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Roma

ROMA, IL CIPE DICE SI AL PROGETTO DEFINITIVO DELLA ROMA-LATINA.

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Tempo di lettura 5 minuti La gara d'appalto dopo la pronuncia del Consiglio di Stato

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Angelo Parca

Questa mattina 3 agosto il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto definitivo della Roma-Latina, dando il via al tratto Roma – Tor de Cenci – innesto A12.  Si è inoltre stabilito che dopo la pronuncia del Consiglio di Stato si potrà partire con la gara d'appalto, con la previsione di aprire i cantieri nel 2013. L'investimento della tratta in approvazione, al netto dei ribassi d'asta, è pari a 520,1 milioni di euro, cui si aggiungono 1,319 milioni di euro per la tratta Roma (Tor de' Cenci) – Latina e 586,4 milioni di euro per la bretella Cisterna-Valmontone i cui progetti definitivi sono già stati approvati dal Cipe, per un importo totale di 2.425,5 miliardi.


La Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini ha dichiarato: 
“Oggi è una giornata importante per le infrastrutture del Lazio. La delibera Cipe che ha approvato il progetto definitivo per la Roma-Latina segna una svolta per un’opera in cui questa Giunta, e io personalmente, ha creduto sin dall’inizio. Ci siamo impegnati con determinazione lavorando sia con il governo precedente che con quello attuale. Abbiamo ottenuto lo sblocco dei fondi pubblici e l’inserimento della Roma-Latina tra le opere strategiche nazionali. Contemporaneamente ci siamo occupati del lungo contenzioso ereditato dal passato che ha visto già sentenze favorevoli da parte del Tar. La decisione del Cipe oggi premia questo lavoro e una volta che si sarà pronunciato il Consiglio di Stato, fiduciosi che l’esito confermerà quanto già stabilito dal Tar, si potrà partire con la gara. Ci sono tutte le condizioni per poter dare avvio ad una infrastruttura determinante per il sistema viario del Lazio e che avrà ricadute positive per le imprese e per l’occupazione”.

L’assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori PubbliciI Luca Malcotti ha dichiarato:
“Questa mattina il Cipe, alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Monti, ha approvato il progetto definitivo della più grande opera pubblica che interessa il nostro territorio, la Roma-Latina. Sono stati confermati i finanziamenti e se a ottobre il Consiglio di Stato confermerà, come ci auguriamo, le sentenze del Tar del Lazio sul contenzioso amministrativo, ereditato dalle precedenti amministrazioni, la Roma-Latina verrà finalmente realizzata. E’ un’opera fondamentale attesa da anni, che porterà sviluppo e lavoro: parliamo di 2,7 miliardi di euro, finanziati per oltre il 60% dai privati, che non solo ridaranno fiato al mercato delle costruzioni e creeranno decine di migliaia di posti di lavoro, ma soprattutto rappresenteranno una grande opportunità per potenziare il turismo del sud-pontino e la competitività delle imprese di quell’area e non solo. Con questa opera metteremo in connessione il porto di Civitavecchia, l’aeroporto di Fiumicino e le grandi reti transnazionali ed autostradali. La Regione Lazio passerà finalmente da un sistema monoassiale (che si basa soltanto sull’Autostrada del Sole) a un sistema a rete con una migliore distribuzione dei flusso del traffico, con maggiore sicurezza e con minori tempi di percorrenza. Tutto questo è merito soprattutto dell’ostinazione della giunta Polverini e della Presidente, che si è battuta strenuamente per far ripartire quest’opera. Oggi, con la delibera del Cipe, speriamo di arrivare all’indizione della gara entro la fine dell’anno e all’apertura dei cantieri entro il 2013. In tempi di scarse risorse pubbliche grazie a questo finanziamento verranno realizzate anche altre opere complementari e fondamentali per il territorio per oltre 46 km”. In particolare il progetto prevede: 1) la tangenziale di Latina (12,4 km) con due corsie per senso di marcia; 2) Adeguamento della SP Borgo Piave – Foce Verde (8,3 km); 3) Adeguamento di via Apriliana tra la stazione di Campoleone e lo svincolo di Aprilia Nord (5,2 km); 4) Adeguamento di via dei Giardini che collega la SR Nettunense e il casello di Aprilia Sud (2,8 km); 5) Realizzazione della connessione tra la SR Ariana e la SP Artena-Cori (3,9 km); 6) Realizzazione della tangenziale di Lariano (3,7 km); 7) Realizzazione del collegamento tra Velletri e la SP Velletri-Cori (1,2 km); 8) Adeguamento della SP Velletri-Cori (2,9 km); 9) Realizzazione della tangenziale di Labico (5,8 km)."

