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Albano Laziale, processo Albafor: seconda udienza a Velletri per il sindaco Nicola Marini

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Tempo di lettura 2 minuti Su FRAME “carattere di protezione parentale della gara”

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ALBANO LAZIALE (RM) – Si è conclusa alle 14 e 50 la seconda udienza del caso Albafor al Tribunale Giudiziario di Velletri. I temi sotto esame, in data 3 ottobre, ripercorrono la denuncia dell’ex consigliere comunale ad Albano Laziale Nabil Cassabgi riguardante la mancanza di ogni evidenza pubblica nella gestione di gare d’appalti che vedono coinvolte l’ATES di proprietà di De Vitalini, AR e Frame di proprietà della famiglia Micarelli nonché il famoso caso Albafor.

Oggi, il giudice ed il pm hanno ascoltato le dichiarazioni del Maresciallo Ruperti, incaricato dalla procura di rispondere a dei quesiti utili nella soluzione del processo fino ad ottobre 2012, il quale ha chiarito come sul caso FRAME (Micarelli) siano state appellate 5 società di cui solo due di informatica su 100 specializzate in provincia (abilità richiesta per tale gara) per un valore di 49.800 euro nel marzo 2011. Il Ruperti esplicita che 4 di quelle 5 società sono riconducibili alla famiglia Micarelli (Roberto, Gianni, Renato), il che va a sottolineare il carattere di protezione parentale della gara. Infatti al Maresciallo risulta che tali società abbiano sedi legali ed amministrative dislocate in luoghi medesimi. In seguito la difesa definisce come per una cifra al disotto di 50.000 euro l’affidamento di un appalto possa essere diretto, come nel caso di Frame che è anche l’unica delle 5 società ad aver risposto al Comune di Albano Laziale attraverso il rappresentante Annibale Ranucci.

Sul caso ATES che riguarda il privato De Vitalini e Santoro si legge la delibera n.129 che prevede una cifra di 137.000 euro disponibili al pagamento di una ditta in grado di fornire servizi per le specifiche manifestazioni estive. Il quadro viene meglio delineato con l’ausilio dei teste che spiegano come in quella circostanza dell’estate 2011, il bilancio comunale sia stato approvato solo a giugno con la conseguente necessità di accelerare i processi di affidamento dell’appalto a luglio.

Di fatto affidando la responsabilità delle manifestazioni culturali e musicali estive ad ATES, l’amministrazione ha attuato un risparmio di circa 10.000 euro. Quando, in aggiunta, il sign.Santoro non occupava il ruolo di assessore.

L’ultimo tassello, quello più scomodo, si basa sulla gestione della partecipata Albafor e delle lettere di padronage (3 complessive) a nome del sindaco Nicola Marini. Il teste Antonazzi, consigliere comunale Albafor, spiega come tali lettere indirizzate alla Banca Popolare di Aprilia abbiano generato un finanziamento che ha permesso di assolvere all’incombenza degli stipendi (non retribuiti dal 2011 per 3 mesi), dei debiti con l’erario e con l’INPS col sostegno delle erogazioni provinciali.

A circa mezz’ora dalla fine dell’udienza viene accolto a riferire il signor Spaccatrosi (dipendente Albafor) che afferma di non sapere con precisione la difficoltà economica della partecipata al 100% del Comune albanense, e perciò chiarifica che Albafor spende in base a quanto le viene finanziato e non oltre. Ad incalzare la dose è Pacetti, dipendente comunale per la finanza, che spiega al giudice come dal dicembre 2010 il Comune non abbia speso un soldo per Albafor aggravando il bilancio comunale, e come le lettere di padronage non hanno sortito alcun effetto nefasto sul comune. Allora proprio non si spiega come il nuovo proprietario di Formalba (ex Albafor), Alles Don Milani, si ritrovi a sviluppare almeno due piani per pagare i debiti, mentre si comincia a parlare di un gravo di 72 euro nelle tasche dei residenti.

Attendiamo quindi la prossima udienza per il filone del rito abbreviato.

Gianpaolo Plini

 

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Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Monte Compatri: incidente ad un mezzo di lavoro della società Tekneko, coinvolto un lavoratore

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Per l’ennesima volta la società Tekneko finisce agli onori della cronaca locale.
Dopo il licenziamento dell’operaio del cantiere di Monte Compatri che alla fine di aprile aveva rischiato di morire; dopo il sequestro del cantiere di Via Fontana delle Cannetacce da parte dell’Ispettorato del Lavoro; dopo la morte di un operaio del cantiere di Frascati la serie di situazioni negative all’ordine dell’azienda abruzzese si allunga ancora.
Stavolta, stante la nota diffusa dal sindacato Cobas del Lavoro Privato, si apprende la notizia che ieri, in via Acqua Felice, sempre a Monte Compatri, un mezzo da lavoro della società Tekneko con un operatore alla guida, per cause ancora da accertare, è finito fuori strada.
Durissima la nota del sindacato che si appresta a conoscere con migliore dovizia di particolari le cause che hanno portato all’incidente ma con la ferma convinzione, come dichiarato nella nota stessa, di essere “… estremamente convinti che questi siano gli effetti collaterali della “insicurezza” che, ormai, da troppo tempo, si vive nei cantieri Tekneko di Monte Compatri e che da alcuni mesi come Organizzazione Sindacale denunciamo …”.
Una situazione che preoccupa estremamente il sindacato che, nel proseguo della nota, auspica che “… il nostro collega di Monte Compatri non abbia riportato serie conseguenze in questo sinistro …” augurandogli “… una pronta guarigione …”.
E l’attacco prosegue all’indirizzo dell’amministrazione comunale monticiana guidata da Francesco Ferri con l’ennesimo invito, dapprima, a “vigilare sul rispetto delle norme su salute e sicurezza del lavoro nei servizi oggetto d’appalto” e successivamente ricordandogli di “non può permettersi di rimanere indifferente o, peggio ancora, solidarizzare con l’azienda come ha fatto successivamente all’infortunio dell’operatore ecologico colto da malore in servizio il 24 aprile e poi licenziato il 10 giugno scorso”.
Una battaglia a colpi di comunicati alla quale risponde, ormai da troppo tempo, il silenzio sia dell’azienda Tekneko che dell’amministrazione monticiana.

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