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Roma

ANGUILLARA BALLOTTAGGIO, L'APPELLO DEL M5S: "NUOVE PROPOSTE O AD ALTRI CINQUE ANNI DI DISASTRI"

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Tempo di lettura 3 minuti "Siamo stati attaccati anche personalmente, in maniera particolare il nostro candidato sindaco Sabrina Anselmo"

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Red. Politica

Anguillara (RM) – Iniziato il count down ad Anguillara per il ballottaggio che vedrà a confronto la candidata a sindaco del M5s Sabrina Anselmo e il candidato di centrodestra Antonio Pizzigallo. E, ormai a poche ore dalla chiamata alle urne, i pentastellati di Anguillara, si appellano a quella fetta di elettorato che nella prima tornata ha disertato i seggi  o che hanno votato per altre coalizioni. " Impedire l’ennesima mercificazione del territorio, – dichiarano dal M5s di Anguillara che si rivolge a"tutti quei cittadini che hanno deciso di evitare di votare al primo turno o che ora sono confusi, ma anche a tutti quelli che hanno dato il voto ad altra coalizione ed ora vogliono partecipare alla creazione di una nuova stabilitá per Anguillara".

I pentastellati evidenziano alcune, che secondo loro, tra le motivazioni per scegliere la candidata a sindaco di Anguillara Sabrina Anselmo "La scelta é tra noi e una coalizione di centro destra che si é già mostrata poco coesa. – dichiarano dal M5s di Anguillara – Le loro idee – proseguono – sono quelle di:

1 Prolungare l’attuale contratto per la raccolta dei rifiuti confermando la scelta di privatizzare i servizi al cittadino, quando invece un servizio pubblico gestito dal comune porterebbe un incremento economico e lavorativo a vantaggio degli abitanti di Anguillara;

2 Adottare per intero la Variante al Piano Regolatore Generale che, nonostante le belle parole elettorali, diventerà una nuova cementificazione coatta privata a scanso del verde, dei servizi pubblici, della cultura, delle scuole e delle criticità già eclatanti presenti sul territorio e nelle varie zone di Anguillara;

3 Continuare nella scellerata gestione delle Scuole di Anguillara a discapito della sicurezza dei nostri figli. Abbiamo messo a disposizione del nostro paese le nostre competenze, siamo stati presenti sul territorio da anni con proposte, azioni, attivismo ed ora vogliamo amministrare il comune per poter finalmente avere quel diritto di parola che in tutti questi anni ci é stato negato.

In questa campagna elettorale abbiamo evitato volutamente di fare promesse elettorali  – proseguono dal M5s di Anguillara – mostrando con semplicità un programma vero, che si muove dagli interventi più semplici a costo zero, per ripristinare piccole criticità, a situazioni più complesse che verranno attuate soltanto attraverso l'acquisizione di fondi e finanziamenti. La trasparenza da sempre ci connota e per sempre sará precursore della democrazia partecipata che é alla base della nostra politica. Noi siamo i cittadini e agiremo sempre e soltanto per i cittadini, e lo abbiamo dimostrato anche nel corso di questa campagna elettorale in cui ci siamo distinti per la trasparenza nell’annunciare anticipatamente il candidato Sindaco ed i candidati Consiglieri, il programma e gli assessori, dando modo a tutti di conoscerci e decidere se eravamo la possibile scelta. Ci siamo posti sempre in maniera propositiva e positiva, offrendo al territorio umano di Anguillara i nostri obiettivi, le soluzioni e tutte le informazioni sulla nostra lista che dovevano servire a creare un sodalizio ed una partecipazione anche in questa fase.

Ciò nonostante siamo stati attaccati anche personalmente, in maniera particolare il nostro candidato sindaco Sabrina Anselmo ed avremmo potuto decidere di fare una campagna a discredito come quella dei nostri avversari politici. Quindi, – concludono dal M5s – ora che siamo giunti a due giorni da quell'evento che stabilirà chi sarà il nuovo amministratore per i prossimi cinque anni, vi chiediamo di riflettere bene perché il voto del 19 Giugno porterà a nuove proposte o ad altri cinque anni di disastri. Votate Sabrina Anselmo e il Movimento 5 Stelle per riportare voi stessi al centro di questo Comune ed evitare di dare il colpo di grazia ad un paese che da troppi anni ormai cerca solo di sopravvivere. Anguillara merita di togliersi dalla mano dei soliti poteri".
 

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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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