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Club Basket Frascati, la Prgomet e il “tesoro” del minibasket: “Questa società è cresciuta tanto”

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Frascati (Rm) – La (breve) pausa delle attività per la festività pasquale è l’occasione in casa Club Basket Frascati per fare il punto della situazione su un settore fondamentale del sodalizio del presidente Fernando Monetti, vale a dire il settore minibasket la cui responsabile è Petra Prgomet. “Sono entusiasta di poter parlare di quello che faccio per il Club Basket Frascati, o come lo chiamiamo ormai tutti “CBFamily”, la società che mi ha accolto senza esitazioni da quando sono arrivata in Italia più di 5 anni fa, dopo aver dedicato la mia vita al basket anche in Croazia. In primis devo ringraziare il presidente Fernando Monetti, perché è stato lui che mi ha dato piena fiducia prima come giocatrice e poi come allenatrice. Il “pres” ha riconosciuto la mia vera passione e la mia determinazione nel cercare di fare bene sempre e comunque per la società e con il tempo infatti il mio ruolo all’interno del CBF è diventato sempre più importante fino a quando quest’anno con immensa soddisfazione ho visto il mio ingresso nello “Staff ristretto” insieme ad altre persone fondamentali e importantissime per questa società come Manuel Monetti, Rossella Cecconi e Roberto Giammò: questa cosa è stata, oltre che un grandissimo onore, anche estremamente stimolante, perché contribuire allo sviluppo dei tanti progetti a cui questa società sta lavorando è veramente il massimo per una persona appassionata di questo sport come me. Da responsabile del settore minibasket oltre che delle comunicazioni per il gruppo CBF, se mi volto indietro nei 5 anni trascorsi qui, vedo dei grandissimi passi avanti fatti anche nel “mio” settore – sottolinea la Prgomet – Aumentare il numero dei bambini e delle bimbe in un periodo storico non molto florido è un grande successo, in più farlo oltre che nella nostra storica sede di Frascati-Vermicino anche in altre sedi è motivo di grande soddisfazione. Infatti ci vantiamo di avere avviato il minibasket anche negli altri due nostri nuovi centri del palazzetto di Laghetto di Monte Compatri e in quello di Monteporzio, attività che sono entrate a pieno titolo nel brand del gruppo CBF. L’attività si è svolta e si svolge anche nelle scuole e qui anzi colgo l’occasione per lanciare un appello alle tante scuole del territorio di Monte Compatri, Frascati e Monte Porzio con cui cerchiamo sempre di più di intensificare i rapporti attraverso progetti completamente gratuiti in cui offriamo la nostra esperienza e professionalità per avviare i bimbi verso questo straordinario sport tramite la somministrazione di attività specifiche durante le lezioni di educazione fisica. Dietro tutto questo – prosegue la Prgomet – c’è un grande impegno e un grande sacrificio da parte di tutto lo staff della società e non solo del minibasket e per questo mi sento assolutamente di menzionare il mio braccio destro ovvero il mio collega e amico Francesco Notte, che con la sua massima disponibilità e professionalità ormai da tre anni ci sta aiutando a scrivere una storia importante in questa attività. Vorrei aggiungere che sono rimasta molto colpita dal forte stimolo societario nel puntare sulla preparazione tecnica dei più piccoli, così come è stato fatto con me, nel percorso di formazione iniziale nella mia terra nativa ovvero la Croazia. Qui al CBF lavoriamo ossessivamente sui fondamentali della tecnica individuale, perché ogni bimbo possa avere l’opportunità di sfruttare al massimo il proprio potenziale ed essere preparato per il basket che farà negli anni a venire. Il minibasket da noi, però, viene vissuto molto anche attraverso il gioco: i bimbi vengono spesso divisi per il livello di preparazione e non tanto per fasce di età. Ad esempio, viene data anche l’opportunità ai nati nel 2013 di fare campionati o allenarsi con i più grandi, o alle bambine che nello stesso tempo fanno parte del minibasket ma anche delle squadre tutte femminili, che ormai a da noi al CBF sono diventate un punto riconoscibile, considerando che vantiamo appunto tutte le categorie femminili partendo dall’Under 13 fino alla prima squadra di serie B. Oltre alle partite, ai campionati e all’agonismo la nostra attività nel minibasket include come nostro obbiettivo principale di educare e insegnare lo spirito di squadra e la responsabilità in un gioco di squadra – rimarca la responsabile tecnica dei più piccoli – Il nostro approccio sul singolo mini atleta, oltre agli allenamenti durante la stagione, continua anche durante l’estate tramite gli allenamenti individuali di “High Performance”, un appuntamento estivo ormai atteso da tutti i nostri mini atleti e anche dai più grandi e infine si completa alla perfezione con il nostro fantastico camp estivo, che quest’anno durerà addirittura tre settimane e sarà aperto anche ai non atleti del Club Basket Frascati. Cerchiamo sempre di creare lo spirito giusto di una squadra, o meglio di una famiglia. Stiamo facendo del tutto per coinvolgere i più piccoli ai diversi eventi, come le feste dello sport a Frascati, al carnevale di Frascati, alle presentazione delle prime squadre che escono dal campo con i nostri mini atleti e insieme alla nostra straordinaria mascotte “Pride”, creando tutti insieme anche l’albero di Natale, il torneo internazionale (altra tappa fondamentale delle nostre iniziative, ndr) e molte altre cose che abbiamo fatto e che abbiamo in progetto di fare. Questo spirito raccoglie i frutti nel tempo, quando le squadre che crescono insieme partendo dal minibasket, poi ottengono anche grandi risultati nelle categorie successive, vedi i campionati di Elite ed Eccellenza o addirittura come possiamo certamente testimoniare anche in questa stagione quando i nostri mini atleti del passato dopo un percorso con noi nelle diverse categorie giovanili arrivano a far parte della prima squadra (sia femminile che maschile) oppure vanno altrove per competere nelle categorie superiori. Sfrutto l’occasione per ringraziare dal profondo del mio cuore ancora una volta questa società e il suo presidente che mi ha fatto sentire sempre a casa mia fin dal primo giorno e che va sempre e comunque avanti proteggendo il vero spirito dello sport, cosa che nel mio ruolo e secondo il mio punto di vista è sempre la cosa fondamentale” conclude la Prgomet.

