CAMPANIA, INDUSTRIE: VIA LIBERA A RISORSE PAC, BANDO DA 150 MILIONI DI EURO

Redazione

Campania – “È prevalsa la responsabilità. Lo sblocco delle risorse destinate alle aree di crisi e del conseguente bando da 150 milioni di euro per la selezione di progetti strategici da realizzare nei territori dei Comuni della Regione Campania ricadenti nelle aree colpite da crisi industriale è un risultato importante ottenuto nel quadro della declinazione del Contratto Campania, più volte sollecitato dalla Cisl”, ha dichiarato Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania.

“Costanza e responsabilità hanno permesso di superare gli ostacoli che impedivano al nostro territorio di beneficiare di risorse fondamentali. La Cisl Campania si è sempre battuta per raggiungere questo obiettivo. – ha aggiunto Lucci – È con grande soddisfazione che portiamo a casa anche uno spazio per la cantieristica, tra i settori che beneficeranno di queste risorse.

Qualcosa, finalmente, inizia a muoversi. Possiamo sperare che questa misura offra l’occasione per porre le basi per il rilancio dell’economia regionale.

Il sindacato della responsabilità, in prima fila in questa battaglia, non resterà con le mani in mano. Vigileremo affinché le risorse siano attribuite secondo il principio della più assoluta trasparenza per realizzare nuova occupazione e quella produttività di sistema di cui la Campania ha tanto bisogno. È fondamentale scongiurare il rischio di quanto accaduto negli anni ‘70 e ’80, quando una gestione clientelare dei finanziamenti ha impedito il rilancio economico favorendo solo l’arricchirsi di pochi”, ha concluso la leader sindacale.
 




PRATO, SCOPERTO IN UN CAMPO IL CORPO DI UNA DONNA IN STATO AVANZATO DI DECOMPOSIZIONE.

Redazione

Prato – Il corpo della donna è stato rinvenuto da un contadino mentre era intento a lavorare un campo con il trattore. Improvvisamente, l'uomo ha notato un piede tra la terra lavorata, si è immediatamente fermato e ha fatto la macabra scoperta: il corpo di una donna, ormai in fase avanzata di decomposizione.
Il rinvenimento è avvenuto nella frazione di Iolo, a Prato: lì il cadavere sarebbe rimasto sepolto per alcuni mesi, secondo una prima analisi del medico legale.

A prima vista il corpo della donna non presenta segni di riconoscibilità, anche se si scorgono brandelli di vestiti femminili. La corporatura, piuttosto minuta, farebbe pensare ad un'età della vittima compresa fra i 20 e i 40 anni.

Sulla testa una grande busta plastificata nera, simile a un sacco della spazzatura, utilizzato probabilmente per trasportare il cadavere. Il sostituto procuratore di Prato Lorenzo Gestri, che indaga sul caso, aprirà quasi sicuramente un fascicolo per omicidio.

 




PERUGIA: PRESA LA BANDA DEGLI SKIMMER

Redazione

Perugia – Era andato al bancomat per fare un prelievo e si è accorto che c'era uno skimmer, l'apparecchio utilizzato dai criminali per sottrarre i codici di sicurezza delle carte elettroniche. L'uomo era un agente della polizia postale di Perugia e dopo aver denunciato la cosa ai suoi superiori è subito scattato l'appostamento, che ha portato all'arresto in flagranza di tre romeni.

I criminali sono stati bloccati proprio mentre cercavano di rimuovere l'apparecchio elettronico da uno sportello bancomat di Poste Italiane, a Santa Maria degli Angeli, una frazione del comune di Assisi, in provincia di Perugia.

L'episodio risale al settembre 2012 ed è stato l'inizio dell'operazione "Medusa", che ha portato gli agenti del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni del capoluogo umbro a fare luce su un'organizzazione criminale di matrice romena, arrivando a indagare 22 persone, per le quali il Tribunale ha emesso altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Nove appartenenti al gruppo sono stati arrestati, mentre un'ordinanza è stata notificata nel carcere di Frosinone. Altre quattro sono state comunicate a persone detenute all'estero, e per la precisione due in Romania e altrettanti in Danimarca. Sono tuttora ricercati sul territorio romeno gli altri otto membri della banda.

