Frascati, lavoratori STS Multiservizi: chiesto l’intervento del prefetto e proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale

FRASCATI (RM) – Ancora in alto mare l’accordo tra la Cisl FP Roma Capitale Rieti con i vertici aziendali della STS Multiservizi di Frascati e l’amministrazione comunale di per cercare di risolvere le gravi problematiche aziendali che affliggono la Multiservizi.

Risultati nulli i vari tentativi sindacali, fa sapere Giancarlo Cosentino Segretario Generale Cisl FP Roma Capitale Rieti, “Sia con i vari vertici aziendali che si sono susseguiti nel corso di questi ultimi anni nonché con l’amministrazione comunale di Frascati, dobbiamo constatare la totale mancanza di corrette relazioni sindacali. Sono infatti mesi che sono state inviate richieste formali di incontro con i vertici aziendali per riconoscere le spettanze contrattuali riferite ancora allo scorso anno ai lavoratori, per iniziare la contrattazione del nuovo contratto decentrato, per conoscere il piano industriale e la realtà finanziaria dell’azienda, ma alcuna risposta è ad oggi arrivata. Le uniche voci giunte dagli organi comunali sono quelle che comporterebbero la necessità di riduzione dei costi aziendali, senza conoscere però quali ripercussioni potrebbero comportare sulle retribuzioni e sul mantenimento dei livelli occupazionali. Siamo giunti necessariamente a chiedere l’intervento del Prefetto di Roma, con la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale. Chiederemo al Prefetto di intervenire per la seconda volta, la prima era avvenuta già nel novembre del 2018, per trovare adeguate soluzioni ad una vicenda che per quanto ci riguarda è divenuta oramai molto difficile e ingarbugliata. Non vogliamo in alcun modo sentire parlare di tagli alle retribuzioni né tanto meno di licenziamenti, ma vogliamo ascoltare discorsi su efficienza, efficacia ed economicità, fattori importanti per la gestione amministrativa e soprattutto per il benessere organizzativo dei dipendenti in funzione soprattutto di un’erogazione ottimale dei servizi ai cittadini”.




Acireale, estorceva parte dello stipendio e i buoni pasto ai propri dipendenti: interdetto il titolare del distributore “Esso”

ACIREALE (CT) – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania il 23 maggio 2019 hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale e reale del Tribunale di Catania del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali per la durata di anni uno nei confronti del titolare della Stazione di servizio e distributore di carburanti “ESSO”, di Acireale in via Alcide De Gasperi.

L’Autorità Giudiziaria etnea ha concordato pienamente sugli esiti dell’attività investigativa dei militari acesi che accertavano che dal mese di agosto 2015 al mese di novembre 2018, con minaccia di licenziamento, l’uomo costringeva quattro dipendenti a consegnare mensilmente parte della retribuzione indicata in busta paga, nonché a svolgere prestazioni lavorative per un numero di ore superiore rispetto a quelle stabilite dal contratto e anche a lavorare “in nero” per diversi periodi dell’anno. Il datore di lavoro pretendeva anche di farsi consegnare i buoni pasto dei propri dipendenti.

Nella circostanza, i Carabinieri sottoponevano a sequestro preventivo le quote e l’intero patrimonio aziendale della società consistente nella stazione di servizio e i relativi esercizi commerciali quali bar con annessa sala giochi e autolavaggio, il cui valore complessivo è risultato pari ad euro 800.000,00, nonché una somma di denaro superiore a euro 8.000,00, quale somma complessiva dell’estorsione posta in essere nei confronti dei dipendenti. L’azienda è stata sottoposta in regime di amministrazione giudiziaria.




Doganella di Ninfa, semaforo verde per la 176ima edizione della Sagra della Pecora

CISTERNA DI LATINA (LT) – La Sagra della Pecora, organizzata dal Comitato Parrocchiale Doganella di Ninfa a Cisterna di Latina per la giornata di domenica 26 maggio.

