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Anguillara, cave di basalto: il Tar decide a ottobre

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Tempo di lettura 3 minuti Tutta la storia da Antonio Pizzigallo ai giorni nostri

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di Ivan Galea

ANGUILLARA (RM) – Ad Anguillara sulla questione cave di basalto la Giunta comunale non ha accettato le proposte di transazione presentate dalle società MC CUBO srl e Inerti Nazionali srl,  finalizzate alla rinuncia da parte del Comune di Anguillara al ricorso pendente dinanzi al TAR Lazio. L'Ente locale sabatino conferma quindi la volontà di voler proseguire l'iter davanti il Giudice amministrativo chiamato a definire i ricorsi pendenti nell'udienza pubblica fissata per il prossimo 11 ottobre 2016.

La vicenda nasce sotto il governo di Antonio Pizzigallo, a gennaio del 2010, quando il Consiglio comunale approvava di porre in essere tutte le azioni necessarie a vietare l’apertura di nuove cave e qualsiasi altra nuova attività estrattiva nel territorio di Anguillara inoltrando l'atto al competente ufficio regionale. Veniva quindi negata l’autorizzazione delle istanze in itinere in sede di conferenza di servizi, ad eccezione di eventuali richieste di ampliamento di cave già autorizzate. Nel 2012, sotto la legislatura di Francesco Pizzorno la massima assise comunale approvava una mozione con cui si obbligava la Giunta Comunale, lo stesso Consiglio Comunale e l’Amministrazione a porre in essere tutte le azioni legali ed amministrative nei confronti della Regione Lazio per vietare le nuove cave di basalto al Quartaccio diffidando il Presidente della Regione Lazio a non rilasciare nuove autorizzazioni per apertura di cave. Si deliberava, inoltre, di verificare la fattibilità con l’Ufficio tecnico e successivamente di approvare una variante urbanistica a tutela e salvaguardia dell’intero territorio comunale dall’apertura di nuove cave in assenza di una seria programmazione della L.R. n. 17/2004 e comunque sino ad esaurimento di quelle esistenti. E di eseguire una mappatura di tutte le cave esistenti da mandare al dipartimento Regionale.A maggio del 2013 si adottatò una modifica alle NTA della Variante al PRG stabilendo che “nelle zone agricole, fatta eccezione per gli ampliamenti di quelle esistenti e regolarmente autorizzate, è tassativamente vietata l’apertura di nuove cave sino alla regolamentazione del PRAE, di cui alla legge regionale n.17/2004. Successivamente a tale regolamentazione, lo sfruttamento minerario potrà essere concesso compatibilmente con la verifica dei presupposti di interesse sovra comunale”.

Le autorizzazioni della Regione Lazio e i ricorsi al TAR  Così nel 2014 la Regione Lazio, con proprie deliberazioni, autorizzava le società MC CUBO srl e Inerti Nazionali srl all’apertura di nuove cave di basalto  nelle località di  Quartaccio e Quarticillo ad Anguillara. Il Comune di Anguillara Sabazia proponeva quindi ricorso  al TAR Lazio contro le autorizzazioni rilasciate dalla Regione Lazio chiedendo la "sospensiva" in attesa della decisione di merito. Intervennero anche, con altri ricorsi, Sergio Manciuria, Tiziana Tornovi, Mario Fantauzzi, Amanzio Fabbri, Cristiana Peluso, Gloria Peluso, Adriano Serafini, Claudio Forotti, Marco Fagotti, Francesco Cherubini, Alessandro Capparella. Il Tribunale Amministrativo del Lazio ritenne di non concedere la "sospensiva" stabilendo che la causa dovesse essere definita direttamente nel merito, sia per la materia trattata, sia perché le parti erano due pubbliche amministrazioni per cui il provvedimento cautelare non avrebbe definito la questione.

Rischio commissariamento e il rilascio delle autorizzazioni comunali Tra marzo e aprile del 2015 la Regione Lazio, vista l'inerzia del Comune di Anguillara nello stipulare le convenzioni con le due società estrattive faceva partire l'iter per nominare un commissario ad acta al fine di procedere con le autorizzazioni. A questo punto l'amministrazione comunale, per evitare il commissariamento, rilasciò, tra aprile e agosto del 2015, le autorizzazioni alle due società confidando nella prosecuzione dei ricorsi pendenti al TAR Lazio.

La proposta di transazione delle società estrattive Ottenute le autorizzazioni la MC CUBO srl e la Inerti Nazionali srl, tra settembre e novembre del 2015 proposero al Comune di Anguillara una transazione. In pratica si chiedeva al all'amministrazione comunale di rinunciare al contenzioso pendente al Tar in cambio di interventi di manutenzione aggiuntivi al contributo dovuto in virtù della legge regionale di riferimento e delle convenzioni stipulate. Il governo di Anguillara a guida Pizzorno chiese quindi al Tar il rinvio della discussione nel merito per avere il tempo necessario di sottoporre le proposte avanzate dalle due società all'attenzione del Consiglio comunale.   

La petizione popolare Si tenne quindi la seduta di Consiglio comunale dove si decise, tra l'altro, di sottoporre la questione alla consultazione popolare del Comitato di quartiere n.9  che lo scorso 27 giugno diede come responso un secco no alle cave di basalto. Ben 394 no rispetto 40 si e 5 schede bianche non lasciavano quindi ombra di dubbio sulla volontà dei residenti.

L'udienza di merito dell'11 ottobre 2016 Per il ricorso del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto dal Comune di Anguillara, rappresentato dall'avvocato Francesco Rosi e per quelli proposti da Sergio Manciuria, Claudio Forotti, Mario Fantauzzi, Marco Fagotti, Francesco Cherubini, Alessandra Capparella, Tiziana Tornovi, Amanzio Fabbri, Cristiana Peluso, Gloria Peluso, Mario Fantauzzi, Serafino Adriani rappresentati dagli avvocati Paolo Giammarioli e Domenico La Tempa, l'ultima parola sul futuro delle cave di basalto ad Anguillara è demandata al Giudice amministrativo che entrerà nel merito dell'intera vicenda nell'udienza pubblica fissata per il prossimo 11 ottobre 2016

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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