato  in una zona impervia a circa 10 km  a sud dell'abitato di Tuscania (VT).
I due Ufficiali a bordo  dell’aeromobile,  decollato da Viterbo, sono stati trovati privi di vita dai soccorritori.
I militari deceduti sono il Generale di Divisione Giangiacomo Calligaris, Comandante dell'Aviazione dell'Esercito e pilota istruttore, e il Tenente Paolo Lozzi, pilota in addestramento .
I familiari dei due Ufficiali sono stati informati.
Avuta notizia dell'accaduto il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha espresso a nome dell'esercito e suo personale  profondo  cordoglio e  affettuosa vicinanza ai familiari dei due ufficiali scomparsi nell'adempimento del dovere.

Il Generale di Divisione Giangiacomo CALLIGARIS, 57 anni, originario di Napoli, ha frequentato il 156° Corso dell’Accademia Militare di Modena nel biennio 1974-76 e la Scuola di Applicazione di Torino, ove è stato nominato Tenente dei Bersaglieri nel 1978.

Dopo aver svolto il periodo di Comandante di Plotone e Compagnia presso il 2° Battaglione Bersaglieri “Governolo” di Legnano, ha frequentato il 16° Corso Piloti di elicotteri presso il Centro Aviazione dell’Esercito in Viterbo.

Esperto pilota con 2000 ore di volo all'attivo, stimato ed apprezzato per il suo valore e capacità professionali,  il Generale Calligaris nel corso della carriera ha ricoperto numerosi incarichi di comando e di staff nella Forza Armata e in ambito interforze.

Tra questi l’incarico di Capo del Reparto Operazioni presso il Comando Operativo di vertice Interforze di Roma, organo di staff che coordina tutte le operazioni sul territorio nazionale e estero che vedono impiegati i soldati italiani. In tale veste ha coordinato le operazioni in Afghanistan, in Chad ed Haiti e le Operazioni “Odissey Down” e “Unified Protector” in Libia. Ha, altresì, coordinato per le Forze Armate, le attività di evacuazione di connazionali dalla Tunisia, dall’Egitto e dalla Libia nel corso della “primavera araba” del 2011. Dal 1° marzo 2013 era Comandante dell’Aviazione dell’Esercito in Viterbo.

Nel corso della carriera è stato decorato delle  onorificenze Statunitenze “The Meritorius Service Medal” e della Federazione Russa "Military Cooperation Consolidation Medal”.

Il tenente Paolo Lozzi,26 anni, originario di Montefiascone (VT), ha frequentato il 189° corso dell'accademia militare e ha conseguito il brevetto di pilota militare di elicottero nel luglio 2013. Era Ufficiale frequentatore di corso  presso il Centro Addestrativo Aviazione dell'Esercito dall'agosto 2012.

Il cordoglio del presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi per la tragica scomparsa del generale Calligaris e del tenente Lozzi

“Esprimo il cordoglio mio personale e dell’Amministrazione provinciale per la scomparsa del generale Giangiacomo Calligaris, comandante dell’Aves, e del tenente Paolo Lozzi, in seguito ad un tragico incidente avvenuto nella giornata odierna.
Avevo avuto occasione di conoscere il generale Calligaris al suo arrivo a Viterbo, quando venne a presentarsi alle istituzioni locali. Un uomo di grandissimo valore, un ufficiale che ha servito il suo Paese su vari fronti, dal Libano al Kosovo, dall’Iraq all’Afghanistan, dall’Egitto alla Libia, coordinando importantissime operazioni militari e distinguendosi per professionalità ed altissima competenza.
L’altra vittima, il tenente Lozzi, ha perso la vita a soli venticinque anni. Mi stringo quindi con sincero affetto intorno alle famiglie dei due ufficiali, così duramente provate dal tragico evento.
All’Aviazione dell’Esercito,  ai familiari del generale Calligaris e del tenente Lozzi, rinnovo i sensi del più vivo cordoglio”.

