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Arresti e denunce tra Monterotondo e Fonte Nuova

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I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nei comuni di Monterotondo e Fonte Nuova dove, con l’impiego dei Reparti Specializzati dell’Arma, hanno controllato anche il rispetto della normativa sicurezza sui luoghi di lavoro, il lavoro nero e la sicurezza alimentare presso i locali della zona. Ad esito delle attività un minore è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e diversi assuntori sono stato segnalati alla Prefettura di Roma. Numerose sanzioni sono state elevate per violazioni al Codice della Strada.
I Carabinieri della Stazione di Mentana, unitamente ai colleghi del Gruppo Tutela Lavoro di Roma e del NAS di Roma, hanno ispezionato un Sushi-Bar a Fonte Nuova dove hanno riscontrato, unitamente alla Polizia Locale intervenuta sul posto per il seguito di competenza in materia igienico sanitaria, diverse violazioni alla normativa Sicurezza Luoghi di Lavoro, con situazioni di rischio infortuni così gravi da imporre la sospensione immediata dell’attività (non era stato predisposto nemmeno il Documento di valutazione dei rischi) resa necessaria altresì dall’impiego di 3 lavoratori in nero. Gli Ispettori del Lavoro dell’Arma hanno così elevato al titolare della ditta sanzioni per circa 20mila euro cui vanno aggiunte quelle elevate dai militari dell’altro reparto specializzato dell’Arma, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma, che ha accertato la mancata tracciabilità di ben 250 kg di alimenti, tutti sequestrati e destinati alla distruzione per ragioni di sicurezza alimentare, nonché diverse carenze igieniche con la mancata attivazione delle procedure HCPP. Per queste mancanze al titolare è stata elevata una sanzione di 2.000 Euro.
I Carabinieri della Stazione di Monterotondo ha invece ispezionato, sempre con il supporto degli stessi reparti speciali della capitale, un ristorante asiatico del posto. Anche in questo caso i carabinieri del NAS hanno riscontrato numerose violazioni alla normativa di settore: oltre alle violazioni per la certificazione HCCP, essendo state riscontrate carenze igienico sanitarie, organizzative e strutturali, queste ultime segnalate anche alla Polizia Locale di Monterotondo intervenuta sul posto, oltre alla mancata tracciabilità e conseguente sequestro per distruzione di 200 kg di pesce ed altri prodotti alimentari. I Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Roma hanno invece accertato la mancata formazione del personale, per la quale hanno elevato alla giovane titolare una sanzione di 19mila euro, oltre all’impiego di 4 dipendenti in nero con conseguente sospensione dell’attività in caso di mancata regolarizzazione, compresi i periodi di impiego irregolare pregressi. In totale il ristorante della cittadina eretina è stato sanzionato per circa 30mila euro.
Ad esito dei controlli effettuati dalle numerose pattuglie dislocate su altrettanti Posti di Controllo, con perquisizioni personali nei casi di atteggiamento sospetto delle persone fermate, è stato arrestato un minorenne di Fonte Nuova trovato in possesso di 40 g di cocaina suddivisa in 50 dosi pronte per la cessione nonché 5 assuntori di stupefacenti provenienti anche dai comuni limitrofi, i quali, con alcune dosi di hashish, saranno segnalati alla Prefettura di Roma.
Infine un anziano cittadino di Monterotondo è stato denunciato per la ricettazione di una bicicletta elettrica della quale era stato denunciato il furto pochi giorni addietro.
Nel complesso sono stati controllati 83 veicoli e identificate 138 persone. Elevate numerose contravvenzioni per violazioni al C.d.S., compreso il sequestro di una autovettura ed il ritiro di una patente per guida in stato di ebbrezza.

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Cronaca

Settebagni, rubano 150 litri di gasolio: in manette due persone

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I Carabinieri della Stazione di Settebagni e della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Cassia hanno arrestato due cittadini italiani, un 35enne e una 21enne, gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso.
Gli indagati si sarebbero introdotti, nella serata, all’interno di un noto stabilimento di produzione laterizi in zona Settebagni e avrebbero asportato, mediante un tubo in gomma, il carburante da alcuni mezzi da lavoro e da un distributore di rifornimento di proprietà della società. I Carabinieri, in transito, hanno notato i due a bordo della loro autovettura, pronti ad allontanarsi, e li hanno fermati per una verifica.
I militari hanno trovato a bordo del veicolo svariate taniche contenti gasolio agricolo per un ammontare complessivo di ben 150 litri e il tubo in gomma utilizzato. Il carburante, dapprima sottoposto a sequestro, è stato poi restituito ai proprietari che hanno presentato regolare denuncia querela.L’arresto dei due è stato convalidato presso le aule del Tribunale di Roma.

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Metropoli

Palombara Sabina: scoperto magazzino dello spaccio

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A Palombara Sabina i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo (RM) hanno arrestato un 40enne italiano gravemente indiziato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

I fatti risalgono alla mattina del 23 novembre quando, i militari, insospettiti dagli strani movimenti nei terreni circostanti l’abitazione dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ed hanno eseguito una perquisizione domiciliare. Ed è stato così che i Carabinieri hanno scoperto un magazzino adibito ad essiccatoio dove la marijuana era stipata per la successiva fase di imballaggio e smercio; 19 kg della stessa sostanza, invece, era già pronta per essere immessa sul mercato illegale, che avrebbe fruttato un introito di oltre 90.000 euro.

La droga ed il materiale per il confezionamento sono stati sequestrati, mentre l’uomo è stato accompagnato presso le aule del Tribunale di Tivoli che ha convalidato l’arresto ed ha disposto per lui la misura dell’obbligo di firma in caserma.

L’attività di contrasto agli stupefacenti condotta dai militari del Comando Compagnia di Monterotondo continua incessante, con particolare attenzione al fenomeno della detenzione e produzione di sostanze stupefacenti.

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Cronaca

Zagarolo e Monte Compatri: sgominata rete di spaccio. Un boss sinti nel giro della coca

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I Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 persone (di cui 9 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), gravemente indiziate dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, spaccio di sostanze stupefacenti ed autoriciclaggio, nel territorio di Zagarolo, nella località Valle Martella e Montecompatri, a sud est della Capitale.
Le indagini, condotte da settembre a dicembre 2021 dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, traggono origine da una serie di singoli arresti, effettuati a Valle Martella, per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti che hanno spinto gli inquirenti ad approfondire la provenienza e la gestione dello stupefacente nell’area.
I successivi approfondimenti investigativi, svolti tramite pedinamenti, servizi di osservazione e attività tecniche, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari  in ordine all’esistenza di un’associazione diretta e gestita, quale capo promotore, da un ragazzo di origine sinti di 21 anni, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Il ragazzo si avvaleva della stretta collaborazione della cognata, anche lei di origine sinti di 33 anni, nonché di altri soggetti per la cessione a terzi. L’attività di spaccio veniva svolta dalla tarda mattinata fino a tarda notte.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati, rese difficoltose dal contesto territoriale e dall’impiego di “vedette” che con il “passa parola” informavano della presenza di forze dell’ordine in zona, hanno consentito di documentare l’organizzazione in turni dello spaccio da parte dei sodali, a cui oltre allo “stipendio” era garantito il pagamento delle spese legali in caso di arresto.
L’attività di spaccio, pur avvenendo in diverse zone, si concentrava soprattutto in due piazze di spaccio di Valle Martella e Zagarolo.
I due soggetti a capo dell’associazione, inoltre, avevano reinvestito parte dei proventi derivanti dall’attività illecita in una pizzeria, anch’essa sequestrata preventivamente dai Carabinieri.
Si precisa che il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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