Per tutti l'accusa è di associazione per delinquere, finalizzata all'installazione di apparecchiature atte a catturare i codici delle carte di credito/debito e alla successiva falsificazione delle carte stesse.
L'indagine si è svolta tramite l'analisi di tabulati telefonici, intercettazioni telefoniche, messaggistica istantanea e caselle di posta elettronica.

Alla fine gli specialisti della postale hanno individuato l'attività della banda che installava gli skimmer in numerosi sportelli bancomat di vari istituti di credito in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e Calabria.

I criminali, capeggiati da uno dei romeni detenuto in Danimarca, erano organizzati in quattro sottogruppi, in base alle aree di azione: Torino, Milano, Ravenna e il gruppo di Roma, che in realtà agiva a Latina e Frosinone.
Gli investigatori hanno attribuito all'organizzazione più di 50 attacchi ai bancomat, ma potrebbero essere molti di più.

È stato accertato che l'organizzazione ha fatto prelievi illeciti per almeno 150mila euro, ma il danno complessivo derivante dall'interruzione del servizio e dal danneggiamento degli sportelli bancomat è stato quantificato in circa 500mila euro.

Gli arresti sono stati eseguiti in Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e nelle Marche in collaborazione con i Compartimenti della polizia postale presenti in queste regioni. Per alcuni degli indagati si è dovuto ricorrere all'Interpol per localizzarli ed arrestarli in Romania e Danimarca.

L'importante risultato investigativo si è raggiunto anche grazie alla collaborazione con la struttura di tutela aziendale di Poste Italiane.




PALERMO, CORTEO STUDENTI: TRAFFICO IN TILT, PORTO BLOCCATO E CIRCA 25 MILA PERSONE IN PIAZZA

Redazione

Palermo – Gli studenti di Palermo tornano ancora una volta in piazza per "bloccare la città", e protestare contro la disoccupazione che li attanaglia.
La manifestazione è organizzata dal coordinamento degli studenti medi. Il corteo, partito da piazza Verdi, si è diretto in via Cavour, sede della Prefettura. In tutto sono 23 gli istituti occupati a Palermo ma una volta finita la protesta, gli studenti torneranno nelle scuole. Il traffico è in tilt anche perché sono stati improvvisati cortei non autorizzati. Secondo quanto dichiarano gli organizzatori alla manifestazione sarebbero 25 mila le persone in piazza, un numero che va oltre ogni stima fatta dalla Municipale. Alcuni studenti hanno anche bloccato il porto di Palermo, all'altezza tra la via Crispi e la via Emerico Amari.




MILANO, LEGA NORD: RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO PER UMBERTO BOSSI E FIGLI

Redazione

Milano – Non si mette bene per Bossi e per i suoi due figli sui quali, adesso, pende una richiesta di rinvio a giudizio. Quaranta milioni di euro truffati allo Stato non sono mica bruscolini, considerando anche che un introito del genere si sarebbe potuto destinare per emergenze reali che adesso rimangono tali. Per la vicenda della gestione dei fondi della Lega Nord, la Procura di Milano ha chiuso le indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio per Umberto Bossi, i suoi due figli Riccardo e Renzo, l'ex tesoriere Francesco Belsito e altre persone. Le accuse per l'ex segretario del Carroccio sono di appropriazione indebita e truffa allo Stato per circa 40 milioni di euro. Tra gli indagati risultano anche l'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, l'ex vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, e l'imprenditore Stefano Bonet in relazione allo scandalo sull'uso dei fondi della Lega scoppiato nella primavera del 2012, che ha travolto il fondatore della Lega Bossi e la sua famiglia.

Da quanto emerge dall'atto dei pm, attraverso rendiconti irregolari presentati in Parlamento, Umberto Bossi, in "qualità di legale rappresentante" del Carroccio avrebbe truffato lo Stato per circa 40 milioni di euro. Cifra maggiore rispetto a quella che era venuta alla luce fino ad oggi che era di circa 18 milioni di euro. Gli investigatori del nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano, infatti, hanno analizzato oltre ai rendiconti del 2009 e del 2010 anche quello del 2008, per cui la Lega avrebbe ottenuto indebitamente rimborsi elettorali "pari a 22.473.213" euro".

