Napoli, “Oltre il filo spinato”: una mostra per non dimenticare

Da visitare l’exhibition fotografica dal titolo “Oltre il filo spinato” di Enzo Tafuto nei Campi Flegrei a Pozzuoli (Na), visitabile fino al 27 gennaio.

L’esposizione “Oltre il filo spinato”, offre ai visitatori ben 20 immagini realizzate in Polonia e “narrano” gli orrori vissuti e le persecuzione nei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau.

Le foto sono state donate alla comunità di Pozzuoli “con l’auspicio che possano essere divulgate soprattutto tra i giovani e per far sì che ogni anno, durante la settimana della Shoah, vi siano momenti di riflessione e di sensibilizzazione che ci inducano a mantenere sempre alto e vivo il ricordo di ciò che la storia ci ha insegnato” ha dichiarato Enzo Tafuto.

L’exhibition al Rione Terra dell’antica Puteoli ha collocato le immagini su pannelli di filo spinato accompagnate da proiezioni sul muro offrendo ai visitatori un viaggio di riflessione. La mostra è realizzata in collaborazione con gli assessori alla Cultura e alla Pubblica Istruzione.




“Ho un tumore e …mo?”

“Ho un tumore e …mo?”, è il libro di Vincenzo Schiano di Cola autore flegreo in provincia di Napoli che sta facendo nelle librerie sold out.
Il testo narra l’esperienza di vita dell’autore e della battaglia contro il cancro che all’improvviso ha scoperto di dover combattere.

Il libro, di cui i proventi sono devoluti in beneficenza, vuole essere un diario dove mette insieme le sue emozioni contrastanti, i suoi pensieri, le sofferenze e il valore del significato della vita.
Vincenzo Schiano di Cola insegna a combattere con ironia il “brutto male” e a pronunciare la parola tumore con il proprio nome con lo scopo di sconfiggere la malattia.
Parlando con l’autore si abbraccia appieno il significato della resilienza e si impara ad affrontare il cancro con forza, aiutato dall’ironia.

L’autore racconta con serenità di come sia nata l’idea di scrivere il testo, e di
quando ha scoperto la malattia, l’intento è di voler far conoscere l’esperienza della sua lotta personale un giorno al figlio piccolo, a parenti ed amici.
Il libro “Ho un tumore e…mo” vuol essere un diario di emozioni contrastanti che ha provato l’autore appena ha scoperto il tumore, ed in primis di rendere la propria esperienza un prezioso aiuto per chi vive un
momento così drammatico e soprattutto di far apprezzare ai lettori la vita giorno dopo giorno. Giuseppina Ercole




Napoli, alla Cappella del Pio Monte della Misericordia riflettori accesi sulle opere di Jan Fabre

Al via l’installazione permanente dell’artista belga Jan Fabre alla Cappella del Pio Monte della Misericordia a Napoli.

Il Corpus espositivo è composto da quattro sculture in corallo rosso di grande impatto visivo

Jan Fabre fino al settembre scorso ha esposto nella storica Cappella del Pio Monte della Misericordia con la mostra temporanea intitolata “Oro Rosso”.

La precedente exhibition temporanea ha riscosso grandissimo successo da parte del pubblico, determinata dal modo in cui l’esposizione si era “armonizzata” in maniera inscindibile con la Chiesa, sia dal punto estetico e anche nel senso concettuale spirituale.

La Cappella del Pio Monte della Misericordia per tradizione, nei secoli, ha sempre accolto l’arte contemporanea, tale era nell’introdurre le opere di Caravaggio, di Battistiello, di Luca Giordano e altri artisti, dunque le opere del Maestro  belga e l’introduzione delle sculture di corallo rosso nella Chiesa è in linea con la propria usanza.

Le opere in esposizione sono:

La Purezza della Misericordia; La Libertà della Compassione; La rinascita della Vita; La Liberazione della Passione. Tutte e quattro sono poste in altrettante 4 nuove nicchie nelle cappelle laterali della cappella e si “fondono” con la chiesa seicentesca tra le opere esposte permanentemente e un’opera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio con “Le Sette Opere della Misericordia” sull’altare maggiore realizzato quando si trovava a Napoli.




