PALERMO: TENTATO OMICIDIO DEL 4 GENNAIO NELLA “VILLA MARIA”, FERMATO IL COMPLICE DELLA DONNA ARRESTATA DAI CARABINIERI

Redazione

Palermo – Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Palermo San Lorenzo, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dalla locale Procura della Repubblica, bloccando in Viale Strasburgo, all’altezza della filiale di Banca Nuova, Patti Giovanni Claudio, nato a Mazzara del Vallo (TP), 40enne, senza fissa dimora, con l’accusa di tentato omicidio aggravato in concorso nei confronti di Hajek Richard 39 enne senza fissa dimora, per cui era già stata tratta in arresto il 4 gennaio u.s., dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, in flagranza di reato la sua compagna 41enne, Marzani
Fabrizia, censurata e senza fissa dimora.

Le indagini, portate avanti dai Carabinieri del Nucleo Operativo San Lorenzo, hanno dimostrato la complicità del Patti, il quale, dopo che la sua convivente aveva ripetutamente sferrato colpi al torace ed all’addome di Hajek Richard con un coltello da cucina, questi, infieriva sulla vittima con una spranga di ferro, provocandogli dei vistosi ematomi sulle braccia e due profondi tagli alla testa.

La vittima, soccorsa e trasportata dall’ambulanza del 118  presso l’ospedale “Civico” di Palermo, in codice rosso, veniva ricoverata in prognosi riservata, per ferite da arma da taglio in varie parti del corpo. L’uomo, solo dopo essere stato sottoposto a due delicati interventi chirurgici e ad un lungo drenaggio del polmone sinistro dovuto ad un accumulo di sangue e gravemente lesionato, veniva dichiarato fuori pericolo e dimesso dal nosocomio.

Le indagini dei Carabinieri, si sono avvalse dell’esame delle testimonianze fornite agli inquirenti e dei rilievi tecnici eseguiti da personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, sia sul coltello che sulla spranga di ferro, con la comparazione delle fe
rite riportate dalla vittima. Le risultanze investigative sono state agevolate da una registrazione audio della centrale del “118”, durante la quale, viene registrata chiaramente la voce della  Marzani : che detta disposizioni su quale debba essere la versione da fornire alle Forze dell’Ordine, paventando altrimenti l’ipotesi di dover scontare 12 anni di carcere.

Tale circostanza, oltre a fornire elementi utili per l’arresto della donna, tuttora ristretta presso la locale Casa Circondariale “Pagliarelli”, ha dato motivo di dubitare della versione fornita dal Patti, il quale, pur convivendo con la Marzani, aveva dichiarato di non
essere stato presente durante i fatti. La violenta aggressione, avvenuta verso le ore 15:00 del 04 gennaio scorso, all’interno della “Villa Maria”, un casolare abbandonato e fatiscente nel quartiere San Lorenzo,  divenuto luogo di ricovero e ritrovo di persone senza fissa dimora, sarebbe scaturita al culmine di una lite, per futili motivi, inerenti a questioni di convivenza e spazi vitali.

Patti Giovanni Claudio, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, e ristretto presso la locale Casa Circondariale “Ucciardone”, in attesa dell’udienza di convalida del G.I.P., conclusasi con la misura caute
lare in carcere.

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BERSANI: I MEDICI SCIOLGONO LA PROGNOSI

Redazione

Parma – I medici dell'ospedale Maggiore di Parma hanno sciolto la prognosi per Pier Luigi Bersani "viste le buone condizioni del paziente". Il decorso dell'onorevole Pier Luigi Bersani – si legge nel breve bollettino medico – prosegue regolarmente. "La Tac di controllo effettuata questa mattina conferma la normale evoluzione dell'iter post operatorio".

