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Roma

BRACCIANO: SINDACI DEL TERRITORIO UNITI A DIFESA DELL'OSPEDALE PADRE PIO

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Tempo di lettura 2 minuti Il sindaco di Bracciano Giuliano Sala ha dichiarato che è pronto a cambiare Asl

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di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – Hanno convocato una conferenza stampa per ribadire la propria contrarietà al piano di riorganizzazione regionale che vede il polo sanitario braccianese del Padre Pio notevolmente ridimensionato. I sindaci del territorio, uniti nella battaglia per la difesa dell’ospedale, hanno confermato quanto depositato nel nuovo ricorso presentato al Tar del Lazio lo scorso 2 febbraio.
Giuliano Sala, sindaco di Bracciano, coadiuvato dai sindaci del territorio, ha ribadito come le precedenti sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, che avevano stralciato dal decreto 80 del 2010 il Padre Pio, sono disattese dalle azioni che il Commissario ad acta, che ha intrapreso una serie di azioni nei “Piani Operativi” 2013-2015, dei quali chiedono la sospensiva, con l’evidenziazione di una serie di reati, secondo il parere del legale che sta curando la pratica presso il Tribunale Amministrativo.

Ci dice il sindaco Sala: “La Direzione Generale della ASL, in data di ieri, – lunedì 16 febbraio – ha emanato un comunicato stampa, che è contraddittorio rispetto a ciò che si sta realizzando. Leggendo ciò che hanno scritto sembra che l’ospedale sta migliorando e noi siamo scemi che non vogliamo i miglioramenti. Noi invece conosciamo la realtà dei fatti, e per questo motivo abbiamo fatto un ricorso – continua il primo cittadino – e siamo interessati anche a un discorso di scorporo, e possiamo aderire ad un’altra ASL ”.

Sono stati illustrate le continue violazioni di legge, evidenziate dall’avvocato Damiani, che comportano, ad esempio, la sostituzione dei servizi in loco, col trasferimento presso le altre strutture regionali, senza dotare però la struttura braccianese di adeguati servizi di trasporto. Si legge dal ricorso che il soccorso di emergenza è affidato prevalentemente tramite elicottero, nonostante la continua carenza di mezzi e la difficoltà di operare in condizioni atmosferiche contrarie.
Quello odierno non è la prima, né l’ultima azione che gli amministratori del lago stanno mettendo in piedi per la difesa dei posti letto, che nel territorio sono già notevolmente inferiori alla media nazionale.

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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