Connect with us

Cronaca

MORTE MARCELLO LONZI: IL CALVARIO DELLA MAMMA PER SCOPRIRE LA VERITA'

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Intervistata telefonicamente dal nostro quotidiano, Maria ha voluto raccontare per filo e per segno gli attimi concitati di quei maledetti giorni

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

 

LEGGI ANCHE: MORTE MARCELLO LONZI: UN INCREDIBILE ITER GIUDIZIARIO

 

di Christian Montagna
Non si da pace Maria Ciuffi che lotta da oltre undici anni per sapere la verità su quanto accadde al figlio Marcello Lonzi all'interno del penitenziario delle Sughere a Livorno l' 11 Luglio 2003. Una morte dichiarata naturale ma che di naturale ha ben poco ha rischiato di essere archiviata come tale nonostante le numerose prove e testimonianze che attestino il contrario.

Intervistata telefonicamente dal nostro quotidiano, Maria ha voluto raccontare per filo e per segno gli attimi concitati di quei maledetti giorni che le videro portar via ingiustamente il figlio. Siamo di fronte indubbiamente ad un caso Cucchi-bis del quale non si vuole giungere alla verità. Dopo archiviazioni inaspettate e tentativi di depistaggi, il prossimo 13 Marzo si terrà a Livorno l'udienza al termine della quale si procederà o all'archiviazione per la terza volta del caso o al rinvio a giudizio dei due medici del carcere Enrico Martellini e Orlando Gaspare e del primo medico legale che eseguì l'autopsia sul corpo di Marcello, Alessandro Bassi Luciani. Maria Ciuffi che lotta pubblicamente con forza da undici anni ha raccontato la verità sui meccanismi e gli indizi che portano a dubitare sull'operato delle guardie anche nei giorni precedenti la morte di Lonzi.

Era l' 11 Luglio 2003 quando l'allora ventottenne Marcello Lonzi fu trovato senza vita nel carcere delle Sughere di Livorno. Entratovi il 3 Marzo dello stesso anno, stava scontando una pena di nove mesi per tentato furto. Proprio la sera in cui fu arrestato, Maria che dell'accaduto non ne sapeva ancora nulla, tramite le testimonianze dell'ex compagna di Marcello accorsa sul luogo dopo aver udito le urla del compagno, è riuscita a ricostruire la dinamica degli eventi. Lonzi la sera del 3 Marzo dunque viene arrestato perché colto su un'impalcatura con una birra tra le mani a ridere e intento a compiere un furto in compagnia di un complice del quale però non si sa più nulla. Il processo per direttissima a Livorno condanna soltanto Lonzi a nove mesi di reclusione. Per essere il più attinente possibile alla verità dei fatti, Maria, che da sempre ha ritenuto giusto che il figlio pagasse per quanto accaduto in merito al reato commesso, ci racconta un altro precedente con la giustizia risalente al 2000 quando, Marcello trascorse un mese di arresti domiciliari a casa della stessa mamma per furto di auto condannato insieme a Gabriele Ghelardini ed una ragazza. Portato al carcere don Bosco, dopo due giorni di reclusione viene affidato alla mamma grazie alla concessione degli arresti domiciliari del pm Antonio di Bugno, lo stesso che ha condotto poi le altre indagini e chiesto l'archiviazione del caso. Tornando al 2003, in merito all'arresto che lo ha portato in carcere alle Sughere dal quale non è mai più uscito, sin dall'inizio appaiono dubbiosi alcuni elementi: i due fogli d'arresto compilati dai poliziotti che ammanettano Marcello, risultano essere contrastanti e la compagna agli atti deposita la sua testimonianza: dice di aver visto picchiare Lonzi e di essere riuscita a strappare di mano il manganello alle guardie. Portata anche la compagna di Marcello in questura, sarà in seguito arrestata, ma per altri motivi.

Nei mesi di reclusione che vanno dal 3 Marzo all' 11 Luglio, Maria non va a trovare Marcello in carcere per volontà di quest'ultimo che non vuole vederla piangere ma intrattiene uno scambio epistolare al termine del quale Marcello si convince ad incontrare la mamma. Caso vuole che Maria si rechi in carcere cinque giorni prima della morte di Marcello ma non le viene concesso di incontrare il figlio poiché, a detta delle guardie, impegnato in un colloquio interno con la sua compagna. Rivelazione che però non convince la signora Ciuffi che insospettita ipotizza un isolamento o una punizione. Dopo cinque giorni, arriva la triste notizia: Marcello viene trovato morto all'interno del carcere e il suo compagno di cella dichiara agli atti di non aver visto ne sentito nulla.

Primo elemento anomalo in questa storia è la comunicazione alla stessa Maria del decesso avvenuta il giorno seguente ma non per mano delle guardie carcerarie. "Ero appena tornata da lavoro quando alle 13.20, la zia di Marcello, sorella del papà, arriva a casa mia per dirmi della morte di Marcello" dice Maria al telefono e ancora " In tempi rapidissimi mi sono recata al carcere per vederlo ma nessuno mi ha fatta entrare. Dopo un'ora di attesa sotto il sole, un ispettore mi fa entrare chiedendomi il motivo di quella visita. Poi mi dice che mio figlio si trovava già al cimitero e stavano eseguendo su di lui l'autopsia". E' proprio su quelle ore che ora si sta cercando di indagare per scoprire la verità ma atroci dubbi sorgono spontanei: Come mai hanno svolto l'autopsia senza avvertire la mamma? Perché medico legale e scientifica sono stati chiamati di notte? Anche sull'ora esatta del decesso e sulla posizione della salma vi sono numerose incongruenze: secondo il referto del 118, i medici del carcere e il medico legale Alessandro Bassi Luciani che eseguì l'autopsia, la chiamata di soccorso sarebbe giunta alle 20,14 dell' 11 Luglio ma secondo Bellocco, medico legale chiamato dalla signora Ciuffi, e un medico del 118 il decesso sarebbe avvenuto prima delle 17 quando ancora splendeva il sole. Inoltre, per errore, un'ex detenuta dello stesso carcere, viene avvisata della morte del suo compagno nelle prime ore del pomeriggio. Si scoprirà soltanto in seguito che quella detenuta non era la compagna di Lonzi. L' ipotesi accreditata per questa morte è quella di infarto o di morte naturale.