Napoli, tutto pronto per la 39ima edizione del presepe vivente Anastasiano

NAPOLI – E’ tutto pronto per la 39esima edizione del Presepe Vivente Anastasiano in provincia di Napoli, che risulta essere tra i più antichi d’Italia.

Gli appuntamenti da non perdere assolutamente sono due, a S. Anastasia (Na) il 24 dicembre a partire dalle 21, 30 fino a tarda notte, il secondo appuntamento si svolgerà a Madonna dell’arco (frazione del comune di S. Anastasia) il giorno 6 gennaio dalle 18,30 alle 20.

La manifestazione coinvolge l’intera comunità anastasiana, infatti il tradizionale cenone viene “sostituito” dai cittadini per la preparazione delle scene. Le varie scene che accolgono “viaggiatori” che vogliono vivere un’esperienza unica, sono svolte negli androni dei palazzi, nei vicoli, nei slarghi e in qualsiasi punto della città metropolitana campana che può risultare idonea per l’evento.

Nelle due serate per l’occasione, per rendere ancor di più suggestiva la manifestazione, il comune fa spegnere la pubblica illuminazione per dare un maggiore “effetto scenico” ai luoghi deputati adibiti per il presepe vivente, coinvolgendo al tradizionale e consueto appuntamento ben una ottantina di figuranti.

La peculiarità dell’evento è che viene ambientato nel 1223, a memoria, di quanto S. Francesco fece a Greccio proprio nella notte di Natale.
L’evento negli anni è diventato un attrattore turistico ed identificativo per la Campania ed ogni anno riscuote sempre successo attirando molte persone che vogliono vivere un’esperienza suggestiva e mistica.




“La crociera” il nuovo libro di Gianluca Papadia: una narrazioni di fatti che appartengono alla nostra contemporaneità

“La crociera” è il titolo del nuovo libro di Gianluca Papadia scrittore poliedrico con la passione per il teatro e vincitore di tantissimi premi.
Originario di Pozzuoli Gianluca Papadia da sempre si caratterizza con i suoi libri e i suoi cortometraggi, le sue creazioni raccontano in maniera tragicomica, con storie singolari, narrazioni dei sogni, i vizi, le virtù, ma anche le difficoltà dell’uomo contemporaneo, Gianluca Ppadia si definisce un cantastorie dell’epoca del digitale mettendo in “scena”, in maniera originale, aneddoti del proprio quotidiano.

Nel libro ”La crociera” che contiene ben 14 racconti offre ai lettori un “viaggio”, attraverso la lente d’ingrandimento dello scrittore, narrazioni di fatti che appartengono alla nostra contemporaneità, di un mondo sempre più veloce ed alienante, sempre più individualista ed incredibilmente paradossale, ma reale.

L’Osservatore d’Italia ha voluto fare qualche domanda a Gianluca Papadia sul suo nuovo libro “La crociera” primo classificato al “Premio Marco Polo” ed anche delle difficoltà che uno scrittore contemporaneo affronta.

Di cosa parla “La crociera”?
In questi racconti ci ho messo un po’ di tutto: i fatti di cronaca, le paure di un papà…messaggio che non posso svelare.. toglierei ai lettori lo sfizio di scoprirlo da solo…
Nelle mie opere teatrali c’è sempre un colpo di scena finale che cambia completamente il senso della narrazioni, con i racconti ho scelto la stessa strada. È per questo motivo che sono sempre in difficoltà a svelare la trama delle mie storie. In questa raccolta, molto spesso ho scelto di condire il racconto con l’ottimismo disarmante dell’ironia perché sono convinto che nel cuore di tutti noi ci sia una piccola fiammella di speranza. L’arduo compito del cantastorie è proprio questo; far sì che quella fiammella non si spenga mai.

Raccontaci qualche aneddoto di quando hai cominciato a scrivere…
Questa voglia di stupire i lettori all’ultima riga mi è venuta leggendo il racconto di fantascienza “La Sentinella” di Fredric Brown. Avevo vent’anni e scrissi il mio primo racconto di fantascienza “Il cilindro rosso” proprio ispirandomi a questo capolavoro della letteratura moderna. Il cilindro rosso fa parte di questa raccolta.

Gianluca quando hai deciso di diventare uno scrittore?
Il momento in cui ho deciso di fare lo scrittore è stato da bambino. Mi divertivo a inventare favole, le scrivevo su fogli di quaderno e poi li rilegavo con lo spago, poi aggiungevo una copertina di cartoncino dove avevo disegnato i protagonisti.

Nei tuoi racconti si evince che ami la città di Napoli e le sue contraddizioni raccontaci un po’..
Le contraddizioni di questa città le vivo tutti i giorni nella metro, negli autobus affollati, nel traffico di una metropoli cresciuta sua malgrado..

Si parla di crisi dell’editoria, tu come affronti il problema?
La crisi che ha colpito tutti i settori non poteva risparmiare la cultura, soprattutto in un paese come l’Italia che non fa nulla per incentivarla. Io da lettore incallito, per combattere la crisi, rinuncio a qualcosa pur di non perdermi un libro, ma capisco pure chi non è disposto a spendere venti euro per una nuova uscita. Un altro modo di risparmiare potrebbe essere quello di passare agli e-book, ma io ho bisogno del fruscio e dell’odore inebriante che solo la carta può dare. Da scrittore penso che in periodo del genere sia ancora più difficile trovare una cosa che gli imprenditori italiani non è piaciuto. Malgrado ciò siamo in un’epoca dove l’auto pubblicazione è un modo molto economico di vedere realizzato il tuo sogno, il passaparola sui social può essere un ottimo veicolo di marketing e la distribuzione può essere garantita da giganti del settore come Amazon.




Napoli, Creattiva: la Fiera delle Arti Manuali fa il pieno di visitatori

NAPOLI – Partita ieri a Napoli la 9° edizione di Creattiva. Alla Mostra d’Oltremare la Fiera Nazionale per eccellenza delle Arti Manuali Napoli Creattiva, che terminerà domani.

Boom di visitatori che hanno potuto visitare ben 108 espositori provenienti da 15 regioni (dal Veneto alla Puglia, dal Piemonte alla Sicilia) ed anche quattro nazioni straniere.

La tre giorni di fiera negli anni è diventata un punto di riferimento per gli appassionati del “fai da te”, un appuntamento da non perdere che offre una visione totale del mondo dell’artigianato, dal patchwork al quilting, dallo stencil alle decorazioni, ed inoltre bigiotteria, ricamo, tombolo e tanto altro.

Napoli Creattiva è l’unica manifestazione del Sud Italia del suo genere, ed è la fiera per eccellenza delle arti manuali che mette insieme tradizione ed innovazione, i visitatori saranno immersi in un’esplosione di creatività che mette insieme il passato e il nostro presente con le nuove tecnologie.

Visitare Napoli Creattiva significa ammirare tecniche di lavorazioni in chiave contemporanea, materiali che ricordano il passato del Bel Paese, ma al passo col tempo, i nuovi materiali eco applicati ad antiche sapienze.

I visitatori nel girovagare tra gli stend dei padiglioni 5 e 6 riscopriranno il piacere di creare, oppure di acquistare pregiati manufatti, avranno modo di imparare nuove conoscenze ed anche condividere la propria esperienza. Napoli Creattiva è nata nel 2008 da Promoberg Fiera Bergamo




Napoli, persone con disturbo dello spettro autistico: al via il progetto sperimentale Sansevero in Blu

NAPOLI – Al via la bellissima iniziativa in fase sperimentale del Museo Cappella Sansevero a Napoli insieme alla Cooperativa sociale “Il Tulipano”, specializzata nella realizzazione di servizi e attività per persone con disabilità cognitiva.

Il progetto  Sansevero in Blu è dedicato alle persone con
disturbo dello spettro autistico (DSA) e ha lo scopo primario di adozione di un
modello di accoglienza per i “viaggiatori” con bisogni speciali, un modello scientificamente
valido che possa permettere di misurare e anche verificare il beneficio
apportato dall’opera artistica nelle persone affette da autismo.