L’appuntamento è presso la Parrocchia S.Maria Assunta di Doganella, in via Ninfina

Alle ore 12.30 la prelibata pietanza – preparata sin dalle prime ore del giorno, visto il tempo necessario per la cottura – sarà servita al pubblico.
Verranno inoltre preparati maccheroni al sugo di pecora, arrosticini di pecora, pecora al sugo, panini con prosciutto e piatto rustico. Saranno in vendita anche i dolci a cura della Caritas locale. Alle 18 la santa messa. Tutto il ricavato sarà devoluto per opere parrocchiali.
Questa sagra ha preso spunto dalle numerosa attività di pastorizia presenti nella borgata ed ha visto aumentare di anno in anno i visitatori che hanno degustato il piatto tipico. Quest’anno si potrà contare su circa 1000 posti al coperto in caso di avverse condizioni meteo.




Pacco bomba a Lione: 13 feriti. E’ caccia all’uomo

Attacco in centro a Lione. Un pacco bomba ha provocato 13 feriti, tutti lievi, non gravi, tra i quali ci sarebbe anche una bimba di 8 anni. Undici di loro sono stati portati in ospedale. Secondo le prime informazioni, i fatti si sono verificati in una zona pedonale nei pressi di Place Bellecour, nel cuore di Lione. Il pacco, sarebbe stato “riempito di chiodi, viti e bulloni era posato per strada”, precisano le fonti del sito Le Progrès. Un uomo in bicicletta è sospettato di aver depositato il pacco bomba: è attivamente ricercato dalla polizia, riferisce BFM-TV.

Scusate il ritardo ma c’è stato un attacco a Lione“: con queste parole il presidente Emmanuel Macron si è scusato con uno youtuber di 22 anni con il quale era fissata un’intervista alle 18:15. L’incontro è cominciato un quarto d’ora più tardi. “Non faccio bilanci – ha esordito Macron – al momento ci sono soltanto feriti, non vittime. Penso a loro e alle loro famiglie”

Secondo 20 Minutes, l’esplosione è avvenuta in rue Victor-Hugo, dinanzi al negozio La Brioche Dorée, nell’ipercentro di Lione. Un’informazione confermata dalla Préfecture du Rhôn. I pompieri e la polizia sul posto.

“Penso ai feriti dell’esplosione di Lione, alle loro famiglie colpite dalla violenza che si è abbattuta in strada sui loro cari e a tutti i cittadini di Lione. Siamo al vostro fianco”, ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron.




Guidonia, Ammaturo lancia l’allarme degrado e incuria per l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII: “Situazioni di evidente pericolo nascoste sotto il tappeto”

GUIDONIA (RM) – Il capo gruppo di fratelli d’Italia Giovanna Ammaturo è in campagna elettorale ma a Villanova di Guidonia ha voluto visitare la scuola IC Giovanni XXIII: “Un edifico violaceo fuori ma che fa assumere lo stesso colore a chi ci entra. Un plesso di fronte alla Delegazione Comunale, quella per intenderci che dal primo Giugno dovrebbe chiudere per fine locazione senza che la giunta pentastellata di Guidonia Montecelio intervenga se non all’ultimo momento per far diminuire le pretese economiche dell’affittuario. Una scuola con una sala mensa in cui mangiano più di 500 bambini e ragazzi trattandosi di elementari e medie. In cui la pittura è un ricordo con soglie di travertino staccate da un pezzo, con umidità alle pareti ed al soffitto che ha cinto lumi e prese di derivazione dell’impianto elettrico. Salnitro e muffa dalle pareti quanto la decarburazione del cemento e travetti arrugginiti, infiltrazioni d’acqua e scollamento dei verticali della guaina sul terrazzo, quanto la palina parafulmini. A piano terra di due bagni da mesi ne funziona solo uno con l’indicazione del sesso per le due tazze. Una situazione irreale che ho voluto verificare con il bravissimo Dirigente ai LLPP Arch. Olivadese che fa quello che può senza soldi.

