Connect with us

Roma

Fiumicino: MOBASTA, i rifiuti di Roma Capitale non li vogliamo

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Marcello Giuliacci: " Noi vogliamo mettere la parola fine definitiva a questa storia"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

 

di Simonetta D'Onofrio

 

Scenario incredibile, ma purtroppo possibile. Non solo. Altre aree, oltre a quella di Pizzo del Prete, potrebbero diventare un “boccone goloso” per raccogliere i rifiuti di Roma Capitale. L’altra settimana a scendere in piazza e a protestare contro la decisione della Città Metropolitana, che individuava in “Pizzo del Prete” una delle zone bianche per il trattamento dei rifiuti di Roma, sono stati tanti cittadini e i comitati. Con lo slogan “MOBASTA” hanno organizzato una protesta a Torre in Pietra, attirando l’attenzione mediatica della politica e soprattutto dei cittadini, insieme uniti per dire “NO” a un possibile nuovo scempio ambientale . Ma quali le conseguenze dirette sul territorio situato tra Fiumicino e Cerveteri? Ci saranno problemi nell’area? Per saperne di più sull’argomento e avere aggiornamenti precisi abbiamo intervistato Marcello Giuliacci, uno degli organizzatori della manifestazione di sabato scorso, da anni accanto ai cittadini per dire che non c’è un minuto da perdere per dire “No” alla monnezza di Roma.


È trascorsa una settima dalla mobilitazione a Torre in Pietra, dove si protestava contro la nota inviata da Città Metropolitana di Roma Capitale avente in oggetto “Individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti”; che prevede in Pizzo del Prete un’area possibile. Ci può fare in estrema sintesi il punto della situazione attuale? A seguito della manifestazione cosa avete ottenuto?

La manifestazione ha avuto due risultati, oltre a quello di informare la popolazione, il primo far capire a TUTTI, Città Metropolitana e regione Lazio che si parla di territori da tutelare, dove insistono attività agricole, paesaggi di pregio, centri abitati, e persone che non consentiranno mai uno scempio di quest’area, il secondo, aver sollecitato l’intervento nel dibattito del Comune di Roma. Il Presidente della commissione ambiente del comune di Roma nel suo intervento ha ribadito che l’amministrazione capitolina non ha intenzione di chiudere il ciclo dei rifiuti con discariche ed inceneritori, ha ribadito che Roma farà i suoi impianti all’interno del territorio comunale, ha convenuto che questa lettera della città metropolitana deve essere ritirata, che questo territorio va tutelato e che quindi il comune stesso si attiverà in questo senso verso la città metropolitana

Oltre a Pizzo del Prete, nella cartografia vengono individuati altri punti nel territorio, adatti per lo smaltimento dei rifiuti. Ci può dire quali sono?

Pizzo del Prete fa parte di alcune aree nei comuni di Cerveteri e Fiumicino, queste aree indicate come prive di vincoli assommano a oltre 2.500 ettari, ma ci sono altre due zone nel comune di Roma, la prima a qualche km da Ponton dell’elce e Tragliatella, la seconda a qualche km da Testa di Lepre, sono nel comune di Roma. C’è poi un’altra area tra Magliano Romano e Rignano Flaminio.

Queste aree sono già intaccate da altri scempi ambientali, come la presenza delle cave diffuse nei punti segnalati. Secondo lei perché in questi punti indicati nella planimetria non c’è stata nessuna mobilitazione?

Questa lettera della Città Metropolitana purtroppo non è conosciuta da molti. In particolare è da rimarcare che proprio la presenza di cave dismesse, assieme ad altri, è uno dei fattori preferenziali alla localizzazione di impianti di trattamento rifiuti (le cave si riempiono). E ce ne sono parecchie indicate su questa mappa, non ce ne sono all’interno della zona bianca di Cerveteri e Fiumicino ma ce ne segnate alcune nei comuni limitrofi, Bracciano ed Anguillara, ma a anche nel comune di Roma sempre a qualche km da Ponton dell’Elce e Tragliatella.

Se fosse realizzato un impianto a Pizzo del Prete, ci sarebbe una compromissione del comparto agricolo? Quali azioni state portando avanti per la tutela della filiera dell’orto-frutta?

Stiamo collaborando ovviamente con le aziende agricole locali che condividono la nostra protesta e con le organizzazione sindacali di categoria. In particolare con la CIA e la COLDIRETTI che hanno aderito alla manifestazione, la CIA ha anche indicato con un documento dettagliato quali sarebbero i danni economici nel caso in cui questi progetti andassero avanti. Parliamo degli orti di Roma.

Come organizzatori della protesa avete invitato ufficialmente i sindaci dei comuni limitrofi. Vi hanno sostenuto?

Oltre alle amministrazioni di Cerveteri, Fiumicino, Ladispoli che hanno aderito alla manifestazione, avevamo invitato anche la Sindaca Raggi sia in qualità di Sindaco di Roma sia in qualità di Sindaco della Città metropolitana. Avevamo anche invitato le amministrazioni dei comuni limitrofi vicini alla zona bianca di Cerveteri e Fiumicino, dove come abbiamo detto ci sono cave dismesse evidenziate sulla mappa stessa ma non hanno risposto all’e-mail di invito e comunque non si sono presentate.

