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Roma

MARINO CAVA DEI SELCI, ALLARME ZECCHE:L'U.DI.CON SCRIVE ALLA POLVERINI E AL MINISTERO DELLA SANITA'

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Tempo di lettura 4 minuti Il Comune ha effettuato una disinfestazione dopo l'articolo de L'osservatore laziale dello scorso 11 giugno

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Stefano Cecchi presidente del Consiglio comunale di Marino, delegato alla tutela degli animali: “Non c'è nulla di cui allarmarsi, l'Amministrazione comunale è attenta e vicina ai cittadini e continuerà a tenere sotto controllo la situazione".

E.B. residente di Cava dei Selci: “Non esiste nessun allarme zecche, almeno a quanto dice chi di dovere dall'amministrazione comunale… cioè, esistono le zecche come esistono le zanzare e come esiste il sole, quindi non è un problema loro…. meditate gente, meditate, in particolare quando votate…. ora è troppo tardi, troppo….”

 

Angelo Parca

“Mettiamo per una volta gli schieramenti politici da parte e interessiamoci di più ai cittadini preoccupati per la loro salute – dichiara il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con., Denis Nesci in merito all’invasione delle zecche a Marino – Cava dei Selci – il rischio c’è e non deve essere sottovalutato, il “morso da zecca” è molto pericoloso per l’uomo in quanto può causare numerose e differenti patologie epidemiologiche, ma anche per gli animali”. Le continue chiamate pervenute ai call center dell’Unione per la difesa dei Consumatori, hanno portato l’associazione ad approfondire il caso che presenta ancora qualche punto oscuro, circa le azioni realizzate fino a questo momento. La zona interessata dall’invasione dei parassiti, Piazzale dello Sport a Cava dei Selci, rappresenta per la città un punto cruciale frequentato quotidianamente dai cittadini: lo spazio è infatti sia un parcheggio utilizzato soprattutto la sera dai ragazzi che frequentano i locali adiacenti e, due volte la settimana, ospita il mercato comunale che richiama un consistente numero di utenti. L’U.Di.Con pertanto ha inviato una lettera al Comune di Marino, al Governatore del Lazio con delega alla sanità, Renata Polverini e al Ministero della Sanità per far chiarezza sulle misure preventive messe in atto per risolvere il problema. Inoltre, poiché non è stato pubblicato alcun comunicato sui canali ufficiali del Comune in merito a presunti interventi di disinfestazione, si richiede di disporre un adeguato intervento per risolvere definitivamente una situazione che ormai si protrae da troppo tempo.

"Far passare piazzale dello Sport come luogo pieno di zecche oltre ad essere ingiusto è falso – dichiara in una nota il presidente del Consiglio comunale Stefano Cecchi, delegato alla tutela degli animali – Per questo ritengo opportuno fare un po' di chiarezza in seguito al tentativo di confusione messo in atto in questi giorni da alcune forze politiche marinesi. Sappiamo tutti che i parassiti come le zecche proliferano soprattutto in questo periodo dell'anno. Non c'è dunque da meravigliarsi della loro presenza, che può non interessare solo Cava dei Selci, ma interi Paesi. Il fenomeno delle zecche purtroppo esiste da sempre e, nel caso in questione, si è voluto, da parte di qualcuno, solo montare un caso e renderlo più grosso del dovuto. È giusto attivarsi, come il comune ha fatto, e cercare di adottare tutti i mezzi di prevenzione che conosciamo, alcuni dei quali riguardano l'utilizzo di prodotti antiparassitari, che vediamo spesso in televisione o che possono esserci consigliati da un qualsiasi veterinario di fiducia, da applicare sui nostri animali da compagnia. – Cecchi conclude la nota – Non c'è nulla dunque di cui allarmarsi, l'Amministrazione comunale è attenta e vicina ai cittadini e continuerà a tenere sotto controllo la situazione". Intanto i residenti continuano a ribadire che il problema persiste e che il primo intervento di disinfestazione, (effettuato dal comune solo dopo numerose e svariate segnalazioni e dopo che L’osservatore laziale ha dato voce ai cittadini nell’articolo dell’11 giugno “MARINO CAVA DEI SELCI: E' ALLARME ZECCHE. I CITTADINI SI SENTONO ABBANDONATI DALLE ISTITUZIONI LOCALI” ) non avrebbe risolto il problema.

Intanto alcuni residenti commentano le parole del presidente del Consiglio comunale di Marino su Fb.

E.B. scrive: “Non esiste nessun allarme zecche, almeno a quanto dice chi di dovere dall'amministrazione comunale… cioè, esistono le zecche come esistono le zanzare e come esiste il sole, quindi non è un problema loro…. meditate gente, meditate, in particolare quando votate…. ora è troppo tardi, troppo….”

R.L. scrive: “Il fatto che qualcuno si sia sentito minacciato da questi tabella mi fa comprendere appieno quante complesse dinamiche si muovano qui nei dintorni.”

I.T. scrive: “una decina di auto di persone giunte per la manifestazione 'Boville Estate', ignare della situazione hanno parcheggiato le loro auto nei pressi dei muretti; ovviamente i bambini venivano fatti uscire lato marciapiede e ho visto qualcuno di loro appoggiarsi proprio lì” I.T. dopo aver letto le dichiarazioni del presidente Cecchi ha dichiarato: “Ho letto che il problema è risolto, non mi pare..sicuramente il numero è inferiore ad una settimana fa.. il luogo è sempre Piazzale dello Sport, lato marciapiedi… meglio precisare perché ho notato che anche 10 metri fanno la differenza qui…dalle foto si può notare che comunque il marciapiede monitorato è effettivamente utilizzato come parcheggio. Prego notare quanto vicino siano le auto!”

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Metropoli

Colleferro, furto al supermercato: arrestato un 27enne

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COLLEFERRO – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne georgiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di furto aggravato nei pressi di un noto supermercato di Colleferro.

Nello specifico, ieri pomeriggio, i militari nel corso di mirati servizi di prevenzione nei pressi delle attività commerciali, hanno ricevuto una segnalazione da parte degli addetti alla sicurezza interna di un centro commerciale. I militari sono intervenuti rapidamente all’interno del supermercato dove hanno bloccato il 27enne. Il giovane aveva effettuato il pagamento di alcuni prodotti, del valore di pochi euro, oltrepassando poi le barriere antitaccheggio con lo zaino pieno di prodotti per l’estetica e repellenti anti-zanzare del valore complessivo di circa 450 euro. I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui l’uomo si è impossessato della refurtiva, interamente restituita all’avente diritto.

Nella mattinata, il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e condannato il 27enne a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) e 200 euro di ammenda, previo patteggiamento.

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Cronaca

Ardea, beccati in flagrante mentre tentano una rapina in casa

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ARDEA (RM) – I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato in flagranza due uomini italiani, un 46enne e un 47enne, già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati per il reato di tentata rapina ai danni di un commerciante, 58enne.
La scorsa notte, una ragazza si è presentata presso gli uffici della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, chiedendo aiuto e denunciando un furto in atto presso la propria abitazione di Ardea, via Modena.
Ragion per cui, due Carabinieri, liberi dal servizio e in borghese, acquisita la segnalazione, si sono recati immediatamente presso l’abitazione della donna dove hanno trovato un uomo in fase di colluttazione con il padre della ragazza. Immediatamente bloccato, i Carabinieri, su indicazioni della vittima, hanno appurato della presenza di un secondo complice e si sono messi alla ricerca dell’uomo che, prima dell’arrivo dei militari si era dileguato nei campi limitrofi, ma è stato immediatamente rintracciato e bloccato a circa 50 metri di distanza, nascosto tra gli arbusti.
La vittima, soccorsa, è stata trasportata presso l’Ospedale Sant’Anna di Pomezia, per le escoriazioni riportate durante la colluttazione ricevendo cinque giorni di prognosi.
I Carabinieri, ricostruendo la dinamica dei fatti, hanno appurato che, i due indagati si erano introdotti all’interno della cantina, con l’intento di asportare generi alimentari (olio e vino).
Per questo motivo, i due indagati, sono stati arrestati e condotti in caserma e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Al termine dello stesso, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari.



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Cronaca

Marcellina, perseguita moglie e figlia dagli arresti domiciliari: portato in carcere

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I Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia in carcere a carico di un uomo italiano di 55 anni.
L’esecuzione del provvedimento da parte dei Carabinieri rappresenta l’epilogo di attività investigative mirate a far emergere i molteplici e duraturi comportamenti violenti denunciati dalla ex moglie dell’uomo, costretta a subire le vessazioni del compagno per lunghi periodi, oltre che frequenti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando decideva di porre fine alla relazione.
A gennaio dello scorso anno, l’uomo usava violenza anche nei confronti della figlia, all’epoca 17enne, colpevole di essere andata a mangiare una pizza con sua madre, causandole lesioni al volto. Quest’evento ha convinto la donna a denunciare tutto, compresi i maltrattamenti subiti in passato, oltre l’ultimo gravissimo evento a danno della figlia. All’uomo veniva applicato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, e divieto dio comunicazione con la parte offesa.
L’uomo, non rispettando il divieto imposto, inviava messaggi minacciosi tramite social network alla ex moglie ed alla propria figlia, cercando di influenzare le loro deposizioni nel processo che si stava svolgendo a suo carico, arrivando a minacciarle anche in aula di tribunale.
In considerazione dei gravissimi fatti accaduti, dell’inosservanza della misura cautelare imposta al 55enne e della necessità di salvaguardare l’incolumità delle donne vittime di violenza, la Procura della Repubblica richiedeva ed otteneva dal Tribunale di Tivoli l’emissione di un aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere, che veniva eseguita lo scorso 9 maggio dai Carabinieri di Marcellina, che traevano in arresto il soggetto e lo conducevano presso la casa Circondariale di Rebibbia.



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