Il Museo
barocco che si trova in pieno centro storico, del capoluogo campano, ricco di
storia, di opere, di leggende e di storie di Raimondo di Sangro mira ad un
progetto valido per tutti i ragazzi (non solo esclusivamente affetti da  disturbi dello spettro autistico), ma anche
con l’obbiettivo a realizzare “percorsi inclusivi“ per scuole, associazioni,
famiglie, nella condivisione di un modello di conoscenza dell’arte incentrato
sulla percezione da parte della persona con bisogni speciali, sulle sue
emozioni e sensazioni.

L’iniziativa
interamente finanziata dal Museo Cappella Sansevero, nasce dalla collaborazione
con la Cooperativa “Il Tulipano”, con il contributo scientifico del
Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, del
Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II e del dipartimento di
Scienze motorie e del benessere dell’Università Parthenope.




Roma, partito il bando per partecipare a “Musei in Musica 2019”

ROMA – Al via il bando per la manifestazione “Musei in Musica 2019” a Roma che si terrà sabato 14 dicembre.

L’iniziativa è finalizzata alla selezione di progetti di musica e danza che si svolgeranno nei Musei Civici della Capitale e negli spazi culturali eccezionalmente aperti di sera.

La kermesse tanto attesa dai romani e dai viaggiatori permetterà ai partecipanti di poter fruire delle performance degli artisti selezionati pagando il costo del biglietto pari ad 1 euro.

La manifestazione darà la possibilità di usufruire di un programma di iniziative ricco di mostre, concerti e spettacolo dal vivo. L’ingresso sarà completamento gratuito per i possessori della MIC card. La kermesse tanto attesa della Capitale “Musei in Musica 2019” è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Zètema Progetto Cultura.

Tra i Musei che parteciperanno alla kermesse capitolina: Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di traiano – Museo dei Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Museo di Roma in Trastevere, Museo Pietro Canonico, Musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile), Museo delle Mura, Museo Carlo Bilotti, Museo Giovanni Baracco, Museo di Zoologia, Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, Galleria d’Arte Moderna, Museo di Casal de’ Pazzi.




Napoli, book therapy: appuntamento da non perdere sabato 19 alla biblioteca “Liberamente”

In arrivo a Napoli la BookTherapy promossa dall’Università Federico II
A.O.U, si inaugurerà sabato 19 la biblioteca “LIBERaMente”.

La lettura come strumento di cura, come strumento di auto-analisi e
come strumento di sollievo dagli affanni e dalla malattia, sarà presentato
il progetto, nell’ambito della terza edizione dell’atelier della salute
nell’Aula Piccola Sud, la BookTherapy, lo spazio dedicato alla lettura
“LIBERaMente” nell’antico ateneo partenopeo Federico II.

L’Azienda Ospedaliera e la Scuola di medicina e Chirurgia dell’Università
degli studi di Napoli Federico II, insieme con la Fondazione Premio Napoli
per promuovere la cultura, ma soprattutto divulgare la convinzione che la
lettura può essere anche usato come strumento di cura.

Il Prof Maurizio Bifulco, responsabile del progetto in sinergia con la
Dott.ssa Gloria Castagnolo, insieme per promuovere l’iniziativa che i libri,
se scelti adeguatamente, possono essere una medicina e rappresentare
un richiamo alla vita, un modo per vivere un momento di svago e di
sollievo durante il periodo di degenza.

Lo spazio dedicato alla lettura è a disposizione di tutti coloro che si recano
al Policlinico, sia per cure ed esami, ma anche per chi accompagna un
proprio caro, è destinato a tutto il personale docente e tecnico-
amministrativo, agli studenti e al personale sanitario.

All’inaugurazione parteciperanno l’Assessore alle Politiche Sociali del
Comune di Napoli, Roberta Gaeta, con le testimonianze degli esperti del
settore biblioteconomico, della Psicologia clinica, del mondo della cultura,
del Corso di Laurea in Scienze dell’Infermieristiche, l’Associazione
Liber@Arte promotrice del Salone del Libro di Napoli e la Fondazione
premio Letterario.

Giusy Ercole




Napoli, al Mann la mostra sui cambiamenti climatici: fino al 31 maggio 2019

NAPOLI – Prosegue con successo al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la mostra: “Capire il Cambiamento Climatico” per cambiare il nostro futuro. L’Exeperience exhibition resterà allestita fino al 31 maggio ed organizzata in collaborazione con Nathional Geographic Society. La mostra è uno spazio esperienziale che narra ai viaggiatori la causa e gli effetti del riscaldamento globale con la curatela scientifica di Luca Mercalli.

Lo spazio espositivo che si trova al secondo piano del Real Museo partenopeo (MANN) vicino al celebre Salone della Meridiana offre ai visitatori di poter fruire centinaia di immagini, scatti di grandi maestri della fotografia e filmati di Nathional Geografic, offriranno ai viaggiatori ambienti immersivi, arricchiti da esperienze olfattive e sensoriali in un contesto che mette a confronto il passato e il presente.

Un panoramica di immagini di Nathional Geographic selezionate in un arco temporale di ben tre decenni che dimostrano l’inarrestabile progressione dei cambiamenti climatici.

I fruitori saranno accolti nella prima sala da grandi immagini di natura rigogliosa, ricreata lungo le pareti perimetrali, faranno da contraltare gli scatti delle catastrofi dovute al cambiamento climatico. Il secondo step si passa alla Consapevolezza: pareti interattive, infografiche e illustrazioni mostreranno come le scelte politiche, culturali ed economiche possano influire sull’ambiente, e inevitabilmente sui cambiamenti climatici. Ultimo step dell’exhibition è un invito ai visitatori ad agire: una call to action finale. “Cambiamo il nostro futuro”, con lo scopo di stimolare il visitatore ad adottare comportamenti “ecosostenibili” nel proprio quotidiano: dall’alimentazione alla scelta dei trasporti, un invito alla riduzione dei consumi energetici ed alla gestione dei rifiuti.

“Viviamo in un momento cruciale della storia dell’umanità, – spiega Luca Mercalli, meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico – in cui la presa di coscienza delle popolazioni, – prosegue – la posizione dei governi, la rivoluzione tecnologica delle energie rinnovabili e la scelta etica di consumi più moderati rappresentano l’unica possibilità di invertire una marcia che ci porta verso tempi ostili. Come sottolinea l’IPCC occorrono al più presto misure senza precedenti”.




Napoli, nella Basilica di Pietrasanta va in scena la pop art di Andy Warhol

NAPOLI – Una magnifica exhibition quella di “Andy Warhol” che durerà fino al 23 febbraio 2020 nella Basilica di Pietrasanta, a Napoli, in pieno centro storico con oltre ben 200 opere dell’artista che risulta essere uno degli massimi esponenti della Pop Art.

Il percorso espositivo offre ai visitatori un “viaggio”, attraverso sette sezioni, nella produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e la figura dell’artista a partire, pressappoco nel dopoguerra del ‘900.

Nell’exposition partenopea i viaggiatori ripercorreranno attraverso icone, ritratti celebri che tanto identificano Warhol, fra questi l’opera di Marilyn Monroe, polaroid acetati, disegni, opere legate al mondo della musica e del fashion system, ad esempio i couturier Armani e Valentino, il ‘Brand Warhol’ e il suo rapporto con l’Italia, in particolar modo un focus sul rapporto del Warhol con Napoli, in esposizione anche una delle opere ‘Vesuvius’ realizzate nel 1985 quando l’artista originario di Philadelphia, ma che ebbe il suo successo a New York tornò nel capoluogo campano per presentare il vulcano in eruzioni, adottando le creazioni del soggiorno partenopeo con un linguaggio pittorico e con una scelta cromatica ispirato all’impressionismo (pop-impressionista) ed antinaturalistica con un risultato di grande impatto visivo e di carattere tipicamente partenopeo.

L’exhibition si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e ala Turismo del Comune di Napoli, con l’Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONULUS