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Roma

CIAMPINO ELEZIONI: INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO GABRIELLA SISTI

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Tempo di lettura 5 minuti "Il mio programma di risveglio della città"

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di Daniele Rizzo
 

Ciampino (RM) – A poco più di un mese dalle prossime elezioni del 25 maggio, siamo andati ad intervistare Gabriella Sisti, candidato sindaco di UDC e NDC, ma anche delle liste Ciampino Città Del Volo, Adesso Donna e Riformisti per Ciampino.

Lei ha già esperienza in politica, ma è alla sua prima candidatura come sindaco. Cosa l’ha spinta a candidarsi e perché ha deciso di uscire dalla coalizione?
La necessità di un cambiamento. Il nostro Comune, come il resto d’Italia, sta risentendo di una stasi che si protrae da troppo tempo. Con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani, ndr) abbiamo combattuto per anni una politica che grava totalmente sugli enti locali, ma questo non deve essere un’attenuante per l’amministratore. Noi abbiamo avuto per anni un’amministrazione molto accentrata sulla figura del sindaco, e questo non ha portato alla massima espressione delle nostre peculiarità e delle nostre maggiori predisposizioni verso il cittadino. Questa è stata la spinta che mi ha convinto a candidarmi sindaco. Molti mi dicono che sono coraggiosa, ed è vero, perché andiamo a rilevare un comune che è in grande difficoltà. Vorrei ricordare la situazione dell’ASP, con i suoi 35 dipendenti in situazione mobilità, con un bilancio che fa piangere; ci sono stati in precedenza grandi costi che hanno attanagliato l’azienda. Considerando che per anni ha governato il centrosinistra, il motivo per cui non ho continuato con l’esperienza della coalizione è quindi scritto nei bilanci dell’ASP. Le risorse ai servizi sociali oggi sono praticamente nulle o inesistenti, e questo è inaccettabile, perché tutte le risorse dovrebbero essere riversate sul cittadino in stato di bisogno. E infatti nel mio programma c’è l’incremento dei servizi sociali del 30%, usando i soldi che andremo a prendere dal taglio delle consulenze esterne e dal rilancio delle professionalità locali.

Inizialmente aveva deciso di partecipare alle primarie di coalizione. Poi si è tirata indietro. Perché?
Io volevo partecipare. Poi però non l’ho fatto perché tra i due candidati PD si è scatenata una guerra assurda a suon di minacce e di magistratura, anche a causa del “superghino” o comunque di queste vicende gestite malissimo. In quel momento mi sono quindi trovata tra due fuochi e non me la sono sentita. Per me le primarie devono essere un momento di serenità, la serenità non c’era e allora ho preferito soprassedere.

Pensa che questa scelta, insieme a quella di star fuori la coalizione, potrebbe penalizzarla in termini di voti alle prossime elezioni?
Assolutamente no, anche perché nello stesso periodo il mio partito ha iniziato un percorso diverso. A livello nazionale l’Unione Di Centro ha iniziato un’esperienza verso le europee e le amministrative con il Nuovo Centro Destra. Sembrerebbe che questo percorso insieme possa continuare anche dopo le elezioni, e quindi anche questo mi porta a pensare ad un percorso diverso per il nostro futuro. Inoltre io volevo presentare un programma mio che rompesse con quello standard delle primarie, anche alla luce del fatto che molto iniziative interne all’amministrazione le ho sempre prese da sola. Perché allora non correre da sola?

Parliamo del suo programma. Quali sono le sue proposte relativamente alla questione dell’Aeroporto?
Innanzitutto il mio è un programma di risveglio della città, visto che anche da un punto di vista commerciale la città è praticamente morta (a causa delle grandi catene di distribuzione che hanno sostituito il piccolo commerciante).
Sull’aeroporto: mentre noi veniamo da un’amministrazione che ha sempre contestato lo scalo aeroportuale tanto da arrivare a chiedere una cosa assurda come 30 decolli e 30 atterraggi, nonostante l’ADR abbia cambiato anche le rotte, io chiedo la permanenza dell’aeroporto e la valorizzazione di questo, perché io non me la sento di mandare a casa 3400 cittadini che ci lavorano, non mi prendo questa responsabilità.
Noi abbiamo parlato anche con Lo Presti (amministratore delegato di ADR, ndr) e l’aeroporto ci darebbe l’opportunità di un investimento pari a 20 milioni di euro in 5 anni. Abbiamo chiesto l’apertura del passaggio pedonale dalla parte di Ciampino, perché i passeggeri non devono andare a Roma ma fermarsi qui. Abbiamo chiesto la creazione della bretella che collegherebbe Viale Marino a Via della Folgarella (riducendo il traffico ciampinese e il relativo inquinamento). E infine l’IGDO sarebbe oggetto di interesse di Aeroporti di Roma che, con un piccolo investimento rispetto alla grande cubatura che rappresenta, potrebbe farci l’Accademia dell’Aeronautica, con gli alloggi per gli studenti e un centro congressi che userebbe anche Ryanair. Non è possibile che un comune come il nostro (e questo lo abbiamo detto ad ADR) non abbia risorse da poter investire sull’ambiente e sul benessere psicofisico dei cittadini.

Sul tema della sicurezza: quali sono le sue proposte?
Io non ho puntato tutto il mio programma solo su campo nomadi; io vengo dai comitati di quartiere e il campo nomadi lo combatto da tanto tempo. Lo combatto perché è illegale. Sta sulle falde acquifere e sotto il cono di volo dell’aeroporto; all’interno del campo sotterrano rifiuti tossici; inoltre gli abitanti sono diventati più di 770, con etnie diverse. Il campo è diventato un pericolo impellente per la loro e la nostra sicurezza. Ma La Barbuta non è l’unico problema. Abbiamo chiesto l’incremento dell’illuminazione pubblica, perché sono stati ad esempio tolti pali della luce pericolanti e non sono stati più ripristinati. Oppure mi viene in mente il parcheggio sterrato in Via di Morena, che è completamente buio e può rappresentare un pericolo per tutte quelle donne (ma anche per gli uomini) che ci parcheggiano la sera. Per noi la sicurezza è da intendersi a 360 gradi.

Cosa ci può dire invece riguardo l’edificazione delle aree 167?
Nel 2009 una mozione avanzata dall’UDC sulla delocalizzazione della 167, in seguito ai ritrovamenti archeologici, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale. Ma alla mozione non è poi stato dato alcun tipo di seguito; e non dare seguito ad un atto così importante della maggioranza (voglio ricordare che è grazie a noi e al nostro 10% che Lupi è diventato sindaco e ha avuto l’opportunità di andare in Regione) ha fatto sì che io abbia poi deciso, come già detto, di presentarmi sola a queste elezioni. Riguardo alla delocalizzazione: la 167 è una legge dello stato nata per aiutare le famiglie in difficoltà in caso di emergenza abitativa. Oltre alle case popolari, c’è quindi questo piano che aiuta anche le giovani coppie ad ottenere alloggi a prezzi agevolati. Quindi queste case vanno edificate per dare una risposta a queste persone, ma anche perché queste persone hanno già versato i soldi.

Sempre riguardo il programma. Le aziende municipalizzate di Ciampino stanno attraversando, come Lei ha già detto prima, un momento difficile. Cosi ci dice a proposito di questo problema?
Trovo che ci sia stata fino ad oggi una gestione troppo accentrata. L’azienda ASP è quasi totalmente del comune: il sindaco decide e le decisioni non vengono portate all’esterno, così che oggi ci troviamo di fronte solo ad una situazione debitoria. Mettici pure che negli anni (e dico una cosa grave) queste aziende sono servite come bacino elettorale, come calderone di voti. Non ricordo se negli ultimi 10/20 anni siano stati fatti bandi pubblici volti a premiare la meritocrazia, ma se fosse così oggi dentro dovremmo trovare tutti plurilaureati, e invece non è così. Credo che la gestione sia totalmente da rivedere. Noi avevamo chiesto un cambio di gestione e l’adozione di un piano industriale urgente, che c’è stato solo a parole e poi nei fatti non c’è stato più. Un piano industriale avrebbe ottimizzato i costi e tagliato le consulenze. L’ASP era un fiore all’occhiello, invece oggi ha 35 soggetti in stato di mobilità, con la presenza di ben 8 forme di contratto diverse. Questo ci dimostra che anche sulla gestione delle risorse umane non tutto è andato per il meglio. I contratti collettivi nazionali vanno rispettati, bisogna dare al dipendente il giusto, non il più perche è mio amico e non il meno perché non è mio amico.

Ultima domanda: qualora venisse eletta sindaco, quale sarebbe il primo atto della sua amministrazione?
La rotazione dei dirigenti e del personale all’interno del comune e delle aziende. La rotazione dei dirigenti soprattutto. Anche ovviamente alla luce dell’ultimo decreto anticorruzione che ce lo chiede e al quale noi non abbiamo ancora dato seguito. Chi non porta i risultati va a casa come i dipendenti privati. Ma poi anche il taglio netto delle consulenze, la riduzione dell’addizionale irpef di un punto e l’incremento (su questo insisto) del 30% dei servizi sociali. Perché ad oggi, a fronte di un contributo alloggiativo dalla regione che doveva dare 1200 euro a famiglia, ne sono arrivati solo 35; 243 famiglie a Ciampino sono in sofferenza, ma nessuno lo dice. Credo che la regione Lazio debba avere lo sguardo più rivolto verso chi soffre.

 

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Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

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