Per il 2009, invece, avrebbe incassato illecitamente 17.613.250 euro, mentre nel 2010 "i revisori pubblici hanno dichiarato l'irregolarità del rendiconto" e i soldi richiesti non sono arrivati al partito.

Secondo l'accusa, la Lega avrebbe incassato soldi pubblici "in assenza di documenti giustificativi di spesa ed in presenza di spese effettuate per finalità estranee agli interessi del partito politico". Di qui l'accusa di appropriazione indebita per il Senatur e i suoi figli per una serie di spese personali.

Rosi Mauro è invece accusata di un'appropriazione indebita di 99.731,50 euro provenienti dalle casse del partito. Tra i soldi di cui l'ex esponente lumbard si sarebbe appropriata ci sono anche 77.131,50 euro "per acquisto titolo di laurea albanese – si legge nel capo di imputazione – presso l'università Kristal di Tirana a favore di Pierangelo Moscagiuro", la sua ex guardia del corpo.

Contestualmente, la Procura ha chiesto l'archiviazione delle posizioni dell'ex ministro Roberto Calderoli, della moglie di Bossi, Manuela Marrone, e anche dell'ex legale del Carroccio ed ex componente del Csm, Matteo Brigandì. Se venisse accolta tale istanza, che riguarda per alcuni capi di imputazioni anche gli stessi Umberto Bossi, Francesco Belsito e Rosi Mauro, i tre indagati verrebbero esclusi dal procedimento.




MILANO, RUBY2: I GIUDICI PENSANO CHE IL CAV PAGO' I TESTIMONI

Redazione

Milano – Berlusconi avrebbe pagato i testimoni. Svolta nel caso Ruby2. Corruzione in atti giudiziari: è questo il reato ipotizzato nei confronti di Silvio Berlusconi e dei suoi legali, Niccolò Ghedini e Piero Longo. La vicenda è riferita al cosiddetto Ruby 2, il processo che ha visto condannati Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede: Berlusconi, scrivono i giudici nella motivazione della sentenza, avrebbe elargito "denaro e altre utilità alle ragazze chiamate a testimoniare".

I giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Milano hanno ritenuto che i pagamenti regolari effettuati alle testimoni del procedimento siano "un inquinamento probatorio" e pertanto hanno disposto il trasferimento degli atti alla procura.

I giudici, oltre a Berlusconi "in qualità di soggetto che elargiva il denaro e le altre utilità", individuano come soggetti da indagare per corruzione giudiziaria "tutte le ragazze… che poi rendevano false testimonianze, in qualità di testimoni e, quindi, pubblici ufficiali, ricevevano denaro e altre utilità", gli avvocati (Niccolò) Ghedini e (Piero) Longo "in qualità di concorrenti, per aver partecipato, nella loro qualità di difensori di Berlusconi, alla riunione del 15 gennaio 2011", riunione dopo la quale "tutte le ragazze, testimoni del nostro processo, iniziavano a percepire almeno la somma di 2.500 euro al mese ciascuna, a tempo indeterminato".

I giudici di Milano nelle motivazioni della sentenza del processo Ruby 2 hanno ipotizzato il reato di corruzione in atti giudiziari anche per la giovane marocchina e il suo ex legale l'avvocato Luca Giuliante. Il legale si sarebbe interessato ''ai vari pagamenti in contanti e bonifici'' che Karima avrebbe ricevuto ''periodicamente''.




SICILIA, MARE NOSTRUM: DOPPIO INTERVENTO DELLA MARINA MILITARE IN SOCCORSO DEI MIGRANTI

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Sicilia – Il miglioramento delle condizioni metereologiche rispetto ai giorni precedenti ha permesso la ripresa dei flussi migratori.

Ieri, alle ore 11 circa le Unità della Marina Militare del dispositivo aeronavale in pattugliamento nello stretto di Sicilia dallo scorso 18 ottobre, nell’ambito dell’Operazione Mare Nostrum, hanno localizzato a nord del bacino libico, a seguito di una segnalazione di probabile presenza, quattro natanti (identificati come battelli gonfiabili) con a bordo complessivamente circa 350 persone con direttrice verso l’isola di Lampedusa.

In particolare la prima scoperta è avvenuta grazie all’elicottero di bordo di nave Scirocco alle ore 11,12 e successivamente è stato mantenuto un contatto visivo costante con il concorso dell’elicottero EH 101 di Nave San Marco.

Nave Scirocco ha completato il recupero dei migranti dei primi due natanti, prendendone a bordo 210. Mentre Nave Grecale, con il concorso dei gommoni del Pattugliatore d’altura “Corsi” della Guardia Costiera sta ultimando il recupero dei migranti degli altri due natanti.




MERCATO SAN SEVERINO: CORSO SI DEGUSTAZIONE "NON SOLO… VINO"

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Mercato San Severino (SA) – L’Amministrazione Comunale ha patrocinato, nel corso dell’ultima seduta di Giunta, l’ottava edizione del Corso di degustazione denominato “Non solo…vino”, organizzato dall’associazione Pro-Loco di Mercato S. Severino. Il progetto prevede un impegno di due ore, una volta alla settimana, con un sommelier dall’esperienza ventennale ed e’ destinato agli appassionati interessati a conoscere meglio il vino e le sue qualità, articolandosi in lezioni teoriche e pratiche. Gli incontri avranno luogo nella sede dell’Associazione ARPI, a Sant’Angelo, dal 17 dicembre 2013 all’11 marzo 2014. I moduli per le iscrizioni, sono in distribuzione presso l’U.r.p. – Ufficio Relazioni con il pubblico, ubicato presso il Palazzo Vanvitelliano oppure sul sito internet della Pro Loco.




L'AQUILA, NUOVO PIANO REGOLATORE: VIA LIBERA AL PIANO DI SVILUPPO DEL GRAN SASSO

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L'Aquila – La giunta comunale, su proposta deliberativa dell’assessore alla Ricostruzione e alla Pianificazione Pietro Di Stefano, ha stabilito di dare avvio a tutte le attività tecnico amministrative propedeutiche alla redazione del nuovo Piano regolatore generale dell’ente. In particolare verrà avviata l’organizzazione della struttura comunale attraverso la costituzione di un ufficio del Prg, nell’ambito del settore Pianificazione, e verrà dato corso alla strutturazione di competenze e servizi tecnici indispensabili per la formazione del nuovo Piano Regolatore.
La delibera rileva in premessa che “il Piano regolatore del Comune dell’Aquila, adottato nel 1975, risulta ormai non più rispondente alle effettive necessità del territorio, essendo intervenute, nel corso degli oltre trent’anni di vigenza, profonde trasformazioni, generate tra l’altro dalle molteplici varianti, nonché dai rapidi cambiamenti intervenuti dopo il sisma del 2009, configurando uno scenario complesso che necessita di riassetto e sviluppo”. Con riferimento alla fase post sisma si evidenzia come siano stati attuati, “per superare il contesto emergenziale, interventi sia di iniziativa pubblica, come progetti Case, Map e Musp, che privata, quali i manufatti provvisori realizzati sulla base delle delibere di Consiglio comunale numero 57 e 58 del 2009, che hanno implicato una ulteriore frammentazione urbanistica, tale da rendere necessario un profondo riassetto della struttura della città e del territorio”. Il testo fa inoltre riferimento al programma di mandato del sindaco Cialente, approvato dal Consiglio comunale nel 2012, che prevede “la redazione di un nuovo Prg orientato alla conservazione del territorio, nella prospettiva di arrestare il consumo di suolo”. “Entriamo in una fase concreta e operativa – ha dichiarato l’assessore alla Pianificazione e Ripianificazione Pietro Di Stefano – per la redazione del nuovo strumento urbanistico. Si tratta di una fase nella quale andiamo a individuare le azioni amministrative necessarie alla redazione del Piano, sempre alla luce degli indirizzi programmatici, e ad impegnare le somme occorrenti nell'arco del futuro triennio. Le tappe prevedono la redazione di un documento preliminare da portare all'attenzione del Consiglio, che stabilirà contenuti e obiettivi del Piano, e il coinvolgimento della seconda Commissione consiliare, Gestione del Territorio, nella valutazione delle fasi di avanzamento del nuovo Prg. Il tutto – ha concluso l’assessore Di Stefano – allo
scopo di accelerare i tempi per giungere ad avere un Piano regolatore ragionato e funzionale, nonché rispondente a un’esigenza collettiva,
che la città attende da anni".
La giunta comunale,su proposta dell’assessore alla Pianificazione Pietro Di Stefano, ha inoltre approvato lo schema di convenzione tra il Comune dell’Aquila e la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia
dell’Aquila, per la redazione di una proposta di Piano particolareggiato di Zona per l’area Scindarella – Monte Cristo, “in considerazione – si legge nella delibera – dei programmi di sviluppo dell’Amministrazione comunale, di concerto e sotto la supervisione del settore Pianificazione del Comune”. “La Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila – ha dichiarato l’assessore Di Stefano – su preventiva richiesta dell’ente, si è resa disponibile a collaborare con il Comune, senza alcun onere, alla redazione di una proposta di Piano particolareggiato di Zona, destinato a valorizzare un’area montana di valore strategico nelle
prospettive di sviluppo turistico del territorio. Si conferma così l’obiettivo programmatico dell’ente di promuovere il comprensorio del Gran Sasso attraverso azioni concrete e mirate”.




ANDRIA: RECLUTA EXTRACOMUNITARI PER RACCOGLIERE OLIVE

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Andria (BA) – Fingendosi il legittimo proprietario di un terreno, un ottantenne andriese ha reclutato tre cittadini extracomunitari per la raccolta di olive, non corrispondendogli neanche la paga giornaliera, giustificando il fatto che stessero dormendo nel casolare ubicato "nella sua proprietà". I legittimi proprietari, accortisi dello strano viavai dal fondo, dopo aver fermato uno dei cittadini extracomunitari e rendendosi conto cosa stesse succedendo, hanno allertato le forze dell'ordine. I Carabinieri della Stazione di Andria, al termine di una breve ed efficace attività di indagine, hanno identificato e denunciato a piede libero il falso proprietario del fondo. Si tratta di un ottantenne incensurato del luogo. Le olive sottratte in maniera fraudolenta ammonterebbero a 14,5 quintali, che sono state tutte vendute ad un frantoio della zona per la somma di circa 600 euro.




ROMA, BANCHE DATI INPS E INPDAP VIOLATE: ARRESTI E DENUNCE DA PARTE DELLA POLIZIA POSTALE

Redazione

Roma – Avevano avviato un'attività commerciale con la quale fornivano ai clienti l'accesso a pagamento alle banche dati dell'Inps e dell'Inpdap. Con l'accusa di accesso abusivo e detenzione abusiva di codici di accesso ai sistemi informatici o telematici, gli agenti della Polizia postale hanno arrestato stamattina due persone.

Nel corso dell'operazione, denominata "Gate over", sono state anche denunciate tre persone e sequestrati numerosi computer e altri dispositivi utilizzati per commettere i reati. Le indagini hanno interessato molte città italiane, con il coordinamento del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (C.N.A.I.P.I.C.),

Sequestrato anche il portale web www.mistralreport.com attraverso il quale venivano effettuati, a pagamento, gli accessi abusivi ai dati dei contribuenti ed il conto corrente verso il quale confluivano i pagamenti dei numerosissimi clienti, che avevano acquistato questo "particolare servizio".

Il servizio a pagamento permetteva, a fronte della corresponsione di importanti somme di denaro, gestite attraverso un servizio di "ricariche" prepagate, l'accesso ad informazioni contenute nei database di Inps ed Inpdap, con la possibilità quindi di ricavare la posizione previdenziale e contributiva di ignari cittadini.

Sul portale era riportata la modalità con cui veniva fornito il servizio e il cliente, dopo la sottoscrizione di un contratto per servizi online, poteva acquistare un pacchetto di accessi, per poi ricevere una username ed una password per l'accesso al portale stesso, in modo da poter effettuare autonomamente le ricerche nelle diverse banche dati dell'ente previdenziale.

I pacchetti prepagati andavano da un minimo di 242 euro ad un massimo di oltre 3 mila euro, con un vero e proprio tariffario in base al tipo di prestazione richiesta.