Il Vangelo contro la criminalità e la droga: don Antonio Coluccia a Monte Compatri per parlare di legalità

Torna a Monte Compatri don Antonio Coluccia, il prete-eroe di San Basilio che da anni combatte la droga e la criminalità nelle periferie utilizzando come “arma” il Vangelo.

Un’esperienza forte che gli è costata minacce e una vita sotto scorta. Anche la sua visita nella palestra dell’Istituto Comprensivo Paolo Borsellino  di Laghetto lo scorso martedì 7 febbraio non è passata inosservata e per ben due volte sono comparse scritte offensive contro di lui e contro le Forze dell’Ordine sul muretto della scuola.

Un oltraggio che l’Amministrazione comunale di Monte Compatri non ha intenzione di far passare inosservato. Nel giro di poche ore ha fatto ripulire le scritte dai cantonieri, poi ha invitato don Antonio Coluccia a parlare nella sala consiliare di Tinello Borghese. Un invito accettato subito dal prete-eroe che dunque potrà estendere a tutta la cittadinanza i discorsi già affrontati con gli studenti di Laghetto. Ad accompagnarlo in questo incontro pubblico, il Sindaco Francesco Ferri, la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Paolo Borsellino Loredana Di Tommaso, il Sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze Lorenzo Bovesecco e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Monte Compatri Fiorenzo Panico.

“Abbiamo voluto organizzare questo incontro con Don Antonio Coluccia nella sala consiliare per ribadire con forza il sostegno a una persona che sta facendo tanto per i giovani delle periferie – spiega il Sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri – Dopo l’incontro nelle scuole sono state realizzate delle scritte deplorevoli e vigliacche che non potevamo lasciare su quel muro per un minuto in più. Così ci siamo attivati con i nostri cantonieri per un’immediata pulizia, poi la Dirigente Scolastica ha fatto il resto organizzando una giornata di pittura e riflessione per trasformare quel brutto gesto in una lezione di vita per i più giovani. In questo periodo stiamo assistendo a diversi atti di vandalismo che cerchiamo di combattere e di superare organizzando iniziative con i nostri giovani per affrontare il tema del disagio. Stiamo restituendo alla cittadinanza spazi ludico ricreativi che erano rimasti per troppo tempo chiusi, ma poi è importante fare il possibile per preservarli”.




Palermo, corruzione alla Motorizzazione Civile: arrestate 21 persone

La Polizia di Stato su delega della Procura della Repubblica di Palermo, questa mattina, ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Gip di Palermo.
 
Oltre cento donne e uomini della Polizia di Stato hanno, in particolare, dato esecuzione a 21 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di Funzionari e dipendenti della Motorizzazione Civile di Palermo, nonché nei confronti di numerosi responsabili di agenzie disbrigo pratiche automobilistiche. Numerose le perquisizioni effettuate: presso la Motorizzazione e le Agenzie Disbrigo Pratiche automobilistiche. Sequestrati centinaia di fascicoli di pratiche automobilistiche.
 
L’indagine ha avuto inizio nel 2020 e ha visto impegnati, per oltre due anni, gli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Palermo in una complessa ed articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, anche con l’ausilio di sofisticate apparecchiature di intercettazioni audio e video; gli accertamenti hanno consentito di richiedere e ottenere la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 8 funzionari della motorizzazione civile di Palermo e di 13 responsabili di agenzie disbrigo pratiche ricadenti nella provincia di Palermo. Numerosi i reati contestati, corruzione, accesso abusivo a sistema informatico o telematico e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Ben 187 i capi di imputazione e 42 i soggetti indagati.
 
L’attività di indagine condotta dalla Polizia Stradale ha preso le mosse dall’attività di monitoraggio e repressione del fenomeno del riciclaggio di autovetture ed in particolare attraverso l’analisi delle pratiche di nazionalizzazione (immatricolazione dei veicoli provenienti dall’estero) evase dalla Motorizzazione di Palermo.
 
Da una analisi effettuata dagli investigatori emergeva che nel corso degli ultimi anni le nazionalizzazioni effettuate presso l’ufficio della Motorizzazione Civile di Palermo avevano avuto un costante “trend” di crescita, passando dalle 7.740 immatricolazioni del 2016 alle 20.465 del 2019.
 
