VITERBO, TASI: BOTTA E RISPOSTA TRA TURCHETTI (UIL) E L'ASSESSORE CIAMBELLA

di Gennaro Giardino

Viterbo – Il Vice Sindaco Luisa Ciambella replica le dichiarazioni del segretario Uil provinciale, Turchietti Afferma Ciambella:  Stupiscono le recenti dichiarazioni del segretario generale della Uil Viterbo Giancarlo Turchetti in merito all'aumento delle tasse nella città dei papi per i possessori di immobili. Ricordo al rappresentante locale dell'organizzazione sindacale, che si riallaccia ai dati emersi da un report della Uil, che la Tasi è una nuova tassa e che prima non c'era. Mi preme precisare, qualora ce ne fosse bisogno, che si tratta di una tassa introdotta a livello governativo, non certo dal Comune di Viterbo. I viterbesi la subiscono come tutti gli italiani. Quello che l'amministrazione comunale ha potuto fare lo ha fatto. E le decisioni prese sono state condivise con le varie parti sociali del territorio, nell'ambito di audizioni informali alle quali anche la Uil ha partecipato, intervenendo con contributi utili alla riflessione, ma anche condividendo e apprezzando la linea poi seguita da questo Comune. Proprio perchè questa amministrazione tende sempre a programmare e a valutare le proprie scelte, soprattutto quelle che ricadono direttamente sui cittadini, si è concordato di ampliare il più possibile la fascia di esenzione per le famiglie con basso reddito. Inizialmente partiti da una soglia di 16 mila euro, grazie anche alle audizioni e ad alcune situazioni analizzate all'interno delle stesse, è stato deciso di portare tale soglia di reddito a 26 mila euro. Cosa significa questo? Che l'amminsitrazione, seppur con grande sforzo, è riuscita a prevedere un'agevolazione. Vale a dire che il proprietario di una casa, con un reddito compreso tra 18 e 26 mila euro, grazie alle detrazioni previste, pagherà la Tasi, al minimo qualche euro in più rispetto all'importo versato l'ultima volta che ha pagato l'Imu, e comunque in base alla rendita catastale; al massimo, sempre in base alla rendita castastale, andrà a risparmiare fino a 150 euro rispetto al 2011, anno in cui era ancora dovuto il pagamento dell'Imu per la prima casa. Non solo. L'aliquota Tasi che il Comune di Viterbo è riuscito ad applicare sulla prima casa è del 2,2 per mille. Avremmo potuto portarla al 2,5 per mille, ma siamo riusciti a tenerci al di sotto di quanto previsto e consentito a livello governativo. 
Per quanto riguarda le detrazioni a cui fa riferimento il segretario Uil nelle sue dichiarazioni, vorrei ricordare che il Comune avrebbe potuto anche non inserirle. Turchetti ci racconta come le detrazioni siano passate da 200 euro a 50 euro a figlio. Il segreatrio dovrebbe però ricordare che tali detrazioni erano previste dalla legge che ha introdotto l'Imu. Nel caso della Tasi, la decisione era discrezionale. Pochissimi comuni le hanno introdotte. Viterbo lo ha fatto, prevedendo una detrazione di 50 euro per figlio. 
In un periodo come questo, in cui bisognerebbe evitare ulteriori allarmismi per chi già vive difficili situazioni, non credo sia opportuno creare ancora più preoccupazione, facendo emergere una realtà distorta e attribuendo la responsabilità ai comuni, enti di prossimità e punti di riferimento per i cittadini. Il periodo che viviamo richiede inoltre la massima coerenza nel sostenere scelte difficili. Quando si torna indietro o si prende la distanza dalle decisioni che si è contribuito a generare, si rischia di non essere in linea con quella coerenza necessaria al miglioramento della vita dei cittadini. Tutto questo era doveroso puntualizzarlo e ribadirlo. Sono certa che il segretario Turchetti comprenderà le motivazioni di questa mia precisazione e confido in una più proficua collaborazione futura.
 
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