Eppure un mese fa la giunta penta stellata si è votato il bilancio di programmazione economica ed i soldi per la scuola sono stati stanziati e c’erano sul conto corrente dell’Ente che al 23 aprile scorso aveva un saldo di 20 milioni e 805 mila euro. Con questo saldo i grillini al comando non sono stati capaci di mettere in sicurezza e fare gli opportuni lavori, anche in economia. Barbet pensa solo al Comunicatore ed al Portavoce a sua disponibilità esclusiva al costo di 70.000 euro all’anno. L’assessore Strani forse alla campagna elettorale. Da sei anni la scuola è guidata da un reggente e da due dalla Dottoressa Carla Basurto dirigente presso il Professionale Olivieri di Tivoli. Preciso, chiaro e puntuale il registro tenuto dalla scuola sulle e-mail inviate al Comune e l’indicazione con firma dei tecnici, operai e chiunque esternamente dalla Scuola è intervenuto. Il sindaco Barbet come Paperone preferisce non mollare il malloppo dimenticando che dalla scuola nasce la civiltà di un individuo e il Giovanni XXIII di Villanova è una scuola: così è se vi pare. Anche le due bandiere o quello che resta sono il sintomo del degrado del plesso e per cui il tecnico Olivadese ha confermato che lunedì saranno sostituite con le nuove già pronte”.




Boom di turismo verso la Lapponia: la Finlandia amplia l’aeroporto di Ivalo

I lavori di costruzione intrapresi
da Finavia, la società proprietaria degli scali finlandesi, all’aeroporto di
Ivalo sono in corso. Le nuove strutture saranno aperte in sei mesi.

Alla fine di aprile, abbiamo avviato il lavoro di ampliamento delle
strutture passeggeri dell’Aeroporto di Ivalo. Al momento, c’è un grande scavo
alla fine del terminal, ma abbiamo in programma di aprire più di 1000 m2 di
nuove strutture prima del prossimo anno
“, afferma Veli-Pekka
Pitkänen, responsabile della regione della Lapponia in Finavia.

Pitkänen precisa che
l’aeroporto avrà una nuova sala per il ritiro di bagagli e aree di attesa oltre
a raddoppiare il numero attuale di stand di aerei. I quattro nuovi stand aperti
per l’uso lo scorso autunno hanno già aumentato considerevolmente la capacità
operativa dell’Aeroporto di Ivalo nella passata stagione. Al momento,
l’aeroporto di Ivalo ha un totale di otto stand di aerei.

Ci saranno un totale di 1200 m2 di nuove strutture, un’aggiunta del 18%
circa al pavimento del terminal. Una spaziosa sala ritiro bagagli con nuove
attrezzature sarà aperta per gli arrivi. La nuova sala renderà anche il resto
del terminal più spazioso, migliorando così l’esperienza del cliente in tutto
l’aeroporto
“, afferma Pitkänen.

L’aeroporto investe anche
nello sviluppo di servizi. Un nuovo negozio aperto in aeroporto sarà gestito da
una società locale chiamata Unique Design
Finland Oy
di Ivalo. Il nuovo Design Center Shop venderà souvenir della
Lapponia e anche note marche di design finlandesi, come Marimekko e Iittala.

Pitkänen è orgoglioso
dell’aeroporto più settentrionale della Finlandia, e non senza motivo:
l’aeroporto di Ivalo è anche considerato l’aeroporto più bello della Finlandia.

L’aeroporto è un’esperienza in sé e per sé. I turisti hanno anche preso
possesso di questo eccezionale aeroporto poiché il numero di passeggeri aerei
all’aeroporto di Ivalo continua a crescere. Il numero di passeggeri su voli
charter internazionali è cresciuto del 4% a gennaio-marzo rispetto all’anno
precedente. Complessivamente, il numero di passeggeri è aumentato del 2% nel
primo trimestre
“, afferma Pitkänen.

L’estensione dell’Aeroporto di
Ivalo fa parte dell’investimento di 55 milioni di euro della Finavia negli
aeroporti della Lapponia. La quota di Ivalo dell’intero investimento è di 10
milioni di euro. L’estensione del terminale è stata progettata dallo studio
dell’architetto di Oulu, UKI Arkkitehdit Oy. L’appaltatore è JoTa-Rak Oy di
Kittilä. Finavia è responsabile della progettazione e della costruzione
dell’estensione del piazzale.