Il dato che immediatamente saltava in evidenza era la circostanza che gli intestatari fossero per oltre l’ottanta per cento residenti fuori la Provincia di Palermo e che la quasi totalità di tali pratiche fosse stata commissionata da un ristretto numero di Agenzie Palermitane, che, di fatto, hanno esercitato una sorta di monopolio del fiorente mercato delle nazionalizzazioni, falsando in tal modo il libero mercato a danno delle altre Agenzie concorrenti.
 
Gli investigatori della Polstrada attraverso la consultazione delle banche dati riscontravano numerose anomalie ed irregolarità nella definizione delle pratiche esaminate, non solo relative alle pratiche di nazionalizzazione, ma anche alle pratiche di collaudo, di duplicati di carte di circolazione, di immatricolazione di macchine agricole ed operatrici.
 
Nelle nazionalizzazioni, le pratiche sarebbero state perfezionate senza che la documentazione fosse completa o regolare, i collaudi di tali veicoli, benché obbligatori, non sarebbero stati effettuati, i duplicati di carte di circolazione sarebbero stati emessi al fine di modificare i dati dei veicoli, in assenza dei requisiti previsti dalla norma.
 
Di particolare gravità erano gli omessi collaudi, in quanto diretti alla verifica della efficienza e regolarità dei veicoli, la cui mancata effettuazione poneva potenzialmente a rischio la sicurezza della circolazione stradale, come per esempio nel caso della mancata revisione degli impianti a gas dei veicoli a motore.
 
Secondo quanto emerso dal prosieguo delle indagini, tali irregolarità sarebbero state effettuate da 8 Funzionari della Motorizzazione della così
 
detta “area Veicoli”, i quali, in cambio di tali procedure, ritenute dagli investigatori irregolari, avrebbero ricevuto un ingiusto compenso economico dai titolari di alcune Agenzie di Disbrigo Pratiche. 
 
E’ così emersa una diffusa consuetudine che prevedeva la consegna di somme di denaro ai pubblici ufficiali all’interno delle carpette contenenti la documentazione che ciascuna agenzia avrebbe dovuto depositare presso gli uffici della Motorizzazione, al fine di consentirne l’esame al Funzionario preposto.
 
In molti casi le consegne di denaro in favore dei pubblici ufficiali venivano documentate attraverso intercettazioni video.
 
Oltre 60 gli episodi per cui i Pubblici Ufficiali risultano indagati per specifici reati di corruzione in relazione alla trattazione di pratiche riguardanti circa 100 veicoli.
 
Tale complesso quadro indiziario veniva ritenuto grave dall’A.G. tanto da emettere l’odierna ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di 21 soggetti e il sequestro preventivo di somme per oltre 35 mila euro.     
 
 




Nettuno, tenta di strangolare l’ex compagna: in manette un 50enne

NETTUNO (RM) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un 50enne italiano, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia. Durante la scorsa serata, una donna aveva chiamata il 112 N.U.E in lacrime, denunciando di essere stata appena aggredita dall’ex compagno, che aveva tentato di strangolarla. Immediatamente giunti sul posto, i militari trovavano in casa l’uomo in stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di sostanze alcoliche e la figlia della donna, che aveva assistito alla scena. La vittima, nel frattempo, per evitare ulteriori aggressioni, si era momentaneamente allontanata dalla sua abitazione. Dopo esser stata medicata al pronto soccorso degli ospedali riuniti Anzio – Nettuno, veniva accompagnata in caserma, ove riferiva una serie di episodi violenti sin dal mese di Giugno 2022.
L’uomo, con diversi precedenti anche per reati rientranti nel cosiddetto Codice Rosso, era già stato in carcere per situazioni analoghe all’interno di un altro nucleo familiare. Nonostante ciò, ha reiterato le stesse condotte penalmente rilevanti anche nei confronti della nuova compagna. Per questi motivi avevano optato per una separazione consensuale, avvenuta proprio nei giorni scorsi. I motivi che avrebbero scatenato l’ira ingiustificata dell’uomo sarebbero legate proprio agli accordi relativi alla spartizione dei loro beni.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.