Nota sul Generale di Divisione Giangiacomo CALLIGARIS

Il Generale di Divisione Giangiacomo CALLIGARIS ha frequentato il 156° Corso dell’Accademia Militare di Modena nel biennio 1974-76 e la Scuola di Applicazione di Torino, ove è stato nominato Tenente dei Bersaglieri nel 1978.
Comandante di Plotone e Compagnia presso il 2° Battaglione Bersaglieri “Governolo” di Legnano, ha frequentato il 16° Corso Piloti di elicotteri presso il Centro Aviazione dell’Esercito in Viterbo.
Ha prestato poi servizio presso il 28° Gruppo Squadroni ALE “Tucano” in Roma. Ha frequentato il 113° Corso di Stato Maggiore ed il 113° Corso Superiore di Stato Maggiore in Civitavecchia conseguendo il titolo Scuola di Guerra.
Quale Ufficiale di Stato Maggiore ha prestato servizio presso lo Stato Maggiore dell’Esercito per più di dieci anni espletando gli incarichi di Ufficiale Addetto di Stato Maggiore, Capo Sezione e da ultimo, per oltre quattro anni, quello di Capo Ufficio Dottrina Addestramento e Regolamenti.
Ha comandato il 49° gruppo squadroni elicotteri d’attacco “Capricorno” in Casarsa della Delizia dal 1994 al 1995 ed il 6° reggimento bersaglieri di Bologna dal 1998 al 2000. Ha al suo attivo più di duemila ore di volo su aeromobile ad ala rotante.
Ha partecipato all’Operazione “Vespri Siciliani”, all’Operazione “Riace 1”, “Calabria” e “Salento” in Puglia.
È stato impiegato all’estero con la Forza multinazionale di pace in Libano nel 1982, ha partecipato all’Operazione “Alba”nel 1995 e all’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo nel 1999 quale Capo della Joint Implementation Commission (JIC) della Brigata multinazionale ovest a Pec.
Nel 2004 ha assunto l’incarico di Vice Comandante della Brigata Aeromobile “Friuli” in Bologna. Dal 6 settembre al 20 dicembre 2004 ha ricoperto l’incarico di Vice Comandante dell’Italian Joint Task Force Iraq a Nassirya nell’ambito dell’Operazione “Antica Babilonia”.
Dal 4 febbraio 2005 all’11 febbraio 2007 ha comandato la Brigata Aeromobile “Friuli”.
Dal 12 febbraio 2007 al 23 settembre 2012 ha svolto l’incarico di Capo del Reparto Operazioni presso il Comando Operativo di vertice Interforze di Roma, organo di staff che coordina tutte le operazioni sul territorio nazionale e estero che vedono impiegati i soldati italiani. In tale veste ha coordinato le operazioni in Afghanistan, in Chad ed Haiti e le Operazioni “Odissey Down” e “Unified Protector” in Libia. Ha, altresì, coordinato per le Forze Armate, le attività di evacuazione di connazionali dalla Tunisia, dall’Egitto e dalla Libia nel corso della “primavera araba” del 2011.
Dal 1° marzo 2013 è Comandante dell’Aviazione dell’Esercito in Viterbo.
È laureato in Scienze Strategiche presso l’Università di Torino ed in Scienze Politiche presso l’Università di Trieste. Ha conseguito il Master in Scienze di Gestione Integrate e Sviluppo delle Risorse Umane e il Master in Scienze delle Teorie Strategiche.

ATTIVITÀ DI DOCENZA

È stato Esperto Militare di Teoria delle Strategie presso l’Università degli Studi di Torino e docente a contratto presso alcuni atenei nazionali.
ONORIFICENZE

- Croce d’Oro al Merito dell’Esercito Italiano per l’operazione “Joint Guardian” in Kosovo
- Croce d’Argento al Merito dell’Esercito Italiano per speciali attività di servizio
- Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito Italiano per l’operazione Antica Babilonia in Iraq
- Cavaliere dell’O.M.R.I.
- Croce d’Oro con stelletta per anzianità di servizio
- Medaglia Militare Aeronautica per Lunga Navigazione Aerea (20 anni)
- Commendatore con Spade dell’Ordine di Malta
- Commendatore dell’Ordine Equestre di San Silvestro Papa
- Accademico Tiberino per meriti nel Campo della Difesa
- Medaglia Mauriziana
- Commendatore al Merito del Sacro Ordine Militare Costantiniano di San Giorgio
È stato altresì decorato delle seguenti onorificenze estere:
- U.S.A. “The Meritorius Service Medal” 
- Federazione Russa “Military Cooperation Consolidation Medal”

Nota sul L. tenente Paolo Lozzi

L. tenente Paolo Lozzi,26 anni, originario di Montefiascone (VT), ha frequentato il 189° corso dell'accademia militare e ha conseguito il brevetto di pilota militare di elicottero nel luglio 2013. Era Ufficiale frequentatore di corso  presso il Centro Addestrativo Aviazione dell'Esercito dall'agosto 2012.