Oltre a Ivalo, sono in corso
notevoli estensioni anche negli aeroporti di Rovaniemi e Kittilä. I lavori di
costruzione in tutti gli aeroporti della Lapponia sono iniziati nella primavera
2018 e saranno completati entro la fine del 2019. L’investimento su vasta scala
consentirà l’ulteriore crescita dell’industria turistica della Lapponia e
migliorerà l’accessibilità e la competitività della Finlandia. Con questo
programma di sviluppo, gli investimenti di Finavia nell’industria turistica
finlandese nei prossimi anni aumenteranno a quasi 100 milioni di euro.




Nel salotto romano dell’Harry’s Bar la criminologa più famosa d’Italia: Roberta Bruzzone ospite della trasmissione “Ci vediamo a via Veneto”

Roberta Bruzzone ospite nel salotto romano dell’Harry’s Bar
di Piero Lepore per la terza puntata della trasmissione “Ci vediamo a via
Veneto” condotta dalla giornalista Chiara Rai.

Un’intervista, quella che andrà in diretta dall’Harry’s Bar di via Veneto sabato 25 maggio alle 18 sul canale www.civediamoaviaveneto.it ma anche sui social Facebook e Youtube alla scoperta degli aspetti meno noti della criminologa più famosa d’Italia.  

L’intervista potrà essere seguita anche su questa pagina a
partire dalle ore 18 di sabato 25 maggio

Roberta Bruzzone è divenuta nota principalmente per il suo
coinvolgimento nelle indagini sul delitto di Avetrana, quando le fu affidato il
ruolo di consulente della difesa di Michele Misseri. In seguito fu chiamata a
testimoniare proprio contro Misseri, dichiarando che l’uomo durante un
colloquio in carcere aveva accusato dell’omicidio la propria figlia Sabrina. Misseri
ha poi accusato la psicologa e il suo legale Galoppa di avergli esercitato
pressioni per spingerlo ad attribuire la responsabilità dell’accaduto alla
figlia. In precedenza, la Bruzzone era stata consulente per altri casi di
cronaca nera, fra cui la strage di Erba, tornata alla ribalta ultimamente.




Anbi in prima linea nella prevenzione della risorsa idrica: a palazzo Rospigliosi premiati i vincitori del concorso fotografico “Obiettivo acqua”

ROMA – Premiati i vincitori del concorso fotografico “Obiettivo Acqua” promosso da Coldiretti insieme all’ANBI l’Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue e alla Fondazione Univerde.

Ad aggiudicarsi il primo premio di questa prima edizione del concorso fotografico, alla quale hanno partecipato oltre 400 opere, il bolognese Sergio Stignani.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/5/2019

La mostra delle opere che hanno concorso alla fase finale della kermesse, si è tenuta gli scorsi 16 e 17 maggio, presso le Sale della Marina del Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi a Roma dove si è tenuta anche la premiazione dei vincitori. E nell’occasione si è tenuto l’importante confronto sulla situazione idrogeologica del Paese tra Tullio Berlenghi in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente, Ettore Prandini presidente di Coldiretti Nazionale, Elena Lorenzini Vice Capo di Gabinetto al Ministero dello Sviluppo Economico, Vincenzo Gesmundo Segretario Nazionale Coldiretti, Francesco Vincenzi Presidente dell’ANBI, Alfonso Pecoraro Scanio presidente della Fondazione Univerde e il Direttore Generale dell’ANBI Massimo Gargano.

“Visto l’eccellente riscontro – ha commentato
il direttore Generale ANBI Massimo Gargano – puntiamo a riproporre il concorso
fotografico anche il prossimo anno. Abbiamo bisogno, infatti, di momenti, che
trasmettano positività, ricollocando l’acqua nel ruolo di madre e non matrigna,
risorsa di tutti e non mero bene economico.”




Ciampino aeroporto: al Tar non si presenta nessuno, ma ai comizi elettorali si. Ecco come è andata

CIAMPINO (RM) – Sulla recente sentenza del Tar che rimanda a Gennaio 2020 la decisione sull’applicazione del decreto del ministro Costa che prevede tra l’altro la riduzione dei voli all’aeroporto di Ciampino c’è un fatto di cui si è parlato poco o nulla, ma che fa capire il paradosso della politica e delle istituzioni.

Nonostante si debba registrare che il
governo gialloverde nella persona del ministro Costa si sia mosso sul tema dopo
anni di immobilismo, sconcertante è il fatto che il giorno della sentenza di
sospensione presso il Tribunale Amministrativo del Lazio, nessuno dei
rappresentanti del Governo, ne tantomeno della Regione Lazio fossero presenti.

Ancora più singolare è il fatto che però il ministro Costa si sia presentato , pochi giorni dopo la sentenza, ad un incontro elettorale del candidato sindaco di Ciampino del M5s Marco Bartolucci e abbia risposto sul tema dell’aeroporto.

All’incontro elettorale sì e al Tar no?
Perché? Totale assenza delle istituzioni che avrebbero potuto far sentire la
loro voce rispetto una situazione che adesso rimane sospesa per altri otto
mesi.

L’assessore all’Ambiente di Marino: “Nessuno aveva avvisato gli uffici che era stata presentata questa memoria” 

Il video cone le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente di Marino intervistato da Chiara Rai durante la trasmissione giornalistica Officina Stampa del 23/5/2019

L’assessore all’Ambiente del Comune di Marino Adolfo Tammaro ha risposto al perché dell’assenza dei rappresentanti del Governo gialloverde

“La problematica che si è creata – ha detto
Tammaro durante un’intervista rilasciata a Chiara Rai nel corso della
trasmissione giornalistica Officina Stampa, dove era presente anche il
portavoce del Criaac Roberto Barcaroli – è un corto circuito. Il ministero dell’Ambiente,
– ha proseguito Tammaro – così come Enac che per certi versi ha interessi
contrastanti, purtroppo ambedue devono rivolgersi all’avvocatura dello Stato e
quindi un unico avvocato da una parte ha supportato il memo presentato da
Aeroporti di Roma e da Enac e dall’altro doveva difendere gli interessi del
ministero dell’Ambiente. Tanto è vero – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente di
Marino – che questo è un punto che va superato. Ma non solo, non c’era neanche
la rappresentanza dell’avvocato della Regione, che si era costituito, i Comuni
non erano stati citati da Ryaner e quindi non potevano proprio presentarsi e l’altra
cosa veramente miracolosa che succede quando si tocca questi potenti signori è
che l’8 viene presentata questa memoria e il 13, con in mezzo il sabato e la
domenica, già esce la decisione del Tar. Quindi non c’erano, ahimè, – ha
concluso Tammaro – me lo hanno detto con una certa vergogna, perché nessuno
aveva avvisato gli uffici che era stata presentata questa memoria”.    

Ryanair vince dunque al Tar il braccio di
ferro con il ministero dell’Ambiente e ottiene che nessun volo venga ridotto
all’aeroporto di Ciampino fino al 2020. La società guidata dall’irlandese
Michael O’Leary aveva chiesto l’annullamento del decreto del ministro
dell’Ambiente Costa di dicembre scorso, per altro il primo Piano disposto in
Italia per l’abbattimento del rumore aereo, che prevedeva sostanzialmente la
riduzione da 97 a 65 voli giornalieri e nessun volo notturno.

Il tribunale amministrativo ha accolto l’istanza cautelare della compagnia low cost e sospeso ogni decisione fino all’udienza pubblica del 29 gennaio 2020, auspicando che “medio tempore – si legge nell’ordinanza dell’8 maggio – si concluda la sperimentazione della “Nuova Procedura di Volo” predisposta da Enac che potrebbe ridurre l’impatto ambientale e tranquillizzare i residenti che vivono intorno allo scalo.




Aeroporto Ciampino, una storia lunga un secolo al centro di battaglie legali

CIAMPINO (RM) – Situato nella zona sud-est della Capitale l’aeroporto Pastine ricade per un terzo nel comune di Ciampino e per tre terzi in quello di Roma. La parte situata nel comune di Ciampino è quella militare, dove hanno sede il 31º Stormo dell’Aeronautica Militare ed il 2º Reparto Genio dell’Aeronautica Militare. L’aeroporto è anche la base principale della flotta di velivoli antincendio CL-415 della Protezione Civile Nazionale.

Nato nel 1916 come cantiere per dirigibili si
trasforma negli anni ’30 in aeroporto militare aperto al traffico civile e nel
ventennio che va dall’inizio degli anni ‘60 con l’inaugurazione dell’aeroporto
di Fiumicino e il 1980 il Pastine è lo scalo destinato in termini di sicurezza
per la maggior parte dei capi di Stato e personalità in visita a Roma, con un
volume di traffico aereo comunque ridotto e mai superiore ai 15mila movimenti
aerei annui. Ma sempre in questo periodo la città di Ciampino assiste alla sua
massima estensione urbanistica, favorita anche dal fenomeno dell’abusivismo
edilizio. E così dopo decenni di convivenza con il territorio limitrofo,
l’aeroporto dal 2001, con l’avvento dei vettori a basso costo, vede
quintuplicare il volume di traffico.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/5/2019

Una convivenza, quella tra aeroporto e residenti ancora oggi al centro di battaglie legali sfociate nel recente decreto del ministro dell’Ambiente, che riduceva i voli giornalieri da 97 a 65 vietando i voli notturni ma che il Tribunale Regionale del Lazio, lo scorso 8 maggio ha sospeso rimandando la decisione al gennaio del 2020.




Ciampino, riduzione voli? Ancora 8 mesi di attesa

CIAMPINO (RM) – La compagnia aerea low cost Ryanair vince al Tar il duello con il ministero dell’Ambiente e ottiene che nessun volo venga ridotto all’aeroporto Pastine di Ciampino, almeno fino al 2020.

Ryanair aveva chiesto l’annullamento del decreto del
ministro dell’Ambiente Costa dello scorso dicembre, che prevedeva la riduzione
da 97 a 65 voli giornalieri e nessun volo notturno.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/5/2019

Il Tar Lazio ha dunque accolto l’istanza cautelare della
compagnia low cost e sospeso ogni decisione fino all’udienza pubblica del 29
gennaio 2020, auspicando che “medio tempore – si legge nell’ordinanza dello
scorso 8 maggio – si concluda la sperimentazione della “Nuova Procedura di
Volo” predisposta da Enac che potrebbe ridurre l’impatto ambientale e
tranquillizzare i residenti che vivono intorno allo scalo.

In pratica se Enac riuscirà a provare nell’arco di circa
otto mesi che il traffico aereo è sostanzialmente ridotto e contenuto nei
parametri di legge, il Tar potrebbe prevedere una riduzione a 80 movimenti
giornalieri invece dei 65 previsti nel Piano Costa.

Il decreto, senza lo stop del Tar, sarebbe entrato in vigore a ottobre 2019

L’attuale freno al drastico taglio del traffico aereo tampona, almeno per il momento, difficoltà sia per coloro che avevano già acquistato il biglietto aereo, sia per i conseguenti tagli dei posti di lavoro degli addetti aeroportuali.

Una decisione quella del Tar che fa crescere il
malcontento in gran parte dei residenti che vivono nelle vicinanze dell’aeroporto
e che hanno promosso in oltre dieci anni più di duemila denunce alla
magistratura, una procedura d’infrazione comunitaria, una petizione al
Parlamento Europeo , nonché innumerevoli iniziative di protesta.

Sul piede di guerra i membri del Comitato Aeroporto di Ciampino
(CRIAAC) per cui, a loro dire, la condizione di salute dei cittadini non è
destinata a migliorare: “I dati di cui disponiamo – fanno sapere dal comitato –
pubblicati ogni mese dall’ARPA, mostrano che la media dei LAeq (misura del
rumore in ambiente urbano) è peggiorata di giorno nelle centraline Ciampino 2,
Marino 1 e nella centralina Roma 2 sia di giorno che di notte”.