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LATINA, PRIMA RIUNIONE TECNICA PER LA COSTITUZIONE DI UN “TAVOLO OPERATIVO” DI CONCERTAZIONE TRA IL COMUNE E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

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Redazione

Su iniziativa del Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, si è tenuta nel palazzo comunale la prima riunione tecnica per la costituzione di un “Tavolo operativo” di concertazione tra il Comune e le associazioni di categoria. Il Tavolo ha l’obiettivo di affrontare i temi legati al commercio e, più in generale, alle attività produttive della città. All’incontro, a cui ha preso parte anche l’assessore comunale alle attività produttive, Marco Picca, erano presenti i diversi rappresentanti delle associazioni che hanno richiesto al primo cittadino l’incontro. Si tratta di:
Confindustria;
CNA;
Confartigianato;
Confesercenti;
Confcommercio.
A partire dalla prossima riunione, il Tavolo tecnico di lavoro istituito questa mattina sarà allargato a tutte le altre categorie di settore ufficialmente costituite e riconosciute.
Dopo una breve introduzione da parte del Sindaco Di Giorgi, sono stati i rappresentanti delle categorie presenti ad esporre alcune tematiche di attualità in tema di economia, che potrebbero essere oggetto dei lavori del costituendo tavolo.
“Con questo primo incontro – ha detto il Sindaco Di Giorgi – l’amministrazione comunale, in linea con il programma della maggioranza e con i principi di dialogo e trasparenza che caratterizzano la mia azione di governo della città, intende aprire un confronto istituzionale con le categorie produttive al fine di adottare decisioni concertate su temi rilevanti per la nostra città. Tra le priorità di questo confronto ci sono sicuramente le procedure per arrivare a definire il SUAP (sportello unico delle attività produttive) che diventerà il centro del dialogo tra imprese ed ente comunale. Tra gli altri temi su cui il tavolo si confronterà ci sono certamente il Piano del Commercio ed attività produttive, le tematiche legate alle liberalizzazioni, il centro commerciale naturale e la chiusura del centro storico. Su questo tema, come sugli altri, obiettivo dell’amministrazione è quello di costruire un percorso condiviso per arrivare alla chiusura ragionata e programmata del centro storico. Siamo aperti al contributo di tutte ma soprattutto a proposte costruttive”.
L’assessore Marco Picca, ha sottolineato come “molte delle istanze avanzate dalla categorie, con cui il dialogo è aperto da mesi, sono presenti nel programma sindacale. Il nostro vuole essere un tavolo operativo, fatto di concretezza e grande lavoro. Occorre giungere ad una pianificazione concertata su tutti gli aspetti, con particolare riferimento al SUAP e alla revisione dei regolamenti”.

Il primo incontro ufficiale del Tavolo operativo per le attività produttive sarà convocato nei prossimi giorni dall’assessore Picca che lo presiederà.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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