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Cronaca

Palermo, truffe alle assicurazioni: smantellata organizzazione criminale

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PALERMO – Su delega della Procura della Repubblica di Palermo i Carabinieri hanno nottetempo eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Palermo, richiesta dalla Procura della Repubblica a conclusione di articolate indagini nei confronti di 41 persone, a vario titolo ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alle frodi assicurative, lesioni gravissime, falso, calunnia, autocalunnia, rapina e intercettazione abusiva.

Le indagini – condotte dal Nucleo Investigativo del Gruppo di Monreale – hanno accertato l’esistenza di un’associazione per delinquere operante nella città di Palermo e nel suo hinterland, dedita alla seriale commissione di frodi ai danni delle assicurazioni mediante simulazione di sinistri stradali con lesioni personali, nonché di numerosi altri gravi delitti contro la persona, il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia.

I servizi di osservazione, le intercettazioni e gli altri strumenti di indagine hanno documentato, quasi quotidianamente, una serie continua e ininterrotta di frodi in assicurazioni e reati per lesioni personali inferte con particolare crudeltà. In particolare, i reati consumati presupponevano capacità simulatoria della realtà facendo ricorso alla creazione di complesse messe in scena di falsi sinistri stradali ed alla creazione di documenti falsi, richiedendo lo svolgimento di compiti differenziati (individuazione del candidato cui cagionare le lesioni, individuazione dei mezzi assicurati da fare risultare coinvolti nel sinistro, individuazione del luogo e delle persone da impiegare per causare le lesioni e nella simulazione dei sinistri, gestione delle pratiche di risarcimento con le compagnie assicurative), per cui risultava necessario avere la disponibilità di un congruo numero di persone pienamente consapevoli disponibili a realizzare le frodi.
Per la prima volta in casi simili, il provvedimento cautelare ha colpito anche le vittime compiacenti dei simulati sinistri, i falsi conducenti dei veicoli investitori, i falsi testimoni e i fornitori dei mezzi utilizzati.
Dall’inizio dell’indagine emergevano le figure di REINA Luca, titolare di una agenzia di pratiche assicurative in via Leonardo da Vinci, e di CINTURA Salvatore Andrea, componente della nota omonima famiglia di pregiudicati gravitante nel quartiere cittadino del “CEP-BORGO NUOVO”, quali soggetti al vertice dell’organizzazione che si sono avvalsi di una cerchia ristretta di collaboratori: organizzatori e procacciatori di vittime, testimoni e autisti di mezzi da utilizzare per i sinistri (CAPPELLO Alessio, CINTURA Domenico, NAPOLI Giovanni, BUSCEMI Antonino, SAGHIR Sufiane e ORFEO Giuseppe), nonché di numerose vittime consenzienti, falsi testimoni ed autisti dei veicoli coinvolti nei falsi sinistri.
Alcuni associati, come anticipato, erano “specializzati” nella ricerca delle potenziali vittime dei falsi sinistri, soggetti cercati in contesti cittadini caratterizzati da degrado e povertà.
Di questi soggetti colpisce l’estremo cinismo nel privilegiare l’avvicinamento di persone in precarie condizioni economiche, in alcuni casi anche colpite da disabilità intellettive o da tossicodipendenza, al fine di riuscire più facilmente a contenere le loro successive richieste di denaro.
L’illusoria prospettiva di incassare lauti risarcimenti aveva facile presa su questi soggetti disperati e indigenti, che acconsentivano a subire lesioni di particolare gravità, con la promessa che il risarcimento assicurativo sarebbe stato più consistente quanto più gravi fossero state le fratture che venivano loro inflitte.
L’organizzazione criminale, che nell’ultimo biennio ha incassato circa due milioni di euro quali risarcimento danni per sinistri inesistenti, si faceva carico di seguire il ferito fino alla chiusura della pratica assicurativa, sia perché, oltre alla corresponsione di un anticipo, il mantenimento era una dei punti fermi dell’accordo, sia perché, come facilmente intuibile, dalla permanenza della vittima nella loro disponibilità dipendevano le sorti del buon esito della truffa.
Oltre all’identificazione di tutti i componenti dell’organizzazione, venivano individuate anche le loro basi operative, locali nella loro disponibilità, ove si pianificavano i falsi sinistri stradali e dove materialmente venivano procurate le lesioni, individuandole ne:
l’agenzia di scommesse di via Pietro Scaglione n.67, gestita da membri della famiglia CINTURA;
l’agenzia di infortunistica stradale “Studio Ellerre S.r.l.” di via Leonardo da Vinci, gestita da REINA Luca;
una stalla annessa ad una villa seicentesca sita in via Mango di Palermo, storica roccaforte della famiglia “CINTURA” di Borgo Nuovo, dove sono stati registrati tre episodi nel corso dei quali venivano inferte lesioni;
l’abitazione dell’indagato BOVA Alessandro in via Pietro Scaglione dove è stato registrato un altro episodio di analoga natura.
Le indagini hanno confermato come l’organizzazione avesse ideato un sistema altamente efficiente, al punto che alcuni componenti dell’organizzazione possono essere tranquillamente definiti “partecipanti seriali in sinistri stradali” in virtù del loro coinvolgimento negli ultimi anni in numerosi incidenti.
Tra questi spiccano NAPOLI Giovanni, coinvolto in 10 sinistri stradali (in 6 casi quale danneggiato ed in 4 casi in qualità di responsabile del sinistro) il quale è già indagato nei procedimenti Tantalo e Contra Fides, GIAMMONA Davide, coinvolto in 11 sinistri stradali (in 4 casi quale danneggiato, in 6 casi in qualità di responsabile del sinistro ed in una occasione testimone del sinistro) e CHIODO Salvatore, coinvolto in ben 15 sinistri stradali (in 12 quale responsabile del sinistro ed in 3 casi quale danneggiato).
L’elevatissima pericolosità del gruppo criminale appare evidente e risulta accresciuta dal fatto che tale gruppo, per ricevere cospicui risarcimenti, non si faceva scrupolo di arrecare alle vittime consenzienti gravissime lesioni dalle quali derivavano alte percentuali di invalidità permanente.
In più, le modalità con cui sono state provocate le lesioni sono indicative della spregiudicatezza ed efferatezza insita nei componenti dell’organizzazione.
Ne è riprova la modalità con cui venivano inferte le lesioni ai soggetti consenzienti (ai quali, a differenza di quanto a loro assicurato, non veniva somministrato alcun tipo di anestetico) che venivano loro praticate utilizzando un pesante mattone di tufo, mentre per simulare le abrasioni derivanti dallo sfregamento sull’asfalto venivano utilizzati fogli di carta abrasiva.

