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Red. Cronaca
Castelli Romani – Dopo l'operazione dello scorso 18 marzo, da parte dei carabinieri della Stazione di Rocca di Papa insieme agli uomini del Comando Provinciale di Roma del Corpo forestale dello Stato, che ha fatto scattare le manette per la banda di 4 persone, 3 rumeni e un albanese, colte in flagranza mentre stavano "tagliando" pezzi di autovetture nel bosco di Rocca di Papa.e dopo che la forestale ha denunciato un'attività di officina auto nel cuore del Parco dei Castelli Romani, al confine tra Nemi e Velletri, prescrivendo la messa in pristino dello stato dei luoghi, oltre ad aver sanzionato il titolare, questa mattina, giovedì 24 marzo 2016, nel proseguo dell'attività d'indagine relativa ai furti e al riciclaggio di autovetture rubate, condotta solo pochi giorni fa, i carabinieri della stazione di Rocca di Papa e il personale del comando provinciale di Roma del corpo Forestale dello Stato hanno arrestato, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, un cittadino italiano facente parte del sodalizio criminale.
L'uomo, un 55enne del posto con precedenti specifici, proprietario del capannone e dell'intera area ove erano stati trovati i 4 cittadini stranieri (3 rumeni e un albanese), precedentemente arrestati, si era reso irreperibile. In particolare, dalle indagini è emerso che l'uomo, oltre a mettere a disposizione la sua proprietà quale "base operativa e logistica", era parte attiva dello stesso sodalizio criminale.
La banda era specializzata a tagliare e smontare veicoli rubati, recuperando i componenti che venivano venduti sul mercato nero e smaltendo i rottami nel bosco circostante. L'arrestato è stato portato nel carcere di Velletri a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, dove rimarrà insieme al resto della banda. Le indagini dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato continuano al fine di accertare le responsabilità in merito ad altre violazioni in materia ambientale emerse nel corso dell'operazione, quali l'abbandono e la combustione illecita di rifiuti speciali e pericolosi