ZAGAROLO: IL FINALE COL… BOTTO!

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Verrebbe da dire un Natale senza regali e pieno di amare sorprese per la comunità di Zagarolo. Il mandato di questa legislatura sta finendo e si cerca di chiudere i recinti…purtroppo quando i buoi son fuggiti via.

Era l'anno 2014 il giorno due del mese di ottobre alle ore 09:00, quando nella Sede Comunale, convocata nei modi di legge, si era riunita la Giunta Comunale, cui rispondevano presente Giovanni Paniccia, Maurizio Colabucci, Marco Pacifici, Giacomo Vernini e Antonella Bonamoneta, che con verbale di deliberazione della Giunta Comunale N. 127 del 02/10/2014 veniva accettata l’anticipazione concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti spa, a valere sul Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili, dell’importo di €. 1.166.004,29 e di autorizzare il Responsabile dell’area servizi finanziari alla sottoscrizione del contratto di anticipazione con la Cassa Depositi e Prestiti spa;

Veniva anche spiegato in dettaglio che non disponendo della liquidità necessaria per onorare tutti i debiti certi liquidi ed esigibili di parte corrente e di parte capitale maturati alla data del 31 dicembre 2013, l’anticipazione in oggetto aveva avanzato richiesta di anticipazione alla Cassa Depositi e Prestiti spa per un importo pari a €. 1.166.004,29 che veniva concessa secondo criterio proporzionale ovvero secondo modalità stabilite in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali sulla base delle richieste avanzate entro il 15 settembre 2014 dagli enti locali ad un tasso del 1,295% (quindi già  a settembre ne avevano fatto richiesta).

Il pesante finanziamento sarà rimborsato in 30 rate annuali di importo costante comprensive di quota capitale ed interessi scadenti il 31 maggio a partire dal 2015, praticamente un impegno annuo a carico del bilancio di previsione per interessi stimato in 47.152,32 euro…. ma soprattutto che in caso di mancato pagamento l’Agenzia delle entrate, in surroga, provvederà a recuperare le relative somme a valere sugli incassi dell’imposta municipale propria.

Insomma il tempo del governo è finito, si tirano le somme e questo comune non solo ha molti debiti certi e datati che non è riuscito a pagare
, ma guardando la città sembra essere stata lasciata al logorio del tempo, strade dissestate, opere pubbliche rimaste cattedrali nel deserto, il Palazzetto dello Sport, come la scuola Colle dei Frati ancora in un eterno cantiere, per non parlare della messa in sicurezza delle scuole e di quella che doveva nascere dalla perdita di una vita….

Non basta, c’è nei regali una via Fabrini diventata la barzelletta dei comuni limitrofi, con le fioriere non autorizzate dalla sopraintendenza dei Beni Culturali e poi rimossi, ma che non ci è dato sapere a quale costo dei contribuenti, ascensori installati e mai in funzione perché al Comune non c’è nessuno in grado di avviare le modifiche che la Asl di competenza aveva richiesto affinché si potesse autorizzare il funzionamento…

Non ci si può scordare il passaggio alla maggioranza del consigliere comunale di opposizione, Maurizio Colabucci, che gli ha permesso un bella promozione con la nomina di Assessore al Bilancio e un lavoro che lo attendeva, quello di risanare i conti.

Nel lontano novembre 2012 infatti da un cappello a cilindro erano usciti i debiti fuori bilancio che partoriva anche il loro finanziamento che lo stesso Colabucci doveva affronatre nel suo nuovo abito assessorile.Ora sembra rivivere una pellicola inceppata, il salto della quaglia sembra essere giustificato in virtù di cosa? Il Mago C o meglio  Colabucci non ce l'ha fatta e Zagarolo a fine 2014 ha ipotecato il futuro di tre decenni con un finanziamento di 1 milione e 166 mila euro, 30 anni e una cambiale all'anno di quasi 50 mila euro, una rata che scade proprio il 31 maggio 2015, quando saranno appena terminate le elezioni amministrative per il rinnovo della legislatura di Zagarolo, che dovrà raccogliere i pezzi delle rovine di questo comune.

I cittadini avrebbero firmato anche con un bel sorriso un finanziamento così corposo se questi debiti certi maturati al 2013 avrebbero dato dignità a questo paese, come avere strade asfaltate, servizi pubblici e scuole in sicurezza, un poliambuatorio funzionante, un circolo ricreativo per i giovani, sicurezza nelle strade e soprattutto nei pressi delle scuole, dove ancora ad oggi i bambini devono fare slalom tra le macchine in movimento e parcheggi inesistenti…..ma i dati purtroppo non sono opinioni.

E ora rimane la mannaia appesa sopra la testa…quanti sono i debiti dell’anno 2014? Questo ancora si deve accertare, ma la giunta prima di Natale e cioè il 22 dicembre 2014, si è nuovamente riunita, per la Deliberazione n. 153  per quantificare le somme impignorabili nel I semestre 2015.

I presenti, Marco Pacifici, Giacomo Vernini e Antonella Bonamoneta ed Ernesto Cani, quest’ultimo nella qualità di Assessore Anziano riconosce la valida dell'adunanza e ne assume la presidenza. Partecipa il segretario generale Daniela Urtesi che provvede alla redazione del verbale. Si vota all’unanimità l’impignorabilità che inibisce ogni procedura esecutiva per il primo semestre 2015, dal 1.gennaio 2015 al 30 giugno.2015.

Le somme invece non soggette ad esecuzione forzata, 2° semestre 2014 da assestato 2013 ammontano ad un totale 4.373.494,53 euro, che corrispondono alle somme occorrenti, nel primo semestre 2015 per il pagamento delle competenze al personale dipendente e dei relativi oneri previdenziali ed assistenziali ed assicurativi, delle rate dei mutui scadenti in quel semestre, nonché per il funzionamento dei servizi locali indispensabili e dei servizi sociali distrettuali.

Insomma, 1.166.000 euro per pagare debiti del comune maturati fino al 2013, un bilancio del 2014 che non lascia presagire avanzi in cassa e intanto il comune per Natale si blinda 4.373.495 euro fino al 30 giugno 2015, per gli eventuali creditori che sono già pronti ad avanzare il pagamento delle fatture….quanti debiti ci sono ancora?

Amministrare significa agire come un buon padre di famiglia, in tutela e garanzia della famiglia stessa. Il Comune in questo caso, dopo tanti anni di amministrazione mette a posto i debiti con l’accensione di un finanziamento che purtroppo peserà sulle future generazioni che decideranno di vivere in questo territorio. Ma non solo…le condizioni sono ferree, se il comune non pagherà le somme, di cui la rata annuale pesa 47. 152,32 euro ci penserà l’Agenzia delle entrate, in surroga, a provvedere al recupero delle relative somme semplicemente a valere sugli incassi dell’imposta municipale propria.

Dovrebbe valere il principio dell’economia domestica come guida, ma si sa in politica tutto si può dire e fare, tanto a pagare saranno sempre i contribuenti.
Intanto basta guardare le strade per capire il paese come è ridotto, un bel biglietto da visita verrebbe da dire…