Scienza e Tecnologia
Amerzone The Explorer’s Legacy, un grande ritorno
Published
17 ore faon

Amerzone: The Explorer’s Legacy è il remake per Pc, Xbox e PlayStation del titolo ideato da Benoît Sokal, autore anche della serie Syberia. Il videogioco originale è uscito nel 1999 e si distingue ancora oggi per una narrativa di alto livello e atmosfere molto particolari, ovvero le caratteristiche di base delle produzioni di Sokal, sostenute in questo specifico caso anche da una grafica decisamente notevole per l’epoca. L’impostazione è simile a prodotti come Myst e avventure del genere, che si fondano sull’esplorazione e la soluzione di enigmi, ma sono coadiuvate anche da una narrazione immersiva e profonda e di notevole livello, in grado di raccontare una storia molto interessante e originale. La trama di Amerzone The Explorer’s Legacy è incentrata su un giornalista che viene a conoscenza del segreto di un anziano esploratore, Alexandre Valembois, legata a una spedizione negli anni ’30 nell’immaginario paese tropicale di Amerzone appunto. Il tutto si basa sulla ricerca di un raro uovo di Uccello Bianco, che deve essere riportato nel suo habitat naturale perché sta per schiudersi e tutta la specie dipende da quell’uovo, contenendo un’intera generazione. Lo scopo del gioco è dunque ripetere l’itinerario dell’esploratore utilizzando i suoi stessi mezzi per raggiungere l’Amerzone e riportare l’uovo. Dal lancio del titolo originale però è passato un quarto di secolo e la tecnologia ha fatto passi da gigante, per cui Microids ha ben pensato di rispolverare il suo grande classico recuperando il materiale originale, e sviluppare – con il consenso degli eredi del compianto Sokal – un gioco tutto nuovo, interamente in 3D: più ampio, più vasto, capace di seguirne il canovaccio ma in grado di espanderne l’esperienza con nuovi enigmi, nuovi particolari da cogliere, nuove meccaniche di gioco da mettere in pratica, col mouse come ai vecchi tempi oppure col joypad, come ormai si conviene su PC e console. A livello tecnico in questo remake molto è stato fatto. Il comparto grafico mostra un’attenta e accurata operazione di restauro, della quale il titolo aveva assolutamente bisogno: le nuove texture rendono giustizia a un’opera che, come già accennato qualche riga più in alto, già ai tempi riuscì a colpire anche da quel punto di vista, rivoluzionando il tutto senza però mancare di rispetto al prodotto originale. Una nuova versione che rende omaggio al gioco del 1999, regalando al contempo un’esperienza nuova e tutta da scoprire. Amerzone Remake è dunque visivamente impressionante, e sono effettivamente pochi e di poco conto gli aspetti che forse avrebbero meritato più cura. Le animazioni dei personaggi ogni tanto appaiono come poco fluide, ma si tratta di difetti limitati che non vanno a oscurare la bontà dell’opera nel suo complesso.
A colpire di più però in questo remake di Amerzone The Explorer’s Legacy è invece la fluidità degli spostamenti: nel restaurare il titolo il team ha voluto mantenere il gameplay originale, nel quale il movimento avveniva (e avviene tutt’ora) cliccando su un punto della mappa per spostarsi e raggiungerlo. Un punta e clicca in prima persona che allora stupì i videogiocatori, e che è lecito chiedersi se farà breccia anche nel cuore delle nuove generazioni: stiamo parlando di qualcosa di poco comune, che ad alcuni potrà apparire come una dinamica macchinosa. Una menzione d’onore va fatta alla nuova colonna sonora magistralmente curata dal compositore Inon Zur, noto al pubblico per aver arrangiato tra le altre anche le musiche di alcuni capitoli della serie Fallout. Un accompagnamento di primo livello, perfetto per creare la giusta atmosfera e guidare il giocatore in un viaggio che merita di essere vissuto almeno una volta. Il remake di Amerzone è inoltre impreziosito da nuovi puzzle, che regalano così un’esperienza se possibile ancora più ricca, e dalla possibilità di scegliere tra due difficoltà all’inizio: un’aggiunta che permetterà anche ai giocatori meno esperti, o semplicemente a chi desidera un livello di sfida minore, di vivere al 100% una delle migliori avventure grafiche di sempre. Tra le novità più succose di Amerzone: The Explorer’s Legacy c’è una doppia modalità di gioco, modificabile in qualsiasi momento, pensata per accontentare proprio tutti, dal sognatore incallito all’enigmista. La modalità Traveler è ideale per chi desidera concentrarsi sulla narrazione, grazie a piccoli suggerimenti che facilitano la progressione senza snaturare l’esperienza. Al contrario, la modalità Adventurer è rivolta ai giocatori più esigenti, che preferiscono affrontare enigmi complessi e sfide impegnative senza alcun tipo di aiuto. A livello di longevità la storia principale di Amerzone: The Explorer’s Legacy può essere completata in circa dieci ore, un tempo di gioco perfettamente calibrato: abbastanza lungo da offrire un’avventura ricca, ma abbastanza breve da evitare momenti di ripetitività. La struttura a schermate fisse, tipica dei punta e clicca degli anni Novanta, inizialmente spiazzano, soprattutto se siete abituati alla piena libertà di movimento degli open world moderni; ma bastano pochi minuti per adattarsi e apprezzarne il ritmo più riflessivo. A rendere tutto ancora più scorrevole contribuisce un sistema di viaggio rapido intelligente, che riduce drasticamente la necessità di camminate interminabili avanti e indietro tra un’area e l’altra. Tirando le somme, Amerzone: The Explorer’s Legacy è un omaggio riuscitissimo a un’epoca e a un autore che hanno lasciato il segno nella storia delle avventure grafiche. È un gioco che non pretende di rivoluzionare il genere, ma che riesce a incantare e intrattenere grazie alla sua storia malinconica, ai suoi paesaggi suggestivi e alla sua giocabilità alla portata di tutti. Amerzone è tornato e questa è davvero una splendida notizia. Questo remake è la dimostrazione di come operazioni del genere, se fatte a dovere e con il dovuto amore, siano il modo migliore per preservare opere che hanno definito la storia dei videogiochi e che hanno ancora tantissimo da dare.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8,5
Sonoro: 8,5
Gameplay: 8,5
Longevità: 8
VOTO FINALE: 8,5
Francesco Pellegrino Lise
You may like
-
The Elder Scroll IV: Oblivion Remastered, un gesto d’amore per tutti i fan della saga
-
Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition, il JRPG iconico dell’era WiiU ritorna su Switch
-
WWE 2K25, il videogame di wrestling più completo di sempre
-
Assassin’s Creed Shadows, l’avventura nel Giappone feudale che i fan desideravano
-
Monster Hunter Wilds, un nuovo inizio per la saga di Capcom
-
Suikoden I & II HD Remaster, il ritorno dei capolavori di un’epoca ormai lontana