Warhammer 40.000 Mechanicus arriva su Xbox One, Ps4 e Switch

Warhammer 40.000 Mechanicus è finalmente arrivato su Xbox One, PlayStation 4 e Switch dopo 2 anni rispetto alla sua controparte per PC. Il titolo include i contenuti della Omnissiah Edition e il DLC Heretek che introduce nuove discipline e battaglie. Accostato spesso a X-COM, in realtà, Mechanicus assomiglia al gioco di Mythos e Firaxis Games in quanto strategico a turni più leggero. Paragonare il titolo di Bulwark Studios a uno dei capostipiti del genere porta inevitabilmente aspettative che rischiano di mettere in secondo piano gli spunti originali portati dal team di sviluppo. E’ bene quindi sapere che in questo titolo bisogna fare a meno di una parte gestionale approfondita, di coperture, nebbia di guerra, percentuali di successo. Invece sarà possibile godere di un’ampia personalizzazione delle truppe e un rinnovato sistema di azione che se sapientemente sfruttato permette di estendere i turni di gioco. Ma andiamo a scoprire di più: gli appassionati di Warhammer sanno bene quanto i videogiochi su licenza Games Workshop non abbiano sempre goduto dei migliori trattamenti, come dimostra la qualità spesso altalenante di alcune delle trasposizioni ludiche. Per fortuna Warhammer 40,000 Mechanicus si colloca nella lista dei titoli meritevoli, grazie anche al rispetto che riversa nel trattare da un lato le armate dell’Imperium formate dagli Adeptus Mechanicus e dall’altra le armate Xeno dei Necrons. L’Adeptus Mechanicus ha sempre affascinato per la sua storia e per i principi che lo guidano, un concentrato unico di fede e scienza che si esplicita nel venerare il Dio Macchina e nella ricerca di conoscenza, manifestazione del divino. La carne è fallace, ma la perfezione della macchina è superiore a qualsiasi evoluzione biologica. Quando gli eventi però conducono al risveglio dei Necron dalle loro tombe, la ricerca della conoscenza e lo studio delle forme viventi diventa un cammino impervio fatto di scelte guidate da diverse interpretazioni delle sedici leggi universali alle quali Magi e Tech-Priest fanno riferimento. Bruciare ogni segno del passaggio Necron è in linea con la decima legge universale “Il meccanismo alieno è una perversione dal vero percorso”, ma studiare le tecnologie aliene, registrarle e analizzarle non forse è ciò che porta alla comprensione della realtà? L’influenza di Ben Counter, scrittore ben noto agli appassionati della Black Library, contribuisce a dar vita a una storia intensa e ricca di particolari in cui i nostri si opporranno ai Necros, terribili robot autorigeneranti che si rifanno alle tradizioni egizie. In seguito alla ricezione di un segnale dal pianeta Silva Umbris, i nostri decidono di lanciarsi in una missione di ricognizione che si rivela disastrosa, dato che il capo dei Necros in persona si farà vivo per sgominare i nostri futuristici preti. Inizierà così la lunga campagna di Warhammer 40.000Mechanicus in cui i protagonisti, ognuno con un preciso scopo personale, tenteranno di spingere il giocatore ad affrontare le missioni secondo un particolare stile, facendo così evolvere la storia in una direzione piuttosto che in un’altra e favorendo la rigiocabilità di uno strategico in cui saranno richieste pazienza, tattica e molta programmazione.

