Roma
Anguillara, inchiesta "cultura": gestione della biblioteca comunale
Tempo di lettura 4 minuti La cultura crea lavoro e fa lavorare, la cultura è ricchezza e le biblioteche ne sono una delle fonti
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8 anni fail
di Emanuel Galea
ANGUILLARA (RM)
La gestione della Biblioteca e la cooperativa "In Itinere" Quindi ad Anguillara quella che possiamo definire una società cooperativa multiutility è la "In Itinere" fondata nel 2006 e che oggi vede tra gli amministratori Roberta Peruzzi che dal 2013 ne ricopre anche la carica di presidente e i consiglieri Monica Rossi, Micol Fiorentini, Luisa Alfonsetti, Giampietro Casasanta, Barbara Caradonna, Marco Puccini. Il primo incarico, reperibile sull'Albo storico online comunale, affidato dall’Amministrazione del Comune di Anguillara alla cooperativa ”In Itinere” è del febbraio del 2010. Si tratta del contratto 1352 del 2 febbraio 2010 con cui veniva affidata alla "In Itinere" la gestione dei servizi bibliotecari relativi la Biblioteca comunale di Anguillara "Angela Zucconi" per il biennio gennaio 2010 – dicembre 2011 al costo mensile di 2.915,83 euro. La gestione dei servizi bibliotecari della Zucconi di Anguillara sarà poi prorogata alla ”In Itinere” fino al mese di maggio 2012 compreso. Infatti l'amministrazione comunale a marzo del 2012 aveva indetto una gara con procedura aperta secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa per la valorizzazione dei servizi bibliotecari relativi il periodo maggio 2012 – aprile 2014, per un importo a base di gara di 78.600,00 euro più Iva.
Il consorzio Consol e la gara vinta per un ribasso di 100 euro Alla gara parteciparono tre cooperative tra le quali la "Consol Consorzio Cooperative Sociali Lago di Bracciano" che si aggiudicò l'appalto grazie ad un'offerta di 78.500,00 euro oltre Iva. Un ribasso, quello effettuato dalla "Consol", rispetto le offerte delle altre due concorrenti, pari a soli 100 euro di differenza dall'importo messo a base d'asta di 78.600,00 euro. E così per il biennio giugno 2012 – maggio 2014 la "Consol" succede alla "In Itinere" nella gestione dei servizi per la Biblioteca di Anguillara al costo di 3.270,83 euro più Iva al mese.
La "In Itinere" consorziata della "Consol" Ma stando alle carte ufficiali sembrerebbe che all'atto pratico nulla sia cambiato a parte il costo mensile lievitato da 2.915,83 euro più Iva al mese a 3.270,83 euro più Iva al mese. Si legge infatti sulla Determina dirigenziale 397 del 19 aprile 2012 che "si è giunti all’aggiudicazione provvisoria a favore della ditta Consol – Consorzio Cooperative Sociali Lago di Bracciano, che ha designato come cooperativa che gestirà il servizio in questione la propria consorziata "In Itinere" di Anguillara Sabazia".
Nuova gara – riappare la "In Itinere" Si arriva quindi al terzo biennio, settembre 2014 – agosto 2016 per l'affidamento dei servizi gestionali della Biblioteca "Angela Zucconi" e dopo aver prorogato per tre mesi, giugno, luglio e agosto 2014, il contratto con la "Consol", l'amministrazione di Anguillara indice una nuova gara, sempre con procedura aperta secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa. Partecipano tre cooperative tra le quali riappare la "In Itinere", consorziata Consol, che formula un'offerta definita dalla commissione giudicatrice sostanzialmente uguale, nella struttura, nelle frasi e nella stragrande maggioranza delle proposte riportate a quella formulata dalla "Consol". Vengono quindi attivate le procedure per verificare se sussiste formalmente un unico centro decisionale che nel caso avrebbe dato luogo all'annullamento della gara, ma gli accertamenti svolti decretarono che le due offerte non erano riconducibili ad un unico centro decisionale e che pertanto erano stati rispettati i principi di par condicio, di segretezza e trasparenza della competizione. In effetti tra gli amministratori della "Consol" risultano soggetti diversi e non in rapporti di stretta parentela con quelli della "In Itinere": Armando Mantovan presidente, Giovanni Lucidi vice presidente e Sandra Casagrande consigliere. Si procedeva quindi a esaminare le tre proposte e il bando veniva aggiudicato alla "Consol – Consorzio Cooperative Sociali Lago di Bracciano" per un costo complessivo di 96.000,00 euro più Iva. L'Ente locale stipulava quindi il nuovo contratto con la Consol, il numero 1783 del 30 ottobre 2014.
Costi gestionali in lievitazione Il corrispettivo pagato dal Comune di Anguillara per i servizi di gestione della Biblioteca comunale lievitavano quindi, nel giro di soli 6 anni, dai 2.915,83 euro più iva al mese, poi 3.270,83 euro più iva al mese agli attuali 4.000,00 euro più iva al mese, con una gestione iniziale della cooperativa “In Itinere”, poi della "Consol Consorzio Cooperative Sociali Lago di Bracciano" che a sua volta designa come cooperativa che gestirà il servizio in questione la propria consorziata "In Itinere".
Prossima scadenza del contratto e nuovi amministratori a 5 Stelle Invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia è la regola che trova applicazione in matematica e sembrerebbe anche per la gestione della Biblioteca comunale di Anguillara. La nuova amministrazione comunale di Anguillara a guida 5 Stelle proverà ora a trovare soluzioni alternative e più economiche per la gestione della Biblioteca? Il contratto con la "Consol" è di prossima scadenza…
In questa prima puntata abbiamo trattato la gestione dei servizi bibliotecari. Nella prossima tratteremo “dell’offerta culturale”, che bussa al cancello della Biblioteca, dalle associazioni multiutility con progetti ed iniziative “molto allettanti”. Non sbaglia Nuccio Ordine quando scrive che la cultura “ha la capacità di rendere l'inutile, utile”. Alla prossima: il nostro viaggio in Biblioteca – la cultura ed i suoi derivati.
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Castelli Romani
Rocca Priora, elezioni: intervista a 360° a Mario Falotico
Pubblicato
1 giorno fail
9 Maggio 2024
Mario Falotico, classe 1960, sposato, papà di Giorgio ed Elisa. Una vita spesa nel ruolo di funzionario pubblico e lo dice con quello spirito di servizio che gli fa affermare “ho prestato giuramento verso lo Stato di cui sono parte integrante prima di tutto come cittadino e poi come suo dipendente”.
Mario, ci diamo del tu? Come inizio non è per nulla male …
E no – sorride – vedi tante volte mi metto a riflettere e penso che chi come me si è trovato a dovere servire in pieno lo Stato lo fa con spirito di servizio e nel rispetto della comunità stessa che in quel momento si trova a dover rappresentare.
Allo sportello non ci trovi il “Mario” della situazione ma una persona che è lì in nome e conto della nostra Repubblica.
Torniamo a noi: Scuola Nazionale Amministrativa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sanità Aerea Ciampino, una Laurea in Prevenzione e Sicurezza, Ispettore del Ministero della Salute … e via discorrendo. Ma chi te lo fa fare, direbbero i più, ad invischiarti nella vita politica?
(il suo sorriso contagia pure me) Vedi non è la prima volta.
Venni eletto consigliere comunale a Rocca Priora già nel 1999. Una esperienza breve ma altamente formativa.
Compresi lì il senso pieno della frase “giochi di palazzo” e non ti nascondo che fu per me un passaggio importante per il proseguo delle mia vita personale.
