Roma
SILVIO, DEAD MAN WALKING
Tempo di lettura 3 minuti Un pizzico di orgoglio in meno, una buona dose di prudenza e maggior ascolto ai buoni consigli, forse, gli avrebbero riservato l’uscita dalla politica con l'onore delle armi
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11 anni fail
Gli “intellettuali “, una galassia di cervelli in gara a fare più male possibile al Belpaese all’estero. E ci sono riusciti.
Emanuel Galea
Roma – Un condannato a morte riceve la visita di una suora, il suo caso è disperato, manca poco al giorno dell'esecuzione. Chi è che non si ricorda il film di Tim Robbins del 1995? Chi è che osa scommettere un solo 'dollaro bucato' sulla futura sorte della carriera politica del cavaliere? Matt, nel film aveva trovato la vicinanza di suor Helen. Il cavaliere, fino ad ora è stato assistito da amici affezionati e compagni e compagne d’avventura. Dei suoi conti con la giustizia se la vedrà lui a tempo debito. Per la sua condotta morale si è rivelato alla stregua di tutti gli altri che lo circondano. Sono conti che deve fare con la sua coscienza.
Delle riforme promesse e non attuate se la sta vedendo con il suo elettorato che lo sta mollando. Il consenso scende a caduta libera. Lo stanno abbandonando gli stessi che fino all'altro giorno avevano intinto il pane insieme a lui nella stessa ciotola. L’ex ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, un tempo “front woman” dell’entourage Berlusconi, ha annunciato a 'La Telefonata' su canale 5 che non trova più stimoli per rimanere in un partito di plastica. I colonnelli disertano e per la prima volta dopo tanti anni il cavaliere dà segni di nervosismo.
Si è rivelato debole nei momenti cruciali. Si è fatto negare, quando il “suo Popolo della Liberta” chiedeva da lui un’azione forte. Smantellare la “casta”. Demolire tutti i costosi privilegi che arbitrariamente i signori parlamentari con il tempo si erano attribuiti. Fare una vasta operazione di pulizia. Solo dopo poteva a testa alta chiedere sacrifici e collaborazione dal Popolo, e il suo elettorato l’avrebbe seguito.
Anche il suo ex super ministro dell’economia si è rivelato un’altra sorpresa. Ha annunciato delle bellissime riforme, tagli alla spesa pubblica, dismissioni, riduzioni di parlamentari, abolizione delle province. Un programma virtuale per un governo rivelatosi senza spina dorsale.
La sua unica fortuna era che giocava la partita da solo. Sulla piazza passeggiavano desolatamente i soliti urlatori. L’opposizione era praticamente inesistente. In quei momenti, quando serviva di più una seria opposizione, ci si è trovati con 'urlatori da curva sud'.
Partiti e partitini che andavano in ordine sparso. Facevano la gara a chi la diceva più grossa. La politica, quella con la 'p' maiuscola è diventata merce rara, erba che non cresce più nel giardino nostrano. L’Italia si è trovata in un mare in tempesta guidata da marinai d’acqua dolce. L’Italia è un gran Belpaese, merita ben altra classe dirigente. L’opposizione ripeteva fino alla noia il solito refrain: “ il cavaliere deve fare un passo indietro”. Alla fine, tutti hanno fatto il passo indietro e dalla padella hanno buttato gli italiani nella brace.
In giro non si percepiva che un’ubriacatura generale, sindacati, mass media, poteri forti e gli “intellettuali “, una galassia di cervelli in gara a fare più male possibile al Belpaese all’estero. E ci sono riusciti. Questi signori volevano fare credere che il loro target fosse il cavaliere e non il Belpaese. Non si rendevano conto del male che stavano causando alla credibilità dell’Italia. Il cavaliere poteva essere ricordato come colui che aveva modernizzato il paese. Forse l’orgoglio gli ha giocato un brutto scherzo. Ci dispiace, oggi il cavaliere è "un dead man walking". Suor Helen non ci sta più. Al suo posto si trova un ristretto gruppo di sostenitori. Non bastano. Un pizzico di orgoglio in meno, una buona dose di prudenza e maggior ascolto ai buoni consigli, forse, gli avrebbero riservato l’uscita dalla politica con l'onore delle armi.
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2 Maggio 2024
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Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio
Pubblicato
5 giorni fail
1 Maggio 2024
Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.
Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.
La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.
All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.
Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.
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Castelli Romani
Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti
Pubblicato
1 settimana fail
29 Aprile 2024
Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.
Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.
Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?
(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.
Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione
Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.
Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?
(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.
A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?
Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.
Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?
Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.
Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?
(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.
Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?
Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.
Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere
Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.
Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?
Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.
Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …
Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.
L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.