Varianti Covid-19, si attende parere del Cts su situazione nelle scuole: De Luca richiude da lunedì

Arriverà nei prossimi giorni un parere tecnico del Comitato Tecnico Scientifco sulla situazione epidemiologica nelle scuole, richiesta dai governatori alla luce della diffusione delle nuove varianti del Covid. E’ quanto emerge dalla cabina di regia che si è svolta oggi a Palazzo Chigi.

A portare all’attenzione del Governo la richiesta delle Regioni sono stati i ministri delle Autonomie e dell’Istruzione, Mariastella Gelmini e Patrizio Bianchi. Nei prossimi giorni quindi il Cts si esprimerà e darà un quadro sulla diffusione del Covid negli istituti.

Alla luce dei nuovi dati sull’andamento epidemiologico della pandemia, nelle singole Regioni si prendono provvedimenti sull’opportunità di tenere aperte o meno le scuole. Ecco le prime decisioni: 

CAMPANIA – “Da lunedì chiudiamo tutte le scuole”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Fb. De Luca ha sottolineato che soprattutto nelle scuole di Napoli si sono registrati diversi casi di variante inglese. “Prima dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico e poi parleremo di riapertura”, ha aggiunto e poi”per il personale scolastico abbiamo prenotazioni al 25 febbraio per 114mila unità, ad oggi 28mila persone sono vaccinate – ha detto – di Astrazeneca abbiamo 142mila dosi a febbraio e 164mila a marzo dunque abbiamo possibilità di completare la vaccinazione del personale scolastico per marzo”. “Forse ci saranno novità, la prossima settimana, per l’approvvigionamento dei vaccini all’estero. L’acquisto all’estero avverrà avendo avendo chiari due presupposti – ha spiegato – la Campania non userà mediatori o intermediari, parliamo ad aziende ufficiali e agli Stati. In ogni caso i vaccini che saranno somministrati saranno valutati e approvati da autorità di controllo come Ema e Aifa”. 



MARCHE – Firmata oggi dal presidente della regione Marche Francesco Acquaroli un’ordinanza che dispone, a partire da domani, sabato 27 febbraio, e fino al 5 marzo (giorno di scadenza dell’attuale Dpcm), la didattica a distanza al 100% in tutte le scuole superiori delle Marche. Nelle sole province di Ancona e Macerata la stessa modalità in Dad al 100% riguarderà anche le seconde e terze classi delle scuole medie. Resta garantita, informa la Regione Marche, la possibilità di svolgere la presenza per i laboratori, gli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nel provvedimento viene disposta anche la proroga fino al 5 marzo, a scadenza dell’attuale Dpcm, delle ordinanze già in vigore, che dispongono i limiti di spostamento in entrata e in uscita nel territorio provinciale di Ancona e le restrizioni per i 20 Comuni in zona arancione dell’Anconetano. 

PUGLIA – Il Tar Puglia, con un secondo decreto depositato oggi relativo a ricorsi contro l’ultima ordinanza regionale sulla scuola, ha respinto anche una richiesta di sospensione fatta dal Codacons Lecce, come già aveva fatto poco prima per quella presentata da un gruppo di genitori baresi. Il presidente Orazio Ciliberti, oltre a ribadire tutte le motivazioni già espresse nell’altro decreto, spiega che “premesso che è reale l’esigenza di prevenire il contagio pandemico nelle scuole, la questione centrale delle scelte regionali sulla scuola può essere così semplificata: ai bambini e ai minori bisognosi di sostegno non si può chiedere di restare soli a casa a praticare la didattica digitale a distanza, viceversa tale sacrificio, sia pure in certa misura, può essere chiesto agli adolescenti; sennonché, la scelta – in ultima istanza – deve essere consentita alle famiglie dei minori e da ciò consegue che i dirigenti scolastici devono oltremodo argomentare e motivare l’eventuale diniego della didattica in presenza a chi ne faccia richiesta, consapevoli che un diniego immotivato potrebbe dar luogo a ulteriori contenziosi”. Anche in questo caso, dopo aver rigettato l’istanza cautelare, ha rinviato per la trattazione collegiale al prossimo 17 marzo.




