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Roma

NEMI, GARA PERINO: IL COMUNE TACE MA PARLA BERTUCCI LISTA CIVICA

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Tempo di lettura 4 minuti Sul caso interviene in una nota la lista di opposizione "Partecipazione Democratica"

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di Ivan Galea
Nemi (RM)
– “Farneticazioni”, questo è il verbo utilizzato dalla lista civica Uniti per Nemi del sindaco Alberto Bertucci in un manifesto che sostanzialmente vuole tranquillizzare la cittadinanza che tutto è in regola per quanto riguarda la gara di affidamento dei lavori di pubblica illuminazione su via del Perino a Nemi.

Singolare che Alberto Bertucci abbia voluto precisare la piena regolarità della gara del Perino attraverso un manifesto di lista civica e non un manifesto istituzionale del Comune di Nemi visto che ad essere chiamato in causa è proprio l’Ente Locale e in particolare il responsabile dell’Ufficio Tecnico Rosanna Galanti. La differenza sostanziale, forse, è che il Comune deve fare dichiarazioni ufficiali e certe in quanto amministrazione pubblica mentre una lista politica può di fatto dire quello che vuole.

Quanto vale dunque questo manifesto rispetto all’apertura di un fascicolo in magistratura? “Il Comune – si legge –  ha svolto la procedura di assegnazione in piena regola”, una regolarità che sarebbe confortata dalla risposta dell’Anac di Raffaele Cantone, risposta che ben sappiamo non essere stata favorevole all’operato della responsabile dell’Ufficio Tecnico Rosanna Galanti. [LA RISPOSTA DELL'ANAC ALL'ESPOSTO FATTO DAL DIRETTORE DE L'OSSERVATORE D'ITALIA SULLA GARA DEL PERINO]

Nel manifesto, il sindaco Bertucci, ex esponente di centrodestra e leader del gruppo civico Uniti per Nemi ammette che Rosanna Galanti ha inviato una richiesta di chiarimento all’Anac ma non fa invece riferimento alla missiva ufficiale dell’Anac inviata sia alla responsabile dell’ufficio Tecnico sia al direttore del nostro giornale.

E’ praticamente impossibile mal interpretare la risposta dell’Anticorruzione che evidenzia come un legame di parentela e intrecci di cariche amministrative tra i titolari delle ditte partecipanti inibisca la partecipazione alla procedura di gara. Avendo appurato che sono state invitate alla gara cinque ditte tra cui la Cosite S.r.l. di Borri Emanuela e la Edil Impianti S.r.l. di Borri Gianni è evidente che che nell’invitare le ditte non è stato effettuato il benché minimo controllo su eventuali rapporti di parentela e non è stato dunque tutelato il principio di par condicio tra i concorrenti.

La lettera di Rosanna Galanti (a dir poco incomprensibile) dove la stessa richiede parere al’Anac parte dopo il nostro articolo sul Perino datato 26 dicembre 2014 [LA LETTERA DI ROSANNA GALANTI INVIATA ALL'ANAC]

Non conosciamo la presunta risposta che può aver dato l’Anac a quella singola lettera astrusa ma sappiamo per certo che quando Rosanna Galanti scrive questa missiva all’Anticorruzione la gara del Perino è già bella che partita e affidata e che la problematica all’Anac viene invece ben esposta e argomentata dal nostro quotidiano tramite posta certificata come sostenuto dalla stessa Anticorruzione che ammette che vi può essere commistione.

In particolare riportiamo testé quello che scrive: “Da verifiche effettuate sembra esserci una commistione di cariche societarie e potrebbe esserci tutt’ora anche un legame di parentela tra le due ditte che ne inibirebbe la contemporanea partecipazione alla procedura di gara”.
Tradotto in soldoni: abbiamo ragione tant’è che la Magistratura ha aperto un fascicolo, a seguito di un esposto presentato da AssoTutela, e che l’intera documentazione inerente la gara del Perino è in mano agli investigatori, cioè è stata sequestrata.

Detto ciò come fa Bertucci a sostenere che è tutto regolare? Sarà la Magistratura a emettere sentenza dopo una accurata verifica e ricordiamo che l’Anac non è una marca di detersivo ma un Organo di estrema affidabilità è un’autorità amministrativa indipendente italiana e la sua funzione essenziale è la prevenzione della corruzione nell’ambito delle pubblica amministrazione. Ora il giudizio dell’Anac sugli appalti pubblici, soprattutto nell’era di Mafia Capitale, è diventato imprescindibile ed essenziale.

Dunque come fa Bertucci a dire che è tutto regolare? Ha già avuto in segreto dei riscontri dalla magistratura? E se fosse tutto a posto perché c’è chi ragionevolmente indaga sul caso e perché l’Anticorruzione avrebbe detto così esplicitamente, tra le altre osservazioni, che dopo opportune verifiche SEMBRA ESSERCI UNA COMMISTIONE DI CARICHE SOCIETARIE tra le ditte partecipanti alla gara del Perino?

Rosanna Galanti, responsabile dell’Ufficio Tecnico di fatto dovrà dare spiegazioni puntuali agli organi competenti perché risulta dagli atti che il Comune ha consapevolmente invitato 5 ditte a partecipare alla gara. Possibile che abbia invitato alla cieca? Senza verificare che due delle cinque ditte chiamate avevano legami di parentela (padre e figlia)?

Il manifesto, uno tra i tanti che artatamente tranquillizza i cittadini e plasma lo stato reale dei fatti è stato oggetto di una replica da parte di “Partecipazione Democratica”

Ecco la replica di Partecipazione Democratica:
"Le gare di appalto hanno avuto un iter ineccepibile…..come quella dello scuolabus, con tanto di intervento della magistratura. Come mai parlano gli organi di stampa e l’assotutela fa esposti ai carabinieri? Come mai tanto altro? L’opera di illuminazione della via del Perino  valorizza la conca e non conta che è semidistrutta prima della fine o che è inutile ed effimera.
Bertucci ha risolto il problema della valorizzazione della conca e non conta l’abusivismo dilagante con i relativi pozzi neri, il centro di canoa distrutto, i sentieri spariti, la via che porta al lago che grida vendetta.
Dice che ancora stiamo pagando i danni della vicenda ilcesa, ma non dice alcune cose importanti:
•     grazie a quelle battaglie abbiamo risparmiato  a nemi milioni di altri metri cubi di cemento.
•    abbiamo risparmiato milioni di euro per la costruzione di strade ed opere di urbanizzazione con ulteriori danni ambientali.
•    abbiamo evitato gravi problemi per le risorse idriche.
Il sindaco Bertucci parla di debiti accollati ai cittadini Nemesi dalle amministrazioni di sinistra, ma si è mai chiesto:
Quanto e’ costata la distruzione del centro di canoa e dei sentieri?
Quanto e’ costata l’irregolarita’ del campo di calcio?
Quanto sono costati lo smantellamento di fontane ed arredi urbani che erano nuovi?
Quanto e’ costata la sorveglianza del varco del centro storico con sofisticato sistema di telecamere mai messo in funzione?
Quanto e’ costata la costruzione di pannelli fotovoltaici sul tetto della scuola mai messo in funzione?
Quanto e’ costato impiantare ulivi nella conca del lago per poi lasciarli a se stessi?
Questo per parlare solo di poche cose.
Parleremo ancora di altri sprechi di pubblico denaro, non certo dovuti a
Scopi  nobili come quello di salvare il territorio."

Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

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