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ALBANO LAZIALE (RM) – Proseguono col vento in poppa ormai da sette giorni i lavori di rifacimento – dal costo di circa 150mila euro – di via Trilussa ad Albano Laziale, un tratto di strada lungo circa un chilometro passato alle cronache per le sue precarie condizioni. Questa settimana invece è divenuta teatro di un dialogo inatteso e spesso insperato tra cittadini ed autorità comunali.
Alcuni abitanti di via Trilussa hanno contattato il sindaco Nicola Marini il quale si è reso disponibile attraverso l’assessore ai lavori pubblici nonché vice sindaco Maurizio Sementilli. Quest’ultimo, dopo aver raggiunto la zona, ha ascoltato i residenti che sono stati in grado di spiegare nel dettaglio e con “memoria storica”, come asseriva una anziana, le singole problematiche che assillano gli abitanti di via Trilussa. Primo fra tutti, come già documentato da L’Osservatore d’Italia, la questione dell’acqua piovana che ha impedito sovente anche il passaggio pedonale sui marciapiedi.
Il direttore dei lavori: tra gli obiettivi mantenere la famosa “schiena d’asino”
Intervistato il Direttore dei lavori chiarisce come uno dei suoi obiettivi principali sia l’appianamento della strada mantenendo la famosa schiena d’asino, come prevede il codice della strada per una contrada come via Trilussa, e adattando il livellamento ai vari segmenti stradali. Questo perché, come spiega l’assessore, la difficoltà è di gestire la velocità del flusso idrico partendo da Piazza Tartarughe. Da qui l’inefficienza delle caditoie che comunque sono state previste dal piano dei lavori, per compensare quelle già esistenti coperte, però, dalle precedenti opere di rifacimento.
Il secondo problema deriva da cosa vi è sotto il manto è quanto sia solido. La prassi del riempire le buche isolatamente provoca vibrazioni e rumori nelle case ad ogni passaggio di mezzi pesanti. Gli operai, perciò, hanno scavato fino al massetto e da lì hanno iniziato a rigenerare l’intero manto stradale per oltre 3 centimetri. L’Assessore Sementilli, sempre coadiuvato dai cittadini ed alla stregua delle segnalazioni già tradotte agli uffici, ha segnalato d’urgenza l’intervento all’ACEA. Di fatti innanzi al civico 125, come registrato da L’Osservatore d’Italia a dicembre 2017, le condutture che incanalano acqua nera avevano subito una perdita con il conseguente sfaldamento del terreno. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco e della polizia municipale, era stata posizionata una transenna che aveva sortito come unico effetto quello di obbligare i passanti a camminare sulla strada.
I lavori ACEA
Oggi sono in corso i lavori dell’ACEA che ha scoperto anche uno sfaldamento dovuto alle condutture idriche e non più di acqua nera come si credeva in precedenza. Molti i cittadini che ringraziano l’assessore ma è da riportare anche che ci è stato impossibile trovare il bando di gara sul sito del Comune (come ad obbligo di d.lgs 33 del 2014) e contattando le personalità competenti. Su questo ultimo punto si aspettano cortesi chiarimenti che non mancheremo di pubblicare.
Gianpaolo Plini