Oggi, più di allora, lo faccio con uno spirito di servizio e in un’ottica di presenza civica che vuole essere un tentativo di risposta al dilagante astensionismo.
Aspetta spiegami questo concetto: mi vuoi dire che la soluzione, o meglio, un tentativo di soluzione, all’astensionismo possono essere le coalizioni cosiddette civiche?
Può essere una delle soluzioni.
La mia scelta di partecipare a questa tornata elettorale è stata una scelta sulla condivisione di un progetto civico e sui programmi condivisi sia con Anna (Anna Gentili candidato sindaco di CORAGGIO ROCCA PRIORA n.d.s.), che con il resto delle amiche e degli amici del gruppo con cui abbiamo deciso di esserci.
Noi qui ci stiamo mettendo prima di ogni cosa la nostra faccia, il bagaglio delle nostre esperienze, la nostra etica e la nostra morale.
Beh più che un programma sembra una lezione di morale e di etica
Certo che sì!! In fondo oggi se ci guardiamo attorno gli esempi che arrivano in questi giorni dalla Puglia, dalla Liguria e non solo, ci presentano una politica troppe volte invischiata, passami il termine, in operazioni poco chiare e poco degne dell’alto valore che la politica stessa dovrebbe rappresentare.
Quindi quel “CORAGGIO” , che è parte del nome della nostra coalizione vuole rappresentare, è quella scelta di dare un taglio a quelle ingerenze che troppe volte legano la gestione della cosa pubblica alla cattiva gestione della stessa.
Coraggio quindi declinato in che modo?
Il coraggio di dire le cose come stanno. Il coraggio di essere schietti. Di quello che vuoi fare e come puoi arrivare a farlo.
La frase latina “do ut des”, ti do affinché tu mi dia, non può continuare ad essere uno dei mantra di un certo modo di fare politica.
La fortuna di poter esprimere, votando, una preferenza nominale riveste, a mio avviso, una importanza davvero fondamentale per un elettore, per un’ elettrice: rende quel voto vincolante a quel nome che traccia su una scheda.
Autorizza il cittadino stesso a rendergli conto delle sue azioni, nel bene e nel meno bene.
E la scelta poi di un programma partecipato dove l’elettore indica a noi “possibili eletti” le priorità, è una ulteriore linea di indirizzo a cui non possiamo venire meno.
Ma non credi che tutto ciò possa essere utopico?
Probabile! Ma oggi una classe politica seria, se si definisce tale, deve avere la forza di infondere speranze ai cittadini.
Anche i sogni, purtroppo, oggi si sono assopiti. I sogni realizzabili, concreti e non quelli che fanno capo ai castelli in aria. Ma a volte ci sono anche persone che, rassegnate, affermano: “ma tanto è inutile non ci sono riusciti fino ad ora e adesso arriva lui/lei e lo fa?”
Ecco è questo che dobbiamo combattere: quella arrendevolezza che narcotizza le speranza, che le mortifica prima che queste possano riprendere, anche solo per un attimo, il volo.
Mi ha fortemente colpito una frase che campeggia sul tuo profilo facebook: “verba manent”, le parole restano.
Te lo avranno chiesto mille volte … ma non erano le cose scritte, gli “scripta”, a restare?
(ed anche stavolta il suo sorriso diventa il valore aggiunto alla risposta) Non sei il primo a dirmelo. Ma secondo me tu sai già dove voglio arrivare.
È scontato che le cose scritte restino.
Ma ricordiamoci che la PAROLA DATA è stata per secoli uno dei vincoli più forti delle società civili.
Le parole hanno un peso, hanno un valore estremamente forte specie se ad esse si unisce il volto di chi le pronuncia, di chi le fa sue.
Diventano una sorta di prolungamento dell’intera persona che ne fa menzione, che ne fa ragione stessa.
E credo a ciò si leghi in pieno il pensiero che, sempre sulla tua pagina facebook, hai pubblicato il 25 aprile. Citavi Sandro Pertini: “Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.”.