Bracciano, chiuso un locale per inosservanza norme anti Covid

BRACCIANO (RM) – I Carabinieri hanno chiuso un locale in piazza Don Alfredo Cesolini a Bracciano. Ieri i militari dell’Arma hanno effettuato un sopralluogo e riscontrato diverse violazioni alle norme anti Covid-19. Inoltre dopo le 18 alcuni giovani sono stati trovati fuori dal locale in piazza nonostante l’ordinanza di chiusura della stessa firmata pochi giorni fa dal Sindaco Tondinelli. Il locale ora resterà chiuso per 3 giorni e al titolare è stata fatta una multa di circa 1000 euro.

Intanto oggi i contagi nella città di Bracciano risultano in crescita: sono 8 i nuovi casi comunicati dalla Asl Rm4.




Asl Roma 6: istituita la “Procedura operativa aziendale per la gestione delle visite ai pazienti Covid e l’accompagnamento al fine vita”

La Asl Roma 6, da sempre attenta a porre al centro l’etica e l’umanizzazione delle cure, come già testimoniato con il “Manifesto Interreligioso dei Diritti nei Percorsi di Fine Vita” sottoscritto dall’azienda il 19 dicembre 2019 e dopo l’avvio presso l’Ospedale dei Castelli della Tenda degli Abbracci che consente ai familiari e ai pazienti Covid di abbracciarsi in tutta sicurezza, istituisce la “Procedura operativa aziendale per la gestione delle visite ai pazienti Covid e l’accompagnamento al fine vita”.

“A causa della pandemia da Sars CoV2 e della relativa patologia COVID-19 – afferma il Direttore Generale Narciso Mostarda – gli ospedali si sono trovati, dal marzo 2020, a dover limitare o proibire la presenza fisica di visitatori ai pazienti ricoverati, impedendo di riservare ai nostri cari l’amore, la dedizione e la cura negli ultimi giorni della loro vita, negando quel saluto che seppur triste, concede serenità. La morte di una persona amata è considerato l’evento più stressante tra quelli che compongono l’esperienza umana normale sulla salute mentale e fisica. In caso di decesso di un parente ricoverato, le conseguenze fisiche, mentali e sociali dell’isolamento legato al distanziamento fisico possono incrementare il rischio di un lutto complicato per i congiunti. D’altro canto, per i pazienti che si trovano in condizioni cliniche particolarmente complesse e cariche di ansia, la presenza di persone significative della loro vita può alleggerire il percorso di cura della patologia.”

 Il Comitato Nazionale di Bioetica ha riconosciuto l’alto valore delle cure durante il fine vita, che si manifesta non nella pretesa di poter strappare un paziente alla morte, ma nella ferma intenzione di non lasciarlo solo. L’attenzione non è più alla malattia, ma al centro c’è la persona sofferente, la sua famiglia e accanto ci sono gli operatori sanitari.

Permettere una visita in presenza al familiare/caregiver/persona di fiducia è discrezione del medico che ha in cura il paziente e che può meglio valutarne il beneficio.




Milano, sgominata banda di criminali: in manette 6 persone responsabili di rapine, furti ed estorsioni

MILANO – Questa mattina a Lodi, Sant’Angelo Lodigiano e in provincia di Torino, i Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese e personale della Squadra Mobile di Lodi, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lodi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lodi, su richiesta della stessa Procura, nei confronti di 6 persone (3 italiani e 3 stranieri di età compresa tra i 20 ed i 26 anni) responsabili della commissione di 17 rapine, furti ed estorsioni perpetrate, tra giugno e dicembre 2020, prevalentemente ai danni di giovani viaggiatori individuati a bordo di  mezzi di trasporto o nei pressi di stazioni ferroviarie nel lodigiano e sud Milano.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti delle convergenti indagini, poi confluite in un unico procedimento, che hanno consentito, mediante la raccolta di immagini delle telecamere di videosorveglianza ed i conseguenti riconoscimenti, di ricostruire una serie di episodi nei quali gli arrestati, dopo aver avvicinato le vittime, che si trovavano spesso isolate, a bordo dei mezzi di trasporto, forti della superiorità numerica e delle minacce si facevano consegnare denaro, gioielli e telefoni cellulari.