Catania, nasce Afrisicilia: la prima cooperativa gestita da migranti

Prende il via ufficialmente la start-up creata per favorire l’inclusione socio-lavorativa: gli ortaggi saranno presto raccolti e distribuiti a Catania nei mercati Coldiretti Campagna Amica
 
 
CATANIA – Si chiama Afrisicilia e commercializzerà ortaggi. È la nuova cooperativa costituita a Catania dai migranti protagonisti del progetto P.I.U. Su.Pr.Eme. (Percorsi Individualizzati di Uscita dallo Sfruttamento), cofinanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione e dall’Unione Europea, PON Inclusione Fondo Sociale Europeo 2014-2020.
 
L’iniziativa è nata per contrastare il lavoro nero e la discriminazione in Sicilia. Subito dopo la formalizzazione della cooperativa, il gruppo di migranti e i partner coinvolti nel progetto etneo hanno accolto il plauso della dirigente dell’ex ufficio speciale Immigrazione dell’assessorato regionale al Lavoro e alla Famiglia (oggi Servizio 3 del dipartimento Famiglia e Politiche Sociali) Michela Bongiorno: «La Regione Siciliana – ha spiegato la dirigente – ha finanziato sette progetti di agricoltura sociale: a Catania ce ne sono ben tre. L’orto sociale che è stato realizzato ci dimostra che si può uscire fuori dalla logica di sfruttamento lavorativo, con un affrancamento totale dal caporalato, creando attività autonome. Questa prima start-up catanese è un segnale di speranza, crea un precedente positivo anche per tutti coloro che ogni giorno arrivano nel nostro Paese in condizioni di fragilità e che difficilmente riescono a trovare una collocazione lavorativa legale. Come istituzione ci stiamo impegnando a contrastare il caporalato supportando i migranti protagonisti: qui stanno imparando a gestire le attività, condividono con noi il loro sapere e potranno trasferire questo know-how nel loro Paese d’origine. Questo scambio è fondamentale».
 
In ogni fase dell’impresa è stato determinante il ruolo del Cpia Catania 2, capofila del progetto: «Il caporalato è una piaga da risanare nella nostra società, lo subiscono i migranti ma riguarda tutti – afferma la preside Rita Vitaliti – noi abbiamo coordinato il partenariato con l’istituto Fermi Eredia, il Consiglio Italiano per i Rifugiati e il Centro Orizzonte Lavoro. Questa prima esperienza di autoimprenditorialità ha liberato i migranti coinvolti da una condizione di sfruttamento. Per riscattarsi hanno costituito una nuova cooperativa e col nostro supporto hanno affrontato e superato le complessità economiche, amministrative e legali. Adesso hanno una loro posizione lavorativa autonoma, professionale e soprattutto legale. Potranno contare su di noi perché anche dopo la fine del progetto non li lasceremo soli».
 
Afrisicilia nasce da un percorso formativo – ancora in corso – iniziato a marzo del 2022: i migranti hanno acquisito non solo le tecniche agrarie ma anche nuove consapevolezze sui diritti del lavoro, sulle normative del settore ortofrutticolo, sulla gestione dei budget che saranno tenuti ad amministrare. La farm – presieduta da Diao Diallo – si sviluppa in mezzo ettaro di orto tra il litorale della Plaia e la zona industriale di Catania: i campi sono già coltivati e prossimamente sono previsti i raccolti di lattughe, broccoli, sedano, cavoli, piselli, fave, patate; ma saranno recuperate anche le serre, che al momento versano in stato di abbandono, dove saranno seminate nuove coltivazioni.
 
«Lavoravo a Grammichele – confida Diallo Diao presidente della Cooperativa Afrisicilia –  era molto complicato, non avevo contratto. Sono orgoglioso: i miei colleghi hanno scelto me come presidente, ma siamo consapevoli che è l’unione che fa la forza».
 
Francesco Cauchi, coordinatore dell’iniziativa, ha spiegato: «Quello della costituzione è stato un momento formale, molto toccante. I migranti sono diventati proprietari e responsabili di una nuova attività imprenditoriale, hanno realizzato un sogno. A fine marzo la cooperativa andrà in positivo con la commercializzazione degli ortaggi. La distribuzione comincerà a Catania nei mercati Coldiretti Campagna Amica».
 