Oggi si assiste troppe volte a compromessi per evitare di morire di fame. Questo non rischia di affossare il concetto stesso di liberta?
Certo che si corre il rischio ma ti giro la questione: è possibile dividere il mondo in modo manicheo, buoni e cattivi? Certo che no!
Ogni situazione, ogni contesto va valutato nella sua unicità.
Bisogna avere il coraggio di guardare le sfumature e di non averne, nello stesso tempo, paura.
Bisogna avere il CORAGGIO di “VALUTARE”, cosa assai più complessa del più semplice e veloce “GIUDICARE”.
Certo il principio che deve regolare l’equivalenza tra libertà e giustizia sociale deve essere parametrato dentro l’alto concetto di Dignità senza la quale davvero si rischia di far crollare i due principi.
Una ulteriore misura di quanto per te le parole abbiano davvero un peso davvero immenso (ed a questo punto sorridiamo felicemente insieme)
Tra le altre cose che ho sempre letto con interesse nel tuo curriculum vitae c’è il tuo ruolo come Coordinatore Nazionale AICS – Sport Invernali.
Che progetti potrebbero svilupparsi a Rocca Priora proprio in ambito sportivo?
Vedi – mi spiega con una serenità quasi serafica – parti da un fatto concreto.
Rocca Priora è un comune di poco più di 12.000 abitanti. Tre di questi sono campioni mondiali e addirittura medaglie olimpiche: Marco Lodadio, Daniela Ceccarelli, Marco Amelia.
Ti rendi conto che potenziale attrattivo questi, chiamiamoli “ambasciatori” di Rocca Priora, potrebbero apportare?
Se si aggiungi un patrimonio naturale, un territorio amato in modo viscerale da ciclisti, appassionati di equitazione, maratoneti, escursionisti, ecc., c’è solo da chiedersi come mai, fino ad oggi, Rocca Priora non sia nel gotha del turismo sportivo e non solo vista anche la vicinanza a Roma.
Abbiamo ogni elemento attrattivo ma quello che ci manca è la struttura, le strutture tali da far fermare tutte quelle persone che arrivano e non hanno risposte ai propri bisogni – un punto informativo, una bottega di prodotti tipici, un esercizio specializzato, e cosi via discorrendo.
È questa la sfida che bisogna affrontare.
Ti dico di più: sai quante sono le persone in Italia che fanno attività sportiva all’interno di associazioni sportive dilettantistiche? Oltre 10 milioni!
Ti rendi conto che bacino di utenti si potrebbero convogliare offrendo servizi tali e degni di tale nome.
Ripeto, è una scommessa ma se non si fa nulla per accettarla è proprio qui il fallimento della politica stessa. Non è un progetto utopico serve la maturità, la progettualità e la capacità di investire in tutto ciò.
Lo sport non può e non deve essere declinato solo come semplice gara ed evento sportivo: è integrazione, è salute, è sviluppo, è educazione, è stile di vita.
È l’essenza stessa della vita di ognuno di noi.
Riuscire a sinergizzare le bellezze e le potenzialità che il territorio di Rocca Priora presenta assieme agli EPS, cioè gli Enti di Promozione Sportiva, al Coni, a Sport e Salute, alle Università, sarebbe uno dei cardini del rilancio economico e sociale della nostra città.
La tua visione mi permette di dare spazio all’ultima domanda con la quale sono solito chiudere le mie interviste; la famosa bacchetta magica con due desideri, uno per te e per la tua famiglia ed uno per la tua città, Rocca Priora. Cosa vorresti che si avverasse?
Mi piace questa tua domanda ma mi consentirai di declinare il primo desiderio visto che è talmente qualcosa di personale ed intimo che vorrei tenere e serbare nel mio cuore.