Per evitare poi che le vittime avvisassero le Forze dell’Ordine, spesso le seguivano per un breve tratto di strada o rimanevano a bordo del mezzo fino alla fermata successiva, continuando a minacciarle ed arrivando in alcuni casi a provocare lesioni, anche gravi, alle giovani vittime.

Gli odierni arrestati sono: T.D.A., un romeno classe 1999, già ristretto presso la Casa Circondariale di Lodi a seguito di Fermo di P.G. per una rapina commessa nel mese di Dicembre 2020 ai danni di  un ragazzo all’interno della Stazione Ferroviaria di Lodi; O. M., nigeriano classe 2000; B. D. E., italiano classe 2000; O. F. A.,  cubano classe 1995; R. L. R. e P.G. entrambi italiani classe 2000.




Fiano Romano, un’eccellenza nel Lazio per l’occupazione. Il Sindaco Ferilli: “Un cammino che parte da lontano e insieme alla comunità”

FIANO ROMANO (RM) – Fiano Romano è il terzo Comune del Lazio con il tasso di occupazione più elevato dopo Vitorchiano e Fiumicino. A rivelarlo è il nuovo rapporto sul “Censimento permanente della popolazione nel Lazio”. 

L’occupazione a Fiano è pari al 50 per cento, un numero molto elevato e di per sé straordinario se si pensa che la media di occupazione in totale nel Lazio si aggira intorno al 45 per cento e l’intera provincia di Roma registra il 46 per cento. 

Il borgo di Fiano Romano, oltre 16 mila abitanti, situato nella suggestiva Valle del Tevere, proprio sulla sponda del fiume, si estende per una superficie di oltre quaranta chilometri quadrati e negli ultimi tempi è diventato fulcro vivace di attenzione di grandi imprenditori, multinazionali e aziende virtuose, tra cui Amazon.

Sono realtà in continua crescita ed espansione che investono sui giovani, l’imprenditoria femminile e formazione perché hanno trovato i giusti presupposti dove mettere radici. Sono diverse centinaia, ogni anno, i posti di lavoro e le opportunità che si creano nella cittadina di Fiano Romano, che mantiene una linea prioritaria di rispetto per l’ambiente e la qualità di vita dei propri residenti.

“Siamo orgogliosi che Fiano – ha dichiarato il Sindaco Ottorino Ferilli –  abbia raggiunto questo importantissimo traguardo grazie ad una costante sinergia tra l’Amministrazione comunale, le Associazioni, i Comitati e cittadini e i volenterosi che perseguono il solo obiettivo di crescita e sviluppo di un tessuto sociale solido e in continua evoluzione. Abbiamo cercato di investire sulla formazione, in passato, aprendo anche uno sportello “occupazione e lavoro” che in termini di orientamento è riuscito ad indirizzare i partecipanti a trovare il proprio percorso. Il nostro obiettivo come Amministrazione ancora oggi resta sempre quello di scommettere sul potenziale umano, sulla cultura, sulle competenze. La Regione Lazio, tra l’altro, ha inserito Fiano Romano nella lista delle prossime 15 sedi dell’Agenzia Spazio Lavoro, una buona notizia che insieme a quella della futura presenza di Amazon delinea un futuro per Fiano ben strutturato. L’articolo 4 della costituzione sul diritto al lavoro, insieme agli altri principi fondamentali, è sempre stato un faro che illumina i nostri passi: ‘Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società’. Ritengo dunque, da primo cittadino che sia fondamentale perseguire i valori fondanti della nostra Repubblica, un cammino che oggi ci porta a festeggiare questo grande risultato”.




Canale Monterano, la Riserva fa il pieno di visitatori: l’amministrazione comunale predispone urgenti misure per il turismo in sicurezza

Da sabato in vigore i primi provvedimenti per rispondere al boom di turisti del week-end

CANALE MONTERANO (RM) – Le centinaia di macchine che si sono riversate a Monterano domenica scorsa, primo mite week-end invernale, hanno spinto l’Amministrazione Comunale di Canale ad anticipare i tempi per quei provvedimenti che si ritenevano necessari per la Primavera. Con l’Ordinanza Sindacale n.3 del 23 scorso sono state varate le prime urgenti misure per vivere la bellezza della Riserva Naturale Monterano in sicurezza e civiltà.