Come dicevamo all’inizio, Warhammer 40,000: Mechanicus, tenta di emulare il successo di prodotti come XCOM: Enemy Unknown, si presenta come uno strategico in cui fasi di movimento e di scelta di opzioni testuali si alternano a combattimenti tattici in cui spostare le proprie pedine su una scacchiera virtuale per eliminare nugoli di robot. L’influenza di uno scrittore come Counter si nota già dalle prime fasi di gioco, durante le quali verranno presentati gli eroi che si potranno schierare in battaglia sfruttando una lunga serie di dialoghi, sfortunatamente solo in inglese, che permettono di calarsi fin da subito nello stile dark fantasy di Warhammer 40,000. Faustinius, Videx e Scaevola sono nomi che, per quanto strani, si arriverà a conoscere a menadito, dato che saranno anche i preti che si potranno utilizzare nelle numerose battaglie. Andiamo con ordine, però, dato che prima di poter mettere mano alle armi i giocatori saranno chiamati ad affrontare alcune scelte difficili: esplorando varie stanze, infatti, si potrà incappare in eventi in cui scegliere una tra alcune opzioni testuali che porteranno a conseguenze più o meno positive. Questa possibilità, oltre ad aumentare notevolmente il coinvolgimento del giocatore nella trama, avrà il pregio di rendere più frammentate e meno pesanti le lunghe sezioni di combattimento, oltre a fornire una finestra sempre più ampia sul carattere dei nostri cyborg religiosi che porterà inevitabilmente a patteggiare per uno o per l’altro personaggio, proprio come in un buon libro. Non tutte le esplorazioni vanno però lisce: quando i Necros fanno la loro comparsa, gli Adeptus Mechanicus sono obbligati a estrarre una serie di armi futuristiche e combattere in prima linea oppure inviare i Servitors, picchiatori nudi e crudi, e gli Skitarii, truppe più esperte e versatili, a fare piazza pulita dei nemici. Warhammer 40.000 Mechanicus offre un sistema di combattimento tattico che riporta alla mente i giochi da tavolo, in cui sarà necessario scegliere come schierare e soprattutto spostare su una scacchiera le proprie truppe per evitare di esporsi ma nel contempo riuscire ad attaccare i nemici. I tecno-preti saranno le legioni più forti, nonché quelle che una volta sconfitte causeranno il game over. Gli altri soldati saranno invece poco più che carne da macello, perfetti per fare da scudo o per essere inviati in avanscoperta. La vera novità rispetto a tanti altri titoli tattici di stampo classico è rappresentata dalla possibilità di ottenere punti Cognizione da nemici e strutture; questi garantiranno azioni aggiuntive e perfino la possibilità di sfruttare devastanti armi speciali, introducendo un ulteriore elemento tattico che spingerà a ulteriori pianificazioni delle proprie mosse. Raccogliendo poi le monete del gioco, le Blackstone, sarà possibile potenziare le proprie truppe con devastanti abilità e sbloccarne di nuove. Le possibilità offerte da Warhammer 40.000 Mechanicus, soprattutto se si ama passare ore a personalizzare i personaggi, sono pressoché infinite, dato che non ci saranno limitazioni di alcun genere a frenare la creatività dei giocatori.

Uno degli aspetti migliori di questo titolo è senza ombra di dubbio l’ambientazione. Il design accattivante dei robot si accompagna a quello di boss cattivi, enormi e dotati di una loro personalità unica e persino di un doppiaggio dedicato. Sfortunatamente la mancata localizzazione in italiano di Warhammer 40,000 Mechanicus toglie immediatezza alla narrazione, tanto che molto spesso ci si ritroverà quasi costretti a saltare una mole corposa di testo in lingua anglosassone, perdendo però così inevitabilmente alcuni dettagli. A livello grafico, il gioco fa un ampio uso del verde fluorescente, associato principalmente ai Necron, e più in generale di una serie di colori al neon che contrastano con fondali scuri, scelta che contribuisce a calare i giocatori in un’atmosfera cupa e cibernetica. La splendida realizzazione dei modelli dei personaggi principali e dei nemici mostrata nei dialoghi cozza però con una grafica obsoleta che presta il fianco a critiche soprattutto durante le sezioni di combattimento, in cui il gioco non brillerà mai né a livello di character design né per quanto riguarda gli effetti speciali, spesso ridotti all’osso. La colonna sonora di Warhammer 40,000 Mechanicus è un altro elemento che non si farà ricordare per qualità e innovazione. A eccezione delle voci di alcuni personaggi e di qualche traccia coinvolgente, la maggior parte delle volte la musica accompagnerà in maniera piuttosto poco enfatica gli scontri e le esplorazioni. Più che ottima invece la rigiocabilità di un titolo che risulta tutt’altro che breve già limitandosi ad affrontare una prima volta la campagna, ma che offrirà numerosi percorsi da intraprendere e soprattutto svariate opzioni per personalizzare e rendere più semplice o complicata l’avventura. Tirando le somme, Warhammer 40.000 Mechanicus non sarà certo uno degli strategici con il gameplay più rifinito e ricercato e non sarà nemmeno una perla di tecnica, ma riesce davvero a conquistare con la sua atmosfera incredibile. Bastano poche missioni per appassionarsi alla trama e agli intrecci narrativi, con tutto l’impianto di gioco che, non farà miracoli, ma riesce a regalare un buon gameplay e a divertire. Consigliato per chi è alla ricerca di un buon videogame strategico dalle tinte cupe, con l’unico scoglio che potrebbe essere la mancanza della lingua italiana.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 7

Gameplay: 8,5

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise