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Canale Monterano, truffe e raggiri: successo di partecipazione per l’incontro organizzato dall’Arma dei Carabinieri

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Sala Natili piena per l’incontro organizzato sabato dalla Stazione Carabinieri di Manziana sulle truffe e i raggiri che possono colpire i cittadini e, in particolar modo, gli anziani. Tante le testimonianze di truffe tentate e, purtroppo, a volte riuscite. Il dato che emerge chiaramente è che tutti, ma proprio tutti, possono essere vittime di raggiri, senza distinzione di età, classe sociale, livello d’istruzione. Le truffe sono infatti di tantissimi tipi, da quelle classiche, che si realizzano con un contatto fisico con la vittima (specchietto, conoscenti del figlio o dei nipoti, operaio della compagnia elettrica o telefonica) a quelle informatiche o telefoniche, ormai dilaganti in un’epoca in cui tutto si può fare con un semplice smartphone.Il Comandante della Stazione di Manziana, Luogotenente Bellino, le ha illustrate una a una, proponendo i possibili rimedi e le avvertenze da utilizzare, sempre:Non aprite la porta di casa a sconosciuti, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità, verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati. ATTENZIONE! Non chiamate utenze telefoniche fornite dagli SCONOSCIUTI, perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice. SE NON SIETE SICURI, NON APRITE LA PORTA PER NESSUN MOTIVO, DITEGLI DI TORNARE PIÙ TARDI E CHIAMATE IL 112.Ricordate sempre che nessun Ente o azienda manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false. I VERI FUNZIONARI PREANNUNCIANO LE LORO VISITE TRAMITE TELEFONATE E/O LETTERE. NESSUN DIPENDENTE PUÒ RISCUOTERE O RIMBORSARE IMPORTI IN DENARO A DOMICILIO.Le aziende di servizi come gas, acqua e telefono non arrivano mai senza prima annunciarlo telefonicamente, specificando all’utente l’ora e il giorno della visita e le ragioni dell’intervento.Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a SCONOSCIUTI che vi chiedono informazioni, dati personali, oppure vi invitano a mostrargli documenti, denaro e oggetti di valore.Per le operazioni in Banca e/o in Posta, se avete il dubbio di essere osservati, fermatevi all’interno e parlatene con gli impiegati o con il personale di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada, entrate in un negozio o cercate una compagnia sicura.“Nel dubbio chiamate sempre il 112 o la Stazione dei Carabinieri più vicina” ha ribadito il Sindaco di Canale Alessandro Bettarelli, che ha voluto ringraziare il Comando di Bracciano e la Stazione Carabinieri di Manziana per l’opera che quotidianamente svolgono al servizio del territorio.

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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

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I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

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