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Roma

Albano Laziale, centro psicologia: Allergie e intolleranze alimentari: quanta confusione!

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Tempo di lettura 5 minuti Come viene effettuata la “vera” diagnosi di allergia alimentare?

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A cura della Dott.ssa Elisa De Filippi, Biologa Nutrizionista


ALBANO LAZIALE (RM)
– Negli ultimi tempi, i media hanno dedicato molto spazio alle allergie e intolleranze alimentari, in parte perché si è osservato un lieve incremento dell'incidenza delle prime nella popolazione e in parte perché intorno a questo genere di problemi si sono create vere e proprie leggende, quasi sempre prive di fondamento. Inoltre stanno sempre più dilagando test approssimativi, fantasiosi, magici e di moda che non hanno alcun fondamento scientifico e che pertanto, pur essendo molto diffusi, non sono scientificamente approvati.
Allergie e intolleranze alimentari: cosa sono? Allergie e intolleranze alimentari rientrano nella più generica definizione di "reazioni avverse agli alimenti". Le reazioni avverse a un alimento possono essere tossiche o non tossiche: quelle tossiche sono scatenate da tossine e avvengono in tutte le persone che assumano un determinato alimento contaminato (botulismo, avvelenamenti), mentre fra quelle non tossiche rientrano le allergie e le intolleranze che si manifestano solo in alcune delle persone – in genere molto poche – che assumano quel particolare alimento. Queste reazioni si caratterizzano per il fatto di avvenire solo in presenza di un ben definito alimento, e si verificano sistematicamente, seppure con qualche eccezione, tutte le volte che si ingerisce l'alimento "incriminato".
Le allergie alimentari, così come tutte le allergie, sono fenomeni che coinvolgono il sistema immunitario, poiché sono causate da anticorpi che reagiscono contro alcune proteine (dette allergeni o antigeni) contenute in alcuni alimenti. Anche se sono causate da allergeni assunti con l'alimentazione, nella stragrande maggioranza di casi esse si presentano con la stessa sintomatologia delle altre forme di allergia: orticaria e prurito, gonfiore delle labbra e di altre parti del corpo, ostruzione della laringe, asma.
Le intolleranze alimentari provocano sintomi spesso simili a quelli delle allergie, ma non sono dovute a una reazione del sistema immunitario, e variano in relazione alla quantità ingerita dell’alimento non tollerato. Una dieta scorretta o alterazioni gastrointestinali come sindrome da intestino irritabile, gastrite, reflusso gastro-esofageo, diverticolite, calcolosi colecistica, determinano una sintomatologia attribuita, spesso erroneamente, all’intolleranza alimentare.
 

