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Roma

VELLETRI, PIENA INVESTITURA NEL NUOVO CENTRO DESTRA PER TRIVELLONI

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Tempo di lettura 6 minuti Lorenzin: "Già da qualche mese abbiamo iniziato un percorso in comune con Trivelloni"

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Redazione

Velletri (RM) – E' stato lo splendore della campagna di Velletri – esaltato dalla splendida location de 'La Vigna' e dalla capacità organizzativa dell'azienda 'Frutti Felici' – a fare da cornice alle 'Ragioni di una Scelta', il convegno promosso dall'associazione 'Fare Nazione' di cui Lamberto Trivelloni è da anni il fulcro, all'apice di un gruppo di numerosi amministratori e stimate figure professionali. Oltre le ragioni anche l'audacia di una scelta, per lasciare l'Udc e battere la strada del Nuovo CentroDestra, insieme ad un gruppo capace di radunarsi in maniera oceanica accanto al suo punto di riferimento.

Ingredienti essenziali, che hanno dato sapore ad una serata che di elementi in grado di esaltare il 'piatto' ne avrebbe avuti già tanti. A partire dagli illustri ospiti  convenuti verso Velletri, con in testa il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, l'europarlamentare Alfredo Antoniozzi e il senatore dell'NCD, Antonio D'Alì, cui si sono poi aggiunti Mario Baccini, presidente dell'ente nazionale del Microcredito, e la sua consorte Diana Battaggia, direttore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale in Italia.

Pezzi da novanta della politica italiana, desiderosi di far capolino nell'hinterland col fermo intento di uscire dalle ristrette stanze della politica romana e stabilire un filo diretto con gli umori e le istanze del popolo. Preceduti dagli interventi di Maria Grazia Tetti, madrina dell'evento, e di Riccardo La Rosa, candidato alla carica di vicesindaco a Mazara del Vallo, l'incontro ha avuto nella Ministro Beatrice Lorenzin la figura in grado di scaldare i cuori e trascinare i presenti verso una cronistoria sulla nascita del 'Nuovo CentroDestra', che se non ha stancato i presenti ha di certo fornito elementi utili per riannodare i fili del recente passato.

Dopo di lei si sono alternati al microfono il presidente dell'Eur spa, Pierluigi Borghini, l'europarlamentare Alfredo Antoniozzi (candidato all'imminente rinnovo del Parlamento Europeo), il senatore Antonio D'Alì, già sottosegretario al Ministero dell'Interno nel secondo e terzo governo Berlusconi, e il presidente dell'Associazione 'Fare Nazione', Lamberto Trivelloni, che dinanzi ai suoi amici e compagni di tante avventure ha ufficializzato il suo passaggio nel 'Nuovo CentroDestra', dopo aver a lungo caldeggiato l'idea di un'azione riformatrice che guardasse ad una comune casa popolare, con la quale poter aderire ancor più convintamente nel PPE e aprire le porte per un vero Partito Popolare Italiano. Tra la folta platea – che ha mostrato tutta la sua attenzione nelle quasi 3 ore di interventi  – anche svariati Primi cittadini ed assessori, in rappresentanza non solo dei Castelli Romani, ma di tutta la provincia romana e gran parte della regione. In prima fila anche il capogruppo cittadino, Alessandro Priori.

Piena investitura per Trivelloni nel Nuovo CentroDestra, come confermato dalla 43enne Ministro Lorenzin, in forze col Governo Letta e riconfermata dal Governo Renzi. "Già da qualche mese – ha dichiarato la Lorenzin – abbiamo iniziato un percorso in comune con Trivelloni e sono contenta  di poter incontrare una squadra che ha voglia di mettersi in gioco in una parte così importante della provincia di Roma. Noi crediamo in qualcosa di nuovo, a partire da un metodo in cui si privilegi la meritocrazia, e si porti avanti un sistema politico in cui ci sia partecipazione nei circoli e nei congressi, senza paura di allargarsi agli altri. Siamo una cosa nuova, capace di attrarre persone che prima non avrebbero mai militato con noi. Contaminiamoci – ha esortato la Lorenzin -: cerchiamo di aprirci a idee anche diverse,  per costruire un grande partito di centrodestra. Ci vuole competenza, capacità, cuore, coraggio e onestà: tutti insieme per un Nuovo CentroDestra in grado di fare un grande salto di qualità. Io stessa – ha aggiunto facendo capolino nel suo settore di riferimento – sto riformando la sanità italiana, senza guardare se pesto il piede di un amico, col fermo intento di raggiungere l'obiettivo di realizzare un sistema sanitario universalistico, unico al mondo, con un'assistenza medica di primo livello, mantenendolo vivo, senza farlo ammazzare da chi ruba, da chi prende tangenti e da chi si è fatto ricco coi morti". "La responsabilità di tutto questo è immensa, ma per farlo dobbiamo essere forti, radicati e avere un progetto per l'Italia e per l'Europa, senza dimenticare che il nostro Paese dà tanto all'Europa, ma per ovvie incapacità riprende indietro appena il 5% di quanto dà. Non abbiamo 'grant office' all'altezza, con carenze negli uffici che gestiscono i premi di confinanziamento per la ricerca. E' arrivata l'ora di fare rete, di non sprecare, ma fare sinergia. Per le Europee avremo una grande sfida, quella di lottare contro i populismi e far capire alla gente, giustamente scontenta, che non si può far campagna elettorale contro l'Europa. Abbiamo fatto un partito con una scelta di coraggio e di idee, aggregando amici coraggiosi, ritrattando un patto di governo in cui tutti i capisaldi economici sono i nostri, nonostante poi Renzi se li rivenda bene;  queste cose vanno non solo rivendicate, ma portate avanti con orgoglio e le Europee saranno il nostro primo test. Abbiamo tutte le chance per farcela, ma abbiamo bisogno di non essere soli, visto che non ce l'abbiamo l'uomo solo in campo, ma possiamo contare su una squadra di persone, tale che se vinciamo, vinciamo tutti insieme, senza vendere un sogno ma costruendolo insieme".

Per Trivelloni un’investitura anche da parte dell’eurodeputato Alfredo Antoniozzi: "C'è bisogno di una nuova generazione di leader, con la quale condividere le scelte per il futuro, scrivendo insieme una nuova pagina di politica italiana. Abbiamo scelto la strada stretta, anche se era facile percorrere quella più ampia ed è per questo che sono felice che un uomo come Lamberto, al quale riconosco una tempra di combattente, per la sua forte capacità di rappresentare il territorio, abbia scelto di percorrere questa strada insieme a noi, perchè ci attende una stagione nuova, una stagione in cui abbiamo bisogno di uomini veri". Parole cui hanno fatto eco quelle del senatore Antonio D’Alì. "Sono qui a collaborare con una squadra in grado di contribuire a rifare il Paese, nella soddisfazione che un'organizzazione come Fare Nazione abbia deciso di avvicinarsi al Nuovo CentroDestra. Sono qui per Lamberto – ha aggiunto D'Alì – per testimoniare come anche fuori zona si possono avere importanti rapporti d'amicizia e condivisione politica. Ho avuto la fortuna di conoscere lui e i suoi amici e questa conoscenza si è consolidata in una personale amicizia, tanto da spingermi a dire che  Lamberto merita la nostra attenzione verso quel ruolo che ogni leader ha diritto ad avere, soprattutto in una formazione politica come la nostra, che è in assoluto divenire ed è prossima alla verifica elettorale delle elezioni Europee".

Pur se acciaccato per i postumi di un incidente domestico Lamberto Trivelloni non si è tirato indietro, prendendo in mano il testimone: “Ringrazio donne e uomini che in questi 20 anni mi sono stati vicini, dando poi vita ad un'associazione culturale sorta con l'intenzione di stare insieme e dialogare, all'insegna del confronto e dell'amicizia. Al suo interno anche diversi amministratori pubblici, molti dei quali provenienti da esperienze differenti, talvolta alternative tra loro, a dimostrazione dell'essenza del confronto. Nel 2010 abbiamo dato vita a questa associazione, ponendoci diverse domande, a partire dall'interrogativo se potesse nascere anche in Italia una casa comune per tutti coloro che a Bruxelles si riconoscono nel popolarismo europeo. Abbiamo sempre detto che c'era l'esigenza, quindi, di dar vita ad un partito popolare europeo in Italia, avendo il coraggio di porlo come condizione della nostra attività politica, come accaduto nel settembre del 2010 a Capanelle, quando proponemmo di fare un congresso per far nascere anche in Italia questo importante soggetto politico, alternativo alla sinistra, che cominciasse a far davvero politica, visto che di politica, in Italia e nel mio partito ve n'è stata davvero poca. Ho sempre rispettato il mio partito, con lealtà ed attaccamento, lavorando alacremente. E di sirene e di tentazioni ne sono arrivate in abbondanza, senza che venisse mai meno la correttezza verso i nostri ideali e convincimenti. Il partito dell'uomo solo al comando non è più congeniale al modo di fare politica, in cui c'è bisogno di rettitudine e coerenza, di gente che dice le cose che pensa e fa le cose che dice. Alfano ha ribadito più volte che la classe politica nascerà attraverso i congressi, con battaglie che consentano ai cittadini di scegliere da se le proprie rappresentanze, optando per le Primarie laddove ciò non fosse possibile. Tutto l'inverso – forse l'unica frecciatina riservata ai leader dell'ormai suo ex partito – di chi con la mano destra si straccia le vesti e fa battaglie per tentare di restituire il diritto di voto con le preferenze e poi, con l'altra, si approfitta di una legge ingiusta e democraticamente scorretta, piazzando, su quelle liste chiuse, amici, parenti e persone che con le realtà territoriali non hanno nulla a che vedere".
"Detto questo, non c'è niente di peggio di una nazione che basa la politica sulle violenze giudiziarie, visto che una nazione che non ha giustizia è una nazione povera e una nazione povera e una nazione ingiusta. Per questo ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini in un momento difficile. Quando si parla di riforma della giustizia pongo tutte e due le orecchie protese verso l'ascoltatore e non dimentico che Berlusconi ha sempre utilizzato strumentalmente quest'arma a doppio taglio, diventandone vittima e carnefice, nonostante abbia avuto la maggioranza più schiacciante dal dopoguerra e nulla di positivo abbia prodotto in tal ambito".

"La Democrazia Cristiana, da cui molti di noi provengono per esperienze passate, è l'esempio più eclatante di come la giustizia interceda nella nostra democrazia; essa, a netto degli errori, degli eccessi e dei difetti, era un grandissimo partito popolare, democratico e cristiano, e fu distrutto scientamente, e contro ogni principio democratico, dall'uso contorto della giustizia. Ed i leader, che si sono candidati nel tempo ad esserne gli eredi (il riferimento a Pierferdinando Casini non è puramente casuale) forti di questa esperienza drammatica, avrebbero dovuto correggerne gli errori, e non accompagnarli attraverso azioni misogine e senza senso.  Oggi – ha concluso Trivelloni rivolgendosi alla folta platea – a quel partito, il mio ex partito, presento il conto e lo presento insieme a voi, dopo essere venuto nelle vostre case e nei vostri uffici, discutendo e trovando qualcosa che ci accomunava, in un progetto in cui far politica vera e poter volare alto, ragionando e costruendo insieme la buona politica del domani".

 

Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

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