 
 




Colleferro (calcio, Eccellenza), Laghigna: “Ora siamo secondi, ma dobbiamo rispettare tutti”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha coronato il suo lungo inseguimento. A dieci giornate dalla fine del campionato di Eccellenza, i rossoneri hanno agganciato il secondo posto (seppur in condivisione col Certosa): decisivo in tal senso il palpitante successo per 3-2 di domenica scorsa contro il Tor Sapienza. “Ho sempre avuto un grande rispetto per quella società – dice l’attaccante classe 1993 Erik Laghigna, ritratto nella foto di Leonardo Pera – Ho sempre temuto le loro squadre perché lavorano bene e sanno quello che devono fare. Domenica sono andati in vantaggio dopo venti minuti perché sanno sfruttare benissimo palle inattive, ma ero comunque fiducioso che se avessimo fatto gol entro l’80esimo l’avremmo recuperata. In realtà il gol del pari (realizzato proprio da Laghigna, ndr) è arrivato intorno al 65’, poi Celli su punizione ha siglato il 2-1, ma poco prima del novantesimo abbiamo subito il 2-2. A quel punto si era messa male, ma noi siamo una squadra con un potenziale offensivo enorme, possiamo fare gol da un momento all’altro e onestamente ci credevo ancora e come me tutta la squadra. Nel recupero Cano ha realizzato il 3-2 e siamo riusciti a conquistare una vittoria importantissima perché ora siamo secondi, anche se col Certosa”. Per Laghigna “lotta per il secondo posto è aperta, dobbiamo rispettare chiunque perché questo crea attenzione. A dicembre siamo arrivati in tanti in questo gruppo e ci è voluto del tempo per conoscerci bene. Il momento delle tre sconfitte di fila è stato molto duro, ma sapevo che ci sarebbe semplicemente servita una vittoria per sbloccarci mentalmente e ora siamo a quattro di fila. La società e lo staff tecnico non hanno mai smesso di credere in noi e questo è stato un aspetto fondamentale. Sono molto felice della scelta fatta a dicembre, quando ho lasciato la serie D e l’Aprilia: ho trovato una società fantastica come raramente ho visto nelle mie esperienze in Eccellenza, dal presidente Giorgio Coviello al vice presidente Federico Moffa e a tutti i dirigenti tutti ti sono vicini. Ti permettono di venire al campo e pensare solo a fare pallone”. La chiusura del bomber è sul prossimo turno: “Faremo visita al Monte San Biagio che ha un allenatore molto bravo che fa giocare bene le sue squadre e alcuni giocatori molto importanti: sarà una partita durissima, ma vogliamo proseguire il nostro percorso”.




Cavese Academy 1919 (calcio, Prima cat.), Mariani: “Con l’Atletico Monti Tiburtini punto che ci va stretto”

Cave (Rm) – Solo un pareggio per la Prima categoria della Cavese Academy 1919 nel match interno contro l’Atletico Monti Tiburtini. I ragazzi del presidente Daniele Flavi hanno giocato una buona partita, ma è mancato il guizzo vincente per portare a casa i tre punti. Ad analizzare la sfida è il terzino destro classe 1998 Lorenzo Mariani: “Abbiamo fatto un buon primo tempo, ma di fatto gli avversari alla prima occasione ci hanno punito all’altezza della metà della frazione: un bel calcio di punizione che è valso lo 0-1. Siamo stati bravi a non abbatterci e dopo pochi minuti abbiamo ristabilito la parità con Nuhu, poi nella ripresa abbiamo mostrato di essere superiori rispetto all’avversario che aveva pochi cambi a disposizione: abbiamo creato alcune opportunità per vincere, ma non siamo riusciti a passare in vantaggio e nel finale siamo rimasti anche in dieci per l’espulsione di Nuhu. Rimane un po’ di rammarico per non aver conquistato i tre punti contro un avversario alla nostra portata, ma guardiamo ai prossimi impegni”. La Cavese Academy 1919 sarà di scena sul campo del Football Club Frascati nel secondo turno del girone di ritorno: “All’andata giocammo una bella partita, ma rispetto ad allora entrambe le squadre sono abbastanza cambiate. In ogni caso cercheremo di rendere dura la vita ad un avversario che in questo momento è sesto in classifica”. Mariani è rientrato nel gruppo da qualche settimana: “Avevo cominciato la stagione con regolarità, ma poi alcuni impegni di lavoro mi hanno costretto a saltare diverse partite e allenamenti da novembre in avanti. Ora sto provando a rimettermi in linea coi compagni e voglio dare il mio contributo, anche perché sono di Cave e faccio parte di questo club da diverso tempo”. Mariani conclude parlando degli obiettivi della Cavese Academy 1919: “La squadra è ottima, ci sono delle cose da migliorare, ma la nostra forza è sempre stato il gruppo. L’obiettivo iniziale era solo quello di fare il massimo partita dopo partita, dobbiamo continuare su questa linea. Mister Enrico Sernicoli? L’ho conosciuto da quando sono rientrato, si vede che è una persona che ci tiene e ha stabilito un buon feeling col gruppo”. 




Atletico Lariano (calcio, Under 15 reg.), Fileni: “Da qui alla fine vogliamo giocarcela con tutti”

Lariano (Rm) – Un altro colpo vincente per l’Under 15 regionale dell’Atletico Lariano. Il gruppo di Valter Fileni ha sconfitto nell’ultimo turno di campionato il Dreaming Football per 2-0 al termine di una gara di ottima qualità, come conferma lo stesso allenatore gialloverde: “E’ stata una delle migliori partite della stagione proprio per il livello di calcio espresso dalle due squadre. I miei ragazzi hanno fornito una splendida prestazione di squadra, realizzando le due reti decisive nel primo tempo con il classe 2009 Vendetta e con Gargiulo. Nel secondo tempo c’è stata qualche sofferenza in più, ma poi loro sono rimasti in dieci e a quel punto abbiamo gestito bene il risultato”. In questo momento la squadra di Fileni è al sesto posto del girone, a quattro punti dal Gaeta terzo e a nove dall’Anzio attuale capolista: “A inizio anno sarebbe stato un sogno occupare queste posizioni: non va mai dimenticato che siamo stati ripescati in extremis nella categoria regionale, ma tutto il gruppo ha lavorato per essere competitivo a questi livelli. Devo dire che tutta la società ha operato in modo straordinario: all’Atletico Lariano non esiste l’interesse di una singola categoria, ma il bene di tutte le formazioni agonistiche. Non è un caso che ci sia costante collaborazione tra i vari staff tecnici, come dimostra anche la rete di Vendetta nell’ultimo turno o i ragazzi che dal nostro gruppo salgono in Under 16 e così via per tutte le selezioni”. Per l’allenatore l’obiettivo dell’Under 15 regionale dell’Atletico Lariano è abbastanza chiaro: “Da qui alla fine vogliamo giocare tutte le partite a testa alta e senza paura di nessun avversario perché siamo convinti che questi ragazzi possono giocarsela con tutti, come dimostrato anche dal recente k.o. di misura e a testa altissima proprio contro l’Anzio”. Nel prossimo turno il calendario propone ai ragazzi di Fileni un match molto importante: “Saremo di scena sul campo dell’Unipomezia che ha un punto in più di noi. Sarà una partita tosta, ma siamo consapevoli che facendo quello che sappiamo, usciremo dal campo a testa alta, al di là del risultato”.




Zagarolo Sports Academy, il direttore tecnico De Notarpietro: “Il nostro progetto procede spedito”

Zagarolo (Rm) – Manca ancora qualche mese alla fine della seconda stagione di vita dello Zagarolo Sports Academy, realtà che è tornata a farsi molto apprezzare sul territorio e non solo grazie alla gestione organizzativa e di campo della presidentessa Petra Prgomet e del direttore tecnico Dario De Notarpietro. E’ proprio quest’ultimo a fare il punto della situazione quando ci si è messi alle spalle oltre metà stagione: “Al momento le aspettative che avevamo sulla costruzione progettuale sono state abbastanza soddisfatte. In questa stagione avevamo l’obiettivo di costruire uno staff tecnico e dirigenziale che potesse progredire, crescere nel tempo ed insieme fare crescere i nostri tesserati. È chiaro che siamo solo all’inizio e le difficoltà sono enormi, come è chiaro che affrontiamo ogni giorno moltissime sfide: lo zoccolo duro dello staff è praticamente formato e stiamo oliando i nostri meccanismi, con la convinzione che le persone siano quelle giuste. La qualità dei giovanissimi sia maschili che femminili è in crescita esponenziale ed era questo il centro del progetto per la ripartenza post Covid – rimarca il direttore tecnico – La serie C maschile affidata ad Emanuele Scalabrella, con il quale ho personalmente trovato un ottimo canale di comunicazione, ci sta dando tantissime soddisfazioni come confermato dal recente accesso alla finale di Coppa e dal quarto posto in campionato con una classifica cortissima per le prime posizioni. La situazione in graduatoria è diversa, ma il percorso è di qualità anche per la serie C femminile di Daniele Sarnataro composta da tante giovanissime: siamo certi di raccogliere i frutti di questo cammino nel prossimo futuro. Elemento cardine nel nostro staff è il tecnico del settore giovanile maschile e coordinatore Massimiliano Pancaldi: è una persona unica, ci sta veramente sorprendendo per le capacità di gestione dei gruppi, è un vero esempio. Infine concludo sottolineando la passione e la professionalità del lavoro di tutto il nostro staff dirigenziale che seguiamo e proviamo a sostenere con la massima vicinanza” conclude De Notarpietro.




PD, Elly Schlein: la nuova alba del partito parte dal popolo delle primarie

La rivoluzione di Elly Schlein parte dalla nuova squadra e dal popolo delle primarie, quello che le ha permesso di vincere nonostante il voto dei circoli fosse stato favorevole all’avversario, Stefano Bonaccini. Un inedito nella storia del Pd.

La sfida, ora che è segretaria, è tenere unito il partito. Per farlo servono spalle larghe e magari uno stomaco di ferro. E l’appoggio della maggioranza degli iscritti aiuterebbe molto. Ecco che, come prima mossa, Schlein ha annunciato che riaprirà il tesseramento, per fare in modo che chi l’ha scelta nei gazebo “entri a far parte di questa comunità”.

La prima giornata da segretaria è stata scandita dalle riunioni con lo staff e dalle telefonate. Schlein ha avuto prima un cordiale colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quindi ha ricevuto una chiamata dalla premier Giorgia Meloni che successivamente ha spiegato di aspettarsi una “opposizione durissima” dal nuovo Pd. Tempi e ritmi saranno serrati, anche perché c’è da organizzare un’agenda che fino ai giorni scorsi aveva le forme più di un auspicio che di una prospettiva. “E’ il The Day After” ha scherzato uno di suoi, citando il film sugli effetti di una guerra nucleare. E ci sono molte cose da registrare. “Tenere insieme la comunità è fondamentale”, ha premesso Schlein. Poi l’avvertimento: “Ma senza rinunciare a una linea politica chiara”. Perché qualche volta le orecchie le sono fischiate, quando parlava chi ha sostenuto Bonaccini. “Molti – ha detto il senatore Alessandro Alfieri – sono preoccupati dalle dinamiche che può innescare l’esito del voto, se non gestite”. E il senatore Enrico Borghi: “Le novità di un voto diversificato tra iscritti ed elettori e di cambio di linea politica richiedono sensibilità e intelligenza per tenerci uniti”. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, aveva minacciato di lasciare se avesse vinto Schlein. Ora che è successo “vedo tutti gli aspetti di potenzialità – ha detto – ma certamente ci sono anche dei rischi”.

A chi ha storto la bocca, Schlein ha lanciato messaggi concilianti: “Lavoriamo per il rilancio, per la massima unità, per avere cura della storia e dei valori del Pd, per proiettarli al futuro, tenendo insieme le culture che hanno forgiato questo partito”. Schlein ha preso possesso del Nazareno nel pomeriggio, in un passaggio di consegne con Enrico Letta, che le ha donato una melagrana “simbolo di prosperità e di fortuna”. Nella sede del Pd, il colpo d’occhio della terrazza già dava la sensazione del cambio di inquilini. Da segretaria Pd, Schlein ha ripetuto spesso: “libererò spazio perché possano prenderselo giovani e donne”. Il totonomi per la nuova squadra parte da chi ha affiancato Schlein durante il congresso: si parla del deputato Marco Furfaro come vicesegretario o come coordinatore della segreteria, del deputato Marco Sarracino all’organizzazione, del deputato Alessandro Zan con per la delega ai diritti, dell’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi per quella ai territori. Poi c’è il capitolo capigruppo: circola il nome di Francesco Boccia per il Senato e si fanno quelli di Chiara Braga, Chiara Gribaudo o Michela Di Biase per la Camera. Debora Serracchiani, che guida i deputati, si è già detta pronta a mettere il mandato a disposizione della nuova segretaria. La scelta passa comunque dal voto dei parlamentari. Dopo la tappa al Nazareno, dove ha incontrato anche la presidente della Commissione del Congresso, Silvia Roggiani, per Schlein c’è stato un susseguirsi di riunioni, per fare il punto sui temi e gettare le basi degli impegni dei prossimi giorni. L’ingresso ufficiale alla guida del partito ci sarà il 12 marzo: la proclamazione in assemblea metterà il timbro sul voto nei gazebo. I dati finali ufficiali sono: Schlein al 53,75% e Bonaccini al 46,25%. L’affluenza è stata di 1.1 milioni di elettori.




