Alleanza per la sostenibilità, il nuovo progetto di Microsoft Italia

Promuovere la crescita sostenibile dell’Italia attraverso il digitale, in linea con i piani europei per il rilancio delle economie dei paesi membri e con il Piano nazionale New Green Deal. Questo è l’Alleanza per la Sostenibilità, il progetto annunciato oggi da Microsft in collaborazione con growITup, la piattaforma di Open Innovation creata da Cariplo Factory in partnership con Microsoft Italia.

L’iniziativa si traduce in una collaborazione con aziende, mondo accademico e startup per sviluppare progetti in grado di far fronte alle sfide climatiche e ambientali più urgenti e di diffondere una nuova cultura green. B4i – Bocconi for innovation, CDP, Coop, Energy & Strategy MIP – Politecnico di Milano, FLOWE, Intesa Sanpaolo, Italgas e Snam sono le prime realtà che hanno aderito all’alleanza.

“L’emergenza Covid non ha fatto altro che evidenziare delle criticità e fragilità del nostro sistema Paese. Rimettere al centro delle decisioni politiche e personali, il benessere dei cittadini significa promuovere anche la sostenibilità, l’ambiente, la salute e molto altro ancora”, commenta Filomena Maggino, Presidente della Cabina di Regia Benessere Italia.

“La crescita e la ripresa dell’Italia devono passare dal digitale e dalla sostenibilità e attraverso questa iniziativa possiamo dare un contributo concreto e di sistema per individuare una nuova via green per il nostro futuro. L’Alleanza per la Sostenibilità parte con uno spirito collaborativo tra tutti gli attori coinvolti e tra quelli che ci raggiungeranno nei prossimi mesi, perché questa è una sfida da affrontare tutti insieme”, sottolinea Silvia Candiani, Amministratore Delegato Microsoft Italia. L’Alleanza per la Sostenibilità fa parte di Ambizione Italia #DigitalRestart, il piano quinquennale di investimenti per l’Italia del valore di 1,5 miliardi di dollari annunciato da Microsoft lo scorso maggio. L’azienda di Redmond, a livello globale, si è data l’obiettivo di diventare ‘carbon negative’ entro il 2030.

F.P.L.




North & South il ritorno di un grande classico degli anni ‘90

The Bluecoats – North & South è un remake dell’originale “Nord e Sud”, uscito negli anni 90 su Amiga e altre piattaforme a 16 bit. Il gioco era un particolare strategico ambientato durante la guerra civile americana, che vedeva contrapposti nordisti e sudisti per il controllo degli Stati Uniti.

Questa nuova versione, già uscita su pc e adesso disponibile anche su console, si presenta come un remake che riprende la struttura e l’ambientazione originale. Fondamentalmente si tratta di un gioco di strategia semplice e immediato, simile a un gioco da tavolo, ma i combattimenti tra gli schieramenti si risolvono con fasi d’azione che si svolgono su schermate a parte. Gli intermezzi d’azione sono opzionali, è possibile non giocarli, determinando i risultati casualmente.

La “mappa di gioco” rappresenta gli Stati Uniti d’America dell’epoca, corrispondenti circa alla metà orientale degli Usa dei nostri giorni, e ogni stato rappresenta una casella di gioco. Ci sono quattro possibili configurazioni per quanto riguarda la data di partenza (dal 1861 al 1864) ed è una guerra a due: un giocatore controlla l’Unione, l’altro (o l’intelligenza artificiale) la Confederazione.

Lo scopo è, ovviamente, eliminare l’avversario e vincere la guerra. I territori ad Ovest sono i più pericolosi in quanto, casualmente le armate dei giocatori potranno essere attaccate e irrimediabilmente sconfitte da indiani, se si è più a Nord, o da messicani se si è più verso Sud. Inoltre il territorio presenta un porto ad est, dove di tanto in tanto e in maniera randomica verranno fatte sbarcare truppe fresche. La mappa di North e South viene completata da 5 fortini collegati fra loro da una linea ferroviaria. Il possesso di due o più forti comunicanti fra loro farà si che, prima di iniziare ogni turno un treno carico d’oro possa riempire le casse dello schieramento.

Con quest’oro si potranno acquistare truppe aggiuntive, ottenere un bonus invulnerabilità a indiani e messicani, ma anche evitare che il maltempo blocchi le armate colpite per un turno. Insomma, avere il controllo dei fortini vuol dire avere un prezioso vantaggio a ogni turno. Molto importante in questo gioco è la conformazione delle armate che sono utilizzate quando le due fazioni si scontrano in battaglia. In “North & South” ve ne sono di tre tipi: fanteria, cavalleria ed artiglieria. Un contingente completo è composto solitamente da sei fanti, tre cavalieri ed un cannone. Ma ben presto questa “configurazione standard” potrebbe vacillare sotto i colpi dei nemici, soprattutto se armati di cannoni, ragion per cui si può rimpinguare la propria armata portandola fino ad un numero massimo di tre volte superiore a quanto descritto, ossia 18 fanti, 9 cavalieri e 3 pezzi di artiglieria pesante.

Il gioco si svolge a turni, che in “North & South” coprono la durata di un mese. Si possono muovere tutte le proprie armate di una casella ciascuna. Se due armate amiche entrano nella stessa casella vengono unite. Di contro, non sarà più possibile suddividerle. Se due unità avversarie entrano nella stessa casella comincia la battaglia per la conquista dello stato. Se si entra in uno stato nemico indifeso oppure in uno neutrale lo si conquista all’istante; anche gli stati nemici indifesi accerchiati, tranne quelli con un forte, vengono automaticamente conquistati.

Ma non finisce qui, in North & South le battaglie si alternano con giochi d’azione importanti per chiudere la partita in proprio favore. L’assalto al forte e quello al treno, infatti, faranno pendere l’ago della bilancia verso la direzione di chi avrà portato a termine queste missioni. Se si decide di attaccare un forte, si affronterà un gioco stile shooter in prima persona (nell’edizione anni ’90 bisognava partecipare a un minigame a scorrimento orizzontale) in cui bisognerà eliminare un certo numero di nemici. Ovviamente se è il fortino del giocatore ad essere assaltato, questo assumerà il ruolo del difensore. L’assalto al treno è molto simile ma si svolge sul tetto e all’interno dei vagoni in corsa con l’obiettivo di raggiungere la locomotiva o difenderla.

Per far partire questo particolare evento un’armata deve essere posizionata su un territorio in cui passa il treno avversario. Se l’assalto riesce, l’attaccante ruba l’oro trasportato e potrà spenderlo come meglio crede. Se invece a vincere è il difensore, l’oro sarà in salvo. Un buon aspetto visivo ed un buon impianto sonoro fanno di North & South un ottimo prodotto nonostante sia molto semplice nel complesso. La grafica colorata, discretamente animata e definita fa il suo dovere.

Le animazioni sono essenziali, ma troppo scarne soprattutto in battaglia, fase in cui la grafica tocca i punti più bassi. Il sonoro nel complesso è gradevole mentre la giocabilità è sempre varia ed è ben giostrata anche nei mini-giochi, ma non convince appieno la gestione delle truppe in campo a causa dei movimenti limitati. La longevità si attesta su livelli discreti, ma una volta trovata la chiave di volta sarà piuttosto agevole avere la meglio sull’avversario, soprattutto se si tratta del computer che gestisce le sue forze in campo in modo poco ortodosso. In conclusione questo remake di North & South tratta la guerra come pochi, con molto tatto e tanta ironia. Basterebbe solo questo a promuovere a pieni voti il titolo. Fatta questa premessa, il gioco a suo tempo riuscì ad avere una grossa fetta di estimatori, ma siamo sicuri che anche adesso fra nostalgici e neofiti il gioco potrebbe riscuotere ancora il meritato successo. North & South è uno strategico un po’ atipico ma adatto a tutti, soprattutto ai giocatori più giovani che ne apprezzeranno senza dubbio la dinamica.

Tecnicamente parlando, è stato fatto un buon lavoro con una grafica essenziale ma carina, ben definita. La giocabilità, nonostante l’intelligenza artificiale sia un po’ debole, è buona e l’alternanza tra tattica ed azione è miscelata bene. Il titolo però non è esente da difetti: la parte strategica è un po’ scarna, le armate non possono essere mosse contemporaneamente e la limitazione nei numeri può essere da un lato positiva ma dall’altro negativa. Insomma, se quello che cercate è un videogame strategico in stile gioco da tavolo, ma che abbia da offrire tanto divertimento e che non abbia troppe opzioni, allora North & South è quanto di meglio possiate trovare.

GUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 8

Gameplay: 8,5

Longevità: 7,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise




Yahoo! lancia lo smartphone low-cost da 50 dollari

Yahoo! si lancia nel mercato degli smartphone e lo fa lanciando un prodotto dal prezzo super conveniente. L’azienda californiana, di proprietà dell’operatore mobile americano Verizon, ha infatti messo in vendita Yahoo Mobile Zte Blade A3Y, il nuovo dispositivo entry level prodotto dal colosso cinese Zte.

In vendita per ora solo negli Stati Uniti, il nuovo smartphone di fascia entry level sarà disponibile per tutti i clienti del provider Yahoo Mobile al prezzo di 50 dollari. Il nuovo device di Yahoo, come detto, punta forte sul prezzo, decisamente inferiore rispetto a quelli offerti dalla concorrenza, e sulla sinergia con Yahoo Mobile.

Lo storico portale web fondato nel 1994 a marzo 2020 si è infatti trasformato in un operatore mobile che si appoggia sulle reti 4G di Verizon. Il provider offre un unico piano tariffario con dati, chiamate e sms illimitati a 40 dollari al mese. Yahoo Mobile Zte Blade A3Y avrà lo storico colore viola della casa madre e monterà uno schermo da 5,45 pollici.

Lo smartphone sarà provvisto di una fotocamera posteriore da 8 megapixel, una frontale da 5 megapixel, un processore Mediatek con 2 GB di Ram e una memoria espandibile da 32 GB. Sul telefono saranno disponibili da subito le app di Yahoo, dalla mail al meteo, passando per le news, lo sport e la finanza.

Per lanciarsi nel mercato degli smartphone, Yahoo ha scelto Zte, colosso cinese di progettazione e produzione di dispositivi e sistemi di telecomunicazione. A settembre la società ha presentato in Cina Axon 20, il primo telefono 5G al mondo a integrare la fotocamera sotto al display. Nel terzo trimestre del 2020 il fatturato dell’azienda è cresciuto del 37,2% su base annua, superando i 4 miliardi di dollari. Riuscirà Yahoo! a guadagnarsi uno spazio nello spietato mercato della telefonia mobile con questo nuovo smartphone dal prezzo super low cost? Non resta altro che aspettare.

F. P. L.




Transformers Battlegrounds, guerra fra i robot di Hasbro

Transformers è un marchio nato nel lontano 1984 prodotto dalla americana Hasbro e dalla giapponese Takara Tomy. Nato come una semplice la linea di giocattoli incentrata su dei robot extraterrestri in grado di prendere le sembianze di veicoli e creature, con il passare del tempo il marchio ha assunto sempre più popolarità, prima con diverse serie animate ed in seguito con i film diretti da Michael Bay.

Nel mentre il franchise si è sempre più espanso tramite numerosi media tra i quali i fumetti e anche videogiochi. Di opere videoludiche dedicate ai Transformers ne sono state realizzate oltre una ventina e di vario genere, ma mai prima d’ora i robot ideati da Hasbro sono stati i protagonisti di un videogioco strategico a turni.

Questo è il caso di Transformers: Battlegrounds, titolo sviluppato da Coatsink che esce, per Pc, Xbox One, Ps4 e Switch, a cinque anni di distanza dall’ultimo gioco dedicato ai celebri alieni robotici, ovvero Transformers: Devastation di PlatinumGames.

Il mondo dei Transformers sarà riuscito ad adattarsi a questo specifico genere videoludico? Ve lo diciamo subito. Durante l’avventura, divisa in quattro atti, il giocatore avrà la possibilità di comandare sei dei più celebri Autobot, ovvero “Bumblebee”, “Arcee”, “Windblade”, “Wheeljack”, “Grimlock” e ovviamente “Optimus Prime”.

Ogni personaggio appartiene ad una delle tre classi che determina le proprie abilità sul campo di battaglia, ossia Scout, Brawler e Support. Il sistema di combattimento di Transformers Battlegrounds si basa su punti abilità che determinano di quante caselle ogni Autobot possa muoversi e quali abilità possa usare durante lo scontro. Ad ogni turno ogni personaggio partirà con tre punti abilità, più lontano ci si sposterà più punti verranno consumati, più sarà potente l’abilità utilizzata maggiore sarà la spesa di punti richiesta. Inoltre durante i combattimenti si riempirà la barra di Energon che servirà per eseguire un attacco bonus spendendo metà o tutto il materiale raccolto.

Tale barra si riempirà consumando punti abilità o posizionandosi vicino a delle casse di Energon sparse per le mappe di gioco. Dato che ogni personaggio ha una gamma così distinta di abilità, tutto questo si unisce per creare un sistema di combattimento particolarmente sfaccettato che diventa sempre più variegato sbloccando nuove abilità equipaggiabili.

In Transformers Battlegrounds gli scontri sono decisamente divertenti, ma non sono molto fantasiosi per quanto concerne gli obiettivi, i quali si limiteranno allo sconfiggere tutti i nemici, farsi strada verso un’area designata o semplicemente sopravvivere uno specifico numero di turni. Oltre alla mancanza di obiettivi davvero differenti tra loro, quello che manca a Transformers: Battlegrounds è un livello di sfida davvero adeguato. Per quanto si possano selezionare tre livelli di difficoltà la campagna è estremamente semplice da padroneggiare senza alcuna sfida sostanziale anche scegliendo le impostazioni di difficoltà più elevate.

Giocando infatti alla massima, il gameplay non richiederà comunque una particolare abilità, e a parte un paio di missioni arrivare al termine dell’avventura sarà alla portata di tutti, anche di coloro che sono dei principianti in questo genere. Proprio per tale motivo viene da pensare che il titolo sia diretto a un pubblico più giovane e meno “skillato”. A parte le abilità, acquistabili dal negozio Wheeljack’s Lab presente nel menù principale, non sarà possibile personalizzare in alcun modo i vari Autobot. Nessuna skin, nessun accessorio, nulla. Una volta terminata l’esperienza, che durerà appena sei ore in totale, disinstallerete il titolo senza più metterci nuovamente mano. A sopperire, in parte, a questa mancanza di contenuti ci pensa la Modalità Arcade che consentirà di giocare in cooperativa con un amico. Questa co-op mode include svariate modalità come Capture the Flag, Decepticon Grudge Match (che metterà i giocatori nei panni dei nemici, cosa non possibile nella campagna in singolo), Energon Capture, Last Stand, Destruction e Cube. Inutile dire che questa modalità cooperativa ha senso solo se si ha qualcuno con la quale poterci giocare e che apprezza sia i Transformers che gli strategici a turni.

A livello estetico il comparto grafico e artistico del titolo si attesta su livelli buoni. Transformers Battlegrounds attinge a mani basse da tutto l’universo dei Transfomers e riesce a portare su schermo una grafica piacevole, leggera a adatta al contesto (che vi ricordiamo ancora una volta essere pensato soprattutto per i più giovani). Il design del titolo è chiaramente ispirato alla serie animata e i vari personaggi riprendono fedelmente i personaggi di riferimento della serie TV. Ben strutturato anche il motore di gioco che garantisce performance dignitose a fronte di un aspetto estetico molto buono e in stile cartoon quanto basta. Non abbiamo registrato nessun tipo di problema durante le nostre prove su XBOX One X, onestamente non ci aspettavamo problemi, la componente tecnica è decisamente affrontabile per l’hardware della console di casa Microsoft. Molto buona la colonna sonora, completamente adatta al contesto, anche gli effetti sonori sono pertinenti e contestualizzati nel gioco. Ci teniamo a sottolineare la presenza della lingua italiana anche nel doppiaggio, per altro di ottima fattura. Tirando le somme, Transformers Battlegrounds non è certamente lo strategico dell’anno ne possiamo definirlo un titolo adatto agli appassionati del genere di vecchia data. C’è da dire però che il titolo di Coatsink Software non vuole essere un concorrente di X-COM, bensì va visto come una porta d’ingresso per il mondo degli strategici tattici a turni e, in questa veste, è un’ottima proposta. Insomma, se siete appassionati dei robot di casa Hasbro o volete avvicinarvi al genere degli strategici Transformers: Battlegrounds è un titolo da tenere in grande considerazione.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7,5

Sonoro: 7,5

Gameplay: 8,5

Longevità: 7

VOTO FINALE: 7,5

Francesco Pellegrino Lise




Samsung debutta nel mondo dei purificatori d’aria smart con Cube

Samsung annuncia il lancio del nuovo purificatore d’aria Samsung Cube, entrando nel mercato con un top di gamma efficace contro polveri ultrasottili, allergeni e gas inquinanti, l’unico nel settore con l’esclusiva tecnologia Wind-Free.

