Connect with us

Roma

NEMI PALAZZO RUSPOLI: MASSIMILIANO CONTE (PD), "…BASARE UN ARGOMENTO DESTRUENS SULLA BANALE DIFFERENZA SEMANTICA TRA MOZIONE E ACQUISIZIONE"

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti Il segretario Pd Massimiliano Conte risponde alla nota di Insieme per Nemi su Palazzo Ruspoli, oggetto di mozione del consigliere regionale Pd Simone Lupi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 5 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Nemi (RM) – Ancora una nota in risposta ad una contro nota di Insieme per Nemi a seguito di due episodi che hanno acceso i riflettori, come già detto, su Palazzo Ruspoli. La settimana scorsa il consigliere regionale Pd Simone Lupi dirama alla stampa, tramite comunicato, l'avvenuta presentata mozione che sostanzialmente responsabilizza la Regione a prendere in mano la questione del Castello: deve essere messo in sicurezza perché pericolante e dovrebbe anche diventare un volano per il rilancio turistico del Paese, perciò è necessario istituire quanto prima un "tavolo" tra le parti.

Gli approfondimenti sulla questione sono arrivati con l'intervista al Segretario Pd Massimiliano Conte.

Non si è fatta attendere la replica di Insieme per Nemi, gruppo politico di centrodestra nemese, la quale ha ben evidenziato che fin'ora si parla di buone intenzioni e di "tavoli" tipico vocabolario "di sinistra" ma che sostanzialmente, almeno finora, sarebbe tutto un "bla, bla, bla".

Altrettanto puntuale arriva, dunque, la replica al gruppo Insieme per Nemi del Segretario Pd Massimiliano Conte che solletica anche il presunto "ghost writer", autore della nota del gruppo politico avverso. 

 

Ecco la nota del Segretario Pd Massimiliano Conte Pd:

 

Cara Direttrice,

confesso di essere particolarmente sorpreso  dalla nota pubblicata sul suo giornale dal gruppo “Insieme per Nemi”. Ne apprezzo l’ironia, un certo fair play, sicuramente l’intento di completare una narrazione ultradecennale sulla storia del recupero di Palazzo Ruspoli, nonchè l’impulso di cogliere l’attimo fuggente per avere visibilità in un paese, Nemi, purtroppo ancora condannato a vivere nella melmosità di un passato politico ingombrante e per molti imbarazzante.

E’ chiaro che non ho alcuna intenzione di fare l’avvocato d’ufficio delle persone che il proditorio ghost writer di questo aggregato politico ha richiamato nella citata missiva. Credo fermamente nel concetto di responsabilità individuale quale base etica di ogni azione personale, soprattutto se agita nel campo sociale e istituzionale. Per questo, sarei curioso di conoscere nome e cognome di chi, solo oggi, a seguito della Mozione del PD regionale e di quanto è stato detto sulla stampa, ha avuto l’imprudenza di scrivere un articolo che, seppur fornendo un tassello informativo come quello attinente ai “Patti Territoriali del Lazio” (chapeau!), sconfina nel puro autolesionismo, non accorgendosi delle macerie lasciate in eredità proprio da quel passato e da quei fatti che egli cita e del quale è stato protagonista indiscusso.

Il bla bla bla, mi si permetta di dirlo sommessamente, sta nel rievocare Congiure, Scissioni e Commissariamenti ormai collocati nell’immaginario collettivo come il frutto di un fare politica che si è rivelato fallimentare e che, personalmente, serve solo a ricordare, a me stesso e tutti, che da quella storia triste bisogna uscire con uno slancio politico diverso e su questioni davvero essenziali per il paese.

E tra queste, c’è Palazzo Ruspoli.