L’episodio che meglio rappresenta l’estrema spregiudicatezza e pericolosità del gruppo criminale sgominato dai Carabinieri, è rappresentato dall’intercettazione abusiva condotta dagli stessi ai danni degli inquirenti.
L’organizzazione, allarmata del fatto che due soggetti erano stati convocati in caserma per essere sentiti in merito ad un falso sinistro stradale che li aveva visti coinvolti, installava nel giubbotto di uno di questi un apparato elettronico per eseguire intercettazioni ambientali, riuscendo in parte nel loro intento di intercettare la prima parte dell’esame a cui il teste era sottoposto da parte degli investigatori.
I militari che stavano procedendo all’esame del teste, notando un atteggiamento sospetto di quest’ultimo, si accorgevano che questi celava in una tasca del giubbotto un apparecchio per intercettazioni ambientali che stava trasmettendo in tempo reale su un cellulare in uso ad Alessio CAPPELLO ciò che stava accadendo in tempo reale all’interno degli uffici della caserma dei Carabinieri di Borgo Nuovo.
Per questi motivi a CAPPELLO Alessio e MARANZANO Letterio è stato contestato anche il reato di intercettazione abusiva, con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni.
Proprio questo episodio convinceva TANTILLO Domenico a collaborare con l’Autorità Giudiziaria di Palermo e proprio dal suo racconto emerge chiara l’inaudita violenza nei confronti delle vittime.