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Prato, il museo di Palazzo Pretorio celebra i suoi 10 anni

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Inaugurata una nuova sala con dipinti del ‘400 e del ‘500  provenienti dai depositi
 
 
Sono trascorsi dieci anni dall’inaugurazione del Museo del Palazzo Pretorio di Prato che aprì il 12 aprile 2014, dopo un complesso restauro del Palazzo, iniziato nel 1998, sede dal 1912 del Museo Civico. E molti sono stati i progetti realizzati, guidati da un unico obiettivo: essere interprete della contemporaneità di ogni tempo e diventare sempre più inclusivo.
 
“Festeggiamo i 10 anni dall’apertura del Museo di Palazzo Pretorio con la presentazione di una nuova sala, a dimostrazione che il Pretorio non è mai rimasto fermo: mostre, nuove sale, linguaggi inclusivi, un polo culturale con una particolare attenzione all’autismo, sono la testimonianza di come l’arte sia capace di coinvolgere tutti con la sua bellezza e la sua capacità di comunicare.
 
Da oggi al primo piano si potranno ammirare opere del ‘400 e ‘500 provenienti dai depositi, grazie alla volontà di investire per valorizzare il patrimonio esistente”, dichiara Matteo Biffoni  sindaco di Prato. Un anniversario significativo, quello del decennale, che il Museo condivide con la comunità rendendo godibili diciassette opere che fino ad ora sono state custodite nei depositi e adesso hanno trovato collocazione nella nuova sala “Dai depositi al museo: dipinti del Quattrocento e del Cinquecento”, posta al primo piano nell’area recentemente restaurata dell’antico Monte dei Pegni. Il percorso espositivo così si amplia con un nucleo di maestri del Quattrocento che documentano il clima culturale che si riflette nelle tante botteghe attive a Firenze e nelle periferie; e con la preziosa raccolta di Sacre Famiglie e di Madonne con Bambino del secolo XVI composta da dieci dipinti.
 