Sviluppato per rilasciare aria pulita e dotato di funzioni intuitive e tecnologia intelligente, il nuovo purificatore combina l’innovazione Samsung con un design minimale ed elegante che arricchisce qualsiasi ambiente.

Samsung Cube è dotato di un sistema di purificazione multistrato in grado di purificare l’aria rimuovendo il 99,97% delle polveri ultra fini e degli allergeni, prevenendo la proliferazione di batteri e rimuovendo addirittura gas inquinanti come la formaldeide, una sostanza usata nell’industria per la rifinitura di mobili e pavimenti domestici. Samsung Cube è dotato di un sensore laser PM1.0 che verifica in tempo reale l’effettiva qualità dell’aria all’interno della stanza e rileva le polveri sottili, captando le particelle fino a 0,3 µm. Una volta misurato il livello di inquinamento, Samsung Cube depura l’aria in modo naturale attraverso il proprio filtro HEPA, senza emissione di ozono.

Samsung Cube è il primo purificatore d’aria con l’esclusiva tecnologia Wind-Free che diffonde l’aria pulita in modo uniforme e silenzioso attraverso 60.000 microfori, evitando fastidiosi getti d’aria diretti e riducendo al minimo il rumore, soprattutto quando impostato in modalità Notte: è perfetto quindi per purificare l’aria anche negli ambienti più delicati come le camere da letto di adulti e bambini. Il design dalle linee pulite di Samsung Cube e la sua versatilità sono stati premiati agli iF Design Award 2019. La sua contemporaneità, l’eleganza e la modularità, infatti, testimoniano l’attenzione di Samsung nei confronti del design e delle mutevoli esigenze stilistiche e abitative del consumatore moderno.

Samsung Cube ha una forma a cubo con finitura in metallo che si fonde bene anche con gli interni contemporanei più moderni ed eleganti. Inoltre, il design modulare del nuovo purificatore assicura che possa adattarsi a una varietà di abitazioni ed ambienti di metrature differenti. È sufficiente combinare più moduli, montandoli uno sopra l’altro, per avere un raggio d’azione maggiore. Un’unità può purificare un’ambiente fino ai 47 mq, mentre due unità combinate possono arrivare a 94mq, garantendo la qualità dell’aria anche negli open space più grandi. Accoppiare due purificatori è semplicissimo: basta posizionarli uno sull’altro e collegare alla corrente solamente quello alla base per farli funzionare entrambi. Il nuovo purificatore d’aria è inoltre dotato di uno smart display che mostra il livello di inquinamento tramite numeri e colori, è quindi semplicissimo visualizzare l’effettiva qualità dell’aria nella stanza. Samsung Cube può anche essere connesso al Wi-Fi, consentendo agli utenti di monitorare la qualità dell’aria di casa ovunque si trovino, e di agire comodamente da remoto utilizzando l’applicazione SmartThings. Samsung Cube si inserisce così nell’ecosistema Samsung e rientra tra i prodotti smart compatibili con SmartThings, il paradigma della casa connessa Samsung. Il dispositivo è la più recente novità dell’azienda nel campo del benessere della persona, andando ad arricchire la Healthy Home Samsung, l’ecosistema di elettrodomestici dedicati a rendere ogni casa più sicura, più pulita e più sana, assicurando l’igienizzazione delle superfici e dell’aria, ma anche la sanificazione degli abiti e la conservazione in sicurezza degli alimenti. Il nuovo Air Purifier Cube viene lanciato sul mercato italiano su Amazon ed è disponibile sul e-shop Samsung al prezzo di 799 euro.

F.P.L.




Crash Bandicoot 4: It’s About Time, il ritorno del mito

Crash Bandicoot 4: It’s About Time, rappresenta una piccola gioia per tutti gli appassionati della famosissima serie. Il titolo infatti è esattamente quello che gli amanti del marsupiale videoludico più famoso di sempre attendevano dal lontano 1998, data d’uscita dell’ultimo capitolo della saga.

La storia di Crash Bandicoot 4 si collega direttamente al finale di Warped, con i malvagi Cortex, N.Tropy e Uka Uka prigionieri nell’alba dei tempi e alla ricerca di una via di fuga. Esasperando i suoi poteri fino al limite estremo, però, Uka Uka riesce ad aprire un varco temporale attraverso il quale N.Tropy e Cortex possono finalmente fuggire e provare a ottenere il controllo dello spazio e del tempo. Toccherà così a Crash, Coco e Aku Aku, aiutati dalle quattro maschere quantiche che detengono l’ordine dello spazio e del tempo, provare a fermare i malefici piani del temibile duo, lanciandosi in un’avventura che li vedrà viaggiare fra dimensioni parallele e differenti linee temporali.

Per quanto il canovaccio narrativo sviluppato dai ragazzi di Toys For Bob sia molto basilare, abbiamo apprezzato come siano riusciti, oltre a mantenere inalterato lo spirito goliardico dei capitoli originali, a realizzare una sceneggiatura credibile e che riesca a miscelare saggiamente fan service, introduzione di nuovi personaggi e rispetto verso tutte le produzioni dedicate a Crash.

Fin dai primi momenti di gioco, infatti, si può notare quanto amore verso i fan ci sia in Crash Bandicoot 4. Il primo livello, infatti, riprende la celebre N.Sanity Beach e la ripropone in una veste a metà strada fra il vecchio e il nuovo. Il tema musicale è quello originale del primo, iconico, capitolo e, tutt’attorno all’area iniziale, si possono trovare rimandi alla Cultura Pop di quel preciso periodo videoludico. Insomma, un vero tuffo nei ricordi per i players di quell’epoca, ma anche un nuovo inizio per chi non ha mai messo mano su uno dei titoli della serie.

Se si esclude un piccolo cambio di look, il marsupiale protagonista dell’avventura, sulle prime, sembra lo stesso di due decenni fa. Come nella N.Sane Trilogy (qui la nostra recensione), giocando si riscopre il piacere di un’esperienza appagante, fatta di salti calibrati al millimetro, giravolte vorticose, pedane semoventi e ostacoli di ogni genere.

Lo stile del platforming a marchio Naughty Dog è stato ricostruito a regola d’arte e il feeling del sistema di controllo ha un sapore nostalgico e moderno al tempo stesso, che abbandona in parte la legnosità che contraddistingueva la serie su PS1 per farsi più fluido e scorrevole. In Crash Bandicoot 4 il protgonista dovrà ancora una volta rompere tutte le casse che si troverà dinanzi, raccogliere i frutti wumpa, cercare le gemme celate negli anfratti più nascosti, liberarsi dei nemici con le sue letali giravolte e affrontare intriganti boss fight, alcune delle quali davvero ben concepite, per quanto riguarda sia l’impatto scenico sia le soluzioni di gameplay.

Di tanto in tanto, come variazione sul tema, il Bandicoot sarà anche chiamato a scivolare acrobaticamente sulle rotaie, seguendo un po’ le orme di Ratchet & Clank, oppure cavalcare i suoi immancabili compagni a quattro zampe, in livelli che omaggiano la tradizione e condiscono l’avanzamento con un pizzico di adrenalina. Cambiando spesso prospettiva, e giocando con le diverse angolazioni della telecamera, It’s About Time è dunque un continuo susseguirsi di situazioni travolgenti ma anche decisamente complesse, alcune delle quali persino più ardue dei livelli architettati anni fa peri titoli precedenti. Ecco quindi che bisognerà ancora una volta effettuare balzi sempre ben ponderati, dove la minima inclinazione della levetta analogica può cambiare radicalmente le sorti di un atterraggio. Ciascun quadro può essere giocato sia nei panni di Crash che in quelli di Coco, a libera scelta del giocatore, e il team sembra aver lavorato a dovere per bilanciare, soprattutto nei primi mondi, il senso di sfida e l’accessibilità. Solo di rado Crash Bandicoot 4: It’s About Time si rivelerà ingiusto: ci sono di tanto in tanto alcuni sporadici problemi di collisioni con le superfici, che mandano in malora un balzo correttamente effettuato, ma restano occasioni piuttosto rare, che non forniscono alcuna giustificazione al giocatore.