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Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Cronaca

1 maggio, festa dei lavoratori e del lavoro: a Roma tanti gli artisti per il consueto “concertone”

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Festa dei lavoratori o festa del lavoro? Entrambi i termini sono utilizzati in Italia per riferirsi alla giornata del 1° maggio.

“Festa dei lavoratori” mette in risalto il ruolo e l’importanza dei lavoratori, mentre “Festa del lavoro” sottolinea l’azione e l’impegno nel mondo del lavoro stesso. In sostanza, entrambi gli approcci celebrano il contributo dei lavoratori alla società e all’economia. Le manifestazioni in Italia durante questa giornata spesso includono cortei, dibattiti, e incontri per discutere delle condizioni dei lavoratori e delle questioni legate al lavoro.

Cortei, musica, confronti e dibattiti in tantissime città italiane

Da nord e sud Italia anche nel 2024 il Primo Maggio sarà celebrato in tantissime piazze. Per celebrare la Festa dei Lavoratori, dedicata quest’anno all’Europa, i principali sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil, hanno scelto Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia, per la tradizionale manifestazione nazionale, che si terrà a partire dalle 10,00 in piazza della Repubblica. Mentre Confsal per la “sua” Festa del Lavoro ha invece scelto Napoli, dove dalle 10, in Piazza del Plebiscito, è in programma l’incontro “1° Maggio 2024: + Dignità al Lavoro, + Salute e Sicurezza, + Equità retributiva, + Sviluppo e Occupazione”.

Tantissime manifestazioni sono in programma in tutta Italia, una su tutte il concertone del 1 Maggio a Roma

Il concerto del Primo Maggio di Roma, promosso come sempre da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo.

“Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei Lavoratori 2024. Così i tre sindacati confederali dedicano la giornata del Primo Maggio 2024 al ruolo strategico dell’Europa quale costruttrice di pace, lavoro e giustizia sociale, in un momento storico attraversato da molte crisi, ambientali, sociali, fino alle troppe guerre ancora in corso. La manifestazione nazionale si terrà nella città di Monfalcone, in diretta su Rai3 dalle 12.10 alle 12.55, e prevederà gli interventi di delegate e delegati, pensionate e pensionati e si concluderà con il comizio dei tre Segretari Generali PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra, Maurizio Landini.

Il concerto del Primo Maggio a Roma avrà inizio alle ore 13.15 con un opening condotto da BigMama (in esclusiva per Rai Play), per entrare poi nel vivo, presentato dall’inedita coppia artistica Noemi e Ermal Meta, a partire dalle ore 15.15 in diretta su Rai 3 e fino alle ore 00.15 (con una pausa dalle ore 19.00 alle ore 20.00 per le edizioni dei telegiornali), oltre che in diretta su Rai Radio2, su RaiPlay e Rai Italia.

Con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura e oltre dieci ore di musica dal vivo e parole, l’edizione 2024 del concertone si terrà per la prima volta al Circo Massimo di Roma e sarà, come sempre, ad ingresso libero.

La linea artistica del Concertone 2024 si svilupperà attorno al concept “Ascoltiamo il Futuro #1M2024”, con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Primo Maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.

Questi sono gli artisti al momento confermati nella lineup di un evento che prova ogni anno ad intercettare e raccontare linguaggi e istanze del panorama musicale attuale italiano: Achille Lauro, Alda, Anna Castiglia, Ariete, BigMama, Bloom, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Coez & Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D’Amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, Ex-Otago, La Municipal, La Rappresentante di lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piero Pelù, Piotta, Rosa Linn, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Tananai, Teseghella, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke, Vale Lp.

Opening (ore 13.15): Albe, Cioffi, Diego Lazzari e Nashley, Etta, Gaudiano, Irbis.

Come ogni anno si esibiranno sul palco del Concerto del Primo Maggio anche i 3 artisti vincitori del Contest 1MNEXT: Atarde (Ancona), Giglio (Torino) e Moonari (Roma). Uno dei 3 sarà scelto dalla Direzione Artistica dell’evento e premiato durante la diretta Tv quale vincitore assoluto di 1MNEXT 2024.

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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com



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