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Ambiente

Cambiamenti climatici, a Copenaghen i sindaci delle metropoli mondiali per il C40: Sala e Raggi in rappresentanza dell’Italia

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Roma ha partecipato al C40 World Mayor Summit, a Copenaghen, dove le principali città del mondo condividono strategie e buone pratiche per contrastare i cambiamenti climatici. Il vertice dei sindaci del C40 a Copenaghen ha lo scopo di edificare una coalizione globale di città, imprese e cittadini che si raduna attorno all’azione radicale e ambiziosa sul clima di cui il nostro pianeta ha bisogno.

Il vertice ha mostrato esempi di come le città stiano già rispettando i loro forti impegni e accelerando le soluzioni climatiche audaci necessarie per un futuro sostenibile, più sano, resistente e inclusivo. C40 Cities collega oltre 90 delle principali città del mondo per intraprendere iniziative concrete sul clima e costruire un futuro più sano e sostenibile. In rappresentanza di oltre 700 milioni di cittadini e un quarto dell’economia globale, i sindaci delle città C40 si impegnano a raggiungere gli obiettivi più ambiziosi dell’Accordo di Parigi a livello locale, nonché a ripulire l’aria che respiriamo.

La sindaca di Roma Virginia Raggi si è detta “orgogliosa di rappresentare la Capitale d’Italia proprio nel giorno in cui il nostro Governo si apprestava ad approvare il disegno di legge sul clima, un Green New Deal che promuoverà concretamente i principi della sostenibilità e dell’economia circolare; insieme ad altri sindaci delle più grandi aree metropolitane del mondo ho incontrato Al Gore, ex vice presidente Usa, Nobel per la Pace e uno dei massimi leader mondiali nel contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici: un confronto che ci ha confermato il ruolo fondamentale delle città nell’elaborazione di politiche di sostenibilità ambientale che possano essere poi accolte a livello nazionale. Questo è il futuro che ci chiedono a gran voce i nostri figli, quando scendono nelle piazze di tutto il mondo ispirati da Greta Thunberg. Questo è il futuro che vogliamo”.

Al Gore ha e spronato a diventare leader di un cambiamento. Ha indicato i rischi che il pianeta corre a causa dei cambiamenti climatici ma anche i grandi progressi degli ultimi anni in tema di resilienza e sfruttamento delle energie rinnovabili, e le prospettive del prossimo futuro.

Il cambiamento parte dalle città. E’ questa la convinzione che Roma ha condiviso con le altre principali metropoli mondiali, al C40 Summit di Copenhagen. E’ quindi importante rafforzare la collaborazione, il confronto e lo scambio di buone pratiche tra i sindaci delle più grandi capitali del mondo, sui temi della sostenibilità e della lotta ai cambiamenti climatici.

Un’attività che  saprà portare avanti con perizia il nuovo presidente del C40, Eric Garcetti, sindaco di Los Angeles, I delegati hanno ringraziato la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, per il grande lavoro svolto in questi anni alla guida del C40, grazie al quale questa esperienza e’ cresciuta in termini di contenuti e di partecipazione, con la presenza quest’anno di circa 70 sindaci.

Tra questi anche Beppe Sala sindaco di Milano, con il quale la Raggi ha rappresentato l’Italia al summit

Nel suo discorso in perfetto inglese, la sindaca Virginia Raggi, ha sottolineato gli sforzi della capitale italiana per far fronte agli effetti del cambiamento climatico. Ha detto che Roma “è la prima città italiana ad avere un piano d’azione reale e solido per prevenire i rischi legati ai cambiamenti climatici e reagire con azioni efficaci per affrontare una crisi potenziando le reti ecologiche esistenti e promuovendo un progetto di rigenerazione urbana,trasformando ogni problema in opportunità”.

Ha aggiunto di essere molto orgogliosa del piano di mobilità urbana sostenibile di Roma elaborato anche con le consultazioni dei cittadini. “Dal prossimo 1 novembre vieteremo il diesel dal centro di Roma, un’area di circa 48 chilometri quadrati. L’importanza di una città piena di storia e di ricchezze d’arte è una sfida molto interessante tra le nuove opere che devono essere fatte e la necessità di proteggere l’identità di Roma e della nostra storia, il che non è facile ma ce la faremo perché Papa Francesco ha detto che questa è l’unica casa che abbiamo e spetta a noi fare tutto il possibile per proteggerla ”.