Per Rocca Priora mi piacerebbe che ci fosse un Centro Sportivo Polivalente che diventasse davvero una Eccellenza non solo locale ma per l’intera Nazione. Ne abbiamo tutte le possibilità e tutte le potenzialità ripeto, basterebbe solo quel Coraggio di sognare e magare, passo dopo passo, riuscire a trasformare quel sogno in piccoli tasselli di un puzzle che resti poi per tutte le future generazioni.
Non lo nascondo. Ci si riesce ad emozionare di fronte ad uomini capaci di trasmettere le loro passioni, i loro sogni. Ringrazio Mario per la straordinaria chiacchierata e per la dolcissima crema di caffè consumata tra le parole di questa intervista.
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Castelli Romani
Rocca Priora, elezioni: intervista a 360° a Sara Ponzo
Pubblicato
4 giorni fail
7 Maggio 2024
Sara Ponzo, classe 1992, laureata in lettere, sposata e mamma di Edoardo.
Iniziamo l’intervista scoprendo una passione condivisa: l’amore per le canzoni di Ornella Vanoni e da li il nostro incontro diventa subito amichevole.
Il Lei che aveva caratterizzato le prime battute si trasforma in un più sentito “tu”.
Sara, nel dare una occhiata al tuo profilo Facebook mi ha colpito una storia con una tua foto estremamente “accattivante” avente come colonna sonora uno dei capolavori portati al successo da Ornella Vanoni “Rossetto e cioccolata”.
Un brano che unisce sensualità, ironia e gioia di vivere: ti rivedi in questa canzone?
(sorride stupefatta) Mi fa sorridere che la foto sia risultata accattivante.
In realtà quella foto è per me il ricordo di una giornata meravigliosa trascorsa insieme alla mia famiglia in occasione di un matrimonio che ci ha visti gustare Rum e Cioccolato.
Detto questo, sono una grandissima fan del cantautorato italiano e della grandissima Ornella Vannoni.
Sei considerata una delle cosiddette “fedelissime” di Anna Gentili.
Al di là dell’aspetto politico cosa vi lega in questo rapporto?
Io e Anna siamo legate da tanto tempo dalla passione comune che abbiamo per il nostro territorio. Ci conosciamo da quando io militavo nell’associazionismo locale e lei era già Assessora.
Il suo modo di fare politica mi è sembrato fin da subito un modello ideale: vicina alle persone, sempre.
Quello che ci lega oggi è esattamente questo: la necessità che sentiamo entrambe di valorizzare Rocca Priora, lavorando sui punti di forza e sulle criticità dei nostri territori.
Una “vox populi” imputa alla vostra lista di avere rotto l’unità della sinistra Roccapriorese e la riprova è che per la seconda volta di fila il Partito Democratico si “sfila” da una possibile alleanza con il vostro gruppo. C’è un perché a tutto ciò?
Sicuramente questo scollamento non è una nostra responsabilità.
Ci siamo messi sempre a disposizione del nostro circolo, abbiamo cercato più volte di metterci in contatto con l’ex Segretario di circolo e ci siamo uniti a loro nelle attività di voto per la composizione dell’Assemblea regionale che vedeva proprio David De Righi candidato.
Quindi dobbiamo avere l’onestà di raccontare i fatti: 3 rappresentanti del circolo locale del Partito Democratico hanno scelto di iniziare un percorso con i colleghi di Fratelli d’Italia e Forza Italia senza la possibilità di ragionare attorno a questa scelta attraverso incontri pubblici con il direttivo di circolo e con i soci iscritti.
Questa è la realtà dei fatti, tanto che oggi il Partito Democratico di Rocca Priora è commissariato.
La lista di cui fai parte si chiama “Coraggio Rocca Priora”.
In cosa debbono avere coraggio i tuoi concittadini in questa tornata elettorale?
Il Coraggio di cambiare davvero il volto di questa comunità.
Sei stata Assessore ai Servizi Sociali durante l’amministrazione a guida Anna Gentili.
