WhatsApp lancia le videochiamate criptate

 

di Francesco Pellegrino Lise


WhatsApp, la popolare piattaforma di instant messagging di proprietà di Facebook e che vanta un miliardo di utenti,  fa un ulteriore passo in avanti. Dopo aver inserito le chiamate vocali ora è stato annunciato ufficialmente la nuova funzione per videochiamare i propri contatti. Tali funzioni erano già arrivate su Messenger e Duo, l’app di messaggistica di Google, ma la novità per WhatsApp era attesa da tempo e segna un giro di boa per questa tecnologia. Nel corso dei prossimi giorni, infatti, gli utenti potranno effettuarle su Android, iPhone o Windows Phone. WhatsApp, in questo modo, allarga il mercato delle videochiamate alla quasi totalità dei sistemi operativi presenti sugli smartphone. Ma come funzionano materialmente le videochiamate? Il procedimento è molto semplice: basta entrare in una chat con uno dei contatti presenti in rubrica e cliccare sul pulsante a forma di cornetta del telefono (lo stesso con cui già ora si avviano le telefonate via internet). A questo punto l'app chiederà all'utente se preferisce avviare una telefonata o una videochiamata. Insomma, semplice come bere un bichiere d'acqua. Ma quando sarà possibile usufruire di questo servizio? Jan Koum, che di WhatsApp è il fondatore assieme a Brian Acton, ha annunciato che la funzione lunedì sarà attiva in 180 paesi nel giro di poche ore dopo un evento programmato in India. "Noi cerchiamo di essere sempre in sintonia con ciò che i nostri utenti vogliono", ha poi sottolineato. Per quanto riguarda la privacy, il nuovo servizio di WhatsApp sembra essere davvero sicuro. Le videochiamate sulla piattaforma saranno infatti protette dalla crittografia "end-to-end", cioè da estremità a estremità, che consente la fruizione del contenuto solo a mittente e destinatario e impedisce a chiunque tenti di intercettare testo, audio e video nel loro percorso dall'uno all'altro smartphone. Il contenuto è precluso alla stessa WhatsApp, che quindi non può rivelarlo nemmeno in caso di richiesta da parte dell'autorità giudiziaria. Secondo la "Classifica della privacy dei messaggi" diffusa il mese scorso da Amnesty International, che valuta come le chat usino la crittografia per proteggere la privacy degli utenti e la libertà d'espressione, WhatsApp e Messenger sono le più sicure, mentre quelle che tutelano meno gli utenti sono Snapchat e Skype.