YARA GAMBIRASIO: SI SCAVA NEI RAPPORTI FAMILIARI DI MASSIMO GIUSEPPE BOSSETTI

di Chiara Rai

Bergamo – L'attenzione degli inquirenti sembrerebbe tutta rivolta sulla ritualità, sulle abitudini di Massimo Giuseppe Bossetti. Gli inquirenti stanno scavando molto intorno a quest'uomo ai rapporti che questi ha sempre avuto con sua moglie e con la famiglia della moglie. Andreina Bolis, suocera del 44enne carpentiere di Mapello accusato dell'omicidio della 13enne Yara Gambirasio a Brembate di Sopra, risiede nello stesso edificio della famiglia Bossetti. Certo è che se Massimo Giuseppe Bossetti si trova in carcere dal 16 giugno, evidentemente ci sono gravi indizi che pesano sulla persona, forse anche altri indizi che non sono stati ancora resi noti.

Una situazione decisamente incredibile per come ci si è arrivati e che adesso pesa come un macigno su quest'uomo che apparentemente sembrerebbe una persona legata alla sua famiglia e amante degli animali. Insomma un uomo comune come tutti e non un presunto assassino di una ragazzina innocente barbaramente uccisa. Chiunque sia l'assassino, difronte ad un omicidio così efferato non bisogna provare compassione per nessuno  ma cercare di accertare la verità dei fatti con lucidità e prove inconfutabili. Non con elementi flebili perché la famiglia di Yara Gambirasio cerca giustizia, lo ha detto fin dall'inizio: la loro figlia è stata uccisa e loro vogliono sapere chi è il colpevole.

 

L'interrogatorio alla suocera di Bossetti – E' durato quasi due ore l'interrogatorio di mercoledì mattina ad Andreina Bolis, la suocera di Massimo Giuseppe Bossetti

Il colloquio si è svolto al comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, in via Delle Valli, e ha preso il via alle 10. La madre della moglie di Bossetti, Marita Comi, è stata sentita come persona informata sui fatti.

Al termine l'avvocato Claudio Salvagni non ha svelato nulla sul contenuto dell'interrogatorio, ma ha confermato che la donna pur potendo avvalersi della facoltà di non rispondere, ha risposto a tutte le domande. Secondo quanto trapela il colloquio era incentrato in particolare sui rapporti fra Bossetti e i suoi familiari.

Andreina Bolis abita nello stesso edificio dove risiede la famiglia Bossetti. La donna potrebbe quindi aver chiarito meglio comportamenti e usanze di quello che finora rimano l'unico indagato per l'omicidio della 13enne di Brembate Sopra.

 

La morte di Yara – E' il 26 novembre 2010 quando Yara esce dalla palestra che dista poche centinaia di metri da casa e di lei si perdono le tracce. Tre mesi dopo, il suo corpo viene trovato in un campo abbandonato a Chignolo d’Isola, distante solo una decina di chilometri da casa. L’autopsia svela una ferita alla testa, le coltellate alla schiena, al collo e ai polsi. Nessun colpo mortale: era agonizzante, incapace di chiedere aiuto, ma quando chi l’ha colpita le ha voltato le spalle lei era ancora viva. Il decesso è avvenuto in seguito, quando alle ferite si è aggiunto il freddo.

 

Perizie e analisi – La relazione tecnica relativa alle analisi sulle circa duecento tracce pilifere ritrovate sul corpo di Yara arriverà a settembre. Le analisi effettuate in laboratorio invece non hanno avuto esiti interessanti: nessuna traccia rilevante a carico di Bossetti. 

 

La prova del DNA – La prova del DNA in un processo ha un valore di indizio. Il test del DNA è stato replicato ben quattro volte dai Ris di Parma, Statale di Milano, Istituto di medicina legale di Pavia, San Raffaele di Milano, dando sempre identici risultati. Ma la traccia di codice genetico era molto piccola e non è certo che ci sia ancora del materiale genetico con cui si possa fare una nuova perizia come vorrebbe la difesa nominando anche dei suoi periti. 

 

Chi è Massimo Bossetti – Originario di Clusone, Massimo Giuseppe Bossetti ha 44 anni, è sposato e ha tre figli. L’uomo, senza precedenti penali, lavora nel settore dell’edilizia ed ha una sorella gemella. Il Dna lasciato sul corpo della vittima sarebbe sovrapponibile a quello di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 e ritenuto in base all’analisi scientifica il padre dello sconosciuto assassino al 99,9%. 

Il profilo genetico del presunto assassino è in parte noto. Per questo era stata riesumata la salma di Giuseppe Guerinoni, morto nel 1999, che secondo gli esami scientifici risulta essere il padre del presunto assassino di Yara. Avere la certezza che l’autista è il padre dell’uomo che ha lasciato il proprio Dna sui vestiti di Yara non risolve il problema: trovare il killer, un presunto figlio illegittimo di cui non c’è traccia. L’ultima conferma sull’analisi scientifica arriva nell’aprile scorso contenuta nella relazione dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, la stessa esperta che aveva eseguito l’esame sulla salma della giovane vittima. 

LEGGI ANCHE: 

YARA GAMBIRASIO: MARITA COMA, MOGLIE DI BOSSETTI, RACCONTA LA SUA VITA

YARA GAMBIRASIO – L'OSSERVATORE D'ITALIA YELLOW SUNDAY: MASSIMO BOSSETTI RICEVE LA VISITA DEI GENITORI IN CARCERE

YARA GAMBIRASIO: A SETTEMBRE I RISULTATI DELLE ANALISI SULLE TRACCE PILIFERE RITROVATE SUL SUO CORPO.

 14/07/2014 OMICIDIO YARA GAMBIRASIO: MASSIMO BOSSETTI CONTINUA A PROFESSARSI INNOCENTE
 13/07/2014 DELITTO GAMBIRASIO, PARLA MASSIMO BOSSETTI: "LA PICCOLA YARA SAREBBE STATA UCCISA PER QUESTIONI DI VENDETTA CHE RIGUARDANO IL PADRE FULVIO".
 29/06/2014 YARA GAMBIRASIO: ORE CRUCIALI PER MASSIMO BOSSETTI
 24/06/2014 YARA GAMBIRASIO: IPOTESI DELL'IMPIANTO ACCUSATORIO E DI QUELLO DIFENSIVO PER MASSIMO BOSSETTI
 21/06/2014 VERGOGNOSA COSCIENZA
 18/06/2014 BOSSETTI E LISSI: I PROFILI PSICOLOGICI DEGLI ASSASSINI
 17/06/2014 YARA GAMBIRASIO: ECCO COME HANNO PRESO IL PRESUNTO ASSASSINO
 16/06/2014 YARA GAMBIRASIO: TROVATO IL PRESUNTO ASSASSINO