Il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mario Abbruzzese ha dichiarato:
 “La ripresa economica del territorio riparte anche dalle infrastrutture. E’ per questo motivo che la notizia del via libera da parte del Cipe al corridoio intermodale Roma – Latina ci riempie di soddisfazione. Questo sblocco dei fondi, insieme al Piano del Sud già annunciato nei mesi scorsi, potrà rappresentare infatti anche l’inizio di una programmazione più ampia nella quale potrebbero essere ricomprese una serie di opere importanti anche per le province e per tutto il Lazio, la cui posizione centrale rispetto al Mediterraneo deve essere esaltata”.  “La Roma- Latina era un punto programmatico dell’agenda dell’attuale Governo regionale che potrà finalmente concretizzarsi grazie all’ottimo lavoro svolto in questi due anni dalla presidente Polverini e frutto di un’ottima collaborazione istituzionale tra le amministrazioni locali e quella centrale. che contribuirà a ridurre il gap infrastrutturale tra Nord, Centro e Sud del Paese. In un periodo di crisi infatti  è giusto investire sulle infrastrutture perché rappresentano uno strumento per migliorare i servizi per cittadini e imprese, un attrattore per gli investimenti, nonché un motore per l’economia turistica. La logistica e la mobilità sono insomma la soluzione per cominciare a fare il futuro di domani”. 


Il Presidente dei Verdi del Lazio Nando Bonessio ha dichiarato:
“Oggi e stata approvata dal Cipe l’ennesima grande opera inutile e Polverini brinda all’ennesimo spreco di denaro pubblico. Ancora una volta il modello di trasporto al quale puntano Governo e Regione Lazio è quello del secolo scorso ‘solo gomma’ che ha perso, nell’ultima approvazione, la caratteristica d'intermodalità, visto che di trasporto su ferro nel progetto che abbiamo faticosamente avuto da ANAS e Ministero infrastrutture non c e un solo metro di Trasporto Pubblico Locale su ferro. Anche per questo motivo la Roma-Latina si configura come l’ennesima speculazione a danno dei cittadini e dell'ambiente. Naturalmente i residenti non sono stati minimamente sentiti su quest'opera, visto che non e stata applicata la delibera 57/2006 del Consiglio Comunale di Roma sulla partecipazione in materia di trasformazioni urbanistiche, ne tantomeno e stato attivato il 'debat public' come si fa in Francia nonostante le assicurazioni in merito date durante la riunione al Ministero delle Infrastrutture del 20 giugno scorso. Oltretutto, il corridoio continua a chiamarsi in modo beffardo "intermodale" quando l'intermodalità si è persa per strada visto che la metropolitana di superficie fino a Pomezia "non partirà mai" in quanto rappresenterebbe un ‘mancato guadagno’ per chi si aggiudicherà la gestione del pedaggio per i prossimi 90 anni; inoltre, fortissime e palesi sono le incongruenze sul fronte dell’applicazione della Valutazione d'Impatto Ambientale. E se non bastasse, secondo i nostri calcoli l'importo di spesa di oltre 3 miliardi di euro è ampiamente sottostimato ed è destinato almeno a triplicare e sarà impiegato per un modello di trasporto obsoleto e fuori dalla storia, visto che catalizzerà traffico su gomma rendendo ancora più caotico e invivibile il quadrante sud-ovest della Capitale. Roma non ha bisogno di questa opera, ma di un serio investimento sulla mobilità pubblica e sostenibile. Aspetteremo, a fianco del Comitato No Corridoio Roma-Latina, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPE per sostenere il quasi certo ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio e impedire un’ulteriore sciagurata grande opera inutile venga realizzata lasciando il ‘conto da pagare’, in termini ambientali ed economici, alle prossime generazioni”.