“In questi quattro anni di mandato – commenta il Sindaco di Canale, Alessandro Bettarelli – abbiamo lavorato con associazioni, Riserva e Università Agraria per rimettere il nostro appeal turistico al centro dell’azione amministrativa. Il ritorno delle produzioni cinematografiche e degli spot pubblicitari, il riconoscimento “Spighe verdi” e dei “Luoghi del cuore” FAI hanno aperto la strada, riportando Canale Monterano al centro di un’attenzione mediatica non solo locale. Il trentennale della Riserva e il 350° del Sacro Eremo di Montevirginio hanno riacceso dibattiti e prospettive. Il primo posto tra i piccoli “Comuni Ricicloni” del Lazio per raccolta differenziata ha dimostrato la volontà e la capacità di una Comunità di far bene. Infine, solo qualche giorno fa, il settimo posto nei piccoli Comuni d’Italia per percentuale d’aumento dei residenti ha segnato un’inversione di tendenza e portato al record storico di 4.250 residenti al 31 Dicembre 2020. Le prime settimane del 2021 hanno però dimostrato che, pur se ancora in pieno inverno, gli arrivi turistici dei week-end sono ormai un fenomeno costante e non legato alla stagionalità o a una manifestazione particolare.”

“Provvedimenti urgenti – continua Bettarelli – non erano più rimandabili e abbiamo deciso quindi di partire con misure che consentano di accogliere queste persone in sicurezza, decoro e ordine. Sentite la locale Università Agraria e la Direzione della Riserva Naturale Regionale Monterano e condiviso con loro le misure da prendere, abbiamo modificato la viabilità nei giorni festivi e pre-festivi delle aree limitrofe alla Riserva Naturale per evitare ingorghi e parcheggi selvaggi, predisponendo aree di sosta che possano stabilmente accogliere un gran numero di visitatori, regolando inoltre le regole basilari d’ingresso in un’area protetta per non arrecare pericolo agli altri e a se stessi. Primi passi verso una fruizione turistica del nostro territorio che possa coniugare sostenibilità ambientale, sicurezza, turismo di qualità e ricadute economiche sul territorio.”

“Questi primi provvedimenti urgenti – spiega il Vice Sindaco con delega alla Riserva, Stefano Ciferri – si inseriscono in un programma più ampio di valorizzazione della nostra Riserva partito con questa Amministrazione con l’obiettivo di potenziare il valore storico, paesaggistico e naturalistico del sito. Tanto per intenderci, all’inizio del nostro mandato non esisteva un progetto sulla Riserva, ma questa Amministrazione ed il sottoscritto ha veicolato le idee in interventi reali e in reperimento di risorse. Ricordo i quasi 100.000 euro ottenuti per riqualificare il sentiero rosso Diosilla-Monterano, un percorso unico nel suo genere sospeso su una splendida forra tufacea o i 70.000 euro ottenuti per la progettazione esecutiva dell’illuminazione scenografica di Monterano o gli altri 100.000 euro destinati a lavori di messa in sicurezza delle murature di Monterano.“

“Un turismo ambientale nel nostro territorio – conclude il Direttore della Riserva, Fernando Cappelli – che dovrà coniugare la tutela della biodiversità, la conoscenza della storia dei luoghi, della quiete e dei rumori della natura, del paesaggio e del rispetto nei confronti di quanti ancora operano sul territorio con attività agro-silvo-pastorali, con il tanto atteso indotto economico delle Comunità coinvolte, non più ‘comparse’ ma ‘attori principali’ della conservazione di patrimoni da consegnare alle future generazioni”.

I principali provvedimenti in vigore da sabato 27 Febbraio 2021

  1. VIABILITÀ NEI GIORNI FESTIVI E PRE-FESTIVI:

VIA DEI GROTTINI (tratto: bivio strada provinciale Braccianese Claudia / bivio Via Solfatara):

  • divieto di sosta ambo i lati;
  • divieto di accesso dalla Strada Provinciale Sp3A (strada provinciale Braccianese Claudia) in direzione Area di sosta “Diosilla”, eccetto veicoli autorizzati, bus, mezzi delle forze dell’ordine e di soccorso, veicoli a servizio delle persone diversamente abili e nei casi di necessità e urgenza.

