Zapponeta, il comune più indebitato d'Europa. A scuola con la Panda del sindaco

di Paolino Canzoneri

Zapponeta (Foggia) – Spendig review a parte, la maggior parte dei Comuni d'Italia specie quelli molto piccoli a bassa densità di popolazione soffre di enormi debiti e carenze di capitali che non permettono l'acquisto anche di quei beni e strumenti necessari per la gestione ottimale civile e urbana. Esistono per fortuna esempi positivi come nel comune di Zapponeta nel foggiano di appena 3.400 abitanti e sprovvisto di fondi per l'acquisto dello scuolabus dove le istituzioni per assolvere a queste carenze, si danno fare in prima persona. Il neo sindaco da appena tre mesi Vincenzo D'Aloisio di prima mattina si improvvisa autista e con la sua vettura, una Panda, prende quattro bambini dalle loro case e li accompagna a scuola per poi recarsi puntualmente alle 8.30 al suo posto di lavoro al Comune. Questo nobilissimo gesto consente ai genitori degli alunni di poter andare a lavoro nei campi sin dalle prime luci del mattino e offre uno spunto di riflessione su come il nostro paese stia attraversando un periodo difficile e molto lontano dai proclami ottimisti dei politici al governo che quasi ogni santo giorno sparano cifre e sondaggi sempre positivi cercando di portare avanti una "propaganda" mirata al mantenimento delle solite e comode poltrone. Un piccolo grande gesto che consente una consolazione in un paese che da oltre 4 anni non è in grado di garantire i pagamenti utenze pubbliche e che ha dichiarato il suo dissesto sin dal 2012 a causa degli enormi debiti accumulati. Un sindaco 47enne agronomo e agricoltore sposato e padre di due fanciulle di 12 e 15 anni, che è riuscito a far convivere schieramenti insofferenti come Forza Italia con il M5S in una sorta di paradossale "compromesso storico" nella via comune della sopravvivenza forzata vista la cifra pazzesca di indebitamento più alta d'Europa di circa 17 milioni di euro di cui 10 milioni sono un mutuo da capogiro con rata annuale di 700mila euro a fronte di un bilancio che assicura appena 2 milioni di euro alle casse del Comune. D'Aloisio dal canto paga un conto durissimo causato dalle gestioni precedenti condotte in modo incompetente. Basti pensare agli ex sindaci come Savino Di Noia, prima comunista e poi passato a PD, che dal 1982 fino al 2001 lasciò un avanzo di cassa di 300 milioni di lire; il maresciallo dei Carabinieri Francesco D'Aluisio che nella vicina Margherita di Savoia sempre in divisa pure al municipio, in 10 anni lasciò anch'egli una voragine di 7 milioni  ed altri debiti successivi da successive cariche per 1.3 milioni le cui denunce alla magistratura penale e contabile passarono in sordina. Commenta il sindaco D'Aloisio sopreso dei riflettori dei media su questa vicenda: "Non capisco perchè questa storia stia facendo così tanto scalpore: questa è la normalità, questo è un piccolo paese, ci conosciamo tutti, cerchiamo di fare il possibile per risolvere le cose. Il pulmino è una goccia nel mare di problemi che abbiamo. La Regione Puglia ha stanziato un contributo per l'acquisto dello scuolabus ma le casse del Comune sono talmente vuote che non è possibile neppure coprire la restante somma necessaria per l'acquisto del mezzo. Con i pochi soldi che abbiamo, riusciamo a garantire solo illuminazione, riscaldamento pubblico e servizio di raccolta rifiuti. I genitori degli alunni che accompagno a scuola sono agricoltori e vanno presto a lavorare nei campi: non possono accompagnare i figli e gli altri si sacrificano, chiedono aiuto a parenti oppure, purtroppo, non mandano i figli a scuola. Ho utilizzato la mia Panda per sopperire alla mancanza delle istituzioni, ma sinceramente mi è sembrata una cosa normale. Noi viviamo di normalità: cosa voglio dire? Che se non c'è lo scuolabus in qualche modo si deve fare: a me non pesa andare a prendere questi bambini e accompagnarli a scuola e alle 8.30 sono in Comune. Certo, noi vorremmo un miracolo: vorremmo risolvere i nostri problemi finanziari e, perchè no, finalmente acquistare un pulmino. In attesa del 'miracolo', però, bisogna darsi da fare e noi non ci tiriamo indietro. Il 6 giugno siamo stati eletti e un paio di giorni dopo con mogli e fidanzate ci siamo armati di secchi e di scope e abbiamo pulito tutto il Municipio. E' tutto normale di cosa vi meravigliate?".