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Cronaca

Ancona, crollo cavalcavia A14: Pm indaga per omicidio plurimo

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Tempo di lettura 5 minuti Solo qualche mese fa era crollato un cavalcavia sulla strada statale 36 ad Annone Brianza del lago di Como e dello Spluga

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di Angelo Barraco

ANCONA – Erano le 13.30, quando il cavalcavia numero 167 dell’Autostrada A14 posto al chilometro 235+800 all’altezza di Camerano, in provincia di Ancona precisamente tra Loreto e Ancona, è crollato. Un impatto violentissimo che ha cagionato la morte di due persone e il ferimento di altre tre persone  operai della Delabeh che stavano eseguendo dei lavori nella campata del ponte. Molti aspetti non sono ancora del tutto chiari poiché le indagini sono in corso ma ciò che sembra emergere è che le attività di sollevamento del cavalcavia erano state ultimate alle 11,30 e alle 13,30 –momento dell’incidente- il personale stata compiendo attività addizionali.
 
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio plurimo. Si apprende inoltre che l’area è stata posta sotto sequestro ed è stata inoltre autorizzata la demolizione della sezione di ponte caduta, il tutto per consentire la riapertura di quell’area che rimane sotto sequestro. Subito dopo il crollo è stato chiuso il tratto autostradale, successivamente è stata riaperta la carreggiata sud in direzione Pescara e poi il tratto nord Bologna Taranto. Nella giornata di ieri inoltre, Autostrade per l’Italia ha diramato una nota in cui ha comunicato quanto segue: “quanto accaduto oggi sul cavalcavia dell'A14 all'altezza di Camerano è un tragico incidente non prevedibile, determinato dal cedimento di pile provvisorie su lavori di innalzamento del cavalcavia necessari per ripristinare l'altezza dell'opera rispetto al nuovo livello del piano autostradale, dopo l'allargamento dell'autostrada a 3 corsie. Non si tratta dunque del cedimento strutturale del cavalcavia” precisando inoltre che “la piena sicurezza e stabilità strutturale dei cavalcavia della propria rete, che sono costantemente monitorati e controllati". Intanto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta istituendo una commissione di esperti per far luce su quanto accaduto sulla A14.
 
Il Ponte crollato era una struttura provvisoria posta a sostegno del cavalcavia che era chiuso a traffico, il ponte però si è spezzato ai lati e ha schiacciato la Nissan che in quel momento transitava al cui interno vi erano i due coniugi rimasti uccisi, si chiamavano Emidio “Mimmo” Diomedi di 60 anni e Antonella Viviani di 54 anni. La coppia era a bordo di una Nissan Qashqai e si stava recando all’ospedale di Torrette per una visita di controllo. Erano persone conosciute e amate da tutti, che contribuivano attivamente al benessere della società partecipando attivamente all’organizzazione di quelle che erano le feste del territorio e gli eventi che ogni anno attiravano tanta gente. I feriti invece sono tre operai romeni che ai soccorritori hanno riferito “Non ci abbiamo capito niente, ad un certo punto è crollato tutto, e ci siamo ritrovati per terra” aggiungendo “. l'Ing Giovanni Scotto Lavina, responsabile del procedimento presso Autostrade per l'Italia ha dichiarato "E' andata in crisi la struttura dell'insieme dei sostegni provvisori del ponte" aggiungendo "Stiamo facendo gli accertamenti del caso, il ponte è andato in crisi per i motivi che dovremo appunto accertare. La struttura di sostegno provvisorio è rimasta integra, questo ci teniamo a dirlo. E' una struttura in calcestruzzo: non è andata in crisi la struttura di calcestruzzo che sosteneva le travi fino all'inizio delle operazioni di sollevamento del cavalcavia. E' andata in crisi la struttura dell'insieme dei sostegni provvisori".
 
Intanto il PM Irene Bilotta, titolare dell’inchiesta, dichiara all’Ansa “'Mi riservo di valutare se esistano i presupposti per ipotizzare il reato di disastro colposo. L'errore umano? per definizione un reato colposo comprende anche l'errore umano, ma l'indagine è appena iniziata”. Intanto Autostrade per l'Italia "ha chiesto con estrema urgenza alle aziende che hanno progettato ed eseguito i lavori sul cavalcavia crollato in A14 una relazione dettagliata su quanto accaduto, per accertare eventuali errori umani e valutare possibili azioni a tutela". Una nota della società dice che il cantiere "era stato avviato il 7 febbraio e si sarebbe dovuto concludere, per quanto riguarda le attività sulle pile finalizzate all'innalzamento del cavalcavia, il 31 marzo".
 
Una vicenda che riporta alla mente quanto diversi mesi fa nel lecchese, dove è crollato un un cavalcavia sulla strada statale 36  ad Annone Brianza del lago di Como e dello Spluga’, tratto di cui Anas aveva chiesto la chiusura. Una persona è deceduta e quattro sono rimaste ferite, tre dei quali bambini e sono stati trasportati con codice giallo all’ospedale di Lecco, l’autista del tir invece ha riportato un trauma cranico ed è stato trasferito con codice giallo. Una vicenda che ha scosso l’Italia e ha portato il pensiero degli italiani sul problema sicurezza. Il camion era in transito e sarebbe letteralmente precipitato nella carreggiata sottostante, schiacciando due auto in transito. Claudio Bertini invece non ce l’ha fatta e risulta essere l’unica vittima dell’incidente. Un perimetro stradale sventrato e ripiegato su se stesso come fosse una pressa che schiaccia scatole  in metallo a quattro ruote che transitano indisturbate e una circolazione bloccata in entrambi i sensi di marcia. Intanto l’Anas, attraverso un comunicato riferisce: “il cantoniere Anas addetto alla sorveglianza del tratto della strada statale 36al km 41,900, sul quale alle ore 17.20 è ceduto il cavalcavia n. 17 della strada provinciale SP49, già attorno alle ore 14.00, avendo constatato il distacco di alcuni calcinacci dal manufatto, ha disposto immediatamente la loro rimozione e la parzializzazione della SS36 in corrispondenza del cavalcavia. Subito dopo il cantoniere, in presenza della Polizia Stradale, ha contattato gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco, responsabile della viabilità sul cavalcavia, e li ha ripetutamente sollecitati alla immediata chiusura della strada provinciale SP49 nel tratto comprendente il cavalcavia. Gli addetti della Provincia hanno richiesto un’ordinanza formale da parte di Anas che implicava l’ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato”, successivamente Anas informa attraverso un ulteriore comunicato “Anas, con i propri operai e con ditte specializzate, sta provvedendo assieme alla Polizia stradale e ai Vigili del Fuoco, al taglio delle travi della campata e sta partecipando alle operazioni di soccorso.È inoltre stato confermato che il Tir che è precipitato dal cavalcavia della strada provinciale SP49 era un trasporto eccezionale di notevole ingombro e peso, autorizzato dalla Provincia di Lecco.
 
Non risulta ancora verificato il peso effettivo del mezzo. Il cavalcavia era stato realizzato tra gli anni Sessanta e Settanta dalla Provincia di Como”. E sfogliando i nostri archivi e la nostra memoria ci salta alla mente il viadotto che collega Cosenza a Crotone lungo la Statale 107 che sembra versare in condizioni critiche. Sui social network è stato diffuso un video che è diventato presto virale in cui i cittadini cosentini hanno filmato la tratta regolarmente attraversata dalle autovetture ove è presente, nella parte centrale esterna, una sorta di pressione del ponte che induce gli elementi cementificati sospesi a ripiegarsi su loro stessi e creare uno spazio vuoto centrale, che potrebbe portare alla rottura della struttura a seguito di continue sollecitazioni e nella parte superiore dove vi transitano le autovetture è presente invece un avvallamento che porta le autovetture e tutti i mezzi pesanti che vi transitano a fare uno sbalzo ogni qualvolta attraversano quel determinato tratto. Il video immortala un’assenza di simmetria dell’asse del ponte e un’evidente inclinazione verso un lato ma tutto ciò non impedisce ai cittadini il libero transito. Tale viadotto si trova tra gli svincoli di Rovito e Celico in provincia di Cosenza e collega la provincia Bruzia con Crotone, passando attraverso la Sila e gli avvallamenti presenti nella struttura fanno allarmare i numerosi cittadini che quotidianamente vi transitano. La memoria storica dei cittadini non ha cancellato di certo la tragedia dell’agosto 1972, quando nel corso dei lavori di costruzione lo spostamento di un pilone cagionò il crollo parziale della struttura e la morte di quattro operai. Noi abbiamo raccolto le testimonianze di due persone della zona che hanno attraversato recentemente il ponte e ci ha riferito che ad occhio nudo non si vede nulla e il ponte è attraversabile e hanno appreso però della pericolosità del ponte attraverso la tv. Ci hanno riferito inoltre che non vi sono segnali di avvertimento sul ponte che indicano il pericolo e non si sentono tranquilli ad attraversarlo poiché non vi sono nemmeno segnali di deviazione del corso stradale e sul ponte vi erano macchine che andavano anche a velocità sostenuta. Abbiamo chiesto se sul ponte ci passano anche camion è la risposta che ci è sopraggiunta a tal proposito è stata affermativa. I cittadini che ci hanno comunicato tale disagio che vivono nell'attraversare una struttura che secondo loro è instabile e ci hanno riferito inoltre che alcuni abitanti del luogo hanno riferito loro di evitare di passare sul ponte e hanno consigliato loro di prendere una deviazione ma sul ponte non vi sono segnali che avvertono di un eventuale pericolo.

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Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

1 maggio, festa dei lavoratori e del lavoro: a Roma tanti gli artisti per il consueto “concertone”

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Festa dei lavoratori o festa del lavoro? Entrambi i termini sono utilizzati in Italia per riferirsi alla giornata del 1° maggio.

“Festa dei lavoratori” mette in risalto il ruolo e l’importanza dei lavoratori, mentre “Festa del lavoro” sottolinea l’azione e l’impegno nel mondo del lavoro stesso. In sostanza, entrambi gli approcci celebrano il contributo dei lavoratori alla società e all’economia. Le manifestazioni in Italia durante questa giornata spesso includono cortei, dibattiti, e incontri per discutere delle condizioni dei lavoratori e delle questioni legate al lavoro.

Cortei, musica, confronti e dibattiti in tantissime città italiane

Da nord e sud Italia anche nel 2024 il Primo Maggio sarà celebrato in tantissime piazze. Per celebrare la Festa dei Lavoratori, dedicata quest’anno all’Europa, i principali sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil, hanno scelto Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia, per la tradizionale manifestazione nazionale, che si terrà a partire dalle 10,00 in piazza della Repubblica. Mentre Confsal per la “sua” Festa del Lavoro ha invece scelto Napoli, dove dalle 10, in Piazza del Plebiscito, è in programma l’incontro “1° Maggio 2024: + Dignità al Lavoro, + Salute e Sicurezza, + Equità retributiva, + Sviluppo e Occupazione”.

Tantissime manifestazioni sono in programma in tutta Italia, una su tutte il concertone del 1 Maggio a Roma

Il concerto del Primo Maggio di Roma, promosso come sempre da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo.

“Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei Lavoratori 2024. Così i tre sindacati confederali dedicano la giornata del Primo Maggio 2024 al ruolo strategico dell’Europa quale costruttrice di pace, lavoro e giustizia sociale, in un momento storico attraversato da molte crisi, ambientali, sociali, fino alle troppe guerre ancora in corso. La manifestazione nazionale si terrà nella città di Monfalcone, in diretta su Rai3 dalle 12.10 alle 12.55, e prevederà gli interventi di delegate e delegati, pensionate e pensionati e si concluderà con il comizio dei tre Segretari Generali PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra, Maurizio Landini.

Il concerto del Primo Maggio a Roma avrà inizio alle ore 13.15 con un opening condotto da BigMama (in esclusiva per Rai Play), per entrare poi nel vivo, presentato dall’inedita coppia artistica Noemi e Ermal Meta, a partire dalle ore 15.15 in diretta su Rai 3 e fino alle ore 00.15 (con una pausa dalle ore 19.00 alle ore 20.00 per le edizioni dei telegiornali), oltre che in diretta su Rai Radio2, su RaiPlay e Rai Italia.

Con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura e oltre dieci ore di musica dal vivo e parole, l’edizione 2024 del concertone si terrà per la prima volta al Circo Massimo di Roma e sarà, come sempre, ad ingresso libero.

La linea artistica del Concertone 2024 si svilupperà attorno al concept “Ascoltiamo il Futuro #1M2024”, con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Primo Maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.

Questi sono gli artisti al momento confermati nella lineup di un evento che prova ogni anno ad intercettare e raccontare linguaggi e istanze del panorama musicale attuale italiano: Achille Lauro, Alda, Anna Castiglia, Ariete, BigMama, Bloom, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Coez & Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D’Amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, Ex-Otago, La Municipal, La Rappresentante di lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piero Pelù, Piotta, Rosa Linn, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Tananai, Teseghella, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke, Vale Lp.

Opening (ore 13.15): Albe, Cioffi, Diego Lazzari e Nashley, Etta, Gaudiano, Irbis.

Come ogni anno si esibiranno sul palco del Concerto del Primo Maggio anche i 3 artisti vincitori del Contest 1MNEXT: Atarde (Ancona), Giglio (Torino) e Moonari (Roma). Uno dei 3 sarà scelto dalla Direzione Artistica dell’evento e premiato durante la diretta Tv quale vincitore assoluto di 1MNEXT 2024.

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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com



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