Ci siamo già sentiti in merito alla cosiddetta questione sugli aumento della Mensa della scuola Materna. Mi dicesti che all’indomani del mio articolo avreste incontrato, assieme ad Anna Gentili, dapprima le famiglie interessate e, successivamente, il Commissario Prefettizio.
Come è andata a finire visto che stanno arrivando anche gli aumenti sulla mensa scolastica passata da 3,04 euro a 4,13?
Sì! Io sono stata Assessora alle politiche sociali in questi 5 anni; mai come prima, in questi 5 anni, si è lavorato con rigore sulle fragilità.
Proprio sulla mensa, mi consentirai di fare questo piccolissimo passaggio, è bene ricordare che noi abbiamo stravolto il bando di gara.
Nel nostro Comune fino a 5 anni fa si procedeva con metodi arcaici e scandalosi secondo i quali se una famiglia accumulava nel corso del tempo dei debiti con la Ditta appaltatrice, si toglieva ai bambini la possibilità di consumare il pasto completo creando delle situazioni spiacevoli che vedevano alcuni bambini consumare il pasto per intero ed altri no.
Ci siamo fortemente opposti a questo sistema inserendo una clausola fondamentale nel bando di gara: ogni bambino ha il diritto di consumare il pasto completo.
È stato il Comune stesso a farsi carico di eventuali morosità attraverso l’istituzione di un preciso capitolo di bilancio.
E anche dopo la crisi pandemica abbiamo scelto di non far gravare sulle famiglie gli aumenti dei costi del servizio, caricando nel nostro bilancio le somme necessarie.
Questo breve inciso solo per spiegare la vicinanza che abbiamo sempre dimostrato attraverso la nostra compartecipazione al mantenimento dei servizi essenziali.
L’aumento dei costi non si può additare all’ex Sindaca ma ad una gestione scellerata che alcuni assessori hanno portato avanti.
Sono stati approvati dal Commissario diversi debiti fuori bilancio perché qualche Assessore ha fatto delle spese senza dei preventivi mettendo in seria difficoltà l’Ente pubblico.
Mi spiace che a pagare siano i cittadini ma l’impegno che tutti dobbiamo prenderci il 10 giugno è quello di riportare le famiglie a non pagare gli aumenti del costo del servizio.
Il 25 aprile scorso, sempre sul suo profilo Facebook, parlando del caso relativo al mancato monologo di Antonio Scurati, hai scritto: “Si sta perdendo il senso della democrazia. Io non ci sto”. Cosa, a tuo avviso, sta venendo meno in questo momento storico?
La nostra mi sembra una democrazia affaticata.
La nostra classe politica continua ad inseguire il consenso attraverso dibattiti che cavalcano l’emotività del complesso momento storico che stiamo vivendo.
Si riducono gli spazi di confronto tra i cittadini con idee legittimamente divergenti e questo comporta una disillusione nei confronti della politica.
Siamo abituati a pensare alla democrazia come un regime conquistato.
La democrazia va difesa perché altrimenti ne mettiamo in discussione la sopravvivenza!
Neanche tu puoi esimerti dalla mia ormai famosa “bacchetta magica”. Un sogno che vorresti far avverare per te ed uno per la tua Città?
Quello che spero per me è di trovare sempre il coraggio di mettermi in discussione e di migliorarmi.
Per la mia comunità, il sogno è che torni a brillare.
Se dovessi però essere più concreta, mi piacerebbe che l’ex Ospedale Cartoni torni ad essere centrale per i servizi socioassistenziali e che si apra a Rocca Priora una struttura per donne vittime di violenza.
Una struttura di cui ha necessità tutta l’area dei Castelli Romani.
Anche stavolta resto stupefatto dalla chiarezza dei contenuti e dalla capacità di sintesi della mia interlocutrice.
Ringrazio Sara per la sua disponibilità e per l’impegno profuso per la sua attività politica.
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