Oggi come ieri, quindi, in Crash è l’abilità dell’utente a fare la differenza. Le note di maggior frustrazione si riscontrano perlopiù negli stage finali, quando la crudeltà degli sviluppatori raggiunge picchi estremi. Se tagliare il traguardo dei livelli conclusivi non sarà mai proibitivo, completarli al 100% e scovarne tutti i segreti, attività che rappresenta lo scopo finale di ogni fan di Crash, si dimostreranno imprese ai limiti della “follia”. Per non rendere l’avventura troppo gravosa, specialmente agli occhi dei neofiti, Toys for Bob ha adottato una soluzione alquanto intelligente: Crash Bandicoot 4 può essere infatti affrontato in due modalità diverse, interscambiabili a piacimento in qualsiasi frangente. Da una parte troviamo l’opzione definita “Moderna”, nella quale non bisognerà preoccuparsi del consumo di vite, e dopo ogni fallimento si ripartirà dall’ultimo checkpoint raggiunto; dall’altra si avrà la facoltà di selezionare la modalità Rétro, in cui – come nei vecchi capitoli – ci saranno un numero di tentativi limitato alle vite in possesso, esaurite le quali toccherà ricominciare dall’inizio dello stage.

Altra chicca per i veri appassionati del gioco: all’interno di 21 livelli di Crash Bandicoot 4 si potranno ottenere delle VHS, se si sarà in grado di raggiungerle senza morire fino a quel punto dello stage, che permetteranno l’accesso ai rispettivi livelli Flashback.

Questi stage andranno a offrire delle sfide specifiche al giocatore, tipo la distruzione di un certo numero di casse sospese nel vuoto, e presenteranno un livello di sfida maggiormente elevato rispetto ai livelli principali. A terminare l’offerta ci sono poi i livelli “N.Vertiti” che, una volta sbloccati nelle prime fasi dell’avventura principale, andranno ad aggiungere un’ulteriore sfida ai giocatori votati al “completismo”.

Ogni stage, infatti, una volta ultimato garantirà l’accesso alla sua versione speculare dove il giocatore potrà ottenere altre sei gemme, che seguiranno i requisiti già visti per gli stage originali, all’interno di un quadro che, pur non offrendo sostanziali differenze in termini di level design, proporrà alcuni filtri grafici atti a mettere in difficoltà il giocatore. Per farve un esempio pratico, la modalità invertita nel primo livello presenta un filtro in stile sonar che obbliga il giocatore a effettuare costanti spin per poter vedere attorno a se. In aggiunta a tutto questo, infine, chi vorrà raggiungere l’ambito completamento massimo, e poter quindi vedere il finale segreto di Crash Bandicoot 4, dovrà anche ottenere tutte le reliquie delle sfide a tempo presenti nei vari livelli, oltre che tutti i trofei N.vertiti che verranno rilasciati solo a quei giocatori in grado di completare i livelli speculari senza mai morire.

Insomma di cose da fare ce ne sono proprio moltissime. A livello tecnico, gli sviluppatori sono riusciti a prendere le ottime basi della trilogia originale, realizzata da Naughty Dog, e affinarle, migliorarle ed espanderle in ogni direzione possibile, il tutto senza snaturare il concept originale del gioco. L’introduzione delle maschere quantiche, in grado di modificare le meccaniche di gioco in maniera quasi esasperata, si è rivelato un ottimo escamotage per espandere il gameplay in direzioni fino a ora inesplorate dalla serie. Poter controllare il tempo, la gravità e gli elementi a schermo, infatti, genera soluzioni di level design sempre fresche e divertenti.

Per quanto riguarda il level design vero e proprio dei livelli presenti in Crash Bandicoot 4, invece, non si può che elogiare il lavoro svolto dagli sviluppatori in grado di miscelare soluzioni vecchie e nuove creando una perfetta armonia fra livello di sfida e progressione di gioco. Tirando le somme, a distanza di 22 anni dal terzo episodio, Crash Bandicoot 4: It’s About Time riprende la formula concepita da Naughty Dog, ne segue fedelmente la lezione ludica e tenta di modernizzarla solo in parte. Longevo, divertente e rispettoso delle opere originali, l’ultimo gioco della serie è un titolo imprescindibile per gli amanti del platform. La nuova produzione di Toys For Bob riesce infatti a regalare ai fan il sequel atteso da più di vent’anni, oltre che a mostrare il potenziale di un brand che, nelle giuste mani, ha ancora moltissimo da offrire ai videogiocatori di tutte le età.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9

Sonoro: 8,5

Gameplay: 9,5

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise




OnePlus 8T, lo smartphone 5G con schermo a 120 Hz

OnePlus ha presentato ufficialmente lo smartphone 8T, un device dotato di connettività 5G che, per qualità, prestazioni e fascia di prezzo gareggia in un mercato della telefonia mobile in via di trasformazione.

Punto forte del nuovo smartphone è la potenza sotto la scocca ma non solo: il display Fluid Amoled da 6,5 pollici a 120 Hz è il primo a ottenere una valutazione A+ da parte di DisplayMate, che analizza appunto la qualità dei pannelli degli smartphone di ultima generazione.

Equipaggiato con il processore Qualcomm Snapdragon 865 5G e con un modem Snapdragon X55 5G, promette connettività multi-gigabit, prestazioni senza tentennamenti e qualità fotografica oltre la media, basata su una configurazione posteriore con quattro sensori (il più grande è da 48 MP), stabilizzazione ottica dell’immagine, e modalità notturna automatica.

Il tutto, con il beneficio di un’elaborazione da parte dell’Intelligenza Artificiale che ottimizza gli scatti, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità. Grazie a un sistema che prevede l’impiego di due batterie da 30 Watt ognuna, il telefono sfrutta la tecnologia Warp Charge 65W per raggiungere una ricarica completa in meno di 40 minuti. Altre caratteristiche includono: doppi altoparlanti stereo con supporto Dolby Atmos, la presenza del Wi-Fi 6, feedback tattile migliorato Haptic Vibration 2.0, supporto per USB 3.1, Bluetooth 5.1, NFC, slot per due schede SIM e uno scanner di impronte digitali sotto lo schermo. OnePlus 8T 5G non è solo l’unico dispositivo della casa dotato dell’ultima versione di OxygenOS 11 ma anche il primo a livello globale, non prodotto da Google, con a bordo Android 11.

Lo smartphone sarà vendita dal 20 ottobre in due versioni: OnePlus 8T 5G sarà disponibile nella versione 8 GB + 128 GB nei colori Aquamarine Green e Lunar Silver, al prezzo di 599 euro. La declinazione con 12 GB + 256 GB, solo in Aquamarine Green, ha invece un costo di 699 euro.

F.P.L.




9 Monkeys of Shaolin, un beat ‘em up a scorrimento “old style”

9 Monkeys of Shaolin del team russo Sobaka Studio è un picchiaduro a scorrimento laterale incastonato in un contesto ispirato al cinema delle arti marziali che si presta meravigliosamente ad essere adattato al formato videoludico.

Sobaka Studio porta i giocatori nella Cina medievale raccontando la storia di vendetta del mite pescatore Wei Cheng, che ha perso la famiglia durante un attacco al suo villaggio. Teatro delle avventure che si vivranno è il Regno di Mezzo, un luogo maestoso dove centinaia di anni fa apparve il leggendario tempio Shaolin meridionale e dove i suoi abitanti perfezionarono le loro antiche tecniche nel corso dei secoli. Questi monaci erano dediti a difendere il tempio da banditi e forze oscure, ma un giorno decisero di rompere i loro principi per aiutare il paese contro i pirati Wokou orientali che sbarcarono sulle coste meridionali. Tutto tornò alla normalità per i monaci quando riuscirono a sconfiggere il nemico. Sfortunatamente però non è stato così anche per il protagonista, il giovane pescatore Wei Cheng, che ha scoperto che i problemi non sono mai andati via dal suo villaggio e dovrà affrontare un’avventura difficile e piena di sacrifici per compiere la sua vendetta. Il titolo inizia qui, con Wei Cheng che cerca di uccidere tutti i nemici per proteggere la sua casa e riportare la pace nel territorio, ma non sempre la sola forza di volontà basta per risolvere i problemi…

La trama di 9 Monkeys of Shaolin, senza essere niente di troppo originale, è ben narrata e interessante in certi momenti, essendo più elaborata che in altri giochi del genere. I personaggi purtroppo però sono troppo piatti e mancano di carisma, e risultano essere un po’ anonimi.

Apprezzabile invece il fatto che il plot narrativo sia raccontato per mezzo di illustrazioni di alta qualità e che le immagini statiche dei personaggi per le conversazioni siano corredate con testi in italiano, in modo da non avere problemi a seguirle il filo della storia.  Non appena si inizia a giocare, ci sono quattro difficoltà tra cui scegliere: Rookie, Warrior, Master e Legend.

Sono molto ben bilanciate e durante la nostra prova siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla grande sfida che pongono dalla seconda scelta in sù, dove i nemici sono più aggressivi, provocano più danni o possono addirittura uccidere in un colpo solo. Quindi sia che si sia dei neofiti del genere, sia che si voglia affrontare una sfida molto ardua, 9 Monkeys of Shaolin offre davvero la possibilità a tutti di divertirsi.

Il titolo, disponibile per PC via Steam, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, si difende alla grande, nonostante lo stile volutamente retrò, grazie a un gameplay fluido dove è possibile combinare le diverse mosse all’infinito. Tale aspetto diventa ancora più naturale man mano che il gioco progredisce, infatti, ogni volta che si completa un livello, si ricevono dei punti da spendere per migliorare il personaggio e aggiungere nuove mosse o migliorare quelle già imparate. Ci sono diversi alberi di progressione, oltre a quelli inerenti ai tre attacchi base (calcio, colpo squarciante e stoccata), ce ne sono altri riguardanti sia i colpi speciali (tempesta, tifone e frana) che i sigilli (sigillo della leggerezza, dell’attrazione e marchio dell’armonia, tutte abilità ad area). I colpi speciali e i sigilli sono utilizzabili accumulando il chi, la proverbiale energia interiore che in 9 Monkeys of Shaolin si accumula di norma durante il combattimento. Oltre alle abilità, il personaggio dispone di tre spazi dedicati (arma, parte superiore e gambe) tramite i quali è possibile sfruttare diversi equipaggiamenti, anch’essi parte delle ricompense ottenute a fine missione e capaci di contribuire alla varietà del gameplay. A questo si aggiunge la possibilità di una co-op a due giocatori, opzione che apre la porta a ulteriori combinazioni frutto dell’interazione tra i due combattenti. Andando avanti nel gioco si possono eseguire e collegare sempre più mosse e abilità, in modo da far diventare l’ormai ex-pescatore una vera e propria furia del kung-fu. I controlli sono reattivi e, al netto di qualche imprecisione nell’assegnazione dei colpi, il ritmo che ne scaturisce permette di superare i momenti di impasse mantenendo la sensazione di fluidità.

A livello estetico, affidarsi all’Unreal Engine 4 di Epic è una scelta di solidità per Sobaka Studio che ha la possibilità di presentare un prodotto davvero ben fatto. Ma la forza di 9 Monkeys of Shaolin risiede anche nel fatto che è anche un’opera che, per scelta, sembra uscita da una generazione passata e tirata a lucido in maniera estremamente piacevole e con una forte personalità. Che le ambientazioni siano abbastanza stereotipate è un dato di fatto, e la direzione artistica non va mai oltre quella che è una superficiale visione dell’estremo oriente, prendendo architetture e panorami direttamente dalla cultura popolare, senza dimostrare chissà quale ricerca approfondita dietro certe scelte. Però a fare la differenza sono soprattutto le scelte cromatiche sempre interessanti, con il tratto abbastanza stilizzato che aiuta a non prendersi troppo sul serio mentre in sottofondo passano tracce etniche orecchiabili ma assolutamente generiche. Tirando le somme, 9 Monkeys of Shaolin è un beat’em up gradevole, sostenuto soprattutto da un gameplay stratificato e fluido che convince e diverte. Ovviamente non parliamo di una produzione tripla A, ma nel complesso il risultato è gradevole e la resa nel complesso è più che soddisfacente.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7,5

Sonoro: 7,5

Gameplay: 8

Longevità: 7

VOTO FINALE: 7,5

Francesco Pellegrino Lise




iPhone 12, Apple presenta 4 nuovi modelli che supportano il 5G

Apple ha finalmente annunciato la sua nuova linea di iPhone nel corso di evento pre-registrato all’Apple Park di Cupertino e trasmesso in streaming mondiale, senza stampa presente a causa della pandemia di COVID 19. In precedenza, un’anticipazione aveva violato il segreto diffondendo immagini (molto credibili) di tutti i vari colori dell’iPhone 12, che sarà distribuito in quattro differenti modelli: iPhone 12 Mini, iPhone 12, iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max. Ma andiamoli a scoprire insieme più nel dettaglio. Di seguito vi proponiamo anche il video dell’intera conferenza.

iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max

Apple ha presentato iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max, con la potente tecnologia 5G e features evolute che spingono i limiti dell’innovazione per gli utenti che esigono il massimo dal loro smartphone della Mela. I modelli iPhone 12 Pro hanno un nuovo design con il display Super Retina XDR edge-to-edge più grande di sempre su iPhone, protetto dal nuovo rivestimento anteriore Ceramic Shield, il più grande passo in avanti per quanto riguarda la robustezza di iPhone. Il chip A14 Bionic progettato da Apple, il più veloce mai visto su uno smartphone, offre nuove e impressionanti funzioni di fotografia computazionale, tra cui Apple ProRAW per un maggiore controllo creativo sulle foto, e rende possibile un’esperienza Dolby Vision end-to-end, fino a 60 fps. Il sistema di fotocamere professionali include ora una fotocamera ultra-grandangolare, una fotocamera con teleobiettivo e una lunghezza focale superiore su iPhone 12 Pro Max e nuove fotocamere grandangolari per catturare splendide immagini e bellissimi video di qualità professionale in ambienti molto o scarsamente illuminati. I modelli iPhone 12 Pro introducono inoltre un nuovo scanner LiDAR per coinvolgenti esperienze di realtà aumentata e MagSafe, che assicura una ricarica wireless ad alta potenza e apre la strada a un nuovo ecosistema di accessori che si collegano facilmente allo smartphone. iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max saranno disponibili in quattro finiture in acciaio inossidabile nei colori grafite, argento, oro e blu pacifico. iPhone 12 Pro può essere preordinato da venerdì 16 ottobre e sarà disponibile a partire da venerdì 23 ottobre. iPhone 12 Pro Max può essere preordinato da venerdì 6 novembre e sarà disponibile in store da venerdì 13 novembre.

Un’esperienza 5G superiore

iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max offrono un’evoluta esperienza 5G su scala globale, resa possibile da una perfetta integrazione di hardware e software all’avanguardia. Il 5G su iPhone garantisce maggiori velocità per download e upload, streaming video di qualità superiore, esperienze di gioco più reattive, interattività in tempo reale nelle app, chiamate FaceTime in alta definizione e molto altro. I clienti potranno inoltre contare su una connessione veloce e sicura, che ridurrà la necessità di connettersi a hotspot Wi-Fi pubblici. Con il maggior numero di bande 5G mai integrate in uno smartphone, i modelli iPhone 12 Pro offrono la più ampia copertura 5G a livello mondiale. I modelli negli Stati Uniti supportano le frequenze millimetriche (millimeter wave), la versione del 5G a frequenza superiore, con cui possono raggiungere velocità fino a 4Gbps, persino in aree densamente popolate. I modelli iPhone 12 Pro integrano inoltre la modalità Smart Data, che prolunga la durata della batteria valutando in modo intelligente le esigenze legate al 5G e bilanciando in tempo reale utilizzo dei dati, velocità e alimentazione.