 

Metropoli

Colleferro, furto al supermercato: arrestato un 27enne

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COLLEFERRO – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne georgiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di furto aggravato nei pressi di un noto supermercato di Colleferro.

Nello specifico, ieri pomeriggio, i militari nel corso di mirati servizi di prevenzione nei pressi delle attività commerciali, hanno ricevuto una segnalazione da parte degli addetti alla sicurezza interna di un centro commerciale. I militari sono intervenuti rapidamente all’interno del supermercato dove hanno bloccato il 27enne. Il giovane aveva effettuato il pagamento di alcuni prodotti, del valore di pochi euro, oltrepassando poi le barriere antitaccheggio con lo zaino pieno di prodotti per l’estetica e repellenti anti-zanzare del valore complessivo di circa 450 euro. I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui l’uomo si è impossessato della refurtiva, interamente restituita all’avente diritto.

Nella mattinata, il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e condannato il 27enne a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) e 200 euro di ammenda, previo patteggiamento.

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Cronaca

Ardea, beccati in flagrante mentre tentano una rapina in casa

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ARDEA (RM) – I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato in flagranza due uomini italiani, un 46enne e un 47enne, già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati per il reato di tentata rapina ai danni di un commerciante, 58enne.
La scorsa notte, una ragazza si è presentata presso gli uffici della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, chiedendo aiuto e denunciando un furto in atto presso la propria abitazione di Ardea, via Modena.
Ragion per cui, due Carabinieri, liberi dal servizio e in borghese, acquisita la segnalazione, si sono recati immediatamente presso l’abitazione della donna dove hanno trovato un uomo in fase di colluttazione con il padre della ragazza. Immediatamente bloccato, i Carabinieri, su indicazioni della vittima, hanno appurato della presenza di un secondo complice e si sono messi alla ricerca dell’uomo che, prima dell’arrivo dei militari si era dileguato nei campi limitrofi, ma è stato immediatamente rintracciato e bloccato a circa 50 metri di distanza, nascosto tra gli arbusti.
La vittima, soccorsa, è stata trasportata presso l’Ospedale Sant’Anna di Pomezia, per le escoriazioni riportate durante la colluttazione ricevendo cinque giorni di prognosi.
I Carabinieri, ricostruendo la dinamica dei fatti, hanno appurato che, i due indagati si erano introdotti all’interno della cantina, con l’intento di asportare generi alimentari (olio e vino).
Per questo motivo, i due indagati, sono stati arrestati e condotti in caserma e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Al termine dello stesso, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari.



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Cronaca

Marcellina, perseguita moglie e figlia dagli arresti domiciliari: portato in carcere

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I Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia in carcere a carico di un uomo italiano di 55 anni.
L’esecuzione del provvedimento da parte dei Carabinieri rappresenta l’epilogo di attività investigative mirate a far emergere i molteplici e duraturi comportamenti violenti denunciati dalla ex moglie dell’uomo, costretta a subire le vessazioni del compagno per lunghi periodi, oltre che frequenti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando decideva di porre fine alla relazione.
A gennaio dello scorso anno, l’uomo usava violenza anche nei confronti della figlia, all’epoca 17enne, colpevole di essere andata a mangiare una pizza con sua madre, causandole lesioni al volto. Quest’evento ha convinto la donna a denunciare tutto, compresi i maltrattamenti subiti in passato, oltre l’ultimo gravissimo evento a danno della figlia. All’uomo veniva applicato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, e divieto dio comunicazione con la parte offesa.
L’uomo, non rispettando il divieto imposto, inviava messaggi minacciosi tramite social network alla ex moglie ed alla propria figlia, cercando di influenzare le loro deposizioni nel processo che si stava svolgendo a suo carico, arrivando a minacciarle anche in aula di tribunale.
In considerazione dei gravissimi fatti accaduti, dell’inosservanza della misura cautelare imposta al 55enne e della necessità di salvaguardare l’incolumità delle donne vittime di violenza, la Procura della Repubblica richiedeva ed otteneva dal Tribunale di Tivoli l’emissione di un aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere, che veniva eseguita lo scorso 9 maggio dai Carabinieri di Marcellina, che traevano in arresto il soggetto e lo conducevano presso la casa Circondariale di Rebibbia.



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