ANGUILLARA, RAGAZZA MORTA A VIGNA DI VALLE: I RACCONTI DEI CONOSCENTI E IL RETROSCENA FAMILIARE

Chiara Rai

Anguillara (RM) – Federica conosceva l’acqua molto bene, eppure il fato ha voluto che il suo corpo venisse trovato sulla riva del lago di Bracciano, a Vigna di Valle. Lambito dall’acqua il corpo cadavere della sedicenne è l’ultimo fotofinish di una vita apparentemente “normale” ma di evidente travagliato retroscena familiare. Una ragazza non solo vittima di crisi epilettiche ma anche una bambina, dovuta crescere troppo in fretta a causa della separazione dei genitori. “L’ultima volta che l’ho vista è stata a maggio – racconta Silvia la sua insegnante di nuoto – la conosco da quando è piccola. E’ venuta in piscina perché voleva diventare assistente bagnante per poter lavorare la stagione estiva”. Voleva salvare la vita degli altri e nessuno è riuscito a salvare la sua. Sono diverse le persone che conoscono Federica come una ragazza debole e forte al contempo, probabilmente con tutti i problemi di una adolescente e la voglia di ribellione, di fare la tardi la sera, di andare in discoteca e trovare un rifugio nel fidanzato poco più grande di lei. “Addio piccola Federica, spero porterai con te questo sorriso. Che adesso tu possa essere felice in eterno, riposa in pace”.  Tanti messaggi come questo da parte dei residenti di Anguillara Sabazia che si sono stretti attorno all’agghiacciante caso della sedicenne trovata morta sul lungolago di Bracciano, a Vigna di Valle frazione di Anguillara Sabazia. Il passaparola è stato velocissimo: Federica Mangiapelo è morta, trovata cadavere in riva al lago ma è mistero sulle cause della sua morte. La sedicenne era vestita come tutte le coetanee uscite in un giorno freddo e con la pioggia incessante: un giubbotto e dei jeans. Niente vestito da strega per la notte di Halloween. Tanti i commenti, la solidarietà ai genitori, le critiche da parte di chi ritiene che Federica era una “bambina cresciuta troppo in fretta”. Le suo foto su Facebook con un vestito attillato, scarpe alte rosa, sguardo da cerbiatta parlano di una ragazza attraente ma tanto dolce. I suoi capelli biondi e lunghi, gli occhi chiari, il sorriso sulla bocca e l’aria sbarazzina. Un’adolescente sovraccarica di responsabilità più grandi delle sue. Un fratellino che la adorava perché lei a volte era affettuosa come una mamma. Ma Federica voleva quasi scappare dai suoi problemi, qualcuno la descrive come una ragazza disorientata,  in mezzo a dei genitori che hanno deciso, circa dieci anni fa di separarsi. La madre si è rifatta una vita e di recente è stata colpita da un ictus. Racconta l’insegnante di nuoto Silvia, “la mamma ha dovuto pensare alla riabilitazione motoria, probabilmente era più tollerante del padre rispetto agli orari di uscita, ma questa è una mia impressione. Ai genitori va un abbraccio e le mie più sincere condoglianze”. Chi conosce Federica racconta che avesse dei problemi fin dalla nascita. La giovane ha conosciuto assistenti sociali, ha provato a vivere sia con la madre che con il padre. Non è escluso, che si sia fatta trascinare da qualche amicizia poco raccomandabile. Ma Vigna di Valle è stato sempre un ambiente tranquillo, non è accaduto mai niente di pericoloso. La ragazza diceva spesso agli amici di frequentare locali e discoteche e di fare l’alba: “Io le ho detto più di una volta di non fare tardi – aggiunge Silvia la sua insegnante di nuoto – mi permettevo di parlarle in questo modo perché la conosco fin da quando era bambina, le ho fatto da baby sitter e conoscevo la sua situazione, sapevo delle sue crisi epilettiche”. Che non sia stata l’epilessia a favorire il malore? Le ipotesi più accreditate dicono che la giovane sarebbe caduta da un piccolo dirupo causandosi delle ferite a un braccio, finendo poi nelle acque del lago di Bracciano. Ma fino a che non si conoscerà l’esito dell’autopsia nessuna ipotesi può essere esclusa. Fatto sta che la vita di Federica può sembrare apparentemente “normale” solo per chi è di fuori dall’embrione “paese” e dalla realtà di una cittadina di provincia dove tutti sanno tutto ma ai “forestieri” dicono poco per un rispetto di campanile.

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01/11/2012 ANGUILLARA, CASO CADAVERE A VIGNA DI VALLE: IL CORPO DI FEDERICA IN ATTESA DELL'AUTOPSIA