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Eccellenze sotto scatto

Bologna, tappa dell’Ancri: “Unità d’Italia e simboli nella Costituzione”

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Il viaggio dell’ANCRI per parlare della “Unità d’Italia e dei simboli nella Costituzione” fa tappa a Bologna.

Nell’Aula Magna della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università, intervengono il costituzionalista Giupponi e lo storico D’Andrea.

La manifestazione è stata promossa dall’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI), nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.

I lavori della giornata, moderati dal Prefetto Francesco Tagliente, sono stati introdotti dall’Inno nazionale intonato dal tenore Ennio Bellani, seguiti dai saluti del presidente territoriale dell’ANCRI Salvatore Giarrizzo, del Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, del Presidente nazionale dell’ANCRI Tommaso Bove, del Consigliere della Regione Emilia Romagna Stefano Caliandro, del Prefetto di Bologna Patrizia Impresa e dal Sindaco di Bologna Virginio Merola. Erano anche presenti due classi liceali bolognesi.

Gli Insigniti associati all’ANCRI – ha sottolineato il Presidente Tommaso Bove nel suo indirizzo di saluto – si sono imposti l’impegno di tenere sempre vive le motivazioni ideali e sociali che sono alla base del prestigioso attestato civico loro conferito dal Presidente della Repubblica, fermamente convinti che la salvaguardia dei valori rappresenta il modello ed il riferimento per una coscienza adulta e la formazione del mondo di domani e, quindi, imprescindibili per garantire nel tempo un sano profilo nazionale.Quindi – ha proseguito – la “missione” primaria che l’ANCRI ha inteso darsi è quella di favorire, anche attraverso l’esempio concreto dei suoi Associati, la riscoperta dei valori fondamentali, tra i quali sono indubbiamente da annoverare l’amore per la Patria, il senso delle Istituzioni, il rispetto per il Tricolore e la salvaguardia dell’Unità Nazionale che oggi gli Insigniti associati all’ANCRI riaffermano con forza e convinzione”.

Ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza a Bologna, Tomaso Francesco Giupponi ha ripercorso il significato dell’unità attraverso le principali scelte costituenti, con particolare riferimento a tre direttrici di unità e pluralismo: territoriale, sociale e dei valori. Per quanto concerne l’unità e il pluralismo territoriale, nei rapporti tra centro e autonomie ha fatto riferimento in particolare al governo multi livello delle comunità locali. Per quanto riguarda l’unità e il pluralismo sociale ha affrontato il tema dei rapporti tra sfera individuale e formazioni sociali, con particolare riferimento alla tutela dei diritti fondamentali. Quanto infine all’unità e il pluralismo dei valori si è soffermato sulla individuazione delle tecniche di bilanciamento in caso di potenziale conflitto tra valori, sui protagonisti del bilanciamento e sul “nucleo duro” irretrattabile del nostro ordinamento.

È seguita una lezione “anomala” sul “Canto degli Italiani”, un intervento né didattico né accademico bensì una “chiacchierata briosa” sull’Inno Nazionale attraverso le vicende, la musica, i fatti, i personaggi, le curiosità e gli aneddoti. Come ha spiegato lo storico Michele D’Andrea, che ha fra l’altro “sezionato” musicalmente Il Canto degli Italiani, il nostro inno non è una marcetta, ma un possente canto di popolo che negli anni, si è allontanato dal genere operistico in cui lo aveva innestato Michele Novaro, musicista di teatro.

La partitura di Novaro – ha raccontato D’Andrea – è la descrizione di una grande scena d’insieme in cui un popolo “calpesto e deriso” riceve un forte annuncio di speranza e di esortazione a combattere per la propria libertà: “Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta”. Le parole scuotono la gente come pugni sullo stomaco e il popolo allora ripete quelle parole, prima pianissimo, timoroso e incredulo, e poi sempre più forte, fino a quel sì! finale che non compare nella poesia di Mameli ma che il musicista ha posto come il suggello di un giuramento sacro”.

