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BONDENO (FE) – Svolta nelle indagini per l’omicidio di Rossella Placati, la 51enne trovata con la testa fracassata lunedì mattina nella sua abitazione di via Borgo San Giovanni a Bondeno.
Questa notte dopo un lungo interrogatorio, il pubblico ministero Stefano Longhi ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Doriano Saveri, 45 anni, compagno e convivente della vittima.
A quanto si apprende, l’uomo – artigiano edile originario del Bolognese – ha continuato a fornire una versione dei fatti ritenuta dagli inquirenti “contraddittoria e lacunosa”. Una ricostruzione che, comunque, contrasterebbe con una serie di indizi ed elementi raccolti dai carabinieri durante l’attività di indagine. Alle quattro di stamattina Saveri è stato quindi trasferito in carcere.
Rossella Placati, operaia, è stata trovata morta ieri mattina, nella sua casa di Borgo San Giovanni, con la testa fracassata nel bagno dell’appartamento al primo piano che condivideva con il compagno. E’ stato proprio Saveri a presentarsi dai militari in mattinata, riferendo di aver trovato Rossella nel bagno dell’abitazione “incosciente e con sangue alla testa”.
Alle quattro di questa mattina 23 febbraio 2021, in Ferrara (Fe), presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Cento (Fe) e della Stazione di Bondeno (Fe), in esito alle attività investigative sviluppate immediatamente dopo l’omicidio di Placati Rossella, avvenuto nella notte di ieri 22 febbraio 2021 in Bondeno, davano esecuzione al decreto fermo indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara, a firma del Pubblico Ministero Dr. Stefano Longhi, a carico del compagno convivente della vittima identificato per Saveri Doriano, bolognese 45 enne, residente con la defunta a Bondeno (Fe), via San Giovanni, di professione artigiano edile, separato.
Il fermato, a seguito degli elementi raccolti e delle informazioni assunte dagli investigatori, forniva al Pubblico Ministero, nel corso dell’interrogatorio, una versione dei fatti contraddittoria e lacunosa, a cui si contrappongono una serie di gravi indizi di reato a suo carico, in ordine alla responsabilità nell’omicidio.
L’indagato, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Ferrara, ove rimarrà a disposizione della Autorità Giudiziaria estense. Le indagini e gli accertamenti dei Carabinieri proseguiranno al fine di raccogliere ogni ulteriore elemento o fonte di prova, utile alla risoluzione del caso.