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MALTEMPO, LIGURIA: 98% COMUNI A RISCHIO FRANE

Redazione

Genova – Il maltempo che si e' abbattuto con violenza sulla riviera Ligure con allagamenti, frane e smottamenti ha provocato gravi danni all’agricoltura con intere aziende finite sott’acqua, coltivazioni di frutta e verdura distrutte, serre sommerse e piante di olivo
travolte soprattutto nella piana di Albenga nel savonese
E’ quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti che evidenzia il fatto che in Liguria il 98 per cento dei comuni è a rischio frana o alluvioni anche perché non si sono create nel tempo le condizioni economiche e sociali per il permanere dell’attività agricola a protezione del territorio. In regione – sottolinea la Coldiretti – i comuni minacciati in una o più parti del loro territorio da frane o alluvioni sono 232 e centomila persone vivono in “zone rosse”. Il disastro provocato dalla violenta ondata di maltempo in agricoltura rischia ulteriormente di compromettere la sopravvivenza di molte aziende ma a preoccupare oltre ai danni diretti sono – conclude la Coldiretti -anche le  frane e gli smottamenti che mettono a serio rischio la viabilita' con la paura dell’isolamento per le campagne colpite. Le strutture della Coldiretti si
sono attivate per il monitoraggio dei danni e le richieste di soccorso.




VOTI, POLTRONE E… MANETTE

di Chiara Rai

Se ai giorni d’oggi si riesce a trovare un politico senza neppure una macchia allora è come aver fatto un terno a lotto.

Gli scandali sono all’ordine del giorno perché si vogliono mettere le mani in pasta dappertutto per traghettare in porto il proprio bacino e mettere al sicuro la poltrona. 

Per conservare il proprio plafon e restare a galla bisogna fare favori, muovere uomini, spostare competenze e capitali e servono persone chiave che si immolino per la causa.

Queste persone chiave sono poi, in soldoni, quelle più esposte, quelle che ci rimettono per prime le penne mentre gli uomini ombra continuano a galleggiare fin quando il vento volge a loro favore.

Prendiamo ad esempio l’ultimo caso De Girolamo. La ministra, fino a prova contraria è innocente s’intenda ma i fatti finora emersi non sono edificanti: sono finiti agli arresti domiciliari quattro imprenditori e reso destinatari di provvedimenti cautelari due dirigenti della Asl di Benevento, Felice Pisapia, già direttore amministrativo e responsabile finanziario, e Federico Russo, dirigente del servizio farmaceutico. L’allora deputata del Pdl con i signori di cui sopra, tutti è di truffa aggravata e continuata in concorso e peculato ai danni della pubblica amministrazione, avrebbe intrattenuto discorsi sull'appalto per il servizio 118, l'ubicazione di presidi e strutture della Asl e i controlli da effettuare in alcuni ospedali. Riservare ai politici meri rimborsi sotto la soglia di mille euro e così abbattere i vecchi sistemi basati sui favori potrebbe essere una strada maestra.




PRATO: PRESIDENTE DELLA BANCA CREDITO COOPERATIVO UCCIDE MOGLIE E FIGLIO E POI SI SPARA

Redazione
 

Prato (FI) – Tragedia in provincia di Firenze. E' il presidente della Banca Credito Cooperativo Area Pratese, Lamberto Albuzzani, 67 anni, l'uomo che ieri sera a Campi Bisenzio (Firenze) avrebbe sparato alla moglie e al figlio per poi uccidersi. Accanto al corpo è stato trovato un fucile. L'uomo era indagato dalla Procura di Prato nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione dell'istituto bancario: i reati ipotizzati sarebbero ostacolo alla vigilanza, falso in bilancio e utilizzo di falsi strumenti finanziari. Albuzzani non era l'unico indagato e anzi la sua posizione sarebbe stata definita marginale dalla Procura. Nell'abitazione non sono stati trovati biglietti. La moglie si chiamava Maria Bellini ed aveva 66 anni. Il figlio, Marco, aveva 23 anni. Questo l'epilogo di una famiglia.