Come viene effettuata la “vera” diagnosi di allergia alimentare? La diagnosi di allergia alimentare si basa sull'utilizzo di procedure standardizzate e condivise dalla comunità scientifica, che derivano dalle conoscenze sui meccanismi immunologici e fisiopatologici e non si trovano in farmacia. Il primo passo è l’anamnesi del paziente: attraverso un approfondito colloquio, il medico riesce ad ottenere preziosissimi indirizzi diagnostici che dovrà poi confermare attraverso i test cutanei.
Si procede con i Test Cutanei, ovvero prove allergologiche cutanee con estratti di allergeni alimentari. Vengono eseguite attraverso un esame che prende nome di Skin Prick Test e consiste nell'applicare, sulla pelle leggermente graffiata dell'avambraccio del paziente, una goccia di estratto contenente l'allergene. I problemi collegati a questo test, molto semplice da eseguire, sono sostanzialmente dovuti alla grande variabilità di reazioni, che alcune volte possono portare a falsi positivi o falsi negativi. Quando i test cutanei non sono in grado di dare indicazioni precise o quando non sia possibile eseguirli, si può ricorrere al dosaggio delle immunoglobuline di tipo E
specifiche per gli allergeni alimentari. La ricerca delle IgE specifiche (RAST) deve essere mirata verso quegli allergeni che, in base ai risultati dei test cutanei e dei dati anamnestici, hanno maggiori probabilità di avere un coinvolgimento nella sintomatologia del paziente.
Inoltre si deve sempre ricorrere alle diete di eliminazione in tutti i risultati dubbi e per avere la certezza dell'individuazione dell'allergene. Se l'eliminazione dalla dieta di un alimento sospetto determina la risoluzione dei sintomi, quell'alimento è l'indiziato principale; se tuttavia le manifestazioni cliniche continuano, deve essere presa in considerazione, prima di scagionare definitivamente il sospettato, la possibilità di allergie crociate con altri alimenti simili. La certezza verrà data a questo punto dalla ricomparsa della sintomatologia in seguito a reintroduzione dell'alimento.
Infine il test di provocazione orale, rappresenta ad oggi la "prova del nove" per la diagnosi di allergie alimentari, è un esame da effettuare in particolari strutture seguiti da personale esperto, poiché non è esente da rischi per il paziente. Per questo motivo viene usato piuttosto raramente.
Test per le intolleranze alimentari? No grazie! È sempre più frequente il ricorso da parte dei pazienti, a test “alternativi”, che si propongono di identificare con metodiche diverse da quelle basate su evidenze scientifiche, i cibi responsabili di allergie o intolleranze alimentari. Questi test per le intolleranze alimentari sono ovunque, sono costosi e promettono di risolvere ogni problema di gonfiore, pesantezza, ritenzione idrica e peso. La verità è che le intolleranze alimentari spesso non sono responsabili, non fanno ingrassare, né ci impediscono di dimagrire, né ci fanno ”gonfiare”, né ammalare.
Un esempio di “intolleranza vera” è quella al lattosio: è dovuta alla mancanza/inefficienza dell’enzima lattasi che normalmente scinde il lattosio nei suoi due componenti assorbibili: glucosio e galattosio. Se l’enzima non c’è o non funziona, il lattosio rimane non digerito nell’intestino e viene fermentato dalla flora batterica producendo gas, infiammazione e appiattimento dei villi intestinali, per cui abbiamo gonfiore, diarrea, dolori e malassorbimento. Anche se in età adulta si tende a "perdere" l'enzima lattasi e quindi a mal digerire il latte vaccino, questa patologia viene spesso sovrastimata. Il motivo è che i sintomi di questa intolleranza sono a volte sfumati e si confondono con quelli di altre patologie, come la Sindrome dell'Intestino Irritabile: coliche e dolori addominali, flatulenza e diarrea. L'unico modo per avere la certezza di un'intolleranza al lattosio è sottoporsi a test molto specifici: con il Breath Test si va ad analizzare la composizione dell’aria espirata dopo l’assunzione di una quota stabilita di lattosio, funzione appunto della fermentazione intestinale. Altro esempio, ma di tutt’altra storia, è la celiachia, in questo caso è una vera e propria reazione immunitaria in cui il corpo non riconosce la gliadina (frazione del glutine) e l’attacca con gli anticorpi, creando anche qui infiammazione, astenia, perdita di peso dovuto al malassorbimento ecc.. Viene diagnosticata con la ricerca degli anticorpi specifici e la biopsia dei villi intestinali.
Intolleranze alimentari e sovrappeso: c'è un legame? Facciamo subito una precisazione: sono del tutto prive di senso affermazioni come "l'alimento a cui si è intolleranti causa un rallentamento del metabolismo e quindi un aumento di peso" . Tutti i test non accreditati per le intolleranze alimentari fanno risultare la persona intollerante (e chi di voi li ha fatti, ci faccia caso) a tutte le cose che tipicamente sono caloriche o fanno ingrassare: frumento, grano, amido, glucosio, fruttosio, saccarosio, frutta zuccherina, farine bianche, patate, farine lavorate, alcolici. Successivamente si consiglia di togliere questi alimenti dalla dieta per risolvere
l’intolleranza e ovviamente si dimagrisce. Infatti togliendo dalla dieta pane, pasta, formaggi e dolci si tolgono circa 1000 kcal al giorno, alle quali "l'intollerante" rinuncerà, dimagrendo. Purtroppo questo succede perché c'è un vuoto di conoscenze e di metodi affidabili per la diagnosi, che invece riveste un ruolo centrale in questo tipo di patologie.
Rientrano tra questi test inutili: test citotossico o test di Bryan, test di provocazione e neutralizzazione sublinguale o intradermico, la Kinesiologia applicata, test del riflesso cardioauricolare, Pulse test, test elettrotermico o Elettroagopuntura secondo Voll, Vega Test, Sarmtest, Biostrenght test e varianti, biorisonanza, analisi del capello (Hair analysis), Natrix o FIT 184 Test.
Il rischio di un utilizzo indiscriminato di metodologie non comprovate può condurre a gravi ripercussioni sulla salute del paziente. Si pensi ad esempio al ritardo di crescita e malnutrizione in bambini che non seguono una corretta alimentazione se privati di alimenti fondamentali, senza una reale indicazione clinica; il mancato riconoscimento di un allergene pericoloso per la vita del paziente; ancora peggio, il rischio di un ritardo diagnostico di patologie più gravi (ad esempio, la celiachia), non riconosciute perché considerate “ intolleranze alimentari”.
Non fatevi prendere in giro, in caso di disturbi gastrointestinali persistenti rivolgetevi ad un medico specialista per avere una diagnosi corretta. Successivamente un Biologo Nutrizionista potrà aiutarvi attraverso l’elaborazione di un piano alimentare personalizzato.
Wuthrich, et al. Test alternative sulle intolleranze alimentari: non affidabili e non riproducibili. Tribuna Medica Ticinese, marzo 2014.
Bernardini et al. Choosing wisely ovvero le cose da fare ma soprattutto da non fare. Rivista Italiana di Immunoallergologia pediatrica 2014; (suppl 1):1-6.


Dott.ssa Elisa De Filippi, Biologa Nutrizionista Tel 3204604812 – defilippielisa@gmail.com

Piazza Pia 21, Centro psicologia castelli romani, 00041 Albano Laziale (RM)

www.centropsicologiacastelliromani.it

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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