STRADA COMUNALE PALOMBARA – MONTERANO (tratto: impianti sportivi in località Fontana/bivio strada comunale Monterano vecchio):

  • divieto di sosta ambo i lati;
  • divieto di accesso dalla Strada comunale Monterano vecchio fino agli impianti sportivi in località Fontana (eccetto autorizzati);

STRADA COMUNALE MONTERANO VECCHIO (tratto: bivio strada comunale Palombara – Monterano in località Comunaletto/bivio strada comunale dei Casalini):

  • divieto di sosta ambo i lati;
  • divieto di accesso dal bivio con Strada comunale dei Casalini fino al bivio con strada comunale Palombara – Monterano (dopo apposizione di segnaletica stradale dedicata e ad eccezione dei proprietari d’immobili e/o residenti formalmente autorizzati dall’Amministrazione comunale);
  • AREE DI SOSTA TEMPORANEE PER VEICOLI:
  • Area di sosta Casale de’ Persi (40 posti): area censita nel Nuovo Catasto dei Terreni del Comune di Canale Monterano al foglio n. 15 mappale n. 66;
  • Area di sosta “Diosilla” (20 posti): area censita nel Nuovo Catasto dei Terreni del Comune di Canale Monterano al foglio n. 22 mappale n. 4;
  • Area di sosta del Comunaletto (400 posti): da usare in via eccezionale solo qualora l’area di Casale de’ Persi non fosse sufficiente alla sosta dei veicoli dei visitatori. L’area è situata nell’adiacenza della strada comunale Monterano vecchio in località “Comunaletto”, terreno in strada vicinale Sassone, di proprietà comunale, censito nel Nuovo Catasto dei Terreni del Comune di Canale Monterano al foglio n. 12 mappale n. 49;
  • NEI GIORNI FESTIVI E PRE-FESTIVI, ALL’INTERNO DELLA RISERVA NATURALE REGIONALE MONTERANO, OBBLIGO DI TENERE CANI AL GUINZAGLIO E OBBLIGO, NELL’ANTICO ABITATO DI MONTERANO, DI USO DI CAVALLI DA TURISMO EQUESTRE ESCLUSIVAMENTE ALL’ANDATURA DEL PASSO.
  • OBBLIGO DI CHIUSURA DI CANCELLI E CHIUDENDE LUNGO LA VIABILITÀ PUBBLICA E DI USO COLLETTIVO, FUNZIONALI ALLE ATTIVITÀ AGRO-SILVO-PASTORALI, NELL’INTERO TERRITORIO COMUNALE ED IN PARTICOLARE ALL’INTERNO DELLA RISERVA NATURALE REGIONALE MONTERANO.
  • DIVIETO ASSOLUTO DI SALIRE E ACCEDERE AI MONUMENTI E A TUTTI GLI EDIFICI DELL’APPARATO RUDERALE DELL’ANTICO ABITATO DI MONTERANO (AD ECCEZIONE DEGLI ACCESSI ESPRESSAMENTE AUTORIZZATI DAGLI ENTI PROPRIETARI: COMUNE DI CANALE MONTERANO ED UNIVERSITÀ AGRARIA DI CANALE MONTERANO).
  • DIVIETO ASSOLUTO DI BIVACCO IN PROSSIMITÀ DEI MONUMENTI E DI TUTTI GLI EDIFICI DELL’APPARATO RUDERALE DELL’ANTICO ABITATO DI MONTERANO.
  • DISPOSITIVI IGIENICO-SANITARI:
  • Predisposizione di bagni chimici anti-Covid da collocare all’ingresso principale della Riserva presso l’area di sosta di Casale-Persi, incaricando l’Area Tecnica Comunale in merito alla predisposizione del provvedimento.



La Regina Elisabetta esorta a fare il vaccino anti Covid: “doveroso pensare agli altri prima che a sé stessi”

Elisabetta II, 95 anni ad aprile, dà ancora una volta l’esempio ai sudditi e scende in campo in favore dei vaccini anti Covid: lo fa con con un raro messaggio pubblico dicendo di comprendere che c’è chi possa esitare; ma incoraggia apertamente la sua gente a immunizzarsi poiché, ammonisce, è doveroso “pensare agli altri prima che a sé stessi”.

Un atto che del resto la sovrana ha già compiuto a gennaio – col 99enne principe Filippo, ora in ospedale per un’infezione non legata al Covid – seguita questo mese dall’erede al trono Carlo, 72 anni, e dalla consorte Camilla: tutti in forma pubblica per sostenere la campagna di vaccinazioni di massa promossa dal governo di Boris Johnson.

E a cui ora si aggiungono le dichiarazioni diffuse stasera da Buckingham Palace, registrate durante a una conversazione in videocollegamento con i responsabili delle macchina vaccinale messa in moto nelle 4 nazioni del Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord): che la regina ha voluto personalmente ringraziare. Nel corso del colloquio, Elisabetta ha raccontato la sua esperienza, sottolineando di non aver “avvertito male per nulla” al momento dell’iniezione, semmai d’essersi sentita “protetta”.

Ha quindi elogiato la rapidità della campagna vaccinale di massa avviata dal governo Johnson sull’isola fin da inizio dicembre, plaudendo a coloro che vi stanno lavorando, ma anche ai milioni d’individui che ne hanno accolto la somministrazione: protagonisti, nelle sue parole, di “un’impresa rimarchevole” che contribuisce “all’incoraggiamento morale” del Paese. Sollecitata dagli interlocutori a condividere le sue sensazioni personali, la monarca ha insistito: “Una volta che ricevi il vaccino ti senti protetta, penso sia molto importante”. “Certo, è difficile per le persone che non si sono mai vaccinate, ma esse devono pensare agli altri prima che a se stesse”, ha subito puntualizzato, richiamando la sicurezza collettiva dal contagio.

 Riferendosi in generale al Covid, la regina non ha quindi esitato ad abbozzare un paragone con la “peste” dei secoli passati. “Sappiamo che si tratta probabilmente della pandemia più devastante mai affrontata nel mondo e nel Regno Unito da più di 100 anni, e che ora ci attende una battaglia prolungata dei vaccini contro il virus e le sue mutazioni”, ha proseguito mostrandosi bene informata. “Ma io – ha precisato – ho una fede assoluta nella comunità medico-scientifica, sia qui nel Regno Unito sia a livello globale, e credo in un futuro migliore per tutti noi”.

 Non è mancato in ultimo un accenno non nuovo alla memoria di tempi ancor più difficili, quelli bellici, come a una fonte “d’ispirazione, in qualche modo”: “Avendo vissuto la guerra – ha ricordato l’anziana sovrana – mi pare sia decisamente come allora, quando ciascuno era mosso da una stessa idea”. Ciò che conta – ha concluso, invocando più la persuasione che non l’obbligo nella battaglia odierna del vaccino – è “creare le condizioni perché ognuno si senta disposto ad accettare l’offerta della vaccinazione, quando verrà chiamato”. Come un tempo i volontari al fronte.




Fiume Arrone, niente da fare per il primo tratto: le paratie sul lago di Bracciano restano chiuse

Niente da fare per il primo tratto del fiume Arrone, che va dalle sponde del lago di Bracciano in località “La Marmotta” ad Anguillara Sabazia fino alla località “La Mola” sempre ad Anguillara Sabazia, dove resteranno chiuse le paratie che impediscono all’acqua del lago di immettersi nel fiume.

Il Consigliere regionale M5s Valerio Novelli, presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente ha ricordato che ad oggi non si è ancora chiuso il procedimento aperto dalla Procura per il disastro ambientale che ha colpito il lago di Bracciano nel 2017 e che la Regione Lazio, recentemente, ha negato all’Acea di captare temporaneamente acqua per pulire le condutture ferme ormai da quasi 4 anni. Quindi andare ad aprire oggi le paratie per lasciare affluire acqua nell’Arrone è impensabile.

Il Consigliere regionale del Lazio M5s Valerio Novelli presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente e il direttore dell’ANBI Lazio Andrea Renna ospiti della trasmissione Officina Stampa per un approfondimento sulla situazione del fiume Arrone



L’Arrone è un fiume di straordinaria bellezza, lungo 35 chilometri, nasce nella parte sud-orientale del lago di Bracciano ad Anguillara Sabazia e sfocia a Fiumicino nel mar Tirreno tra Maccarese e Fregene.

Questo fiume sta morendo nel tratto iniziale che va dal lago di Bracciano – La Marmotta ad Anguillara Sabazia – fino alla Mola sempre ad Anguillara Sabazia. Il letto del fiume, in questo tratto, è quasi asciutto. Le paratie poste sul lago sono chiuse e il fiume è secco perché, probabilmente, l’attenzione è più concentrata a non far abbassare il livello del lago di Bracciano piuttosto che alimentare un fiume così ricco di storia che ora rischia l’estinzione.

Il video servizio sulla situazione relativa il primo tratto del fiume Arrone

Perché le paratie sono chiuse? In realtà non c’è una risposta certa ma solo supposizioni. Nel 2015 è stato stabilito con un protocollo tra i comuni rivieraschi, parco e regione che lo zero idrometrico del lago di Bracciano è pari a 163,04 metri sul livello del mare. L’Acea, grazie alla convenzione stipulata nel 1984 può prelevare acqua del lago fino a un limite massimo di 161,90 metri. Chiaramente con le paratie del fiume Arrone aperte l’acqua a disposizione dei prelievi sarebbe di minore portata. Chissà che non sia proprio questo il problema? Di fatto per non far morire quella parte di fiume e tutti i pesci che vi dimorano si dovrebbe tornare ad alimentare, magari regolandone l’apertura e la chiusura delle paratie in determinati periodi dell’anno. 

Il fiume Arrone è immerso nel Parco di Bracciano Martignano. Nel fiume Arrone sono state riscontrate alcune specie di pesci di interesse comunitario come il Vairone, il Barbo, il Cobite, che riesce a sopravvivere anche in acque particolarmente povere di ossigeno in quanto possiede un’elevata superficie branchiale e riesce a svolgere una respirazione intestinale, e il ghiozzo di Ruscello anch’esso rinvenuto nel primo tratto del fiume Arrone e buon indicatore della qualità delle acque. Quale futuro per questo storico corso d’acqua?




Nemi, palazzo Ruspoli: ordinato alla Poligest di provvedere a eliminare lo stato di pericolo

NEMI (RM) – Il Comune di Nemi ha ordinato alla società Poligest SPA, proprietaria di Palazzo Ruspoli, di provvedere immediatamente ad effettuare tutti i lavori necessari per eliminare lo stato di pericolo relativo alla caduta dei calcinacci dal cornicione di coronamento della copertura del castello, dal prospetto su via Belvedere Dante Alighieri e il prospetto d’angolo tra via Giulia e Piazza Umberto I, con avvertimento che in caso di inottemperanza saranno applicate sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla legge e che eventuali danni a persone e cose, derivanti dal mancato rispetto dell’ordinanza saranno a carico della società che ne risponderà in sede civile, penale e amministrativa.

Un atto dovuto per la messa in sicurezza a tutela della pubblica incolumità dopo la caduta di calcinacci avvenuta gli scorsi 22 e 23 febbraio dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco insieme alla Polizia Locale per una prima messa in sicurezza delle aree interessate.

Una situazione, quella di Palazzo Ruspoli, che per la maggioranza dei suoi prospetti è prospiciente su aree pubbliche con presenza continua e costante di visitatori e abitanti oltre che abitualmente aperte al traffico veicolare e che pertanto l’eventuale distacco e caduta di altre parti di intonaco potrebbe comportare gravissime conseguenze, tali da far ritenere una situazione di assoluto rischio per l’incolumità delle persone e la sicurezza del transito veicolare e pedonale.




Passo Corese: donna si sente sola, chiama i Carabinieri per un po’ di compagnia e loro la raggiungono a casa

PASSO CORESE (RI) – Nel tardo pomeriggio di ieri, la Sig.ra Ivana, domiciliata a Passo Corese, 72enne, ha chiamato i Carabinieri perché si sentiva sola.