ALESSANDRIA: FANNO ESPLODERE BANCOMAT

Redazione

Alessandria – Hanno fatto esplodere un bancomat a Moncalieri, impossessandosi di circa 200.000 euro in contanti, e sono fuggiti a bordo di una porsche rubata dirigendosi sulla tangenziale di Torino verso Piacenza. Il forte rumore provocato dall'esplosione, avvenuta in piena notte, ha però svegliato i residenti della zona che hanno avvertito subito i Carabinieri.

Questi, che non sono riusciti a raggiungere i malviventi vista la potenza del veicolo a bordo del quale sono scappati, hanno allertato le centrali operative delle altre forze di polizia per segnalare quanto accaduto. Immediato il posto di blocco sull'A21 da parte degli operatori della Sottosezione di Polizia Stradale di Alessandria Ovest che, all'altezza di Alessandria, sono riusciti ad intercettare la porsche.

Gli occupanti, due giovani di 31 e 27 anni, hanno tentato di fuggire invertendo il senso di marcia in autostrada ma sono stati raggiunti e bloccati da una pattuglia e , successivamente, arrestati.

A bordo dell'autovettura è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale da scasso.




BOLOGNA: UN CITTADINO INSEGUE UNA BORSEGGIATRICE E LA FA ARRESTARE

Redazione
Bologna
– Alle ore 9.20 di ieri, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Bologna ha ricevuto una telefonata da parte di un giovane che segnalava di aver fermato una borseggiatrice all’altezza della fermata autobus – linea 25 – di via Guido Matteotti. All’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, il richiedente ha riferito di aver agito in quel modo perché aveva visto una donna asportare il portafogli a una passeggera che per obliterare il biglietto aveva momentaneamente lasciato la borsa aperta. La vittima, una 40enne di Bologna, ha reagito ed è riuscita a riprendersi il suo portafogli, ma in cambio ha ricevuto un violento pugno al torace dalla malvivente che si è data alla fuga. E’ stato in quel momento che il coraggioso cittadino l’ha inseguita e bloccata poco dopo.

L’autrice è una 24enne, nata in Bulgaria, senza fissa dimora e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. La giovane è stata arrestata per rapina impropria. Un altro portafogli, contenente soltanto dei documenti riferiti a un'altra persona, è stato rinvenuto dai Carabinieri all’interno di un cestino per i rifiuti collocato accanto alla pensilina dell’autobus. Nelle tasche del giubbotto della 24enne sono stati rinvenuti 116 euro e tre titoli di viaggio per autobus non ancora utilizzati. Più tardi, gli inquirenti hanno scoperto che il secondo portafogli era stato rubato 20 minuti prima a un’altra passeggera, una 61enne di Taranto che si trovava a bordo dell’autobus nr. 27. L’arrestata è stata condotta questa mattina nelle aule giudiziarie di via Farini per la celebrazione del rito direttissimo.
 




TARANTO: ARRESTATO UN ESTORSORE DI SOLI 20 ANNI

Redazione


Taranto – Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Crispiano hanno arrestato un 20enne del luogo già sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con Obbligo di Soggiorno, per il reato di estorsione ai danni di un giovane del luogo.
Il 20enne, nella circostanza, aveva minacciato telefonicamente la vittima, intimandogli di consegnarli 100 euro e, allorquando il ragazzino gli aveva riposto di non possedere una simile somma, lo aveva esortato a consegnargli il suo cellulare o qualcos'altro di valore dalla sua abitazione. A questo punto il minore aveva preso tempo, raccontando subito dopo la vicenda ai propri genitori i quali, recatisi tempestivamente presso la Caserma di Crispiano, hanno denunciato l'episodio.

A ciò, i militari predisponevano un idoneo servizio nel corso del quale sorprendevano l'estorsore nell'atto di riscuotere la banconota da 100 euro dalle mani della propria vittima. Il 20enne è stato così arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Taranto, su disposizione del P.M. di turno.




OGM EUROPARLAMENTO: STOP AL MAIS GENETICAMENTE MODIFICATO

Redazione

​Lo stop al mais geneticamente modificato “Pioneer 1507” è visto positivamente da 8 cittadini su 10 (76 per cento) che sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati (Ogm) nell’agricoltura in Italia, dove si è giustamente fatta la lungimirante scelta di non coltivare biotech. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di una indigine Ipr marketing nel commentare positivamente la risoluzione approvata dal Parlamento europeo che ha votato a larga maggioranza contro l’immissione sul mercato per la coltivazione della pannocchia Ogm della multinazionale, perche il suo polline resistente agli insetti potrebbe danneggiare le farfalle e le falene. Spetta ora alla Commissione europea – precisa la Coldiretti – prendere atto della richiesta dell’Assemblea di Strasburgo di “non proporre o rinnovare le autorizzazioni di qualsiasi varietà ogm fino a quando non siano stati migliorati i metodi di valutazione del rischio". Si tratta di un orientamento importante che – sottolinea la Coldiretti – ripropone con forza il problema della contaminazione provocata da alcune semine di mais OGM illegittimamente realizzate nella Regione Friuli Venezia Giulia contro la disciplina nazionale di divieto di fronte alla quale si assiste ad una preoccupante assenza delle istituzioni regionali nella difesa dell’agricoltura e dell’ambiente del territorio.Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura – conclude la Coldiretti – non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy.
 




SIENA: RECLUTAVANO RAGAZZE DELL'EST PER FARLE PROSTITUIRE

Redazione

Siena – Reclutavano ragazze dell'Europa dell'est con la promessa di un lavoro "pulito", ma una volta arrivate in Italia, erano costrette, con violenza e minacce, a prostituirsi per le strade della periferia di Siena.

Tre persone, due uomini e una donna, di 27, 37 e 38 anni, tutte di nazionalità rumena, sono state arrestate dalla Squadra mobile di Siena, mentre altre 4, un italiano, un rumeno e due donne sue connazionali sono state denunciate.

Le indagini avviate alla fine del mese di agosto del 2011, nell'ambito delle attività di contrasto al fenomeno della prostituzione sul territorio, aveva portato gli investigatori ad individuare un'organizzazione criminale con a capo il rumeno 38enne.

L'uomo, faceva seguire, alle false promesse di lavoro, botte, minacce, la sottrazione dei documenti e dei telefoni cellulari, cosicché per le giovani donne non c'era altro da fare: sottostare alle richieste del loro aguzzino e prostituirsi.

Gli investigatori hanno appurato però che ragazze, recentemente ingaggiate, una volta appreso quale fosse la realtà di mestiere che si prospettava loro, non si siano date per vinte e, senza cedere alle pressioni della banda, sono riuscite a fuggire trovando accoglienza presso una casa famiglia di Firenze, per poi far ritorno nel Paese d'origine.

Per tutti i reati contestati sono la tratta di persone, riduzione in schiavitù, l'induzione, lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione.




PALERMO: SCOPERTO UN CENTRO MASSAGGI A LUCI ROSSE

Redazione

Palermo – Con l'operazione "Relax Time" la Squadra mobile ha scoperto, nel centro cittadino, due centri massaggi che svolgevano attività di prostituzione. Sono finite, così, nella rete della polizia 10 persone di cui sei in carcere, due ai domiciliari e due con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Titolari e dipendenti dei centri benessere, quasi tutti italiani, reclamizzavano i servizi offerti con inserzioni pubblicate online, che lasciavano capire il secondo fine della loro attività.
I messaggi, lasciati in giacenza per mesi sulle bacheche dei più diffusi social network, sono stati notati anche dai poliziotti che hanno messo sotto controllo clienti e attività.
Sono stati documentati molti appuntamenti pianificati telefonicamente e realizzati in alcove ricavate in due eleganti stabili cittadini.
Le prestazioni, con tariffa base di 50 euro, e la posizione dei centri massaggi in una zona signorile di Palermo, rendevano trasversale il tipo di clientela dei centri, frequentati tanto da professionisti che da operai.