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Roma

Velletri, case abusive: i sindaci si appellano alla Regione

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Tempo di lettura 2 minuti Marco Milani: "L'improvviso risveglio" delle singole Procure rischia di alzare la preoccupazione per l' allarme sociale, in tutta Italia"

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Redazione

VELLETRI (RM) –  Si è tenuta ieri sera in Velletri, una partecipata riunione del Comitato " Equi Diritti" sul tema della difesa delle abitazioni sorte spontaneamente dopo gli anni 90 nel territorio dei Castelli Romani. La riunione, alla quale hanno partecipato oltre 200 persone è casualmente avvenuta a poche ore, dalla comunicazione a mezzo stampa, fatta dal Presidente della Comunitá Montana e Sindaco di Rocca Priora Damiano Pucci, della richiesta inviata in regione dalla pattuglia di Sindaci, circa l' apertura di un tavolo regionale, volto a cercare le soluzioni di sanabilità delle zone urbanizzate da oltre un ventennio, spesso, proprio in ottemperanza a precisi piani di recupero regionali.

Numerosi sono stati gli interventi, alla riunione indetta dai comitati che hanno visto alternarsi al microfono Il consigliere Massimo Grasso ( Rocca di Papa), Franco Spoto (ex Sindaco di Rocca priora), Gianluca Mastrella (Consigliere di Rocca Priora), Giuliano Cugini (Consigliere PD di Velletri), Enrico Indiati (Vice Sindaco della Città di Ariccia) ed Emanuele Crestini, Sindaco di Rocca di Papa, che ha illustrato ai presenti il lavoro svolto negli ultimi mesi dai Sindaci per cercare di affrontare e risolvere il problema. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Comitato Cristina Milani, che ha immediatamente colto l' occasione per chiedere un "allargamento del fronte e del tavolo di lavoro, a tutti quei sindaci che, pur non facendo parte della Comunità montana, seguono con interesse il problema e condividono la necessità della ricerca di una soluzione Comune, a partire proprio dai comuni di Ariccia e Lanuvio, le cui delegazioni erano presenti in sala" Non é mancata al termine degli interventi, la fase "assembleare" in cui il Comitato, dopo aver manifestato sotto la Procura della Repubblica di Velletri e sotto il Consiglio Regionale del Lazio ha unanimamente votato per una futura manifestazione da tenersi a Roma, volta a sensibilizzare il Parlamento Italiano sulla vicenda. "La tardiva inapplicabilità della Legge di Sanatoria del 2003 è un problema che potenzialmente riguarda 1000000 di famiglie in tutta Italia " Ricordano dal Comitato "urge trovare una soluzione nazionale, prima che "l'improvviso risveglio" delle singole Procure rischi, come avvenuto ai Castelli Romani, di alzare la preoccupazione per l' allarme sociale, in tutta Italia" Conclude Marco Milani dal direttivo del Comitato.

Metropoli

Colleferro, furto al supermercato: arrestato un 27enne

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COLLEFERRO – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne georgiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di furto aggravato nei pressi di un noto supermercato di Colleferro.

Nello specifico, ieri pomeriggio, i militari nel corso di mirati servizi di prevenzione nei pressi delle attività commerciali, hanno ricevuto una segnalazione da parte degli addetti alla sicurezza interna di un centro commerciale. I militari sono intervenuti rapidamente all’interno del supermercato dove hanno bloccato il 27enne. Il giovane aveva effettuato il pagamento di alcuni prodotti, del valore di pochi euro, oltrepassando poi le barriere antitaccheggio con lo zaino pieno di prodotti per l’estetica e repellenti anti-zanzare del valore complessivo di circa 450 euro. I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui l’uomo si è impossessato della refurtiva, interamente restituita all’avente diritto.

Nella mattinata, il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e condannato il 27enne a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) e 200 euro di ammenda, previo patteggiamento.

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Cronaca

Ardea, beccati in flagrante mentre tentano una rapina in casa

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ARDEA (RM) – I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato in flagranza due uomini italiani, un 46enne e un 47enne, già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati per il reato di tentata rapina ai danni di un commerciante, 58enne.
La scorsa notte, una ragazza si è presentata presso gli uffici della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, chiedendo aiuto e denunciando un furto in atto presso la propria abitazione di Ardea, via Modena.
Ragion per cui, due Carabinieri, liberi dal servizio e in borghese, acquisita la segnalazione, si sono recati immediatamente presso l’abitazione della donna dove hanno trovato un uomo in fase di colluttazione con il padre della ragazza. Immediatamente bloccato, i Carabinieri, su indicazioni della vittima, hanno appurato della presenza di un secondo complice e si sono messi alla ricerca dell’uomo che, prima dell’arrivo dei militari si era dileguato nei campi limitrofi, ma è stato immediatamente rintracciato e bloccato a circa 50 metri di distanza, nascosto tra gli arbusti.
La vittima, soccorsa, è stata trasportata presso l’Ospedale Sant’Anna di Pomezia, per le escoriazioni riportate durante la colluttazione ricevendo cinque giorni di prognosi.
I Carabinieri, ricostruendo la dinamica dei fatti, hanno appurato che, i due indagati si erano introdotti all’interno della cantina, con l’intento di asportare generi alimentari (olio e vino).
Per questo motivo, i due indagati, sono stati arrestati e condotti in caserma e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Al termine dello stesso, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari.



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Cronaca

Marcellina, perseguita moglie e figlia dagli arresti domiciliari: portato in carcere

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I Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia in carcere a carico di un uomo italiano di 55 anni.
L’esecuzione del provvedimento da parte dei Carabinieri rappresenta l’epilogo di attività investigative mirate a far emergere i molteplici e duraturi comportamenti violenti denunciati dalla ex moglie dell’uomo, costretta a subire le vessazioni del compagno per lunghi periodi, oltre che frequenti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando decideva di porre fine alla relazione.
A gennaio dello scorso anno, l’uomo usava violenza anche nei confronti della figlia, all’epoca 17enne, colpevole di essere andata a mangiare una pizza con sua madre, causandole lesioni al volto. Quest’evento ha convinto la donna a denunciare tutto, compresi i maltrattamenti subiti in passato, oltre l’ultimo gravissimo evento a danno della figlia. All’uomo veniva applicato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, e divieto dio comunicazione con la parte offesa.
L’uomo, non rispettando il divieto imposto, inviava messaggi minacciosi tramite social network alla ex moglie ed alla propria figlia, cercando di influenzare le loro deposizioni nel processo che si stava svolgendo a suo carico, arrivando a minacciarle anche in aula di tribunale.
In considerazione dei gravissimi fatti accaduti, dell’inosservanza della misura cautelare imposta al 55enne e della necessità di salvaguardare l’incolumità delle donne vittime di violenza, la Procura della Repubblica richiedeva ed otteneva dal Tribunale di Tivoli l’emissione di un aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere, che veniva eseguita lo scorso 9 maggio dai Carabinieri di Marcellina, che traevano in arresto il soggetto e lo conducevano presso la casa Circondariale di Rebibbia.



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