Chip A14 Bionic: potente ed efficiente

Generazioni in anticipo rispetto alla concorrenza, il chip A14 Bionic è il primo nell’intero settore degli smartphone a essere stato costruito con un processo a 5 nanometri. Più veloce ed efficiente che mai, il chip A14 Bionic offre CPU e GPU fino al 50% più scattanti rispetto ai chip degli smartphone concorrenti più veloci, per offrire un’esperienza di gioco degna di una console, potenti funzioni di fotografia computazionale e tanto altro; il tutto con un’eccellente autonomia della batteria. Spingendo ai limiti l’apprendimento automatico, il chip A14 Bionic integra un Neural Engine a 16 core capace di completare 11 trilioni di operazioni al secondo, per un incremento dell’80% nelle prestazioni persino con i modelli di machine learning più intensi.

Nuovo design e tecnologie innovative per il display

Progettati con materiali di qualità, i modelli iPhone 12 Pro hanno un nuovo, raffinato design a bordo piatto con un meraviglioso profilo in acciaio chirurgico inossidabile e un retro in vetro opaco ottenuto tramite un processo di lavorazione ad alta precisione, oltre al resistente Ceramic Shield. Il nuovo rivestimento anteriore chiamato Ceramic Shield, più robusto del vetro utilizzato in qualsiasi altro smartphone, integra cristalli nanoceramici per una solidità nettamente più elevata e una resistenza alle cadute 4 volte superiore. Con un display Super Retina XDR edge-to-edge decisamente più grande e con bordi più sottili, iPhone 12 Pro da 6,1 pollici e iPhone 12 Pro Max da 6,7 pollici integrano una gestione del colore a livello dell’intero sistema per la migliore fedeltà cromatica del settore. iPhone 12 Pro Max offre il display più grande mai visto su un iPhone e la risoluzione più elevata con quasi 3,5 milioni di pixel per un’esperienza di visualizzazione coinvolgente e realistica. Su questi display OLED con luminosità massima di 1200 nit, i contenuti video HDR prendono vita. I modelli iPhone 12 Pro hanno un rating leader di settore con grado IP68: resistono all’acqua fino a una profondità di 6 metri per un massimo di 30 minuti e sono protetti dal contatto accidentale con liquidi come bevande calde o gassate.

Versatile sistema di fotocamere professionali

La migliore fotocamera professionale al mondo è ora uno strumento ancora più versatile per tutti i livelli di appassionati di foto e video, con un hardware all’avanguardia potenziato dal chip A14 Bionic. Insieme al nuovo processore ISP (Image Signal Processor), il chip A14 Bionic offre una qualità delle immagini superiore e potenti funzioni di fotografia computazionale impossibili per le fotocamere tradizionali. I modelli iPhone 12 Pro introducono inoltre Apple ProRAW, in arrivo più avanti quest’anno, che unisce l’elaborazione multiframe delle immagini e la fotografia computazionale di Apple con la versatilità del formato RAW. Gli utenti avranno il pieno controllo creativo su colore, dettagli e gamma dinamica in nativo su iPhone o con altre app di fotoritocco professionale. iPhone 12 Pro incorpora la nuova fotocamera grandangolare con obiettivo a sette elementi e apertura ƒ/1.6, la più veloce mai vista su iPhone, che offre prestazioni del 27% superiori per foto e video in ambienti poco illuminati; la fotocamera ultra-grandangolare con un campo di visione di 120°, ideale per catturare paesaggi spettacolari o più elementi della scena anche in spazi ristretti; e un teleobiettivo con lunghezza focale di 52 mm e zoom ottico 4x, ottimo per i ritratti. iPhone 12 Pro Max porta l’esperienza fotografica a un livello ancora superiore. La nuova fotocamera grandangolare con apertura ƒ/1.6 è dotata di un sensore del 47% più ampio con pixel da 1,7μm per un miglioramento delle prestazioni pari all’87% in condizioni di scarsa illuminazione. Include inoltre la fotocamera ultra-grandangolare e un teleobiettivo con lunghezza focale di 65 mm per una flessibilità unica per primi piani più ravvicinati e crop più stretti. Questo sistema offre inoltre uno zoom ottico 5x. I miglioramenti introdotti per la modalità Notte, ora anche nelle fotocamere TrueDepth e ultra-grandangolare, consentono di ottenere foto ancora più luminose. E il time-lapse in modalità Notte offre tempi di esposizione più lunghi per video più nitidi, un effetto light trail ottimizzato e un’esposizione più armoniosa in ambienti poco illuminati quando di usa un treppiede. Anche la tecnologia Deep Fusion, ora con prestazioni superiori, è integrata in tutte le fotocamere. E grazie a Smart HDR 3, gli utenti possono ottenere immagini dall’aspetto incredibilmente naturale, persino in scene complesse. I modelli iPhone 12 Pro offrono il massimo livello di qualità video per uno smartphone e sono le prime fotocamere e gli unici dispositivi al mondo a rendere possibile un’esperienza end-to-end per video HDR con Dolby Vision fino a 60 fps e stabilizzazione video di qualità superiore, per produzioni di qualità cinematografica. Il grading Dolby Vision viene elaborato live e mantenuto durante l’editing nell’app Foto o in iMovie, e anche in Final Cut Pro X più avanti quest’anno. Dolby Vision sfrutta il display Super Retina XDR per un contrasto eccezionale durante la registrazione e la riproduzione video. Gli utenti possono inoltre condividere i filmati con il supporto per AirPlay fino a 4K Dolby Vision su dispositivi esterni.

Esperienze della fotocamera innovative ed esperienze AR realistiche

Il nuovo scanner LiDAR arriva sulla linea Pro, consentendo di misurare la distanza della luce e utilizzare le informazioni sulla profondità dei pixel in una scena. Questa tecnologia rende possibili esperienze di realtà aumentata più veloci e realistiche. Migliora inoltre la messa a fuoco automatica di 6 volte nelle scene scarsamente illuminate, per un’accuratezza superiore e tempi di acquisizione inferiori per foto e video. Questo hardware evoluto, insieme alla potenza del Neural Engine sul chip A14 Bionic, consente di scattare ritratti in modalità Notte e ottenere uno splendido effetto bokeh anche con poca luce.

Nuovi accessori innovativi con MagSafe

MagSafe migliora la ricarica wireless per un’esperienza più efficiente. Apre inoltre la strada a un ecosistema di accessori che si collegano facilmente ai modelli iPhone 12 Pro e ne costituiscono un complemento perfetto. MagSafe è dotato di una serie di magneti disposti attorno alla bobina per la ricarica wireless, che garantiscono sempre un perfetto allineamento con iPhone e un’efficienza ottimale. I caricabatterie MagSafe erogano fino a 15W di potenza e supportano i dispositivi abilitati alla ricarica wireless Qi. Le soluzioni di ricarica includono il caricabatterie MagSafe e il caricabatterie MagSafe Duo per iPhone e Apple Watch, oltre a nuove custodie in silicone, cuoio e trasparenti che si fissano facilmente sul retro dell’iPhone e un portafoglio in pelle. Anche i produttori di terze parti introdurranno innovativi accessori MagSafe.

iOS 14 di serie

iOS 14 reinventa l’esperienza iPhone con nuovi modi di personalizzare la schermata Home. I widget riprogettati mostrano le informazioni essenziali a colpo d’occhio e possono essere fissati, in diverse dimensioni, su qualsiasi pagina della schermata Home. La Libreria app è un nuovo spazio che organizza automaticamente tutte le app in un’unica vista facile e intuitiva. iOS 14 offre inoltre un nuovo modo di scoprire e utilizzare le app con le app clip, importanti aggiornamenti per restare sempre in contatto con Messaggi, soluzioni più ecologiche per esplorare le città con Mappe e funzioni evolute per la privacy, che garantiscono una trasparenza e un controllo superiori.

Prezzi e disponibilità

iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max saranno disponibili nei modelli da 128GB, 256GB e 512GB nei colori grafite, argento, oro e blu Pacifico, a partire da €1189 e da €1289, rispettivamente. I clienti possono inoltre acquistare iPhone 12 Pro pagando €37,45 al mese o €899 con l’opzione permuta e iPhone 12 Pro Max pagando €41,20 al mese o €989 con l’opzione permuta su apple.com, tramite l’app Apple Store e presso gli Apple Store. iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max sono disponibili anche presso i Rivenditori Autorizzati Apple e alcuni operatori (i prezzi possono variare). I clienti in potranno preordinare iPhone 12 Pro a partire dalle ore 14:00 (ora italiana) di venerdì 16 ottobre, con disponibilità da venerdì 23 ottobre e potranno preordinare iPhone 12 Pro Max a partire dalle ore 14:00 (ora Italiana) di venerdì 6 novembre, con disponibilità da venerdì 13 novembre. Il caricabatterie MagSafe, il portafoglio in pelle con MagSafe e le custodie in silicone e trasparente per iPhone 12 Pro saranno disponibili a partire da venerdì 16 ottobre. La custodia in pelle per iPhone 12 Pro sarà disponibile a partire da venerdì 6 novembre. Il caricabatterie MagSafe Duo e la custodia sleeve in pelle saranno disponibili in un secondo momento.

iPhone 12 e iPhone 12 Mini

Nel corso dell’evento Apple ha svelato anche iPhone 12 e iPhone 12 mini con tecnologia 5G, dando inizio a una nuova era per lo smartphone migliore al mondo. Il nuovo design dei modelli iPhone 12 integra ampli display Super Retina XDR edge-to-edge, per un’esperienza di visualizzazione più luminosa e immersiva, e un nuovo rivestimento anteriore chiamato Ceramic Shield, il più grande passo ad oggi per la robustezza di iPhone. Il chip A14 Bionic progettato da Apple, il più veloce mai visto su uno smartphone, mette il turbo a tutto ciò che gli utenti fanno con iPhone 12. Insieme all’evoluto sistema a doppia fotocamera, offre funzioni potenti e innovative di fotografia computazionale e il massimo livello di qualità video per uno smartphone. I modelli iPhone 12 introducono inoltre MagSafe, che assicura una ricarica wireless ad alta potenza, e un nuovo ecosistema di accessori che si collegano facilmente all’iPhone. iPhone 12 e iPhone 12 mini saranno disponibili in cinque splendide finiture in alluminio nei colori blu, verde, nero, bianco e (PRODUCT)RED. iPhone 12 può essere preordinato da venerdì 16 ottobre e sarà disponibile a partire da venerdì 23 ottobre. iPhone 12 mini può essere preordinato da venerdì 6 novembre e sarà disponibile nei negozi da venerdì 13 novembre.

Design robusto e display coinvolgente

Il nuovo design ottimizzato di iPhone 12 da 6,1 pollici e di iPhone 12 mini da 5,4 pollici è tanto bello quanto resistente. iPhone 12 mini è lo smartphone 5G più piccolo, sottile e leggero al mondo: la sua nuova architettura è stata studiata per integrare tutte le tecnologie di iPhone 12 in un formato più compatto, che offre al tempo stesso un display edge-to-edge ampio e immersivo. Entrambi i modelli hanno un sottile design a bordo piatto con una scocca in alluminio aerospaziale e il rivestimento anteriore Ceramic Shield, che aggiunge una nuova fase di cristallizzazione ad alta temperatura durante la quale si formano cristalli nanoceramici all’interno della matrice di vetro, per una resistenza alle cadute 4 volte superiore. iPhone 12 e iPhone 12 mini hanno un display Super Retina XDR all-screen che si estende ancora di più verso i bordi e integrano una gestione del colore a livello dell’intero sistema per la migliore fedeltà cromatica del settore. Entrambi i modelli hanno un rapporto di contrasto di 2 milioni a 1 per neri assoluti e un’esperienza di visualizzazione HDR immersiva per video in alta definizione, foto con più dettagli e una luminosità massima quasi 2 volte superiore rispetto a iPhone 11. iPhone 12 e iPhone 12 mini hanno un rating leader di settore con grado IP68: resistono all’acqua fino a una profondità di 6 metri per un massimo di 30 minuti e sono protetti dal contatto accidentale con schizzi di liquidi come bevande calde o gassate.

Nuovo sistema evoluto a doppia fotocamera

iPhone 12 e iPhone 12 mini offro potenti funzioni di fotografia computazionale grazie al chip A14 Bionic e a un nuovo sistema a doppia fotocamera, per un’esperienza impareggiabile che rende più facile che mai catturare in modo intuitivo la foto o il video perfetti. Questo sistema evoluto è composto dalla fotocamera ultra-grandangolare e da un nuovo grandangolo con apertura ƒ/1.6, la più veloce mai vista su iPhone, che offre il 27% di luce in più per foto e video ancora più incredibili anche con poca luce. La fotografia computazionale raggiunge nuovi livelli sui modelli iPhone 12 grazie alla modalità Notte e alla tecnologia Deep Fusion con prestazioni superiori, ora in tutte le fotocamere (TrueDepth, grandangolo e ultra-grandangolo) per foto migliori in qualsiasi ambiente. I clienti potranno contare su immagini più luminose e su un contrasto superiore per le foto scattate in ambienti con poca luce grazie alla modalità Notte, e ottenere più texture e meno rumore nelle foto Deep Fusion. Smart HDR 3 utilizza il machine learning per regolare in modo intelligente il bilanciamento del bianco, il contrasto, la texture e la saturazione delle foto per immagini dall’aspetto incredibilmente naturale. iPhone 12 integra la prima fotocamera in grado di girare video HDR con Dolby Vision ed è il primo e l’unico dispositivo al mondo a rendere possibile un’esperienza Dolby Vision end-to-end, consentendo ai clienti di catturare, montare e condividere facilmente video di qualità cinematografica in nativo su iPhone. Il grading Dolby Vision viene elaborato live durante la registrazione e mantenuto durante l’editing nell’app Foto o in iMovie. La riproduzione su iPhone 12 è più realistica che mai grazie all’evoluto display Super Retina XDR. Entrambi i modelli offrono inoltre una migliore stabilizzazione video di qualità fotografica, video selfie ancora più realistici grazie a Dolby Vision e time-lapse in modalità Notte, con tempi di esposizione più lunghi per video più nitidi, un effetto light trail ottimizzato e un’esposizione più armoniosa in ambienti poco illuminati quando si usa un treppiede.

Prezzi e disponibilità

iPhone 12 e iPhone 12 mini saranno disponibili nei modelli da 64GB, 128GB e 256GB nei colori blu, verde, nero, bianco e (PRODUCT)RED, a partire da €939 e da €839, rispettivamente. I clienti possono inoltre acquistare iPhone 12 pagando €28,70 al mese o €689 con l’opzione permuta e iPhone 12 mini pagando €24,54 al mese o €589 con l’opzione permuta su apple.com, tramite l’app Apple Store e presso gli Apple Store.9 iPhone 12 e iPhone 12 mini sono disponibili anche presso i Rivenditori Autorizzati Apple e alcuni operatori (i prezzi possono variare). I clienti potranno preordinare iPhone 12 a partire dalle ore 14:00 (ora Italiana) di venerdì 16 ottobre, con disponibilità da venerdì 23 ottobre. iPhone 12 mini potrà essere preordinato a partire dalle ore 14:00 (ora italiana) di venerdì 6 novembre e sarà disponibile da venerdì 13 novembre. Il caricabatterie MagSafe, il portafoglio in pelle con MagSafe, le custodie in silicone e trasparente per iPhone 12 e saranno disponibili a partire da venerdì 16 ottobre. La custodia in pelle per iPhone 12 sarà disponibile a partire da venerdì 6 novembre. Il caricabatterie MagSafe Duo e la custodia Sleeve in pelle saranno disponibili in data successiva. Per un periodo di tempo limitato, gli utenti che acquistano un nuovo iPhone, iPad, Mac, iPod touch o una nuova Apple TV hanno diritto a un anno di abbonamento gratuito a Apple TV+ e a un periodo di prova gratuito di tre mesi per Apple Arcade. Apple One è il modo più facile per ottenere molti servizi Apple in abbonamento a un prezzo speciale. I clienti possono scegliere un unico piano adatto alle loro esigenze o a quelle dell’intera famiglia. Gli utenti potranno iscriversi a Apple One a partire da questo autunno. II clienti possono trovare molti degli stessi servizi di shopping e assistenza su apple.com così come presso gli Apple Store. I clienti possono ricevere aiuto per i loro acquisti dagli Apple Specialist, scegliere opzioni di finanziamento con pagamenti mensili, permutare i dispositivi idonei, ricevere assistenza e usufruire della consegna contactless o delle opzioni di ritiro in store. I clienti sono invitati a verificare su apple.com/it/retail tutte le misure adottate per tutelare la salute e la sicurezza, nonché i servizi disponibili nel loro Apple Store di riferimento. I clienti possono estendere la garanzia limitata con AppleCare+ e ottenere copertura in caso di danni accidentali e accesso prioritario 24/7 al supporto tecnico. Ogni cliente che acquista iPhone da Apple può usufruire di una Sessione personale online gratuita con un Apple Specialist che lo aiuterà a esplorare e scoprire tutte le cose straordinarie che può fare con il suo nuovo iPhone.

Francesco Pellegrino Lise




Let’s Sing Queen, i successi della rockband si cantano su console

Let’s Sing Queen è lo speciale capitolo dell’acclamata serie Let’s Sing, dedicato ad una delle rock band più famose al mondo, disponibile per PlayStation 4, Nintendo Switch e Xbox One. Il gioco, come da titolo, è un’edizione esclusiva che metterà alla prova la voce dei giocatori con una corposa playlist in cui si potranno cantare tracce indimenticabili come “We Are The Champions”, “We Will Rock You” oppure “Bohemian Rhapsody”. Il giocatore avrà a disposizione ben 30 canzoni tra cui scegliere. Si tratta, questo è quasi ovvio, di un pacchetto che verrà cercato, scelto e acquistato dagli amanti dei Queen, o comunque di coloro che abbiano intenzione di organizzare una o più serate con gli amici all’insegna di canzoni che hanno fatto la storia. Non ha senso pretendere altro o aspettarsi futuri aggiornamenti di sorta, anche se non ci stupiremmo di qualche aggiunta a pagamento nei prossimi mesi. Il titolo è disponibile in due diverse versioni, e queste vanno tenute presenti: la prima consiste nel solo software a 39,99 euro, la seconda include al suo interno un microfono USB da collegare a Nintendo Switch, e costa invece 49,99 euro. Per appena dieci euro in più noi vi consiglieremmo di optare per quest’ultima, anche in caso aveste già a disposizione un primo microfono: cantando da soli, del resto, il titolo viene a noia quasi subito. Tuttavia sappiate che su tutte le console Let’s Sing Queen è compatibile con l’app gratuita Let’s Sing Mic, da sfruttare esattamente come microfono wireless. La modalità di gioco principale di Let’s Sing Queen è davvero intuitiva, e del resto è la stessa di sempre della serie: il giocatore stringe tra le mani il microfono (o l’app compatibile) e intona le canzoni a schermo aiutandosi con il testo inglese che scorre nella parte inferiore del video. Ovviamente deve seguire per bene la melodia, azzeccare le intonazioni e mantenere il ritmo affinché il puntino colorato resti all’interno dei segmenti che scorrono a varie velocità, e che determineranno il punteggio ottenuto alla fine dell’esibizione. Una formula che è sempre la stessa e che continua a funzionare, così come funzionano ancora nel 2020 i “semplici” karaoke.

Tutto questo è quanto previsto dalla modalità Classic, in cui è possibile cantare i successi preferiti dei Queen da soli o con i propri amici, infatti il gioco supporta fino agli otto giocatori contemporaneamente. Ma non manca qualche opzione per variare un po’ le carte in tavola: per esempio in Modalità Feat. è possibile cantare in duetto con il proprio partner per scoprire il proprio grado di affinità, attraverso una percentuale che rappresenta anche il punteggio complessivo. Se si è da soli – dettaglio molto simpatico – il proprio partner diventa Freddie Mercury, ovviamente non la star resuscitata ma un NPC controllato dall’intelligenza artificiale. In Modalità Mixtape si affrontano cinque canzoni di seguito senza interruzioni, scelte casualmente da Let’s Sing Queen oppure dal giocatore all’interno di una sorta di playlist personalizzata; Juke Box è invece un archivio con le trenta canzoni dei Queen incluse nella produzione, accompagnate da video originali. Qui non si gioca, in verità: semplicemente si avvia la riproduzione per ascoltare il proprio classico preferito. Ovviamente il titolo offre anche una modalità multigiocatore. Tale tipologia di gioco, chiamata Let’s Party, permette dunque di creare due squadre e di sfidarsi, canzone dopo canzone: vince ovviamente chi accumula più punti alla fine di tutte le esibizioni. Vi è addirittura una modalità online che sembra estremamente rapida nel matchmaking. Durante la nostra analisi, però, non siamo riusciti a capire se funzioni in tempo reale o in modo asincrono. In ogni caso questa modalità è chiamata World Contest e offre anche una classifica da scalare. Tirando le somme, possiamo dire che Let’s Sing Queen è il titolo perfetto per una serata con gli amici o con i famigliari all’insegna del karaoke, a patto ovviamente che tutti i presenti apprezzino e conoscano bene le canzoni della rock band in questione. Rispetto ai precedenti episodi del franchise, questo appuntamento con Let’s Sing non rappresenta alcun tipo di progressione, ma per fortuna non sono neppure presenti dei passi indietro compromettenti: le modalità di gioco abbondano, viene valorizzato soprattutto il multiplayer locale senza trascurare la presenza di una minima modalità di gioco online. Trenta canzoni dei Queen, pur non esaurendo la discografia del gruppo, costituiscono un numero onesto e garantiscono diverse ore di gioco spensierato. Insomma, se amate i party game, ma soprattutto siete fan accaniti di Freddie Mercury e company, allora non potete lasciarvi sfuggire questo titolo. Provare per credere, il divertimento è asicurato.

Di seguito vi proponiamo la tracklist completa:

•        A Kind of Magic

•        Another One Bites The Dust

•        Bicycle Race

•        Bohemian Rhapsody

•        Breakthru

•        Crazy Little Thing Called Love

•        Don’t Stop Me Now

•        Fat Bottomed Girls

•        Good Old Fashioned Lover Boy

•        Headlong

•        I Want It All

•        I Want To Break Free

•        Innuendo

•        It’s A Hard Life

•        Killer Queen

•        Now I’m Here

•        One Vision

•        Play The Game

•        Princes Of The Universe

•        Radio Gaga

•        Save Me

•        Somebody To Love

•        The Invisible Man

•        The Show Must Go On

•        Tie Your Mother Down

•        Under Pressure

•        We Are The Champions

•        We Will Rock You

•        Who Wants To Live Forever

•        You’re My Best Friend

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 10

Gameplay: 8

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise




P Smart 2021, l’ultimo smartphone di Huawei

Huawei continua la sua scalata al mercato della telefonia mobile e lancia P Smart 2021, l’ultimo arrivato della serie “P” del gruppo, di norma dedicata a dispositivi low-cost che però non lesinano sulla qualità hardware. Il focus è sulla durata della batteria e sulla fotocamera. La prima per l’occasione arriva a ben 5.000 mAh, tali da assicurare una durata prolungata della ricarica, al passo con gli stili di vita sempre più concentrati sulle attività digitali e in mobilità. Il display è da 6,67 pollici e offre una fruizione dei contenuti coinvolgente, anche per visualizzare le foto scattate con una fotocamera con quattro sensori e arricchita dalle ottimizzazioni dell’Intelligenza Artificiale di bordo, che sceglie la migliore esposizione di luce e colori in modalità automatica. Tutte queste caratteristiche, rendono Huawei P smart 2021 uno smartphone d’interesse per chi non intende spendere troppo ma necessita comunque di un collegamento stabile alla rete e di godere di tutte quelle funzionalità di cui non si può più fare a meno. Il dispositivo è disponibile in pre-ordine in Italia al prezzo consigliato di 229 euro. “Dopo il successo lo scorso anno di Huawei P smart 2020, siamo orgogliosi di dare il benvenuto nella famiglia 2021. Gli utenti rimarranno piacevolmente colpiti dal comparto fotografico dotato dell’Intelligenza Artificiale e dall’incredibile batteria, così potente che i consumatori potranno farne uso in ogni momento senza doversi mai preoccupare di ricaricarlo”, commenta Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager Huawei CBG Italia. Con pre-ordine e acquisto entro il 1 di novembre, insieme al telefono si riceverà un paio di Huawei FreeBuds 3, oltre a tre mesi di Huawei Music VIP Membership, tre mesi di abbonamento a Huawei Video e 15 GB di spazio extra su Huawei Cloud per 12 mesi. Riuscirà il nuovo dispositivo di Huawei a conquistare il mercato? Lo scopriremo soltanto nei prossimi mesi. In ogni caso l’arrivo di questo nuovo dispositivo sul mercato farà sicuramente la felicità di chi non vuole rinunciare alla tecnologia spendendo una cifra piuttosto contenuta.

F.P.L.