Pizzo del Prete non vuole essere una nuova “Cupinoro”, lasciata in eredità nel territorio. Quali sono i prossimi provvedimenti che porterete avanti?

Non appena saremo in possesso di tutti i documenti di controdeduzioni ci muoveremo chiedendo incontri con la Città Metropolitana e la Regione Lazio, perché noi vogliamo mettere la parola fine definitiva a questa storia. Abbiamo quelli dei Comuni interessati, che sono molto precisi e circostanziati, poi è arrivato il parere negativo della Sovrintendenza Etruria Meridionale che sancisce definitivamente i vincoli mancanti sulla cartografia delle zone in questione e procedere per rivendicarli. E’ comunque da rimarcare che se la Città Metropolitana prima di scrivere questa lettera avesse consultato ed incrociato le carte del PTPG provinciale e del PTPR, avrebbe constatato senza alcun problema l’assenza di zone bianche. Ovviamente nel breve ci aspettiamo che come dalle dichiarazioni del Presidente Diaco la Città Metropolitana trovi il modo di ritirare/superare la lettera che ha inviato alle amministrazioni, pronti a scendere nuovamente per strada se tutto questo non avvenisse, se Città Metropolitana e Regione Lazio non affrontassero il problema in tempi rapidi per come l’abbiamo sottoposto alla loro attenzione. E deve essere l’ultima volta che parliamo di Pizzo del Prete e dintorni.

Da ciò che abbiamo appreso la situazione ancora non è del tutto compromessa. Molti sono i motivi per abbandonare definitivamente il proposito di portare i rifiuti nella zona interessata dalle proteste. Vincoli archeologici, paesaggistici, problemi per le preziose colture del luogo, per la presenza di centri abitati, fanno sperare i manifestanti che la loro protesta possa avere successo. Ma come ricordano gli organizzatori, per rendere efficace la lotta, bisogna che tutte le parti in gioco collaborino per dire No ai rifiuti. Non è pensabile che, se i centri del litorale stanno dimostrando la loro attenzione, con la presenza ai presidi di sindaci e assessori, non si può dire altrettanto per i comuni più interni, come Anguillara e Bracciano che, seppure interessati direttamente dalle conseguenze di un eventuale impianto di conferimento, non adottano gli stessi comportamenti.
Sembra che gli amministratori, e alcune realtà organizzate del territorio, siano colpiti dalla sindrome della "Bella Addormentata" (o di Kleine-Levine), che determina lunghi periodi di narcolessia a chi viene colpito. A differenza della favola di Perrault, dove la ragazza colpita dal sonno si risveglia grazie al bacio di un Principe azzurro, il rischio, come ci viene suggerito da qualche cittadino, è che queste persone si desteranno solo il giorno in cui al loro fianco sorgerà un maleodorante deposito di rifiuti cittadini.

 

Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360° a Sara Ponzo

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Sara Ponzo, classe 1992, laureata in lettere, sposata e mamma di Edoardo.
Iniziamo l’intervista scoprendo una passione condivisa: l’amore per le canzoni di Ornella Vanoni e da li il nostro incontro diventa subito amichevole.
Il Lei che aveva caratterizzato le prime battute si trasforma in un più sentito “tu”.

Sara, nel dare una occhiata al tuo profilo Facebook mi ha colpito una storia con una tua foto estremamente “accattivante” avente come colonna sonora uno dei capolavori portati al successo da Ornella Vanoni “Rossetto e cioccolata”.
Un brano che unisce sensualità, ironia e gioia di vivere: ti rivedi in questa canzone?

(sorride stupefatta) Mi fa sorridere che la foto sia risultata accattivante.
In realtà quella foto è per me il ricordo di una giornata meravigliosa trascorsa insieme alla mia famiglia in occasione di un matrimonio che ci ha visti gustare Rum e Cioccolato.
Detto questo, sono una grandissima fan del cantautorato italiano e della grandissima Ornella Vannoni.

Sei considerata una delle cosiddette “fedelissime” di Anna Gentili.
Al di là dell’aspetto politico cosa vi lega in questo rapporto?

Io e Anna siamo legate da tanto tempo dalla passione comune che abbiamo per il nostro territorio. Ci conosciamo da quando io militavo nell’associazionismo locale e lei era già Assessora.
Il suo modo di fare politica mi è sembrato fin da subito un modello ideale: vicina alle persone, sempre.
Quello che ci lega oggi è esattamente questo: la necessità che sentiamo entrambe di valorizzare Rocca Priora, lavorando sui punti di forza e sulle criticità dei nostri territori.