All’indubbiamente sagace e informato writer di “Insieme per Nemi”, non posso che rimarcargli che è una offesa alla sua intelligenza basare un argomento “destruens” dell’operato del PD locale e regionale sulla banale differenza semantica tra Mozione e Acquisizione (di un bene). Nella sostanza, la tanto vituperata Mozione regionale è stata necessitata dal vuoto pneumatico lasciato dalle Giunte di centrodestra  che, dal punto di vista di una trattativa – venduta come una presunta buona prassi amministrativa (“…la trattativa fu portata avanti in modo serio, concreto, …etc etc” si noti: avrei potuto dire bla bla bla”) – non ha lasciato alcuna traccia utile al ben più sagace ex sodale Alberto Bertucci, che avrebbe potuto recuperare il business plan del progetto, capace com’è di trarre vantaggio dai suoi oppositori di destra e, ahimè, anche di sinistra (e qui ci vuole un altro meritatissimo chapeau, non c’è che dire).

Se tutto questo non è successo dal 1999 ad oggi, dovrebbe convenire con me l’esponente senza nome di “Insieme per Nemi”, che sia stato obbligatorio sterilizzare ogni traccia di una presunta e mai realmente pubblica operazione di recupero del Palazzo, ancor più se concepita da una compagine politica allora come oggi – mi scuso nel dirlo – poco credibile. Per questo motivo, si è ripartiti da zero, cioè da una Mozione che rappresenta un primo  atto istitutivo di un percorso non certo immediato ma, vivaddio, limpido nella volontà reale di incidere concretamente nel nostro territorio.

Sarei davvero curioso di vedere l’istruttoria della pratica amministrativa, gli accordi contrattuali tra le parti interessate, il modello progettuale di recupero di un immobile di pregio che merita ben altro che una nostalgica rievocazione di quanto quelle Giunte siano state attente alle esigenze della comunità nemese ma sfortunate, guarda caso, per l’arrivo di un Commissario Prefettizio che ha dovuto gestire la disfatta senza appello di una Giunta implosa per la propria insufficienza.

Tutto ciò detto, un progetto per Nemi che vede il coinvolgimento di Enti sovracomunali, la Proprietà, forse altri Attori di rilievo, richiede di avere interlocutori credibili, affidabili, onesti sul versante locale. E qui mi associo alla garbata attestazione, indirizzatami dal mio gentilissimo interlocutore, di aver avuto almeno il merito di accendere “un faro di attenzione” sulla questione Ruspoli (come continueremo a fare, insieme ai cittadini di Nemi, su un altro oscuro capolavoro amministrativo qual è il Piano Integrato Corsi).

Per tutto questo, cara Direttrice, la prego di far giungere questo messaggio alle persone interessate: la storia del nostro piccolo paese evidenzia il limite di una politica nostalgica, familistica e autoreferenziale. Posso passare per ingenuo, ma non sono un’anima bella. Lo stato di declino di Nemi è stato accelerato dal centrodestra e non certo dal Partito che rappresento da pochi mesi. Palazzo Ruspoli ne è il simbolo indiscutibile!

I cittadini nemesi vogliono lasciarsi alle spalle una storia politica che ha portato questo paese in un vicolo cieco. La cosa più utile e concreta per Nemi non è se transennare o meno un Palazzo in stato di evidente  degrado (e sia meno imprudente il versatile ghost a caricare sulle mie dichiarazioni la responsabilità di un eventuale “commissariamento” della struttura), ma fare una seria bonifica di un territorio politico ancora infestato da odi, rancori e personalismi. Questo dovrebbe essere l’interesse primario di ogni gruppo o partito presente a Nemi. Fortunatamente non siamo soli, almeno sul versante politico opposto a quello che provocatoriamente si è materializzato dal nulla in questi pochi giorni.

Ognuno si prenda quindi le proprie responsabilità, faccia la sua parte per il bene del paese, altrimenti è meglio che spenda le proprie energie in una seria e onesta autoanalisi dalla quale riemergere rigenerato e pronto a vivere nuove e legittime esperienze, non certo politiche, verso le quali – lo dico umilmente e sottovoce  – ha dimostrato di possedere una visione asfittica e conservatrice.

[CLICCARE QUI PER SCARICARE E LEGGERE LA MOZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE PD SIMONE LUPI SU PALAZZO RUSPOLI ]

 

LEGGI ANCHE:

Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

Continua a leggere

Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti