USA: IDENTIFICATO L'AUTISTA DEL PULMAN DI ITALIANI

Redazione

New York – Il suo nome è Alfredo Telemaco, uno dei tre morti nel terribile incidente che, nella giornata di mercoledì ha coinvolto un pulman di turisti italiani, diretti alle cascate del Niagara. Telemaco, 54enne di New Yorck, era alla guida del pulman e sarebbe morto sul colpo nel violento impatto. A riferire la sua identità ci ha pensato la polizia poi citata dalle televisioni.

Le identità degli altri due passeggeri del mezzo sarebbero ancora da appurare.  




FIFA: BLAZER CONFESSA LE TANGENTI PER FRANCIA '98, WARNER INTANTO ACCUSA I LEGAMI TRA BLATTER E LA POLITICA

di Matteo La Stella

Il ticchettio del timer ruggisce e rintocca, e gli assediati all'ultimo piano della Fifa si stanno preparando a saltare nell'esplosione, potente come le parole rilasciate da chi, messo alle strette, ha deciso di collaborare con gli agenti del Fbi per l'inchiesta americana in corso sullo squallore del calcio mondiale. È questo il caso di Chuck Blazer, dirigente della Fifa ieri, collaboratore di giustizia oggi che, secondo quanto riportato dalla BBC avrebbe parlato di altre tangenti oltre quelle della rassegna iridata di Sudafrica 2010. Per l'assegnazione del  Mondiale 1998 alla Francia, Blazer avrebbe affermato di aver iniziato a ricevere delle tangenti già dal 1994 insieme ad altre persone, per poi ricominciare nel 2004, dirottando l'interesse sui Mondiali del 2010 per cui le bustarelle sarebbero cominciate ad arrivare già dal 2004, al dirigente e ad altri. 

Intanto, dopo i mandati di cattura dell'Interpol che avevano interessato 6 persone tra cui Jack Warner, quest'ultimo avrebbe deciso di vuotare il sacco: ad una tv di Trinidad&Tobago, lo stesso destinatario della presunta tangente da 10 milioni di dollari per Sudafrica 2010 rivela di poter dimostrare che tra gli alti dirigenti Fifa e le elezioni del 2010 nel suo paese ci sarebbero dei legami. 

“Temo per la mia vita” e ”non continuero' a mantenere segreti di persone che hanno cercato di distruggere il mio Paese”, queste le parole dell'ex presidente della Concacaf caraibica che, secondo la stampa centro-sudamericana avrebbe citato anche Joseph Blatter, poiché in possesso di documenti e assegni capaci di dimostrare la sua implicazione nelle elezioni del 2010 in Trinidad&Tobago.  “Ho ragioni per temere per la mia vita, chiedo scusa per non aver rivelato prima tutto quello che sapevo su certi fatti, ma adesso non avro' piu' segreti” dice Warner, che poco dopo, in un comizio per il suo partito, il "Partido Liberal Independiente", tuonerà minaccioso: "Nemmeno la morte fermerà la valanga che sta arrivando”.




NAPOLI:DECINE DI ARRESTATI A MONTE DI UNA GUERRA TRA CLAN

di M.L.S.
Napoli – In un'operazione sinergica, Polizia e Carabinieri hanno eseguito 40 arresti per i reati di associazione mafiosa, detenzione e porto abusivo d'armi comuni e da guerra e traffico di stupefacenti. Nello stesso momento, i finanziere hanno eseguito sequestri nei confronti di alcuni degli individui indagati, per un ammontare complessivo di 4 milioni di euro.
L'inchiesta punta alla guerra tra clan nel quadrante nord di Napoli, nello specifico i gruppi Leonardi e Vianella Grassi a duello con il cartello degli Abete Abbinnate. Dalle indagini è emerso che, le due fazioni contrapposte, avevano anche organizzato degli omicidi per neutralizzare i rivali. Gli arrestati, infatti, appartengono al gruppo dei Leonradi e dei Vianella Grassi che, avevano intenzione di calare la carta dell'omicidio. Gli arrestati, oltretutto, erano operativi nello spaccio di sostanze stupefacenti proprio nell'area settentrionale di Napoli. 




4 GIUGNO, LA LIBERAZIONE DELL'ETERNA ROMA

Roma- Sofferenza e terrore, resistenza e morte: prima del 4 giugno del 1944 Roma era grigia, proprio come i reperti fotografici dell'epoca. Le truppe tedesche comandate dal Federmaresciallo Kesserling avevano la Città Eterna in pugno ormai da nove mesi. Sono mesi d'angoscia e di umiliazione per i Romani, costretti al coprifuoco, solo 2 ore di luce elettrica dopo il tramonto, e alla fame. Cento grammi di pane al giorno non bastano a sfamare le bocche di un'intera famiglia; e allora si ricorre al mercato nero, che succhia via il sangue alle persone, costrette a svendere i ricordi di una vita per colmare, almeno in parte, la pancia.
Il 4 giugno del '44, il sole illumina la domenica Romana che segna la liberazione. Gli americani, battendo in volata gli inglesi, liberano la Capitale guidati dal generale Clarck che, impegnato a cavalcare l'onda della notorietà più a lungo possibile, marcia sulla capitale da sud e da est, noncurante dell'attacco combinato messo a punto dal generale anglosassone Alexander, intensionato a piombare sull'Urbe in sinergia con le truppe americane, così da annientare una volta per tutte gli uomini di Kesserling. La fame di Clarck, sospinta dai sogni mitomani di una gloria egoista, permise ai tedeschi di farla franca, ripiegando più a nord fino a formare la linea Gotica, da Massa e Carrara a Pesaro, la parte settentrionale dello stivale rimaneva piantonata dai nazisti.
Roma però tornava a colori: il pomeriggio del 4 giugno i primi americani non incontravano alcuna resistenza e, anzi, erano accolti dalla festa della prima capitale liberata, di un'asse ormai compromessa. I sorrisi erano scanditi dal suono delle campane a festa, i cingolati americani sfilavano con i cingoli coperti dalla gomma per non rovinare le strade, affolateda romani di tutte le età pieni di gioia. Il 5 giugno '44 fece il suo ingresso anche il generale Clarck, che per prima cosa fece visita in Campidoglio. “Questo è un grande giorno per la V armata”, disse ai giornalisti, prima di correre in Piazza San Pietro dove 100mila romani erano tutt'orecchi ad ascoltare le parole di Papa Pio XII.
La città, sfiancata da un periodo difficile, si apprestava ad affrontare ancora degli anni fatti di stenti e difficoltà, sempre rinfrancata da una libertà riacquistata, oggi scontata e capestata, per poi essere rivendicata in relazione al futile e al superfluo.

Oggi, la Liberazione di Roma compie 71 anni, e li festeggia in uno dei luoghi-simbolo della Resistenza, Forte Bravetta. Le celebrazioni per l’anniversario della fine dell’occupazione nazista della Capitale si terranno oggi, nel verde della fortezza che tra il '43 e il '44 fu teatro della fucilazione di molti militari e antifascisti della Resistenza romana. Il programma, denso di iniziative, è a cura dell’assessorato alla Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale in collaborazione con il Municipio XII e il gabinetto del Sindaco.

Si parte al mattino, con le visite al Forte ottocentesco riservate alle Scuole, che saranno replicate alle 16 per il pubblico. Alle 17, la deposizione della corona di alloro presso la lapide posta all’ingresso del Forte e la lettura dell’ “appello dei martiri”. Dal palco interverranno Paolo Masini, assessore alla Scuola con delega alla Memoria di Roma Capitale, l’assessore regionale alla Cultura Lidia Ravera, la consigliera Gemma Azuni delegata allo Sviluppo Sociale, Immigrazione e Integrazione per la Città Metropolitana e la presidente del Municipio XII Cristina Maltese. Tra gli interventi, che saranno moderati da Carla Di Veroli, responsabile politiche per la Memoria del gabinetto del sindaco, anche quello di Francesca Cantù, prorettore Università Roma Tre, e di Augusto Pompeo, archivista di Stato.

Dalle 18 il concerto di Dario Ronzani, con canti della Resistenza rielaborati in chiave moderna e le letture di Andrea Bouchard, scrittore e maestro di scuola elementare, che leggerà dei brani del suo "Fuochi d'Artificio", libro per ragazzi che tratta la resistenza nelle valli Piemontesi durante il Fascismo. A seguire, la piéce teatrale “Memorie della Resistenza” a cura dell’associazione Eleusis e il concerto conclusivo fino alle ore 20 a cura dei gruppi di “Rome Music Factory”, laboratori musicali promossi da Roma Capitale per incentivare band emergenti. Ad accompagnare la festa, la sfilata di veicoli militari alleati d’epoca a cura dell’associazione “HighWay Six Club”. 




EXPO 2015: CHIUSE INDAGINI SU ROBERTO MARONI

di M.L.S.

Milano – È stata chiusa dalla Procura milanese, l'inchiesta a carico del governatore lombardo Roberto Maroni, accusato di aver esercitato pressioni, nel 2014, sui vertici Expo. Al leghista, con il i 319 quater secondo comma, viene contestata la manovra coercitiva ai danni delle teste di serie expo, finalizzata a far ottenere un biglietto di business class ed un soggiorno in un elegante hotel di Tokyo a Maria Grazia Paturzo, per una spesa complessiva di 6mila euro. Secondo il pubblico ministero Eugenio Fusco, a collegare Maroni alla Paturzo ci aveva pensato un :”legame affettivo”. Questa volta però, gli investigatori del Noe contestano al discepolo di Alberto da Giussano e al suo compagno di Partito, Andrea Gibelli, nuovo presidente di Ferrovie Nord, la turbata libertà di incanti: i due avrebbero fatto ottenere a Mara Carluccio una consulenza da 30mila euro, bypassando la gara pubblica.

L'induzione indebita a dare o promettere, uno dei due reati contestati a Roberto Maroni, è compreso dalla legge Severino e prevede la sospensione dalle cariche pubbliche. Se in primo grado l'esponente della lega venisse condannato, sarebbe costretto ad abbandonare la carica di governatore. Intanto, in seguito alla chiusura delle indagini, Roberto Maroni si dice:”Tranquillissimo”, poiché non ha mai fatto pressioni nella sua vita:”Per nessuno”, ne amici, ne figli e tanto meno parenti. 




GUERRA UCRAINA : CENTINAIA DI LAVORATORI BLOCCATI IN MINIERA

di M.L.S.

Donetsk – Novecento minatori intrappolati in due miniere, sotto un cielo nuovamente illuminato dai colori assordanti della guerra. Sono questi i numeri prodotti dai nuovi scontri tra i separatisti filorussi e le forze governative in Ucraina, nelle vicinanze della città di Donetsk, roccaforte dei ribelli,dove nella giornata di oggi gli scontri a fuoco hanno provocato l'interruzione dell'afflusso di energia elettrica a due miniere di carbone situate nella zona. I siti di estrazione sono quelli di Skochinsky e Zasyadko, dove un numero complessivo di 900 operai è rimasto bloccato tra i cunicoli delle miniere.

A riferirlo sono fonti delle autorità insurrezionali filorusse secondo cui, a Skochinsky sono in corso le operazioni di soccorso per riportare in superficie 379 minatori, mentre a Zasyadko, la miniera tiene ancora in ostaggio almeno 576 prigionieri. Oltretutto, il clima di tensione ed i continui bombardamenti, rendono ancor più complicate le operazioni di soccorso. Già in passato, le conseguenze della guerriglia erano andate a compromettere l'operato delle miniere di carbone, principale risorsa economica dell'Ucraina orientale. 




CROTONE: NON MANDANO I FIGLI A SCUOLA, 20 GENITORI DENUNCIATI

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di Matteo La Stella

Petilia (CR) – I Carabinieri di Petilia Policastro hanno denunciato 20 genitori di minori, padri e madri di potenziali studenti della scuola dell'obbligo, primaria e secondaria di primo grado per l'assenza dei propri figli dalle lezioni della scuola dell'obbligo. La mancata frequenza alle lezioni è stata registrata nelle scuole di Petilia, Mesoraca e Crotonei, nel crotonese. Quì, i militari hanno compiuto diversi accertamenti durante i quali, i genitori hanno giustificato l'assenza dei figli millantando motivi legati alla salute o necessità degli stessi finalizzata ad aiutare i parenti nei lavori manuali.

La notizia contribuisce a rendere verosimili i dati Istat che, già per l'anno scolastico 2012/2013, conferivano al mezzogiorno la leadership per tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione, fissata al 21,4%, rispetto al 13,7% del centro e del 14% del nord Italia. In Calabria è il 16,4% degli studenti ad abbandonare prematuramente gli studi, in Puglia il 19,9%, fino ad arrivare ai picchi critici della Sicilia, che si attesta intorno al 25,8% dell'abbandono scolastico. La “bocciatura”, secondo il “Tackling Early Leaving from Education and Training in Europe” è da allargare all'intera nazione: in Italia, secondo lo studio, l'allontanamento preventivo dall'istruzione è pari al 17% nell'anno scolastico terminato nel 2013, seconda solo alla Spagna (23,6%), a Malta (20,8%), al Portogallo (18,9%) e alla Romania (17,3%). Un quadro desolante che, messo in relazione con la percentuale di adulti tra i 30 e i 35 anni che hanno conseguito un titolo di laurea in Italia, pari al 22,4%, contro la media UE calcolata intorno al 40%, delinea una risposta, quanto meno parziale, al secondo posto del Bel Paese per numero di disoccupati o inoccupati, i così detti Neet.




FIFA: SEPP BLATTER SI DIMETTE

di Matteo La Stella

Zurigo – A quattro giorni dalla quinta incoronazione, il rieletto Joseph Blatter annuncia le dimissioni da presidente della Fifa. L'elvetico 79enne, spiazza tutti, levandosi composto dal suo trono a poche ore dall'implicazione del suo braccio destro, Jérôme Valcke, nell'inchiesta americana che, come uno tsunami, si è abbattuta 6 giorni fa sul regno della Fifa. Così, in una conferenza stampa dove non erano previste domande, Sepp Blatter fa la sua mossa. "La Fifa e i suoi interessi sono ciò che più ho a cuore e che mi è più caro, per questo ho preso questa decisione. Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato e sostenuto in modo leale e chi ha fatto così tanto per uno sport che tutti noi amiamo. Quello che mi interessa in questo momento è che quando tutto questo sarà finito, il calcio sarà il vincitore"- ha spiegato Blatter da Zurigo, sottolineando come la Federazione Internazionale del calcio mondiale -” ha bisogno di essere ricostruita dalle fondamenta”. Blatter continua parlando della sua presidenza, sulla quale dice di aver: “ Riflettuto profondamente- come anche sui- 40 anni- in cui la sua vita è stata- indissolubilmente legata alla Fifa e al grande sport del calcio”. “Ho amato la Fifa piu' di ogni altra cosa e voglio fare solo cio' che e' meglio per la Fifa e per il calcio”,così si congeda il 79enne, spinto dalla baraonda che, come un fronte temporalesco, imperversa da giorni sulla vetta del “monte Fifa”, tra tangenti, malaffare e sospetti sulle assegnazioni degli ultimi campionati mondiali di calcio: da Germania 2006, a Russia 2018 e Qatar 2022. 

Le prime reazioni sulla decisione presa a Zurigo sono quelle di Michelle Platini, il presidente dell'Uefa che aveva esortato l'elvetico a mollare la presa, ora applaude la decisione “coraggiosa” e “giusta” di Joseph Blatter. Dello stesso tenore la reazione proveniente dalla Russia, dove il Ministro dello sport locale Vitali Mutko, sostenitore dell'elvetico nell'ultima rielezione, ha definito la sua scelta inaspettata e coraggiosa. Anche la Coca Cola, partner dell'organismo calcistico si è espressa in merito alla vicenda, dipingendo la scelta di Blatter come:”un passo positivo per il bene dello sport, del calcio e dei suoi tifosi”.
Dagli USA, sulla scia del coinvolgimento per una tangente milionaria del Segretario generale Fifa Jérôme Valcke, autore secondo il New York Times del trasferimento di 10 milioni di dollari dal conto della Fifa a quello di Jack Warner per l'assegnazione dei Mondiali in Sudafrica del 2010, trapela ora la notizia che la lente di ingrandimento della giustizia a Stelle e Strisce sarebbe puntata proprio sull'operato di Joseph Blatter, testa di serie dell'organismo mondiale dal 1998.
L'elvetico pensa poi al futuro:”Adesso sono libero dai vincoli di un'elezione e potro' concentrarmi sulle profonde riforme che sono necessarie”, poiché, a suo dire, alcune federazioni che fanno capo all'organismo calcistico non sono sotto il pieno controllo dello stesso e, i membri del Comitato Esecutivo, devono diminuire di numero ed essere controllati dall'organismo centrale e non dalle confederazioni.

Seppe Blatter depone le armi, ma continuerà ad esercitare il suo mandato fino alla prossima elezione, prevista, assieme al congresso ordinario, per il 13 maggio 2016 a Città del Messico. Questo creerebbe solo inutili ritardi secondo il 79enne che esorta:”il Comitato Esecutivo ad organizzare un Congresso Straordinario per l'elezione- del suo successore- alla prima occasione. Questo dovrà essere fatto in linea con gli statuti della Fifa e dobbiamo dare il tempo sufficiente ai candidati migliori per presentarsi e per la campagna elettorale”. Dunque, secondo Domenico Scala, presidente del Comitato di Controllo e di Vigilanza, il prossimo Congresso straordinario con annessa elezione potrebbe tenersi tra dicembre 2015 e marzo 2016. Intanto, il principe giordano Ali al-Hussein, unico sfidante di Blatter delle ultime elezioni, fa sapere che riprorrà la sua candidatura. 




2 GIUGNO,FESTA DELLA REPUBBLICA: MATTARELLA TRA APPLAUSI E TRICOLORI

di Matteo La Stella

Roma – Anche quest'anno, la tanto attesa Festa nazionale della Repubblica è andata in scena:da Piazza Venezia a Via dei Fori Imperiali, un tappeto di italiani ha assistito alla deposizione della corona d'alloro sul sacello del Milite ignoto da parte del Capo dello Stato, prima dell'inizio della consueta parata militare in memoria del referendum del 1946, che sancì il tramonto della monarchia e l'avvento della Repubblica nazionale.
In apertura, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal Capo di stato maggiore dell'Esercito, il generale Claudio Graziano, ha fatto visita all'Altare della Patria. Ad accoglierlo i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, insieme al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Così, sulle note dell'Inno di Mameli intonato dalla banda dell'esercito, e dopo lo scenografico passaggio delle Frecce Tricolore dell'Aeronautica Militare, il presidente Mattarella ha atteso l'alzabandiera solenne prima di depositare la corona d'alloro sul sacello del Milite ignoto, per poi allontanarsi dalla Piazza e passare in rassegna le truppe.

Tra gli applausi della folla, a bordo della Flaminia cabrio presidenziale scortata dai corazzieri in moto, il Capo di Stato ha raggiunto Via dei Fori Imperiali dove ha preso posto sul palco presidenziale in attesa dell'inizio della sfilata.
Durante la parata per il sessantanovesimo anniversario della Repubblica Italiana hanno sfilato circa 3.400 unità tra personale civile e militare, oltre alla neo partecipazione degli atleti militari e degli alunni dell'istituto “Elsa Morante” di Roma, tutti muniti di ombrelli tricolore.
“L'augurio per la festa della Repubblica, di fronte alle sfide che ci attendono, è che si sia capaci di rafforzare lo spirito autentico di unità nazionale, la coesione sociale e l'orgoglio di essere, insieme, italiani ed europei”-è quanto ha scritto Sergio Mattarella in merito alla festa della “cosa pubblica”, che, scelta nel '46, avrebbe -”inaugurato per il nostro Paese un periodo di pace, di sviluppo, di crescita sociale e democratica senza precedenti. Il desiderio di riscatto, l'amore per la patria, la fiducia nel futuro sono allora prevalsi sulle divisioni e le spinte disgregatrici”, ha spiegato il Capo di Stato prima di esprimere gratitudine alle Forze armate, che alle sfide emergenti:”Sanno rispondere con concretezza ed entusiasmo, attraverso una radicale ed innovativa revisione dello strumento militare come quella di recente avviata, tesa alla razionalizzazione interforze e all'integrazione europea”.

Tra le altre cose, il passo dei fucilieri della Marina Militare è stato scandito da un lunghissimo applauso da parte di tutti i presenti nel momento in cui hanno inviato un saluto a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sotto processo in India per aver fatto fuoco nei confronti di alcuni pescatori, scambiati per pirati. 




FIFA: NEI GUAI ANCHE IL BRACCIO DESTRO DI BLATTER

di Matteo La Stella

New York – La mano della giustizia a Stelle e Strisce continua a tagliare teste ai vertici della Fifa. Dopo lo scandalo che aveva pervaso nei giorni scorsi l'organo di governo calcistico internazionale, destando scalpore a pochi giorni dalle elezioni che hanno poi riconfermato l'uscente Joseph Blatter alla presidenza Fifa, il pallone della giustizia americana continua a rotolare verso l'area di rigore del numero uno elvetico, ormai vicinissimo alla sua porta. Infatti, dopo i rinvii a giudizio, e le parole taglienti pronunciate al New York Times dalla testa di serie dell'IRS Richard Weber, la giustizia USA punta dritto al braccio destro di Blatter, Jérôme Valcke. Il francese, segretario generale dell'organizzazione nonché uomo spalla del “Signor Fifa”, avrebbe giocato un ruolo fondamentale nello scambio di una tangente milionaria. L'inchiesta americana infatti, aveva già acceso i riflettori su di una “donazione” da 10 milioni di dollari fatta dal Sudafrica a favore di Jack Warner, il capo della confederazione nordamericana e di quella caraibica. Secondo gli inquirenti, la presunta tangente sarebbe servita per ottenere in cambio l'assegnazione dei Mondiali di calcio del 2010, mentre, secondo i Sudafricani, si tratterebbe di un pagamento legittimo necessario alla partenza di un progetto per lo sviluppo del calcio nella regione caraibica. A rendere possibile il trasferimento dal conto dell'organizzazione a quello di Jack Warner sarebbe stato fondamentale l'intervento di un ancora sconosciuto “alto funzionario” Fifa che, uscito dall'anonimato, prenderebbe secondo indiscrezioni raccolte dal New York Times il nome di Jérôme Valcke. Alla luce di questo, una pioggia di interrogativi si sta abbattendo sulla cima del “monte Fifa”, alimentata dal coinvolgimento del segretario che, così vicino al presidente, fa dubitare che proprio quest'ultimo fosse all'oscuro di tutto.

Ieri Valcke ha dichiarato di non aver autorizzato alcun trasferimento di denaro perchè non ne aveva le facoltà, senza però chiarire il suo coinvolgimento nell'operazione, su cui ora, sono chiamati a fare chiarezza i magistrati d'oltreoceano.
Intanto, sul sito ufficiale della Fifa fa capolino la smentita dell'organizzazione:”Né il Segretario Generale Jérme Valcke, né alcun altro membro dei vertici Fifa sono stati coinvolti nella presentazione, approvazione e attuazione di quel progetto”, si legge nella nota volta a scagionare i vertici dalle accuse mosse dal quotidiano newyorchese. "Nel 2007 il governo sudafricano, d'intesa con la Federcalcio nazionale (Safa) – continua il comunicato – ha deciso di investire 10 milioni di dollari nel "Diaspora Legacy Programme” e alla Fifa fu richiesto di prendere questi 10 milioni di dollari dal bilancio del comitato organizzatore dei Mondiali sudafricani e di destinarli ai Caraibi per un progetto finalizzato allo sviluppo del calcio. La Safa fece sapere alla Fifa che il programma "Legacy Diaspora" doveva essere gestito e attuato direttamente dal presidente della Concacaf- caraibica- che a quel tempo era il vicepresidente del Comitato Finanza e che avrebbe dovuto agire come fiduciario. I pagamenti, per un totale di 10 milioni di dollari – puntualizzano dalla Fifa – sono stati autorizzati dall'allora presidente della Commissione Finanze ed eseguiti in conformità ai regolamenti. La Fifa non ha sostenuto alcun costo a seguito della richiesta del Sudafrica perché i fondi appartenevano al comitato organizzatore".




NAPOLI: RINVENUTO SCHELETRO TRA GLI SCOGLI

di M.L.S.

Napoli – Nella giornata di lunedì, una raccapricciante scoperta è stata fatta dagli abitanti del quartiere Posillipo di Napoli che, vedendo un teschio umano fare capolino tra gli scogli antistanti Via Ferdinando Russo, hanno allertato le forze dell'ordine. Sul posto è intervenuta subito una pattuglia della Polizia di Stato che, in un secondo momento, ha potuto constatare l'effettiva natura umana dei resti , incastrati tra le rocce in pieno Golfo di Napoli.

Subito scattate le indagini, nelle prossime ore lo scheletro sarà sottoposto ad esame del Dna al II Policlinico di Napoli per accertarne il sesso e l'identità personale.
Secondo gli investigatori, dato lo stato di decomposizione in cui versa lo scheletro, il decesso sarebbe avvenuto 6-7 mesi fa, per poi giungere sospinto dalle correnti nella zona del ritrovamento che corrisponde ad una discesa privata.