La nuova sala rientra in un progetto di ampliamento dell’offerta museale che vedrà a breve altri due spazi dedicati, rispettivamente, “Prato prima di Prato” con reperti archeologici provenienti dal territorio e dalla vicina area di Gonfienti, sede di un insediamento etrusco del VI secolo avanti Cristo, arricchito anche da contenuti multimediali, e al Museo del Risorgimento, con una raccolta di cimeli dell’antico Museo del Risorgimento che dai primi del Novecento fu allestito nel Pretorio e ancora conservati nei depositi. “In questi dieci anni, il Museo civico di Palazzo Pretorio è diventato un punto di riferimento nel panorama non solo toscano. Un lavoro costante – in prima fila la Direttrice Rita Iacopino, tutto lo staff ed il Comitato scientifico – ha consentito di intrecciare relazioni e consolidare ed arricchire un patrimonio inestimabile. La scelta dell’amministrazione di ampliare il percorso della Collezione recupera l’idea del progetto di Gae Aulenti e Bianca Ballestrero e restituisce con ancora maggiore aderenza la storia non solo artistica del nostro territorio”, aggiunge Simone Mangani, Assessore alla cultura del Comune di Prato, presentando il nuovo allestimento anche a rappresentanti della stampa estera. Questi allestimenti si aggiungono al recente percorso parallelo multisensoriale arricchito di contenuti interattivi, opere da toccare e da ascoltare, guide nella lingua dei segni, nuovi dispositivi multimediali.
 
Il Museo celebra il decennale proponendo anche un originale programma di eventi, spettacoli, danza, laboratori, musica, incontri a tema e attività, rivolte a pubblici diversi. Tra gli altri ha organizzato, in collaborazione con la Fondazione Opera Santa Rita, la mostra “PretorioAPERTO – 10 anni 1000 sguardi”, i cui I protagonisti sono i ragazzi con sindrome dello spettro autistico del Centro “Silvio Politano”, che attraverso il loro punto di vista regalano ai visitatori una chiave di lettura alternativa delle opere del Museo di Palazzo Pretorio; le loro produzioni artistiche, inedite e originali, sono realizzate in collaborazione con i loro educatori, gli operatori museali e il contributo degli studenti del Liceo Artistico “Umberto Brunelleschi”di Montemurlo. Uno spazio di confronto, conoscenza e dialogo con le diversità. La mostra è ad accesso gratuito, dal 20 al 29 di aprile.
Con Prato Card è disponibile un unico biglietto che permette di visitare i quattro musei principali di Prato: Museo di Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto, Museo dell’Opera del Duomo di Prato e Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Una tessera rivolta a tutti, turisti e residenti, con offerte per giovani e famiglie.
 
Tuttavia Prato merita anche una rapida conoscenza del suo centro storico, con una passeggiata definibile “Prato Classica – La città dei mercanti, di ieri e di oggi”: Itinerario a piedi nel centro cittadino. Si parte da Francesco di Marco Datini, il mercante che nel ‘400 fondò la prima conglomerata europea e che con il suo lascito contribuì a fondare l’Ospedale Degli Innocenti di Firenze, per arrivare alla monumentale Forma Squadrata con taglio di Henry Moore, installata a Prato nel 1974, 50 anni fa, la cui presenza rappresenta il segno tangibile del rinnovato mecenatismo degli imprenditori tessili pratesi del secondo Novecento e l’inizio del rilancio culturale e artistico della città laniera. Imperdibile una vista all’antica chiesa diSan Francesco, con il chiostro di Santa
Maria delle Carceri e il Castello dell’Imperatore.
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Friuli Venezia Giulia, prosegue con successo il Festival delle Dimore Storiche

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Prosegue con successo con la seconda edizione il Festival delle Dimore Storiche organizzato da ADSI FVG (Associazione delle Dimore Storiche): quattro giorni per conoscere la storia del Friuli Venezia Giulia, visitando e vivendo il ricco patrimonio artistico ed architettonico della regione che spesso resta nascosto dietro siepi e cancelli.
 
Dal 25 al 28 aprile, con l’apertura straordinaria delle dimore e dei parchi, è stato realizzato un ricco programma di eventi organizzati grazie all’iniziativa dei proprietari: degustazioni, concerti, presentazioni di libri, esercizi di cucina..
 
Sono 21 le dimore private, ancora oggi abitate, che hanno aperto le porte e proprio i proprietari hanno fatto da guida per raccontarne non solo storia e caratteristiche architettoniche, ma anche aneddoti e curiosità dei luoghi che si tramandano da generazioni.
 
“È una grande soddisfazione poter organizzare il secondo Festival dopo la sfida della prima edizione: il nostro obiettivo era proprio quello di renderlo un appuntamento annuale; – sottolinea il presidente di Adsi Fvg Raffaele Perrotta –lavorando da mesi per costruire un programma ricco e vario in modo da attrarre sia chi vive sul territorio sia chi arriva da fuori regione e da oltre confine. Si tratta di un’occasione unica per far conoscere un patrimonio unico in Europa per storia, per valore culturale ed artistico.”
 
