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Anguillara, dai cambiamenti personali, a riflessioni sui veggenti, al servizio della Comunità. Intervista al consigliere Manciuria

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L’Osservatore D’Italia ha voluto porre alcune domande al geometra Isaia Sergio Manciuria consigliere comunale di Anguillara.

1) Abbiamo assistito in rispettoso silenzio a un tuo avvicinamento alla Chiesa e comunque alla spiritualità. Possiamo chiederti cosa è successo, quando è scattato in te questo risveglio e perché?

Buongiorno e ben ritrovato Direttore sono solitamente molto riservato sulle questioni che afferiscono la mia sfera privata ma nel caso grato della domanda perché riguarda un approfondimento del percorso di vita personale che vorrei consigliare ai lettori della tua prestigiosa testata giornalistica. In realtà ho sempre avuto un filo diretto con la religione cattolica e con il mondo che gravita attorno, ma dopo le emergenze Covid 19, la delusione del risultato amministrativo scorso e alcune vicende personali che hanno soggiogato la mia volontà interiore, il 16 Agosto del 2021 ho sentito la necessità di ritrovare l’originaria e naturale vocazione attraverso un percorso spirituale durato un anno presso l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Asciano vicino Siena) nata nel 1300 da un sogno di San Bernardo dei Tolomei suo fondatore. Grazie all’accoglienza dell’Abate Diego e dei confratelli monaci benedettini, ispirato dalla Regola di San Benedetto ho intrapreso un cammino di luce attraverso il silenzio, l’umiltà e la preghiera, in un contesto storico e ambientale fantastico che ormai frequento assiduamente , ritrovando la giusta dimensione per stare in pace con me stesso, la famiglia e con la comunità nella sua espressione più aperta . Ora sono un devoto Oblato Benedettino

2) In questi giorni si parla della veggente di Trevignano che non ha un trascorso così brillante. Cosa ne pensi di questo fenomeno?

Grazie ai principi evangelici e benedettini non mi sento nella condizione di giudicare alcuno tanto meno la veggente di cui ho letto sul vostro recente articolo, le precedenti gesta . Nella vita tutti possiamo sbagliare e avere la possibilità di essere utili al prossimo attraverso la redenzione dei propri peccati. In generale il fenomeno delle apparizioni divine è un tema interessante ma ritengo vada approfondito dalla Santa Chiesa prima che faccia troppi proseliti non curanti delle reali intenzioni che si celano dietro tali eventi. Spesso e volentieri la fede connessa alla ricerca del miracolo per amore o disperazione, induce molti fedeli ad affidarsi a persone che hanno scopi del tutto diversi da quello che

professano.

3) A distanza di un bel po’ di tempo dalle elezioni comunali di Anguillara, come pensi si trovi lo stato di salute di questo borgo? Inoltre hai una ricetta per distogliere molto giovani dagli atti vandalici, da alcol e fumo? Si sta facendo abbastanza per loro?

Una bella tripletta di quesiti alla quale rispondo volentieri: Il Borgo inteso come Città sicuramente è migliorato dopo la pessima esperienza pentastellata che ho avuto l’onore, con l’ausilio dei tre ex consiglieri Silvestri, Liberati e Fioroni ai quali Anguillara dovrebbe essere riconoscente, di mandare a casa. Certo affrontare un mandato amministrativo con poca esperienza ha fatto sicuramente slittare la soluzione dei tanti problemi ma oggi, grazie ai fondi del PNRR , una sana e corretta gestione delle risorse pubbliche e il dialogo che il Sindaco Angelo Pizzigallo ha instaurato con le opposizioni, quelle più inclini a soluzioni costruttive piuttosto che alla critica di contrapposizione ideologica, potranno rappresentare per i due anni di consiliatura rimasti, una reale svolta per recuperare il tempo perduto dietro alle vergognose e dispendiose politiche della sfiduciata Giunta Anselmo. La ricetta per i giovani passa sicuramente per un percorso sociale e valoriale che va ricostruito attraverso sia l’educazione familiare e civica della scuola sia con l’offerta di nuove opportunità di aggregazione sul territorio . Mancando anche uno solo di questi aspetti è consequenziale il verificarsi di atti di vandalismo o peggio dipendenze da alcol o fumo, atteso pure l’isolamento provocato dalla pandemia. Seppur lodevole e meritevole l’attivismo serio e puntuale dell’Assessore Sevizi Sociali e Vice Sindaco Paola Fiorucci è impensabile che sia lasciata sola a dare il buon esempio: per il bene delle nuove generazioni serve uno sforzo da parte di ciascuna delle componenti citate affinché si faccia di più. La soluzione è sicuramente complicata ma, per iniziare a invertire la rotta del degrado morale e sociale, mi sento di suggerire un coinvolgimento diretto di partecipazione e ascolto dei ragazzi alla vita del paese. Ricomincerei ad esempio dalla politica con il consiglio comunale dei giovani proseguendo con l’istituzione di specifiche giornate di volontariato allo scopo di rispettare e curare l’ambiente, preservare le radici culturali e valorizzare il decoro delle parti comuni della Città.

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1 Comment

1 Comments

  1. Anna Maria Rossi

    9 Marzo 2023 at 10:12

    Ho letto l’articolo, interessante.
    Vorrei da nonna di tre nipoti di età molto diverse , 17,3 e 1 anno, di suggerire a questa amministrazione di creare punti di aggregazione per la gioventù. Anguillara cosa offre ai giovani perché non siamo costretti ad allontanarsi? Non c’è un cinema, non ci sono sale ove i giovani possano incontrarsi e che ne so fare una partita a ping-pong o a bigliardo o …., ci sono solo discoteche dove il sabato sera non ci sono collegamenti pubblici da consentire ai ragazzi una volta che si sono divertiti, frastornati non debbano prendere i loro mezzi ed essere pericolosi per se stessi e gli altri! Per i più piccoli ci sono parcheggi sporchi, con giochi rotti, fango !!
    Nessuno che sorveglia !

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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