Nel corso della sua formazione militare, l’ufficiale aveva frequentato i corsi NBC, patente di guida per Blindo conseguita presso la scuola di cavalleria di Lecce, Corso di pilota di elicottero presso la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare di Frosinone.

Il tenente frequentava il corso piloti AVES 2013 "Eridano" (piloti
osservatori esercito), che consiste in una serie di attività
addestrative per un totale di 100 ore di volo circa a bordo di AB 206. È
un corso avanzato in quanto i frequentatori hanno svolto 100 ore di volo per il conseguimento del brevetto con l’elicottero NH500. Al momento dell’incidente il Tenente Lozzi stava svolgendo la fase
tattica prevista dal programma addestrativo dell'AVES.

 

Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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Cronaca

Tarquinia, vicenda abbattimento cavalli: sindaco e familiari minacciati di morte sui social. Depositata denuncia querela

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Il sindaco Alessandro Giulivi: “Questa volta vado fino in fondo, denunciando tutti coloro che hanno strumentalizzato e strumentalizzano questa triste vicenda”

Sull’abbattimento dei quattro cavalli avvenuto nei giorni scorsi per mano legale degli esperti veterinari chiamati della ASL di Viterbo, sono state scritte molte cose imprecise, false e che hanno spinto molte persone a rivolgere pesanti minacce di morte al sindaco Alessandro Giulivi e ai suoi familiari.

L’avvocato Paolo Pirani ha depositato questa mattina una dettagliata denuncia querela presso gli organi di polizia nei confronti di tutti coloro che hanno volutamente cercato di strumentalizzare la notizia per colpire il sindaco e l’amministrazione.

Una denuncia nei confronti anche delle associazioni e di coloro che, via social, senza adeguate informazioni, hanno deciso che il sindaco fosse il carnefice di animali che, in realtà, si è cercato di salvare fino all’ultimo.

Nei giorni precedenti il 27 marzo 2024,quattro cavalli vagano liberi nella località Taccone di Sopra, a Tarquinia, creando una situazione di pericolo per la pubblica sicurezza.

I cavalli, di razza baia e del peso approssimativo di 350-400 kg, sono stati avvistati nei pressi dell’uscita autostradale di Monte Romano. La loro presenza in aree trafficate rappresentava un rischio per gli automobilisti e per gli stessi animali.

Il sindaco Alessandro Giulivi veniva informato dagli uomini del Corpo Forestale dei Carabinieri della locale stazione di questa situazione. Successivamente, riceveva per conto della Asl Servizio Veterinario di Viterbo una lettera trasmessa via PEC nella quale veniva invitato ad emettere un documento sindacale di cattura e/o abbattimento.

Dopo aver preventivamente consultato il dottor Marco Perroni e il dirigente dottor Ferrarini del servizio ASL di Viterbo, il sindaco Giulivi provvedeva ad emettere (come previsto per legge) un’ordinanza sindacale che disponeva la cattura in sicurezza dei cavalli con ogni mezzo per tutelare la pubblica incolumità e di evitare ogni tipo di incidente.

L’ordinanza prevedeva due opzioni per la gestione della situazione: la cattura dei cavalli e il trasferimento in un luogo sicuro. O, in extrema ratio, qualora la cattura fosse impossibile o ci fossero situazioni di pericolo imminente per le persone, procedere con l’abbattimento.

Il 27 marzo, per la cattura dei cavalli è stato contattato, su indicazioni della Asl di Viterbo, uno specialista veterinario, esperto di fauna selvatica che ha valutato la situazione e messo in atto un piano di cattura, il quale, entrato in possesso di tutte le autorizzazioni, è arrivato sul luogo il giorno successivo e ha potuto valutare la situazione.

Ha quindi constatato che un cospicuo dispiegamento di forze dell’ordine era già impegnato a trattenere gli animali in un campo agricolo prevenendone, momentaneamente, l’invasione delle carreggiate stradali e autostradali.

In piena autonomia e senza condizionamenti, è stato deciso di tentare la narcosi a distanza anche attraverso l’utilizzo di un drone dotato di idonei strumenti usati in medicina veterinaria.

I cavalli si trovavano al centro del campo, in evidente stato di allerta e atteggiamento di fuga pressoché continuo.

Il primo dardo è stato lanciato con successo nei confronti di un cavallo che è rimasto narcotizzato per un breve lasso di tempo ma non è stato possibile procedere alla sua cattura completa.

Sono risultati vani gli ulteriori tentativi di avvicinamento e somministrazione di farmaci.

Come scritto dall’esperto nella sua relazione conclusiva, “la cattura farmacologica di questi soggetti mediante teleanestesia è piuttosto difficile non esistendo farmaci intramuscolari particolarmente efficaci sui cavalli. Si ricorre quasi sempre ad associazioni di più farmaci e spesso si rendono necessarie più somministrazioni”.

Nel pomeriggio dello stesso giorno le condizioni climatiche avverse (forte vento) hanno ostacolato in modo irrimediabile ogni tentativo di cattura.

Risultando inefficace ogni tentativo di sedazioni, si è proceduto a misure alternative.

Nel frattempo, la Polizia Locale aveva allertato i referenti dell’Università Agraria per trovare un posto idoneo al contenimento degli animali catturati.

Alcuni abili e titolati cavalieri insieme ai loro cavalli hanno tentato inutilmente di avvicinare i quattro esemplari, i quali hanno continuano ad allontanarsi evitando ogni tipo di contatto ravvicinato.

Solo dopo questo ennesimo tentativo è stata dichiarata inefficace la telenarcosi come metodo di contenimento.

Intanto, gli animali si erano portati a ridosso delle strade provinciali Aurelia Bis e Aurelia tratto autostradale ad alto transito veicolare, soprattutto in quelle ore a ridosso dell’esodo delle festività pasquali e per questo ritenuti pericolosi.

A questo punto, gli esperti hanno deciso di procedere al loro abbattimento.

Tutto è avvenuto sotto il costante e vigile controllo del Corpo Forestale dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Polizia Locale.

L’operazione di abbattimento è avvenuta per mano dei veterinari che prima di procedere hanno mostrato alle forze dell’ordine le armi da utilizzare e chiesto di mettere in sicurezza l’intera area per evitare pericoli alle persone.

Alla luce di tutto questo (dimostrabile in modo inconfutabile con corrispondenze ufficiali e relazioni conclusive), il primo cittadino ha deciso di procedere con la denuncia, in sede Penale e Civile, di tutti coloro che in questi giorni hanno continuato, in modo costante, a diffondere false informazioni, formulare accuse infondate e soprattutto scrivere minacce di morte sia sui social che inviati nelle e-mail del Comune di Tarquinia.

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Cronaca

Asl Viterbo, prende forma la nuova casa di comunità di Bolsena

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Prende forma la nuova casa di comunità di Bolsena, i cui lavori, iniziati lo scorso dicembre, e finanziati dall’Unione europea NextGenerationEU, fondi Pnrr, per un importo di circa 1milione e 400mila euro, stanno proseguendo nel rispetto del cronoprogramma iniziale.
 
“Ad oggi – spiega il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi, impegnato in queste settimane in un tour nella Tuscia in tutte le strutture sanitarie interessate da lavori finanziati con fondi Pnrr – gli interventi realizzati a Bolsena hanno riguardato principalmente le opere di demolizione e di risanamento definitivo di alcune problematiche collegate all’umidità presenti da anni nella struttura. Nei prossimi giorni inizieranno i lavori di ricostruzione degli ambienti e di tracciamento degli impianti. L’obiettivo è ridefinire la struttura, da un punto di vista sanitario, con spazi adeguati e tecnologie idonee per rendere efficienti e accoglienti tutti i servizi e le linee di attività che renderemo operativi presso la nuova casa di comunità”.
 
Il progetto prevede, infatti, la rimodulazione delle aree interne, per adeguarle alle funzioni richieste, e contempla, tra l’altro, la sostituzione dell’intera dotazione tecnologica impiantistica, compreso l’impianto di sollevamento. È prevista anche la sostituzione di tutti gli infissi esterni con tipologia più altamente performante in relazione al contenimento dei consumi energetici.
 
“A meno di una settimana dall’attivazione delle Centrali operative territoriali dei Distretti A, B e C, in funzione presso gli ospedali di Belcolle, Tarquinia e Civita Castellana – conclude Egisto Bianconi – siamo qui a Bolsena e, nei prossimi giorni, saremo a Ronciglione dove sono in corso degli importanti lavori di ristrutturazione, di riqualificazione e di potenziamento complessivo, in previsione della creazione, non solo della casa, ma anche dell’ospedale di comunità. Credo che, a fronte di fondi così cospicui ottenuti dall’azienda dall’Unione Europea, sia doveroso rendicontare puntualmente alla cittadinanza lo stato dell’arte dei cantieri ad oggi aperti nel Viterbese e il processo in corso di definizione e di realizzazione di un nuovo modello sanitario, realmente e fisicamente più vicino ai bisogni di salute espressi dal territorio”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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