Sono sedici le dimore ad aver aperto in provincia di Udine: partendo dalla Carnia con Palazzo De Gleria (Comeglians), scendendo nelle colline a nord della città con Casa Asquini (Fagagna), La Brunelde Casaforte d’Arcano (Fagagna), Villa del Torso Paulone (Brazzacco di Moruzzo), Villa Gallici Deciani (Cassacco), Villa Schubert (Marsure), passando per il centro di Udine con Palazzo Orgnani,  Palazzo Pavona Asquini e Villa Garzoni, fino ad arrivare a sud con Casa Foffani (Clauiano), il Folador di Villa Rubini (Trivignano), Villa Iachia (Ruda), Villa Lovaria (Pavia di Udine), Villa Pace (Campolongo Tapogliano), Villa Ritter de Zahony (Monastero di Aquileia), Villa Vitas (Strassoldo di Cervignano del Friuli).          
 
Tre dimore invece nel goriziano, Villa Attems Cernozza di Postcastro (Lucinico), Villa del Torre (Romans d’Isonzo) e Villa Marchese de Fabris (San Canzian d’Isonzo), e due nel pordenonese, il Palazzo d’Attimis Maniago (Maniago) e Palazzo Scolari (Polcenigo).
 
Il programma è risultato ricco e variegato con oltre 40 eventi comprendenti aperitivi in villa e degustazioni, cene, presentazioni di libri, mostre d’arte e fotografiche, concerti, conferenze, spettacoli teatrali.
 
Per la visita guidata alle dimore era richiesta un’offerta minima di 10 euro a persona: i fondi raccolti serviranno a sostenere ulteriori progetti di valorizzazione del patrimonio culturale privato ADSI FVG e del territorio circostante. Bambini e ragazzi fino a 17 anni entravano gratis.
 
Il programma completo delle aperture e degli eventi con luoghi, orari e prezz disponibile su: bit.ly/3VryIWM, oppure consultando i profili social (Instagram e Facebook del Festival).
Privo di virus.www.avast.com

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Marino Pallavolo (serie C masch.), capitan Amici: “Domani a Latina faremo una grande gara”

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Marino (Rm) – La serie C maschile del Marino Pallavolo non vuole alzare bandiera bianca. Dopo l’inatteso k.o. casalingo contro il Pontinia (1-3), il gruppo di coach Alessandro Sbacco vuole voltare pagina e concentrarsi sul big match di domani sul campo del Latina che la sopravanza di appena tre punti e con cui si sta giocando il terzo posto e l’accesso ai play off. “Sono convinto che faremo una grande gara – dice il capitano del gruppo Damiano Amici, opposto classe 1998 – Latina è sicuramente una squadra di valore come dice la classifica, ma noi nei momenti di difficoltà sappiamo tirare fuori il carattere. Col Pontinia è stata una sconfitta pesante, ma sono certo che ci darà la carica per reagire. Ci serve un solo risultato perché a pari punti saremmo in vantaggio e dopo questa sfida mancheranno solo due partite alla fine del campionato”. Amici parla in maniera più generale della stagione della serie C maschile del Marino Pallavolo: “Eravamo partiti con ambizioni importanti e con in testa l’obiettivo dei play off: non arrivarci sarebbe una delusione” dice senza mezzi giri di parole. Anche coach Sbacco dà uno sguardo complessivo all’annata: “Siamo giunti alla fase finale del campionato con un obiettivo che, partita dopo partita, si sta consolidando sempre di più. Le 18 vittorie ottenute testimoniano capacità di imporre tenacia e determinazione anche nei momenti di critica difficoltà. Gestisco questa squadra da due anni, sono molto soddisfatto e appagato dalle qualità di questi ragazzi, sia a livello individuale che proiettate nel contesto di squadra: giovani giocatori che quest’anno hanno dimostrato resilienza, tenacia e disponibilità nell’affrontare non poche dinamiche organizzative decontestualizzate dai ritmi circadiani standard pallavolistici. In queste ultime tre giornate incontreremo squadre con obiettivi importanti di playoff o salvezza e mi aspetto tre match intensi e competitivi: ho fiducia in questo gruppo e se ci sarà da “giocare duro” sono certo che non si tireranno indietro con determinazione e voglia di fare bene” conclude l’allenatore.


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