Maria il 12 Luglio 2003 si reca al Cimitero dei Lupi ma non riesce a vedere il figlio che vedrà soltanto il giorno dopo nella bara.
Da subito, Maria dice di aver notato sul volto di Marcello degli evidenti segni che tutto lasciano pensare fuorché ad una morte naturale. Il polso sinistro dello stesso appare chiuso e dalla camicia bianca si intravedono macchie di sangue. Ed è proprio da lì che ha inizio il calvario di Maria, con quei dubbi che con il tempo si sono trasformati in certezze atroci che non la lasciano più serena.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

1 maggio, festa dei lavoratori e del lavoro: a piazza San Giovanni tanti gli artisti per il consueto “concertone”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Festa dei lavoratori o festa del lavoro? Entrambi i termini sono utilizzati in Italia per riferirsi alla giornata del 1° maggio.

“Festa dei lavoratori” mette in risalto il ruolo e l’importanza dei lavoratori, mentre “Festa del lavoro” sottolinea l’azione e l’impegno nel mondo del lavoro stesso. In sostanza, entrambi gli approcci celebrano il contributo dei lavoratori alla società e all’economia. Le manifestazioni in Italia durante questa giornata spesso includono cortei, dibattiti, e incontri per discutere delle condizioni dei lavoratori e delle questioni legate al lavoro.

Cortei, musica, confronti e dibattiti in tantissime città italiane

Da nord e sud Italia anche nel 2024 il Primo Maggio sarà celebrato in tantissime piazze. Per celebrare la Festa dei Lavoratori, dedicata quest’anno all’Europa, i principali sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil, hanno scelto Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia, per la tradizionale manifestazione nazionale, che si terrà a partire dalle 10,00 in piazza della Repubblica. Mentre Confsal per la “sua” Festa del Lavoro ha invece scelto Napoli, dove dalle 10, in Piazza del Plebiscito, è in programma l’incontro “1° Maggio 2024: + Dignità al Lavoro, + Salute e Sicurezza, + Equità retributiva, + Sviluppo e Occupazione”.

Tantissime manifestazioni sono in programma in tutta Italia, una su tutte il concertone del 1 Maggio di piazza San Giovanni a Roma

Il concerto del Primo Maggio di Roma, promosso come sempre da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo.

“Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei Lavoratori 2024. Così i tre sindacati confederali dedicano la giornata del Primo Maggio 2024 al ruolo strategico dell’Europa quale costruttrice di pace, lavoro e giustizia sociale, in un momento storico attraversato da molte crisi, ambientali, sociali, fino alle troppe guerre ancora in corso. La manifestazione nazionale si terrà nella città di Monfalcone, in diretta su Rai3 dalle 12.10 alle 12.55, e prevederà gli interventi di delegate e delegati, pensionate e pensionati e si concluderà con il comizio dei tre Segretari Generali PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra, Maurizio Landini.

Il concerto del Primo Maggio a Roma avrà inizio alle ore 13.15 con un opening condotto da BigMama (in esclusiva per Rai Play), per entrare poi nel vivo, presentato dall’inedita coppia artistica Noemi e Ermal Meta, a partire dalle ore 15.15 in diretta su Rai 3 e fino alle ore 00.15 (con una pausa dalle ore 19.00 alle ore 20.00 per le edizioni dei telegiornali), oltre che in diretta su Rai Radio2, su RaiPlay e Rai Italia.

Con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura e oltre dieci ore di musica dal vivo e parole, l’edizione 2024 del concertone si terrà per la prima volta al Circo Massimo di Roma e sarà, come sempre, ad ingresso libero.

La linea artistica del Concertone 2024 si svilupperà attorno al concept “Ascoltiamo il Futuro #1M2024”, con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Primo Maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.

Questi sono gli artisti al momento confermati nella lineup di un evento che prova ogni anno ad intercettare e raccontare linguaggi e istanze del panorama musicale attuale italiano: Achille Lauro, Alda, Anna Castiglia, Ariete, BigMama, Bloom, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Coez & Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D’Amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, Ex-Otago, La Municipal, La Rappresentante di lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piero Pelù, Piotta, Rosa Linn, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Tananai, Teseghella, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke, Vale Lp.

Opening (ore 13.15): Albe, Cioffi, Diego Lazzari e Nashley, Etta, Gaudiano, Irbis.

Come ogni anno si esibiranno sul palco del Concerto del Primo Maggio anche i 3 artisti vincitori del Contest 1MNEXT: Atarde (Ancona), Giglio (Torino) e Moonari (Roma). Uno dei 3 sarà scelto dalla Direzione Artistica dell’evento e premiato durante la diretta Tv quale vincitore assoluto di 1MNEXT 2024.

Continua a leggere

Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti