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Roma

ANGUILLARA: APPROVATA LA TARES

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Tempo di lettura 5 minuti Contributi per 520 famiglie numerose e per le nuove attività commerciali nel centro storico. Sostegno alle strutture ricettive più vessate dall’applicazione del nuovo tributo

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Redazione

Anguillara (RM) – Sessanta mila euro è l’importo stanziato dall’Amministrazione Comunale per cercare di fare fronte agli aumenti conseguenti all’introduzione della Tares istituita dallo Stato con la Legge 214 del 2011. Uno sforzo economico non indifferente per le già esigue casse Comunali ma che la maggioranza ha fortemente voluto per cercare di mitigare l’impatto economico del nuovo tributo sulle famiglie e sulle attività commerciali/industriali.

Ma cos’è la Tares? La Tares è il nuovo “Tributo comunale sui Rifiuti e sui Servizi” il cui gettito serve a coprire le spese per il servizio del ciclo dei rifiuti. La Tares, rispetto alla Tarsu, si basa sul principio comunitario “chi inquina, paga” emanato con la Direttiva 2004/35/CE e dovrà coprire il 100% dei costi del servizio mentre la Tarsu del 2012 copriva poco meno del 93%. Un 7% che calcolato sul totale del costo del servizio vale 265mila euro, quindi un significativo aumento dei costi da coprire con la Tares che lo scorso anno erano coperti da un gettito statale che quest’anno è stato eliminato. Altra novità prevista nelle disposizioni emanate dal Ministero per il calcolo della Tares è l’obbligo di introdurre un “fondo di svalutazione crediti” ovvero una cifra percentuale che serve a coprire i mancati incassi dovuti all’evasione. Una beffa per tutti coloro che pagano regolarmente e che per colpa dei morosi si ritroveranno in fattura un “extra-costo” che aumenta il peso del tributo. Va chiarito che Anguillara anche su questo è in linea con i parametri regionali, ovvero la percentuale di evasione è congruente con la percentuale di evasione media regionale. Le azioni di recupero sono state avviate da tempo, ma come è noto i tempi di esecuzione delle attività delle società di recupero sono lunghi e pieni di insidie, il quadro normativo in evoluzione, inoltre, di certo non aiuta. Per questo il legislatore impone con la Tares la identificazione di una voce di costo, nota come “Costi Comuni Diversi”, all’interno del Quadro Economico del servizio (anche questo approvato ieri sera in Consiglio Comunale e disponibile nell’Albo Pretorio) che per Anguillara pesa 500mila euro!

“Con questo fondo di 60mila euro – fa sapere l’Amministrazione Comunale – abbiamo cercato di aiutare chi, tra le 520 famiglie composte da almeno 3 figli, è in maggiore difficoltà a far fronte al pagamento della Tares, ma anche le nuove attività che apriranno al centro storico, nonché le attività commerciali che, per legge, presentavano un aumento del nuovo tributo. Per tutto il mese di novembre chi ha i requisiti potrà recarsi in Comune per fare richiesta di agevolazione. Le agevolazioni previste sono contenute nell’Art. 27 del Regolamento sulla Tares approvato nell’ultimo Consiglio Comunale e disponibile sul sito del Comune di Anguillara Sabazia”.

L’Amministrazione Comunale ha inoltre confermato per la Tares le seguenti agevolazioni:

 –   esenzione per abitazione occupata da almeno una persona con disabilità non inferiore al 75% e reddito familiare non superiore a 18 mila euro;
 –   esenzione per nuclei familiari composti da soli pensionati e imponibile sino a 7.840,13 euro;
–    riduzione del 50% per singolo anziano con più di 65 anni di età e imponibile non superiore a 7.746,00 euro o nuclei familiari composti da due o più ultra sessantacinquenni e reddito complessivo lordo non superiore a 11.848,00 euro;
–    riduzione del 20% per singolo anziano ultra sessantacinquenne e reddito non superiore a 15.453,50 euro che sale a 18.000,00 euro nei casi di nuclei familiari composti da due o più ultra sessantacinquenni.

Una novità è rappresentata dalla riduzione del 20% per le famiglie con 3 o più figli e reddito imponibile sino a 25.000,00 Euro che sale di 2.525,00 Euro per ogni figlio successivo al terzo.

Altra novità riguarda la riduzione del 75% per 5 anni per tutte le attività commerciali che apriranno nel centro storico. “Si tratta di una misura importante – prosegue la nota – che giunge in un periodo economico difficile, soprattutto per le attività commerciali. Una riduzione che assume particolare rilevanza nei casi di attività ricettive quali bar, ristoranti, etc che per almeno 5 anni, quindi nella fase di avvio, potranno godere di una importante riduzione che, per esempio, per un ristorante di 100 mq ha un valore 1.400,00 euro all’anno (dati reali)”.

Al contempo, a seguito di un attento studio ed approfondimento degli impatti economici conseguenti all’applicazione del DPR 158/1999 che detta le linee per la definizione in via presuntiva delle tariffe della Tares (così come stabilito dalla Legge di Stabilità 2013 all’art. 1, comma 387), si è deciso di agevolare con un 10% di sconto tutte le attività commerciali ricadenti nelle categorie 22 – ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie, 23 – mense, birrerie, amburgherie, 24 – bar, cafè, pasticceria, 27 – orto-frutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, 29 – banchi di mercato generi alimentari.

Chi, avendo già pagato le prime tre rate della Tares, risulterà a credito verrà rimborsato. I modi ed i tempi del rimborso seguiranno le disposizioni normative in tal senso che verranno presto emanate dal ministero competente e che sono comunque legate all’evoluzione dell’intero scenario cui stiamo assistendo in questi giorni.

“A fronte di normative in continua evoluzione e ad una perdurante crisi economica – continua la nota dell’Amministrazione Comunale – il nostro intento è continuare a trovare il modo per aiutare le famiglie e le attività in difficoltà. Lo scarico di responsabilità, in termini economici, da parte dello Stato è una strada pericolosa e che non porta da nessuna parte, i Comuni restano l’unica istituzione che è a contatto con i cittadini ed invece di aiutarli in tal senso assistiamo giorno dopo giorno al loro isolamento economico. Questo è inaccettabile e auspichiamo che lo Stato prenda seriamente in considerazione un cambio di rotta più che mai auspicabile dando ai Comuni i fondi necessari per gestire i servizi che i cittadini giustamente chiedono”.

“Peccato che i benefici economici conseguenti dalla vendita del rifiuto proveniente dalla raccolta differenziata – evidenzia la nota dell’Amministrazione Comunale – il cui importo si attesta intorno a 150 mila euro/anno, non potranno essere goduti dai cittadini e dalle attività commerciali di Anguillara. Occorre per questo ricordare che il quadro regolamentare della Tares prevede la possibilità di utilizzare l’introito della vendita suddetta per abbattere il costo totale del servizio che oggi è pari a 3.773.334,03 Euro. Tutto ciò è precluso al nostro Comune in quanto le somme incassate dalla vendita del rifiuto differenziato è introitato dal gestore del servizio – il CNS – così come stabilito dal contratto in essere. Una scelta presa agli inizi del 2011 dalla Giunta guidata dal Vice Sindaco Paolessi e che oggi dimostra tutta la cecità e la sfiducia nel sistema di raccolta differenziata che era alla base del progetto. Per questo è stato dato mandato agli uffici di verificare la possibilità di ridiscutere alcuni termini contrattuali con il CNS che sono oggettivamente svantaggiosi per l’ente soprattutto alla luce delle rapide evoluzioni tecniche cui assistiamo in tema di ciclo dei rifiuti”.

Le famiglie composte da 3 e 4 persone che vivono in abitazioni di medie dimensioni sono quelle che, conseguentemente all’introduzione del coefficiente familiare voluto dallo Stato con la Legge 214/2011, subiranno aumenti della tariffa. Bene per i nuclei familiari composti da 1 o 2 individui che vivono in abitazioni di medie dimensioni. Le famiglie numerose meno abbienti – che a seguito del coefficiente familiare avranno un notevole aumento della tariffa – potranno contare sulle agevolazioni sopra riportate. Buone notizie invece per quanto concerne le pertinenze dell’abitazione principale per le quali risulterà una diminuzione di più del 50% dell’importo pagato lo scorso anno con la Tarsu. Buone notizie infine anche per tutte le categorie commerciali diverse da quelle sopra elencate che avranno mediamente una riduzione dell’importo della Tares rispetto alla Tarsu dello scorso anno. Complessivamente le utenze commerciali, a seguito delle nuove norme e circolari del Ministero, avranno una riduzione della Tares 2013 rispetto alla Tarsu 2012 pari a circa 75mila euro.

“Purtroppo la Tares giunge in un momento storico-economico che rende difficile ogni cambiamento – conclude l’Amministrazione Comunale – ma soprattutto giunge ai Comuni con delle precise regole di applicazione che non lasciano alcuna discrezionalità. Le informazioni contenute in un comunicato recentemente pubblicato a firma del Geom. Manciuria, sono per questo assolutamente false. L’intento del Sig. Manciuria era evidentemente quello di fare disinformazione oppure una manifesta mancata conoscenza delle norme sottese alla definizione delle tariffe della Tares. Non si spiegherebbero altrimenti i grossolani errori contenuti in suddetto comunicato che giunge peraltro dopo un approfondimento avvenuto in consiglio comunale nel quale sono state fornite puntuali risposte ai medesimi quesiti che, grazie alla trasparenza posta in essere da questa amministrazione, il Sig. Manciuria può ripassare rivedendo la registrazione della diretta audio/video della seduta”.

Inoltre si rende noto che l’Amministrazione Comunale sta organizzando un incontro pubblico con cittadini e commercianti per illustrare le disposizioni normative alla base della nuova Tares nonché le tariffe applicate e le agevolazioni deliberate. La data e l’orario dell’incontro verranno resi pubblici quanto prima sul sito web del Comune all’indirizzo www.comune.anguillara-sabazia.roma.it.

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Castelli Romani

Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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Castelli Romani

Frascati, ospedale: intervento chirurgico con tecnica all’avanguardia

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Asportato tumore allo stomaco a un’anziana senza anestesia generale
 
Straordinario intervento chirurgico all’Ospedale San Sebastiano di Frascati dove è stato possibile evitare gravi complicanze post operatorie per Bice, una signora di 85 anni di Monte Compatri che è stata operata con anestesia spinale anziché generale per l’asportazione di un tumore esteso allo stomaco.
 
Non c’è stata necessità di ricovero in terapia intensiva e nella degenza post operatoria non si sono resi necessari farmaci analgesici.
 
La signora attualmente, a meno di una settimana dall’intervento, ha avuto una precoce ripresa ed è in buona salute, presto sarà dimessa per ricongiungersi ai suoi cari.
 
Grande soddisfazione, in merito alla tecnica anestesiologica, è stata espressa sia dalla paziente che dal chirurgo operatore, il dr. Massimiliano Boccuzzi Direttore della UOC di Chirurgia Generale e dai suoi aiuti Dr. Francesco Boccaccini e Dr.Angelo Torcasio coadiuvati dalla preziosa collaborazione del servizio di endoscopia digestiva del San Sebastiano (Dr.Fabrizio Travaglini).
 
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina si sono complimentati per questo straordinario risultato: “Questo significa salvare vite – hanno detto – siamo di fronte a un intervento che segna un passo fondamentale per la presa in carico dei pazienti complessi e in età avanzata che sempre più spesso sono costretti a subire le gravi complicanze post operatorie o addirittura a non potersi sottoporre agli interventi chirurgici perché eccessivamente rischiosi. Le persone per le persone, questa è un’altra grande testimonianza del percorso di umanizzazione della salute che abbiamo intenzione di portare avanti insieme”.
 
Tecnicamente si è trattato di un intervento chirurgico di gastrectomia subtotale per una voluminosa neoplasia gastrica a un’anziana con un quadro clinico complesso perché già operata alcuni anni fa per una neoplasia del colon e venti giorni fa sottoposta a intervento per una frattura di femore post traumatica, sempre presso il San Sebastiano.
 
In considerazione dell’età avanzata e delle varie comorbidità, in accordo con la paziente, l’equipe della UOSD di Anestesia e Rianimazione del San Sebastiano con il Responsabile Dott. Benedetto Alfonsi, afferente al Dipartimento di Emergenza diretto dalla Dott.ssa Carla Giancotti, ha deciso di non eseguire l’intervento in anestesia generale, bensì in anestesia locoregionale, che è stata effettuata dal Dr. Benedetto Alfonsi in collaborazione con il Prof.Fabrizio Fattorini.  
 
All’anestesia spinale, necessaria per l’intervento chirurgico, è stato associato l’ESP Block bilaterale, un blocco di fascia ecoguidato della parete posteriore del torace.
 
Il blocco di fascia è stato effettuato per garantire l’analgesia post operatoria senza la necessità di oppiacei. I blocchi di fascia rappresentano attualmente un ulteriore passo avanti nel controllo del dolore post operatorio. Per migliorare il comfort operatorio, durante l’intervento la paziente è stata lievemente sedata. Ora sta bene e l’intervento è riuscito.
 
Tale testimonianza è importante anche dal punto di vista scientifico alla luce del continuo incremento di pazienti over 80 con molteplici comorbilità che sempre più spesso si rivolgono all’Ospedale di Frascati, essendo collocato in un’area demograficamente ricca di case di riposo per anziani e di pazienti geriatrici.
 
“Da vari anni – dichiara il  dottor Massimiliano Boccuzzi, direttore UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Frascati – sono in aumento gli anziani sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore che prima erano uno scoglio difficile da superare per alcune tipologie di pazienti e da anni chirurghi ed anestesisti sono impegnati nell’affinamento di tecniche anestesiologiche e chirurgiche mininvasive, che ci possano condurre ad una sensibile riduzione dei rischi anestesiologici e delle complicanze chirurgiche, in tali tecnologie la Asl Roma 6 si sta dimostrando un importante punto di riferimento permettendo agli operatori di poter crescere e perfezionare nuove tecniche a basso impatto di complicanze post operatorie”.

 



Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Roma, al Quarticciolo baby spacciatori per evitare imputazioni

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ROMA – Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi – hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i due minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto.
I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti.
Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori.



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