Una “vox populi” imputa alla vostra lista di avere rotto l’unità della sinistra Roccapriorese e la riprova è che per la seconda volta di fila il Partito Democratico si “sfila” da una possibile alleanza con il vostro gruppo. C’è un perché a tutto ciò?
Sicuramente questo scollamento non è una nostra responsabilità.
Ci siamo messi sempre a disposizione del nostro circolo, abbiamo cercato più volte di metterci in contatto con l’ex Segretario di circolo e ci siamo uniti a loro nelle attività di voto per la composizione dell’Assemblea regionale che vedeva proprio David De Righi candidato.
Quindi dobbiamo avere l’onestà di raccontare i fatti: 3 rappresentanti del circolo locale del Partito Democratico hanno scelto di iniziare un percorso con i colleghi di Fratelli d’Italia e Forza Italia senza la possibilità di ragionare attorno a questa scelta attraverso incontri pubblici con il direttivo di circolo e con i soci iscritti.
Questa è la realtà dei fatti, tanto che oggi il Partito Democratico di Rocca Priora è commissariato.

La lista di cui fai parte si chiama “Coraggio Rocca Priora”.
In cosa debbono avere coraggio i tuoi concittadini in questa tornata elettorale?
Il Coraggio di cambiare davvero il volto di questa comunità.

Sei stata Assessore ai Servizi Sociali durante l’amministrazione a guida Anna Gentili.
Ci siamo già sentiti in merito alla cosiddetta questione sugli aumento della Mensa della scuola Materna. Mi dicesti che all’indomani del mio articolo avreste incontrato, assieme ad Anna Gentili, dapprima le famiglie interessate e, successivamente, il Commissario Prefettizio.
Come è andata a finire visto che stanno arrivando anche gli aumenti sulla mensa scolastica passata da 3,04 euro a 4,13?

Sì! Io sono stata Assessora alle politiche sociali in questi 5 anni; mai come prima, in questi 5 anni, si è lavorato con rigore sulle fragilità.
Proprio sulla mensa, mi consentirai di fare questo piccolissimo passaggio, è bene ricordare che noi abbiamo stravolto il bando di gara.
Nel nostro Comune fino a 5 anni fa si procedeva con metodi arcaici e scandalosi secondo i quali se una famiglia accumulava nel corso del tempo dei debiti con la Ditta appaltatrice, si toglieva ai bambini la possibilità di consumare il pasto completo creando delle situazioni spiacevoli che vedevano alcuni bambini consumare il pasto per intero ed altri no.
Ci siamo fortemente opposti a questo sistema inserendo una clausola fondamentale nel bando di gara: ogni bambino ha il diritto di consumare il pasto completo.
È stato il Comune stesso a farsi carico di eventuali morosità attraverso l’istituzione di un preciso capitolo di bilancio.
E anche dopo la crisi pandemica abbiamo scelto di non far gravare sulle famiglie gli aumenti dei costi del servizio, caricando nel nostro bilancio le somme necessarie.
Questo breve inciso solo per spiegare la vicinanza che abbiamo sempre dimostrato attraverso la nostra compartecipazione al mantenimento dei servizi essenziali.
L’aumento dei costi non si può additare all’ex Sindaca ma ad una gestione scellerata che alcuni assessori hanno portato avanti.
Sono stati approvati dal Commissario diversi debiti fuori bilancio perché qualche Assessore ha fatto delle spese senza dei preventivi mettendo in seria difficoltà l’Ente pubblico.
Mi spiace che a pagare siano i cittadini ma l’impegno che tutti dobbiamo prenderci il 10 giugno è quello di riportare le famiglie a non pagare gli aumenti del costo del servizio.

Il 25 aprile scorso, sempre sul suo profilo Facebook, parlando del caso relativo al mancato monologo di Antonio Scurati, hai scritto: “Si sta perdendo il senso della democrazia. Io non ci sto”. Cosa, a tuo avviso, sta venendo meno in questo momento storico?
La nostra mi sembra una democrazia affaticata.
La nostra classe politica continua ad inseguire il consenso attraverso dibattiti che cavalcano l’emotività del complesso momento storico che stiamo vivendo.
Si riducono gli spazi di confronto tra i cittadini con idee legittimamente divergenti e questo comporta una disillusione nei confronti della politica.
Siamo abituati a pensare alla democrazia come un regime conquistato.
La democrazia va difesa perché altrimenti ne mettiamo in discussione la sopravvivenza!

Neanche tu puoi esimerti dalla mia ormai famosa “bacchetta magica”. Un sogno che vorresti far avverare per te ed uno per la tua Città?
Quello che spero per me è di trovare sempre il coraggio di mettermi in discussione e di migliorarmi.
Per la mia comunità, il sogno è che torni a brillare.
Se dovessi però essere più concreta, mi piacerebbe che l’ex Ospedale Cartoni torni ad essere centrale per i servizi socioassistenziali e che si apra a Rocca Priora una struttura per donne vittime di violenza.
Una struttura di cui ha necessità tutta l’area dei Castelli Romani.

Anche stavolta resto stupefatto dalla chiarezza dei contenuti e dalla capacità di sintesi della mia interlocutrice.
Ringrazio Sara per la sua disponibilità e per l’impegno profuso per la sua attività politica.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti

image_pdfimage_print

Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti