Cambiamenti climatici, servono risposte immediate per il territorio: i conti che non tornano sulle nuove risorse del PNRR

“L’Italia spende solo il 45% delle risorse comunitarie assegnate: questo deve essere un assillo per tutti i soggetti decisori; dobbiamo dare risposte immediate per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni”: l’appello è di Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto al cinquantenario della convenzione fra ENPAIA (Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e gli Impiegati in Agricoltura) e SNEBI (Sindacato Nazionale Enti Bonifica e Irrigazione), da cui nacque il fondo mutualistico a tutela dei lavoratori consorziali.

“Per contrastare l’emergenza climatica – aggiunge Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – serve un grande sforzo comune e nuove risorse per la sistemazione del  territorio, ad iniziare dall’assetto idrogeologico. È necessario lavorare insieme per scrivere una pagina nuova del Paese. In questo, i Consorzi di bonifica ed irrigazione dimostrano capacità progettuale e rispetto dei cronoprogrammi. A fronte, però, di progettazioni definitive ed esecutive, ammesse a finanziamento per quasi 1 miliardo e mezzo di euro, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede nuove risorse per soli 520 milioni circa, nonostante l’Italia spenda mediamente 7 miliardi di euro all’anno per riparare danni da calamità naturali. Della necessità di colmare questo divario – conclude il Presidente di ANBI – parleremo (domani) mercoledì 10 Novembre nel corso di un confronto, organizzato insieme a SVIMEZ, con rappresentanti di Governo e Parlamento, nonché dei sindacati. L’appuntamento è alle ore 10.30 nella Capitale, al Centro Congressi  Roma Eventi.  Dati alla mano, cercheremo alleanze per sollecitare scelte politiche ormai urgentissime, come drammaticamente  testimonia  l’apparire degli uragani sul mare Mediterraneo.”