Il centralinista di turno, percepito lo stato particolarmente triste nel quale si trovava la Signora, ha avvisato il Ten. Carmelo Ceraolo, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, il quale, unitamente al Comandante della Stazione CC di Passo Corese Luogotenente Rosario Caliendo e al Maresciallo Giuseppe Farinelli, Addetto alla Stazione di Fara Sabina, si è recato immediatamente presso il domicilio della Signora Ivana, donandole il calendario storico del 2021.

La donna, commossa dal gesto, ha ringraziato i militari e ha espresso loro il cordoglio per l’uccisione del Carabiniere Iacovacci in Congo.




Velletri, TIM investe 7 milioni di euro per la fibra ottica: a breve lavori che interesseranno oltre 15mila unità immobiliari

VELLETRI (RM) – TIM avvia a Velletri un innovativo piano di cablaggio che, con un investimento stimato di circa 7 milioni di euro e in sinergia con l’Amministrazione comunale, porta la fibra ottica fino alle abitazioni per rendere disponibili collegamenti ultraveloci fino a 1 Gigabit/s.

La città laziale, infatti, è stata inserita nel programma nazionale di copertura di FiberCop, la nuova società del Gruppo TIM che realizzerà la rete di accesso secondaria in fibra ottica nelle aree nere e grigie del Paese per sviluppare soluzioni FTTH (Fiber To The Home) secondo il modello del co-investimento “aperto” previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche.

I lavori per la realizzazione della nuova rete sono già iniziati in molte zone della città, in modo da rendere i servizi progressivamente disponibili, con l’obiettivo di collegare circa 15.000 unità immobiliari alla conclusione del piano.

Per la posa della fibra ottica saranno utilizzate, laddove possibile, le infrastrutture già esistenti. Nel caso sia necessario effettuare scavi, questi saranno realizzati adottando tecniche innovative a basso impatto ambientale, con interventi sulla sede stradale di circa 10-15 centimetri. TIM opererà in partnership con l’Amministrazione comunale per limitare il disagio ai Cittadini e procedere speditamente con la realizzazione della nuova rete.

Grazie a questo piano, Velletri sarà dotata di una rete in fibra ottica ancora più performante di quella che già oggi è a disposizione di cittadini e imprese grazie alla tecnologia FTTCab, che rende già disponibili collegamenti fino a 200 megabit per 17.000 unità immobiliari, pari all’86% delle linee del comune.

La nuova rete super-veloce consentirà di accelerare i processi di digitalizzazione sul territorio, a beneficio di cittadini, imprese e pubblica amministrazione, e di assecondare al meglio le esigenze professionali anche legate allo smart working e alla didattica a distanza.

“In un momento come quello attuale, in cui la pandemia ha amplificato le necessità di connessione per tutte le esigenze di lavoro, studio e informazione, ritengo un passaggio fondamentale l’avvio dei lavori che consentiranno di portare la fibra ultraveloce nelle case dei cittadini di Velletri – dichiara Romano Favetta, assessore alla Gestione Reti del Comune di Velletri -. Un risultato raggiunto grazie alla proficua collaborazione tra il Comune e TIM. Da un lato come amministrazione stiamo cercando di supportare e velocizzare questo programma e dall’altro TIM, che ringrazio, ha accolto le necessità di connessione veloce dei nostri concittadini. Velletri è stata così inserita nei paesi prioritari nello sviluppo della rete. Il sottoscritto continuerà costantemente e attivamente come sempre ad essere un valore aggiunto, al fine di velocizzare il più possibile lo sviluppo della rete di fibra ottica su tutto il territorio”.

“Velletri fa parte di un percorso di eccellenza che vede TIM impegnata su tutto il territorio nazionale nel realizzare una rete interamente in fibra in grado di erogare volumi di traffico sempre maggiori con una qualità elevatissima – dichiara Massimiliano Caputi, Responsabile Field Operations Line Lazio -. Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di portare l’innovazione sul territorio e dare impulso alla diffusione dei servizi digitali finalizzati a sostenere le imprese nello sviluppo del loro business e a migliorare la qualità della vita dei cittadini, contribuendo in questo modo alla crescita dell’economia locale. Un risultato frutto degli ingenti investimenti fatti da TIM a Velletri e della proficua collaborazione dell’Amministrazione comunale”.