Villa Mercede Padel Club, Mattioli e il protocollo di allenamento: “Riscaldamento fondamentale”

Frascati (Rm) – Il Villa Mercede Padel Club cura i dettagli. Per farlo, si è affidato a uno staff di prim’ordine guidato dal direttore tecnico Saverio Palmieri e composto da Chiara Pappacena (attuale atleta numero uno d’Italia) e da altri istruttori di spessore come Michele Mattioli, Lorenzo Manieri e Nikolas Oss Cech (oltre a Mauro Zuaro che si occuperà più da vicino della parte dei progetti federali come “Racchette in classe” e “Over 65”). “Abbiamo studiato una sorta di protocollo di allenamento e tutti i maestri utilizzano una linea comune – spiega Mattioli – Solitamente le lezioni durano un’ora, ma noi vogliamo inculcare una cultura del riscaldamento nelle persone che frequentano il nostro circolo. Sono ex agonista e maestro terzo dan di judo, oltre ad essere preparatore atletico, quindi so quanto è importante una fase di attivazione prima di passare all’allenamento sul campo o alla partita. La cura del corpo è fondamentale per prevenire infortuni muscolari e articolari che sono sempre dietro l’angolo. A tal proposito, ho realizzato dei video di “esempi” di riscaldamento di routine da portare avanti sia nella nostra palestra (a disposizione di tutti coloro che verranno a fare lezione, ndr), sia in campo: questi verranno pubblicati sui nostri canali informativi e anche “in loop” sugli schermi che prossimamente verranno installati ai bordi dei campi. D’altronde – prosegue Mattioli – il padel è uno sport molto dinamico, con cambi di direzione repentini e lunghi momenti in cui l’atleta è in posizione “squat”: le gambe sono sottoposte a molte sollecitazioni inconsuete. La lezione, quindi, non è semplicemente tecnico-tattica, ma nel corso della stessa (che dura un’ora e mezzo circa senza costi aggiuntivi, ndr) andiamo a trattare anche le basi del regolamento del gioco, consigliamo la corretta impugnatura della racchetta, parliamo della giusta posizione in battuta o dell’utilizzo delle pareti. Solo successivamente si passa all’ora di lezione che ovviamente viene adattata a seconda del livello e della fascia d’età dell’atleta”.




“Sounds of Freeedom”: il jazz newyorchese sceglie Canale Monterano per sperimentare nuove sonorità

A Marzo il meglio della musica jazz sperimentale di New York a Canale Monterano

CANALE MONTERANO – L’etichetta musicale “577 Records” di New York ha scelto Canale Monterano per il suo “Sounds of Freeedom”, un programma di studio per giovani talenti di diverse nazionalità, scelti tra gli emergenti nel panorama newyorchese. Direttamente dagli Usa e per circa un mese il gruppo sarà a Canale per un soggiorno all’insegna della sperimentazione musicale in un ambiente ideale per la concentrazione e la creatività.

La selezione dei partecipanti e la direzione artistica del progetto si devono a star del jazz internazionale come Daniel Carter, Francisco Mela, Rachel Musson, Federico Ughi, William Parker, Patricia Nicholson, Leo Genovese. Quest’ultimo si è appena aggiudicato il prestigioso premio Grammy 2023 per “Best Improvised Jazz Solo Performance”.

Durante il percorso di “Sounds of Freeedom” sono previsti concerti pubblici, tra cui uno che, grazie alla collaborazione con Amministrazione Comunale e Parrocchia, si terrà a Canale il 24 Marzo, presso la Chiesa di Santa Maria Assunta, ore 18:30. Il concerto sarà diretto da uno degli esponenti principali del Jazz contemporaneo: il bassista William Parker. L’ingresso sarà gratuito fino ad esaurimento posti.