I lavori della giornata sono stati conclusi con l’intervento del Prefetto Francesco Tagliente, nella veste di delegato ai rapporti istituzionali dell’ANCRI: “Si conclude alla grande questa ulteriore tappa del grande e coinvolgente progetto pluriennale “Viaggio tra i Valori e i Simboli della Repubblica” che l’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) sta portando in giro per l’Italia” ha detto Tagliente: “Questa è la seconda tappa nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” avviate il 17 marzo a Pisa. Un viaggio che proseguirà toccando Ferrara, Brindisi, Bruxelles, Coverciano ed altre realtà territoriali italiane ed estere”.

Ringrazio il nostro socio onorario Michele D’Andrea – ha proseguito il Prefetto Tagliente – che ancora una volta ha coinvolto emotivamente tutti i presenti per come ha saputo testimoniare il suo amore verso la Patria, raccontando con grande efficacia i simboli e le idealità che li hanno generati”.

“Sono grato al prof Tomaso Francesco Giupponi, – ha aggiunto – per come ha saputo chiarirci il significato dell’unità attraverso le principali scelte costituenti, con particolare riferimento alle tre direttrici di unità e pluralismo territoriale, sociale e dei valori”. 

“L’acceso dibattito sul regionalismo differenziato impone una riflessione che l’ANCRI ha voluto affidare ai Costituzionalisti.

Io mi limito a ricordare –ha proseguito Tagliente –  che si tratta di un profilo delicato che non può andare disgiunto dai principi di unitarietà e solidarietà che caratterizzano la nostra Carta. 

Mi limito a ricordare che la Costituzione italiana contiene una serie di disposizioni che guardano già all’Unità in sé come a un valore. Penso all’unità familiare (art. 29), alla rappresentanza unitaria dei sindacati (art. 39), alla trasformazione del latifondo e alla ricostituzione delle unità produttive nell’ambito della proprietà terriera (art. 44). 

Con specifico riferimento all’unità nazionale – ha detto ancora – penso alla affermazione contenuta nell’art. 5, secondo cui la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali e attua, nei servizi che dipendono dallo Stato, il più ampio decentramento amministrativo. Una formula di equilibrio tra esigenze di unità e indivisibilità, da un lato, e di autonomia e decentramento, dall’altro.

Penso ai richiami al valore dell’unità nazionale e ai riferimenti al concetto di Nazione, di Patria o di Repubblica che compare ben nove volte nei primi dodici articoli relativi ai principi fondamentali.

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Cultura e Spettacoli

Torna il Premio Giuseppe Fasano, la riflessione del Prefetto Francesco Tagliente sul valore dell’arte e del premio per il benessere delle future generazioni

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“Il premio Fasano guarda al benessere delle future generazioni di artisti. Pensando alle opere dei grandi Maestri – come Giuseppe Fasano di Grottaglie, Roberto Domiziani di Deruta e tanti altri – mi sono spesso soffermato a pensare come, attraverso la bellezza dell’arte, l’uomo dia un senso alla realtà e alla propria esistenza, a come l’arte trasmetta messaggi, quando non riesca a comunicare agli altri gli aspetti più profondi come i nodi di Leonardo, visti come intreccio complesso, ma al tempo stesso ordinato e infinito, come una verità cosmica.”

 Una delle ragioni del mio continuo interesse per la ceramica è certamente da ricercare, a margine del mio percorso professionale, nella curiosità di cercare di capire la varietà dei linguaggi e la sua dialettica, nel percorso di ricerca e di confronto. Quella curiosità che spinge l’uomo alla conoscenza, a prendersi cura, a non disinteressarsi del mondo circostante, a meravigliarsi di tutte le possibili manifestazioni. Una curiosità che si è trasformata in una passione. Una particolare passione alimentata da un’innata esigenza di arricchire il mio patrimonio culturale, cogliendo ogni possibile occasione per frequentare ambienti diversi dal mio mondo professionale, per scoprire l’altra parte dell’uomo, quella più luminosa, dove, come dice William Blake, “l’immaginazione non è uno stato mentale: è l’essenza umana stessa”. Da decenni non perdo occasione per visitare, conoscere e allacciare rapporti di cordialità e amicizia con benemeriti dell’arte come il maestro ceramista di Grottaglie Giuseppe Fasano. Ogni anno, durante il mio soggiorno a Crispiano, faccio tappa a Grottaglie per soffermarmi a parlare con Giuseppe di arte, restauro e delle varie sfumature della espressione artistica grottagliese, nostro patrimonio culturale con decori e dipinti su ceramica e terracotta. Nella famiglia Fasano l’arte della lavorazione della ceramica viene tramandata dal lontano 1620. Nicola, scomparso già da qualche anno, fu artista e maestro: ha insegnato l’arte della ceramica ai figli e agli altri ceramisti. Oltre ad aver cercato il dialogo con migliaia di studenti della provincia ionica, che nel suo laboratorio hanno assistito la magia della trasformazione dell’argilla in svariate forme e figure di grande fascino. Giuseppe ne ha ereditato talento e abilità. E’ con questo spirito che ho accettato di fare parte del Comitato organizzatore del Premio insieme con il professor Francesco Scintulli, la contessa Fabrizia Dentice di Frasso e la giornalista Agata Battista. Quest’anno il premio è stato assegnato al direttore de la Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza, l’avvocato tarantino Alessandro Saracino, la scrittrice barese Mina Micunco, la scenografa Fulvia De Nicolò, la giornalista di Mediaset Maria Luisa Sgobba, l’imprenditore laertino Salvatore Colacicco e il cegliese Donato Valente della Fondazione Fiera di Milano. Nel corso dell’evento la stilista Angela Fanigliulo presenterà alcune creazioni della sua casa di moda Fany Atelier considerata ormai un punto fermo nella moda sposa e di cerimonia in ambito nazionale e internazionale. È prevista come ogni anno la laudatio del professor Francesco Lenoci. Sul palco la cantante tarantina Mietta e poi ospiti Romina Power e Yari Carrisi figlio di Albano e Romina. A seguire sarà presentato il libro di Giuseppe Fasano: ‘Fatto d’argilla (l’uomo e l’artista della ceramica)’ curato dalla professoressa Sara Didonna. Il libro contiene una serie di aneddoti legati alla vita del ceramista grottagliese, organizzatore dell’omonimo premio. La serata sarà presentata dalla nota conduttrice di Telenorba, Alina Liccione. Lo scorso anno il “Premio” si svolse nella Tenuta di Al Bano Carrisi a Cellino San Marco. Fu un successo di partecipazione, ma fu soprattutto un successo per il circuito culturale che riuscì a sviluppare. Quest’anno il Premio avrà, invece, come cornice il Castello Dentice di Fasso a San Vito dei Normann, unico in Puglia ad essere ancora abitato dalla famiglia d’origine. Il Castello vanta circa 20 stanze arredate con mobili antichi, pavimenti pregiati, fotografie, trofei di caccia. Dispone anche di un giardino con alberi secolari. La scelta del Castello è frutto dell’amicizia fra Giuseppe Fasano e i padroni di casa, il principe Giuliano Dentice di Frasso e la consorte principessa Fabrizia Pavia.

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Cultura e Spettacoli

Rieti, Fiera del Peperoncino: la Regione Lazio promuove l’evento come “internazionale”

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Si avvicina l’appuntamento con la dodicesima edizione della Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino di Rieti, in programma dal 30 agosto al 3 settembre 2023. Nei giorni scorsi l’Area Internazionalizzazione e attrazione investimenti, sistema fieristico della Direzione regionale per lo sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca della Regione Lazio ha attribuito ufficialmente la qualità “internazionale” all’evento di Rieti.
“In questi anni avevamo garantito il massimo impegno a far crescere l’evento reatino in ogni direzione, sia da un punto di vista di partecipazione e promozione, sia dal lato della riconoscibilità e dell’autorevolezza dell’evento – dichiara il Presidente del Comitato Organizzatore, Livio Rositani – Siamo particolarmente soddisfatti per l’attribuzione della qualifica di evento fieristico ‘internazionale’ che rappresenta un importante tassello aggiunto al percorso di evoluzione e implementazione dell’evento per il quale è stato decisivo anche l’impegno di Confcommercio Lazio Nord e del suo Presidente Leonardo Tosti. Ringraziamo la Regione Lazio per aver compreso le potenzialità, l’organizzazione e la natura dell’evento”.

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Costume e Società

Cellino San Marco, successo per il ‘Premio Giuseppe Fasano’ nelle tenute di Al Bano Carrisi

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Grande successo per Premio Giuseppe Fasano 2022 nelle tenute di Al Bano Carrisi.

Si è svolto nelle tenute di Albano Carrisi, a Cellino San Marco, il premio Giuseppe Fasano, maestro ceramista di Grottaglie che ogni anno rende omaggio al padre Nicola, premiando i pugliesi che fanno grande la Puglia.

È stata una serata bellissima, ricca di emozioni, che ha alternato momenti dedicati alle premiazioni con le esibizioni dell’Orchestra Mancina, del duo comico Boccasile-Maretti e del musicista Salvatore Galeanda. Una serata anche molto romantica ed elegante con la presenza dell’eclettica stilista tarantina Federica D’Andria di Fedra Couture. Le Modelle Oriana Deluca, Chiara Partipilo, Monika Valenzano, Valeria Fabbiano e Aranza Rodriguez guidate da FEDRA hanno sfoderato abiti di alta moda bellissimi e scenici ispirati alla ceramica ed al mondo antico. Il make-up è stato curato dalle ragazze della Abpromakeupacademy.

La serata, presentata dalla giornalista Maria Liuzzi, è stata aperta dalla laudatio su “La Puglia è uno stato d’animo bello e buon …” tenuta dal Professor Francesco Lenoci.I riconoscimenti sono stati consegnati alle scrittrici Catena Fiorello e Gabriella Genisi, al giornalista Pino Aprile, all’ambasciatore Baudouin de la Kethulle de Ryhove, alla psicanalista parigina Nathalie de Kernier Nathalie, a Laura De Mola, presidente della Egnathia Corse Fasano-Selva. E ancora a Fabio Mancini, top model Armani, a Michele Galgano fondatore Inchiostro di Puglia; all’urologo pediatrico-scrittore Roberto De Castro, a Mariangela De Biase, all’ex Ufficiale dei Carabinieri Angelo Jannone; agli imprenditori Vincenzo Divella, Roberto Burdi, Pietro Casamassima, Paolo Colombo, Giangrazio Di Rutigliano e Maria Grazia Campanile (Geopharma); alla scrittrice Mina Micunco e al direttore della Asl Taranto Vito Gregorio Colacicco e all’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Fabiano Marti.

Premiati anche il direttore editoriale dell’emittente Antenna Sud Pierangelo Putzolu e il direttore di AS News Gianni Sebastio, che hanno testimoniato l’impegno quotidiano per un’informazione sempre più capillare e attenta ai territori di Puglia e Basilicata. Tra gli ospiti d’onore il senologo chirurgo prof. Francesco Schittulli, il Cavaliere di Gran Croce Prefetto Francesco Tagliente, Maria Teresa Magrini, la principessa Fabrizia Dentice di Frasso, la wedding planner Rosa Urgo del Wonder Beach Club, l’Avvocato Angelo Lucarella e Beatrice Lucarella, Violeta Marinai, Marina Corazziari, Gabriella Rita Calabresi, Manuela Lenoci, Cristina Papazzisis, Mariangela De Biase.

Protagonista assoluto dell’evento è stata la bravissima giornalista Titti Battista che ha curato tutti gli aspetti organizzativi e di comunicazione.

La grande serata ha visto protagonisti attivi dell’evento anche Nicola Castellana e Francesco Marinaro con le loro inseparabili macchine fotografiche) e Nivhea Marinaro.

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